
Auto ibride ed elettriche in zona pedonale e in Ztl.
E’ stato questo il tema al centro del Question Time, in consiglio comunale. “A rischio c’è la mobilità dolce se non si interviene sull’emendamento del governo, in legge di bilancio, che ha introdotto il comma 103 che prevede questa possibilità” spiega il consigliere comunale, Leonardo Fiorentini di Sinistra Italiana.
Da Telestense
“Una norma che ha bypassato i regolamenti comunali e che, se non verrà stralciata al più presto, darà la possibilità alle automobili ibride, che a Ferrara nel 2017 erano già seicento, ed a quelle elettriche di circolare liberamente, ad esempio, in Piazza Municipale” continua Fiorentini che ha presentato una interrogazionein consiglio comunale.
L’amministrazione comunale, per voce dell’assessore alla mobilità, Aldo Modonesi, si è impegnata a non modificare il regolamento: il divieto di accesso rimane per tutte le auto tranne che per quelle già autorizzate per la ztl ma, spiega Fiorentini, rimane il problema politico della modifica della norma.
Il sano capitalismo italiano
Il giorno dopo l’annuncio dei conti (in rosso) del 2009 e della distribuzione di un dividendo da quasi 250 milioni di euro, la stessa azienda manda in Cassa Integrazione 30.000 operai.
Provate a dire quale azienda italiana pur in perdita distribuisce utili agli azionisti, mette in crisi 30.000 famiglie e addossa allo Stato tutti i costi?
Sorridete gente, avete indovinato!
E’ la FIAT, il più fulgido esempio del sano capitalismo italiano.
PS: che poi sia tutto un giochino sulla pelle degli operai per avere la reintroduzione degli incentivi per la rottamazione, beh, forse è più che un semplice sospetto…
dei buoni propositi, delle auto, dei garage, del mangiare
Il Consigliere comunale Rendine continua nella sua diatriba con i vigili urbani.
Stavolta ha preso una multa per guida con telefonino, anche se lui sostiene che fosse solo il telecomando del garage.
Ecco il suo racconto nell’articolo del Carlino di stamani:
erano le 7,40 del mattino del 24 dicembre, racconta Rendine, “e stavo rinetrando nella mia abitazione di Via Cittadella dopo essere andato a comprare il Carlino all’edicola di Viale Belvedere. Sono stato fermato da una pattuglia dei vigili urbani, mi è stato contestato il fatto di circolare utilizzando il telefonino”. Ed in effetti, sul sedile del passeggero, era ben visibile un’apparecchiatura elettronica: “il telecomando del portone del garage – afferma Rendine – che avrò preso in mano per un istante o poco più, e non certo per conversare o spedire messaggini”
Sia chiaro che da garantista non posso che sostenere la sua innocenza sino al massimo grado di giudizio possibile, e forse anche dopo.
Ma non puo’ sfuggire a coloro che conoscono Ferrara che qualcosa nel racconto di Rendine non torna, o meglio, torna quantomeno poco sensato. Vengo in aiuto di chi non conosce Ferrara pubblicando a fianco il percorso che il consigliere Rendine avrebbe dovuto percorrere quella mattina andando in bicicletta (o a piedi, in effetti c’era freddo).
Insomma 500 m al massimo – e immaginando che gli stia molto antipatica l’edicola di Viale Cavour di fronte a Via Cittadella – con tanto di attraversamenti pedonali semaforizzati e/o protetti.
Consigliere Rendine, siamo a fine anno, ed è tempo di buoni propositi. Mi consenta di proporgliene uno per l’anno venturo: ma lasciarla un po’ più in garage la macchina?
PS: per quanto mi riguarda mi riprometto di mangiare meno. Non ridete, ci provo davvero…