Il Capo
“io devo essere il capo politico di un movimento”
Le elezioni siciliane hanno avuto almeno un lato positivo. Da oggi la tiritera “Grillo non è il nostro leader, il movimento 5 stelle è autonomo” è ufficialmente solo una barzelletta.
Siamo un paese alla deriva
L’arma dei Carabinieri ha deciso di santificare il nuovo anno aprendo il calendario 2012 con un’immagine di scudi e caschi (rigorosamente senza numero identificativo) pronti ad una carica fra il fumo di lacrimogeni.
Nel frattempo a Firenze una persona di 50 anni (poco ci interessa se in odore o meno di casa pound) ha deciso di sfogare la propria rabbia razzista uccidendo 2 ambulanti senegalesi e ferendone 3 nel bel mezzo di due mercati.
Dulcis in fundo, Beppe Grillo, il distruttore della casta, il vate del Movimento 5 stelle, colui che ha sdoganato al grande pubblico la “lotta al signoraggio” bancario, commenta così i primi passi del Governo Monti in un’intervista a Oggi anticipata dall’Ansa:
”Io credo che ora questo Paese abbia bisogno di persone credibili, come lo e’ Monti, per traghettarci alle elezioni del 2013, cambiando la legge elettorale, il conflitto di interessi e bloccare il debito. Non ha iniziato male, io non mi permetto di dare un giudizio negativo su di lui”.
Questo è un paese alla deriva.
Opportunismi e dimenticanze
Succede a Ferrara che il Vate dei grillini locale, pur di uscire sui giornali, non trovi di meglio da fare che accusare il PD (e i suoi alleati) di opportunismo per il sostengo ai referendum sull’acqua. Ora a parte che i referendum dovremmo esser impegnati a vincerli tutti insieme, anche con chi ci ha ripensato (Lega e PDL compresi come ho scritto meglio qui), mi chiedo come nessuno abbia ancora fatto notare al nostro che oltre a non aver attaccato un solo manifesto a sostegno dei referendum (si saranno dimenticati di far domanda), e senza che si sia visto un solo volantino in città, sul suo sito internet non vi sia alcun accenno ai referendum del 12 e 13 giugno se non un’iniziativa di un mese fa a Lagosanto e forse (vado a memoria) un’iniziativa a Codigoro di campagna elettorale (opportunismo, dove sei?) di oltre due mesi fa.
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Grillo, la libertà e i comizi: se non paghi, ti boicottano le riprese
articolo per Giornalettismo.com
Grillo, la libertà e i comizi: se non paghi, ti boicottano le riprese
A Codigoro arriva il comico del MoVimento 5 Stelle. Ed è subito manicomio!
Il fattaccio è accaduto ieri in quel Codigoro, nel basso ferrarese, dove siamo in piena campagna elettorale e dove domenica prossima si eleggerà il nuovo sindaco senza ballottaggio.
La situazione è complicata: il sindaco uscente del centrosinistra, Rita Cinti Luciani, sconta infatti una diaspora interna, con la vice sindaco Annalisa Felletti dimessasi a pochi mesi dalle elezioni per formare una propria lista, e deve anche affrontare la sfida di un giovane candidato del movimento 5 stelle, Andrea Castagnoli, e dell’ex Segretario provinciale UDC sostenuto da PDL e Lega, Paolo Menegatti .
Ieri, per il paese di 13.000 anime in pieno Parco del Delta del Po era probabilmente la giornata clou della campagna elettorale: infatti toccava addirittura a Beppe Grillo salire sul palco in piazza per un comizio pubblico a sostegno del suo candidato a 5 stelle. A seguirlo qualche centinaio di persone, e ovviamente anche la televisione locale, Telestense. Ecco il racconto di quel che è successo, raccontato dal giornalista di Estense.com:
Alla troupe televisiva giunta da Ferrara per documentare l’evento, seguito in piazza da circa 400 persone, è stato fatto presente che le telecamere del service dovevano avere la precedenza, e che quindi nessun altro operatore video avrebbe potuto frapporsi fra Grillo e i loro obiettivi (“dobbiamo avere immagini pulite”, la motivazione); non solo, perché all’arrivo di Grillo ai bordi della piazza, al tentativo della troupe di Telestense di effettuare una breve intervista al comico, due individui si sono parati davanti alla videocamera della tv cercando di impedire le riprese, e questo per qualche minuto anche in seguito, quando Grillo era già salito sul piccolo palco allestito proprio di fronte alla sede del Municipio di Codigoro. Un episodio quantomeno spiacevole e scorretto, che arriva dopo il rifiuto dell’emittente all’acquisto delle immagini che sarebbero state prodotte dal service stesso.
Questo invece il commento dell’emittente televisiva, che solo grazie all’intervento dei simpatizzanti del candidato sindaco ha potuto esercitare il diritto di cronaca:
Non è stato facile oggi per la troupe di Telestense riprendere il comizio di Beppe Grillo giunto a Codigoro per sostenere i candidati del Movimento a 5 Stelle nei Comuni ferraresi che andranno al voto domenica e lunedì. Inutle chiedere interviste, il comico genovese arrivato in bicicletta, ha glissato alla nostra richiesta, poi è salito sul palco. Ma un vero e proprio sbarramento è arrivato dal suo staff e in modo particolare da un service televisivo, che rivendicava l’esclusiva del comizio.
Un assurdo, visto che il comizio era pubblico, e che nulla di più pubblico dovrebbe esserci della politica. A sostenere la nostra tesi sul diritto di cronaca, sono intervenuti a onor del vero i supporter del candidato di Codigoro del Movimento Cinque Stelle, che hanno dissuaso i due individui che si sono messi davanti alla giornalista e al cameraman per fare da muro umano.
Sapevamo che Grillo da tempo parla solo su internet e ai giornalisti di Anno Zero e Sky, ma perché impedire alla tv locale di fare cronaca sul suo comizio? Forse un equivoco? Ce lo auguriamo, perché anche dal modo di interagire con la stampa si misura il grado di vera democrazia di un movimento politico.
In questi giorni si parla abbastanza delle modalità grilline di approccio alla politica. Della fuga dal confronto si è già detto tanto. Certo che se la richiesta di soldi da parte del service venisse confermata, parrebbe proprio che qualcuno abbia scambiato il processo democratico delle elezioni (di cui i comizi fanno parte) per un’occasione di profitto sulla propria immagine. Sarebbe un certo salto di qualità anche rispetto a Silvio Berlusconi, che in fondo ha solo fatto dell’immagine la sua unica politica, ma almeno non chiede soldi per farsi riprendere.
Grillo, comizio con esclusiva
Eh sì, ognuno ha i guardiani che si merita.
Se Silvio ha le solerti forze dell’ordine pronte a portar via i contestatori dalle piazze.
Beppe Grillo, evidentemente più interessato alla proprietà della sua immagine che al processo democratico delle elezioni, ha invece un service dedicato che in nome dell’esclusiva di fatto impedisce il diritto di cronaca di una tv locale colpevole di non avere voluto acquistare le immagini…
Da Estense.com altro materiale per lo stupidario:
Codigoro. “Siamo in guerra. E’ ora di dire basta, perché questa non è democrazia, è partitocrazia”. Peccato però che il personale del service audio-video che ha seguito Beppe Grillo a Codigoro – dove lo showman è arrivato questa mattina in piazza Matteotti a sostegno della campagna del candidato sindaco Andrea Castagnoli e dei candidati del Movimento 5 Stelle del Basso Ferrarese – abbia tenuto un comportamento poco socievole con gli operatori della tv locale della provincia, Telestense.Alla troupe televisiva giunta da Ferrara per documentare l’evento, seguito in piazza da circa 400 persone, è stato fatto presente che le telecamere del service dovevano avere la precedenza, e che quindi nessun altro operatore video avrebbe potuto frapporsi fra Grillo e i loro obiettivi (“dobbiamo avere immagini pulite”, la motivazione); non solo, perché all’arrivo di Grillo ai bordi della piazza, al tentativo della troupe di Telestense di effettuare una breve intervista al comico, due individui si sono parati davanti alla videocamera della tv cercando di impedire le riprese, e questo per qualche minuto anche in seguito, quando Grillo era già salito sul piccolo palco allestito proprio di fronte alla sede del Municipio di Codigoro. Un episodio quantomeno spiacevole e scorretto, che arriva dopo il rifiuto dell’emittente all’acquisto delle immagini che sarebbero state prodotte dal service stesso.
L’episodio è stato stigmatizzato dallo stesso candidato sindaco di Codigoro, il 22enne Andrea Castagnoli: “Dispiace per quanto successo – è stata la sua dichiarazione – che ho appreso solo nel pomeriggio, trovandomi in quel momento sul palco. Mi dissocio da questo modo “antidemocratico” di fare. Ero d’accordo con il service che avrebbero avuto la postazione migliore per le riprese, ma questo non doveva essere di pregiudizio per nessun altro. Doveva essere un bel momento, mi dispiace e mi scuso”.
Dopo il comizio di Grillo e la presentazione dei giovani candidati – con le consuete battute ironico-sarcastiche del comico-politico sui temi più disparati, ma soprattutto contro la casta politica che il Movimento 5 Stelle intende “mandare a casa” –, è intervenuto Castagnoli che – come sottolineato anche da Grillo nel corso del suo intervento – ha devoluto i soldi per la campagna elettorale al locale hospice. Con un programma fatto di appena quattro pagine, con l’intento di risultare il più chiaro e leggibile per i comuni cittadini, Castagnoli è uno di quei candidati la cui giovane età, secondo lo showman genovese, rappresenta “il valore aggiunto”. Grillo gli ha ceduto il microfono per pochi minuti sul palco prima di ripartire per il suo ‘tour’ verso Ravenna, Cesenatico e Rimini, a sostegno di altri candidati del Movimento. Chissà se con lo stesso service al seguito.
Peter Gabriel???? Quello della disco music?
Ecco. Se vi siete mai chiesti cosa significassero le cinque stelle delle liste grillesche, dai commenti alla pagina FB del concerto (a 5 stelle), ulteriori indizi. Almeno sulle conoscenze musicali…
Scusali, Peter, non sanno quello che dicono…
Le elezioni, i comizi e i contaballe
Non che ci volesse tanto, ma è fenomenale vedere come è facile trovare occasioni per sbugiardare il savonarola dei nostri tempi, il comico che non perde occasione di attaccare la casta, possibilmente del centro-sinistra, e soprattutto nelle regioni in bilico.
Ieri Marcello, giustamente, richiamava Grillo a conoscere le cose prima di parlare. Oggi è Daniele Sensi che ci svela i retroscena del video “misteriosamente sparito” da youtube in cui la Bresso diceva “muoia signora” ad un’anziana signora che protestava contro la TAV. In verità diceva “non muoia signora”, ma un lavoretto di montaggio ha fatto il miracolo della candidata cinica e spietata. Poi uno puo’ essere o meno d’accordo politicamente, ma, come diceva un signore indiano “il mezzo può essere paragonato a un seme, il fine a un albero; e tra mezzo e fine vi è esattamente lo stesso inviolabile nesso che c’è tra seme e albero.” Beh, caro movimento a 5 stelle, il nesso inviolabile l’avete rotto da tempo. Almeno dallle arringhe dei Montanari a Ferrara.
Domani si terrà il comizio di Grillo a Ferrara. Chissà che si dirà, chissà se ci sarà anche Favia, il candidato presidente che si vanta della fedina pulita sui manifesti, salvo farsi fare i comizi dal comico pregiudicato*…
* Sia chiaro: qui non si ha nulla contro i pregiudicati. Anzi, secondo l’opinione dello scrivente chiunque abbia avuto problemi con la giustizia e pur ne sia uscito con una condanna passata in giudicato e ne abbia scontato la pena prevista dall’ordinamento, ha il diritto costituzionale di rientrare nella società. Anche candidandosi alle elezioni (salvo interdizioni varie). E il cittadino di non votarlo, ovviamente. Però delle due, una.
Dio li fa, poi li accoppia…
“Il mezzo può essere paragonato a un seme, il fine a un albero; e tra mezzo e fine vi è esattamente lo stesso inviolabile nesso che c’è tra seme e albero.”
Ghandi
Il Signor Montanari torna agli onori della cronaca telematica, dopo la sua intervista a byoblu. Per chi non l’avesse impresso nella memoria, si tratta dello stesso che aveva più volte attaccato amministratori Verdi ferraresi, in particolare sulla questione micropolveri. Anche direttemente dallo scalone municipale, accompagnato allora dal certificatore Grillo, suffragando la sua arringa con i suoi meriti scientifici.
Beh, l’intervista in cui Montanari se la prende un po’ con tutti, ha suscitato un piccolo polverone. L’Onlus che aveva acquistato il microscopio con le donazioni ricevute durante il suo tour con Grillo, e che successivamente se lo era ripreso, si trova costretta a annunciare querela al sig. Montanari. Tutto questo ha suggerito a una giornalista Valeria Rossi a fare il punto sulla vicenda. Vediamo cosa riesce a concludere la giornalista del Ponente, che con trasparenza certo non nasconde le sue passate simpatie per Montanari:
a) il dottor Montanari lamentò la sottrazione di un microscopio che in realtà era ancora in uso a sua moglie per le proprie ricerche;
b) raccontò a Beppe Grillo la storia delle merendine inquinate e permise a Grillo di basare, su questa “scoperta” che in realtà non aveva alcun fondamento scientifico, una serie di spettacoli mirati alla raccolta di fondi per un nuovo microscopio;
c) a raccolta terminata e microscopio acquisito, negò la validità delle ricerche sulle merendine attribuendo a Grillo la responsabilità di aver “capito male, perché non era uno scienziato”.
Certo tre indizi non fanno una prova. In Tribunale, e qui di indizi ne abbiamo forse un po’ di più (ad esempio le ricerche “fantasma” per l’UE). E poi non stiamo dando un giudizio penale, ma per quel che mi riguarda semplicemente politico, e forse etico. Di certo è l’ennesima prova che ultimamente chi grida più forte, e possibilmente la spara più grossa sul breve, termine ha la meglio. Salvo smentite successive.
La frase di Ghandi citata in apertura ha un senso per me importante, vedremo se il tempo mi darà ragione…
In queste ore guardacaso scoppia anche un altro piccolo caso che interessa Grillo e la blogosfera, perfettamente sintetizzato da Ladri di Marmellate:
“Daniele Sensi s’è un po’ scocciato perché il comico ha usato un suo video senza citarne la fonte. Però le pubblicità dei suoi dvd non se l’è dimenticate“
Come dire: dio li fa, poi li accoppia.
PS: Qualcuno se li mette pure in curriculum.
Solidarietà all’incontrario
Non potendola – per partito preso – darla a Grillo, la mia solidarietà questa volta se la cuccano Carlo Giovanardi e i suoi scagnozzi del Dipartimento Antidroga ai quali evidentemente il caldo ha dato alla testa. In effetti ne hanno davvero bisogno. Ma davvero tanto, riporto dal blog di fl.it:
Il caldo fa male e dà alla testa ai responsabili del Dipartimento Antidroga. E’ l’unica spiegazione all’ultima uscita del Dipartimento Politiche Antidroga in seno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha predisposto una segnalazione alla procura affinche’ valuti se i contenuti del video pubblicato sul blog di Beppe Grillo dal titolo Erba di casa mia “possano connotare gli estremi di reato” previsti degli articoli 82, 83 e 84 della legge sulle droghe (T.U. 309/90), “istigazione e proselitismo e induzione all’uso di droghe”. Il comico ovviamente ringrazia, con una lettera aperta a Carlo Giovanardi pubblicata oggi sul suo blog.Non c’è l’ho con loro, ma con chi ancora si attarda a dare loro credito, leggi il commento di Franco Marcomini sul blog di Fuoriluogo.it
Qui sotto il video incriminato:
Prendiamola come buona notizia…
io sono felice che finalmente Beppe pare che scenda adesso in campo come diceva quell’altro, intendevo dire Silvio, lui sa che ne sono felice anche se ho qualche dubbio di come lo fa, poi Dio ce la mandi buona a lui a noi e a tutti quanti.
Anch’io qualche dubbio ce l’ho come Pannella, ma nella situazione in cui siamo il Beppe Grillo che lancia appelli antiproibizionisti pare essere una buona notizia. Si avvicinano le regionali e si avvicina il divorzio con l’Italia dei Valori di Tonino (che come ricorda Pannella ha eletto Pino Arlacchi in Europa)?
Dal blog di fuoriluogo.it.
Saponaro fa lo sconto a Grillo
Marcello, da sempre favorevole ai saldi, fa il 50% di sconto a Beppe Grillo e gli pone solo 5 domande…
Attendiamo le risposte…