
Senso unico eccetto bici ma solo se vuole il Comune
Senso unico eccetto bici ma solo se vuole il Comune
Reintrodotta in Commissione Trasporti la deroga sulle strade “lente”. Ma perché entri in vigore serve una specifica ordinanza dell’amministrazione

Apertura Tangenziale OVEST: Fiorentini (SEL): bene, era ora.
Comunicato Stampa
Apertura Tangenziale OVEST: Fiorentini (SEL): bene, era ora.
Ora cominciamo a pensare a come ridisegnare la mobilità in città
Dichiarazione di Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente eletto nelle liste di SEL, in occasione dell’apertura del primo tratto della Tangenziale Ovest:
“Da oggi pomeriggio apre, finalmente, la tangenziale ovest. E’ un’apertura attesa per troppi anni dalla città di Ferrara. Attendiamo con curiosità i dati sul traffico che saranno predisposti dall’assessorato alla mobilità di Aldo Modonesi, ma intanto possiamo finalmente cominciare a ragionare di cosa si potrebbe fare grazie all’alleggerimento (sperato) del traffico sul nodo di Viale Po/Costituzione e, perchè no, sugli assi di attraversamento Cavour-Giovecca e Po-Porta Mare.
Dalla semplificazione del sistema di accesso alla città, dall’incrocio Via Modena/Padova/Lavoro sino al semaforo di Viale PO/Costituzione con particolare attenzione su quest’ultimo alla mobilità debole (pedoni e cicli) ora in secondo piano. Fino a suggestioni più ardite che dovranno essere confortate dai dati del traffico. Tipo: perchè finalmente non proviamo a spostare il mercato del Venerdì su Largo Castello/Giovecca sperimentando finalmente con continuità il ricongiungimento della ZTL verso Palazzo dei Diamanti spingendo il traffico di puro attraversamento sul sistema tangenziale a sud della città?”

Senso unico eccetto bici: bene Modonesi
La presa di posizione dell’Assessore Modonesi sulla disponibilità a ragionare sui sensi unici eccetto bici è una buona notizia, e va incontro a quanto avevo richiesto nella mia interpellanza di metà agosto. Resta il punto interrogativo sulla reale volontà del Governo di favorire o meno la mobilità ciclabile. La presa di posizione del Ministro Lupi appare al momento puramente ideologica e priva di una qualsiasi motivazione tecnica o statistica. I sensi unici eccetto bici sono realtà in molte città italiane ed in mezza europa senza che vi sia stata alcuna “emergenza” incidentalità. Il ragionamento che spero approdi presto in Consiglio comunale deve comprendere anche l’estensione delle zone 30 oltre alla ZTL in modo da rendere più sicure le nostra strade a vocazione prevalentemente residenziale per le forme di mobilità dolce e render così possibili anche all’esterno della ZTL i sensi unici eccetto bici.

A quando le bici contromano per legge?
«A quando le bici contromano per legge?»
Interpellanza di Fiorentini (sel)
La Nuova Ferrara del 14/08/2014 ed. Nazionale p. 12
La recente bocciatura da parte del Parlamento della proposta di introdurre nel Codice della Strada “il controsenso ciclabile” detto anche “senso unico eccetto bici” ha trovato tra gli oppositori gli assessori comunal alla Mobilità di grandi città come Milano, Torino e Bologna, per i quali sarebbe importante che l’Italia si adeguasse al resto dell’Europa consentendo in alcune strade urbane alle biciclette di andare “contromano”. È una posizione che Leonardo Fiorentini, consigliere comunale di Sel, condivide e che riporta in un’interpellanza rivolta al sindaco Tagliani e all’assessore alla Mobilità Modonesi per sapere se intendono «unirsi all’appello delle città» citate e conoscere se nelle intenzioni dell’amministrazione comunale c’è quella di ragionare su «una regolamentazione dei controsensi ciclabili almeno nell’entromura, tale da favorire l’uso della bici e nello stesso tempo garantire la sicurezza di pedoni, ciclisti e automobilisti». Fiorentini aggiunge una riflessione: «Andare in bici contromano per i ferraresi è quasi naturale. Ci sono strade (poche) in cui questo è espressamente consentito, altre in cui è considerata consuetudine nonostante il divieto e il controsenso viene praticato in quasi sicurezza, altre in cui il buon senso impedirebbe di farlo ma qualcuno lo fa lo stesso. I vigili non possono controllare tutto, e poi se fan multa ad una bici finiscono sul giornale». La soluzione per Fiorentini c’è: una norma del codice della strada che detti norme chiare a favore della mobilità ciclabile». (m.p.)
Scarica in formato pdf: nuovafe_1408214-bici.pdf.

Interpellanza sul senso unico eccetto bici
Al Sindaco di Ferrara
Tiziano Tagliani
All’Assessore alla Mobilità
Aldo Modonesi
Oggetto: interpellanza sulle bici contromano
Premesso
che il parlamento italiano ha nei giorni scorsi bocciato la proposta di introdurre in Italia nel Codice della Strada il “controsenso ciclabile”, anche detto “senso unico eccetto bici”.
Considerato
– che tuttora esistono in città alcune vie della ZTL in cui è permesso, tramite apposita segnaletica, l’accesso alle biciclette in “controsenso”;
– che esistono numerose vie, non solo nella ZTL, in cui il controsenso in bicicletta è di uso comune, nonostante i pericoli ed i rischi legati a situazioni non esplicitamente normate;
Considerato altresì
– che nell’intera ZTL è stato recentemente introdotto il limite di velocità dei 30 km/h.
– che esistono ulteriori situazioni in cui le corsie preferenziali per i mezzi del TPL potrebbero essere utilizzate, in sicurezza, dai mezzi ciclabili;
Tenuto conto
– che si apprende dalla stampa che alcuni assessori alla Mobilità di grandi città come Milano, Torino e Bologna hanno scritto al Ministro dei Trasporti, sottolineando l’importanza per il nostro paese di adeguarsi al resto dell’Europa e favorire azioni a favore della mobilità ciclabile, per chiedere un riesame della norma che era stata peraltro già introdotta nel dibattito parlamentare a fine della scorsa legislatura.
Interpella l’amministrazione per chiedere:
– se sia intenzione dell’amministrazione comunale, unirsi all’appello delle città citate;
– se sia nei programmi dell’amministrazione avviare una riflessione su una regolamentazione dei controsensi ciclabili almeno nell’entromura tale da favorire l’uso delle bici e nello stesso tempo garantire la sicurezza di pedoni, ciclisti e automobilisti;
Ferrara, 13 agosto 2014
Il Presidente del Gruppo Consiliare
Leonardo Fiorentini
Ciclisti illuminati
Comincia domani sera alle 21, mercoledì 11 aprile, la campagna “Ciclisti illuminati”, nel doppio senso del termine, di visibili e di avveduti. Infatti, un ciclista che si rendere visibile con le luci è un ciclista avveduto che tiene alla propria sicurezza.
Promossa dall’Associazione Amici della Bicicletta di Ferrara con il contributo dell’AMI, la campagna ha l’obiettivo di sensibilizzare i ciclisti a rendersi visibili sulle strade.
Infatti, la visibilità laterale delle bici sugli attraversamenti o sugli incroci, in assenza di catarifrangenti alle ruote, è molto problematica esponendo così i ciclisti al rischio di investimento. Per altro i catarifrangenti alle ruote sono obbligatori come previsto dall’art. 68 del codice della strada.
Appuntamento, dunque, in piazza Duomo in collaborazione con la polizia municipale dove installeremo sulle bici dei passanti i catarifrangenti. L’appuntamento successivo sarà mercoledì 18 aprile.
Bike sharing a confronto
Segnalo, per chi avesse maggiore mobilità del sottoscritto, questo interessante convegno organizzato da Legambiente a Milano sul Bike Sharing. Anche Ferrara ha un suo sistema, fra poco due: potrebbe essere una buona occasione di confronto.
E’ un nuovo mezzo pubblico di trasporto il bike sharing. Da Lione in pochi anni si è esteso a tutta Europa, ma lo si trova anche in Nord America e Asia. Gli utenti pagano un prezzo sociale per l’utilizzo, la gran parte dei costi è a carico dei gestori, che si ripagano con la pubblicità.
Di questo successo inatteso, delle differenze tecnologiche adottate, dei diversi utilizzi tra i fruitori, dei futuri sviluppi, ma anche dei problemi come a Roma, si parlerà venerdì a Milano in un convegno organizzato da Fondazione Legambiente Innovazione.
Via Fabio Fimiani.
Sicurezza stradale all’italiota

Dati un po' vecchi ma colpisce come il picco di morti si abbia negli USA (con obbligo di casco) dove l'uso è particolarmente basso, mentre in Olanda, laddove semplicemente l'uso della bici è più diffuso, ci siano meno vittime sulla strada per miliardo di km percorsi in bici.
Obbligo di casco e di bretelle catarinfrangenti per i ciclisti e innalzamento dei limiti di velocità sulle autostrade a tre corsie a 150km/h.
Questa la sicurezza stradale all’italiota.
Per fortuna non sono l’unico a pensarla così.
Non perchè il casco sia inutile, bensì è perchè l’obbligo ha il solo effetto di disincentivare l’uso consapevole della bici in città. Figuriamoci poi le bretelle catarinfrangenti di sera…
E questo post è in fondo un invito alla disobbedienza civile.