• Senso unico eccetto bici ma solo se vuole il Comune

  • tangenziale ovest ferrara

    Apertura Tangenziale OVEST: Fiorentini (SEL): bene, era ora.

    Comunicato Stampa
    Apertura Tangenziale OVEST: Fiorentini (SEL): bene, era ora.
    Ora cominciamo a pensare a come ridisegnare
    la mobilità in città

    Dichiarazione di Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente eletto nelle liste di SEL, in occasione dell’apertura del primo tratto della Tangenziale Ovest:

    “Da oggi pomeriggio apre, finalmente, la tangenziale ovest. E’ un’apertura attesa per troppi anni dalla città di Ferrara. Attendiamo con curiosità i dati sul traffico che saranno predisposti dall’assessorato alla mobilità di Aldo Modonesi, ma intanto possiamo finalmente cominciare a ragionare di cosa si potrebbe fare grazie all’alleggerimento (sperato) del traffico sul nodo di Viale Po/Costituzione e, perchè no, sugli assi di attraversamento Cavour-Giovecca e Po-Porta Mare.

    Dalla semplificazione del sistema di accesso alla città, dall’incrocio Via Modena/Padova/Lavoro sino al semaforo di Viale PO/Costituzione con particolare attenzione su quest’ultimo alla mobilità debole (pedoni e cicli) ora in secondo piano. Fino a suggestioni più ardite che dovranno essere confortate dai dati del traffico. Tipo: perchè finalmente non proviamo a spostare il mercato del Venerdì su Largo Castello/Giovecca sperimentando finalmente con continuità il ricongiungimento della ZTL verso Palazzo dei Diamanti spingendo il traffico di puro attraversamento sul sistema tangenziale a sud della città?”

  • Senso unico eccetto bici: bene Modonesi

    La presa di posizione dell’Assessore Modonesi sulla disponibilità a ragionare sui sensi unici eccetto bici è una buona notizia, e va incontro a quanto avevo richiesto nella mia interpellanza di metà agosto. Resta il punto interrogativo sulla reale volontà del Governo di favorire o meno la mobilità ciclabile. La presa di posizione del Ministro Lupi appare al momento puramente ideologica e priva di una qualsiasi motivazione tecnica o statistica. I sensi unici eccetto bici sono realtà in molte città italiane ed in mezza europa senza che vi sia stata alcuna “emergenza” incidentalità. Il ragionamento che spero approdi presto in Consiglio comunale deve comprendere anche l’estensione delle zone 30 oltre alla ZTL in modo da rendere più sicure le nostra strade a vocazione prevalentemente residenziale per le forme di mobilità dolce e render così possibili anche all’esterno della ZTL i sensi unici eccetto bici.

  • bici contromano

    A quando le bici contromano per legge?

    bici contromano«A quando le bici contromano per legge?»
    Interpellanza di Fiorentini (sel)
    La Nuova Ferrara del 14/08/2014 ed. Nazionale p. 12

    La recente bocciatura da parte del Parlamento della proposta di introdurre nel Codice della Strada “il controsenso ciclabile” detto anche “senso unico eccetto bici” ha trovato tra gli oppositori gli assessori comunal alla Mobilità di grandi città come Milano, Torino e Bologna, per i quali sarebbe importante che l’Italia si adeguasse al resto dell’Europa consentendo in alcune strade urbane alle biciclette di andare “contromano”. È una posizione che Leonardo Fiorentini, consigliere comunale di Sel, condivide e che riporta in un’interpellanza rivolta al sindaco Tagliani e all’assessore alla Mobilità Modonesi per sapere se intendono «unirsi all’appello delle città» citate e conoscere se nelle intenzioni dell’amministrazione comunale c’è quella di ragionare su «una regolamentazione dei controsensi ciclabili almeno nell’entromura, tale da favorire l’uso della bici e nello stesso tempo garantire la sicurezza di pedoni, ciclisti e automobilisti». Fiorentini aggiunge una riflessione: «Andare in bici contromano per i ferraresi è quasi naturale. Ci sono strade (poche) in cui questo è espressamente consentito, altre in cui è considerata consuetudine nonostante il divieto e il controsenso viene praticato in quasi sicurezza, altre in cui il buon senso impedirebbe di farlo ma qualcuno lo fa lo stesso. I vigili non possono controllare tutto, e poi se fan multa ad una bici finiscono sul giornale». La soluzione per Fiorentini c’è: una norma del codice della strada che detti norme chiare a favore della mobilità ciclabile». (m.p.)

    Scarica in formato pdf: nuovafe_1408214-bici.pdf.

  • Interpellanza sul senso unico eccetto bici

    Al Sindaco di Ferrara
    Tiziano Tagliani

    All’Assessore alla Mobilità
    Aldo Modonesi

     

    Oggetto: interpellanza sulle bici contromano

     

    Premesso

    che il parlamento italiano ha nei giorni scorsi bocciato la proposta di introdurre in Italia nel Codice della Strada il “controsenso ciclabile”, anche detto “senso unico eccetto bici”.

    Considerato

    – che tuttora esistono in città alcune vie della ZTL in cui è permesso, tramite apposita segnaletica, l’accesso alle biciclette in “controsenso”;

    – che esistono numerose vie, non solo nella ZTL, in cui il controsenso in bicicletta è di uso comune, nonostante i pericoli ed i rischi legati a situazioni non esplicitamente normate;

    Considerato altresì

    – che nell’intera ZTL è stato recentemente introdotto il limite di velocità dei 30 km/h.

    – che esistono ulteriori situazioni in cui le corsie preferenziali per i mezzi del TPL potrebbero essere utilizzate, in sicurezza, dai mezzi ciclabili;

    Tenuto conto

    – che si apprende dalla stampa che alcuni assessori alla Mobilità di grandi città come Milano, Torino e Bologna hanno scritto al Ministro dei Trasporti, sottolineando l’importanza per il nostro paese di adeguarsi al resto dell’Europa e favorire azioni a favore della mobilità ciclabile, per chiedere un riesame della norma che era stata peraltro già introdotta nel dibattito parlamentare a fine della scorsa legislatura.

    Interpella l’amministrazione per chiedere:

    – se sia intenzione dell’amministrazione comunale, unirsi all’appello delle città citate;

    – se sia nei programmi dell’amministrazione avviare una riflessione su una regolamentazione dei controsensi ciclabili almeno nell’entromura tale da favorire l’uso delle bici e nello stesso tempo garantire la sicurezza di pedoni, ciclisti e automobilisti;

    Ferrara, 13 agosto 2014

    Il Presidente del Gruppo Consiliare
    Leonardo Fiorentini

  • Ciclisti illuminati

    Comincia domani sera alle 21, mercoledì 11 aprile, la campagna “Ciclisti illuminati”, nel doppio senso del termine, di visibili e di avveduti.  Infatti, un ciclista che si rendere visibile con le luci è un ciclista avveduto che tiene alla propria sicurezza.
    Promossa dall’Associazione Amici della Bicicletta di Ferrara con il contributo dell’AMI, la campagna ha l’obiettivo di sensibilizzare i ciclisti a rendersi visibili sulle strade.

    Infatti, la visibilità laterale delle bici sugli attraversamenti o sugli incroci, in assenza di catarifrangenti alle ruote, è molto problematica esponendo così i ciclisti al rischio di investimento. Per altro i catarifrangenti alle ruote sono obbligatori come previsto dall’art. 68 del codice della strada.

    Appuntamento, dunque, in piazza Duomo in collaborazione con la polizia municipale dove installeremo sulle bici dei passanti i catarifrangenti. L’appuntamento successivo sarà mercoledì 18 aprile.

  • Bike sharing a confronto

    Segnalo, per chi avesse maggiore mobilità del sottoscritto, questo interessante convegno organizzato da Legambiente a Milano sul Bike Sharing. Anche Ferrara ha un suo sistema, fra poco due: potrebbe essere una buona occasione di confronto.

    E’ un nuovo mezzo pubblico di trasporto il bike sharing. Da Lione in pochi anni si è esteso a tutta Europa, ma lo si trova anche in Nord America e Asia. Gli utenti pagano un prezzo sociale per l’utilizzo, la gran parte dei costi è a carico dei gestori, che si ripagano con la pubblicità.

    Di questo successo inatteso, delle differenze tecnologiche adottate, dei diversi utilizzi tra i fruitori, dei futuri sviluppi, ma anche dei problemi come a Roma, si parlerà venerdì a Milano in un convegno organizzato da Fondazione Legambiente Innovazione.

    Via Fabio Fimiani.

  • Sicurezza stradale all’italiota

    Dati un po' vecchi ma colpisce come il picco di morti si abbia negli USA (con obbligo di casco) dove l'uso è particolarmente basso, mentre in Olanda, laddove semplicemente l'uso della bici è più diffuso, ci siano meno vittime sulla strada per miliardo di km percorsi in bici.

    Obbligo di casco e di bretelle catarinfrangenti per i ciclisti e innalzamento dei limiti di velocità sulle autostrade a tre corsie a 150km/h.

    Questa la sicurezza stradale all’italiota.

    Per fortuna non sono l’unico a pensarla così.

    Non perchè il casco sia inutile, bensì è perchè l’obbligo ha il solo effetto di disincentivare l’uso consapevole della bici in città. Figuriamoci poi le bretelle catarinfrangenti di sera…

    E questo post è in fondo un invito alla disobbedienza civile.

  • Ciclismo elettorale

    Dal blog di Saponaro:

    Formigoni per spostarsi a Milano su una Bmw all optional ha speso solo nel 2006-2007 la bellezza di 272.238 euro. Ovvero, 527 milioni delle vecchie lire. Ma quando c’è traficco l’elicottero è più comodo, quindi, recentemente si è dotato del secondo eliporto. E per la base stellare è ancora un po’ indietro… ma ci sta pensando. Altro che bici!

  • Multa

    http://www.youtube.com/watch?v=_tuvj7xGYgM

  • C’entro in bici? Mica tanto…

    Il Comune congela l’acquisto di nuove biciclette pubbliche. Perchè? Ecco l’interpellanza.

    Oggetto: interpellanza sul “congelamento” del Progetto C’entro in Bici.

    Con la presente sono ad inoltrare la seguente interpellanza:

    Premesso

    – che si è appreso tramite la stampa locale che la Giunta nella seduta del 4 agosto ha “congelato” la delibera riguardante l’acquisto di ulteriori biciclette per il progetto C’entro in bici.

    Evidenziato che

    – Le biciclette pubbliche hanno riscosso un buon successo dell’utenza: secondo l’ultimo monitoraggio disponibile on line sul sito dell’Anno della Bicicletta (riferito all’anno 2007) l’87,6% degli utenti intervistati ha ritenuto che il servizio sia tra l’ottimo ed il discreto e le lamentele si sono concentrate oltre che sulla pesantezza della bicicletta stessa, proprio sul fatto che le biciclette fossero numericamente insufficienti;

    – che al 2007 risultavano oltre 300 utenti del servizio (e quindi potenzialmente oltre 300 autovetture in meno ogni giorno per le strade del Centro Storico)

    – l’allargamento del progetto C’entro in Bici era contenuto tra gli obiettivi più condivisi del Piano urbano della Mobilità approvato dal Comune di Ferrara;

    – Si è appena chiuso l’Anno della Bicicletta promosso dal Comune di Ferrara.

    Considerato

    – che il progetto delle biciclette pubbliche (che il nostro Comune fra i primi in Italia ha promosso) riveste una grande importanza nelle gestione presente e futura della mobilità in Centro Storico, in particolare per quei cittadini non residenti che lo frequentano quotidianamente per lavoro.

    Considerato inoltre

    – che il progetto di allargamento ed acquisto di nuove biciclette pubbliche è stato cofinanziato dalla Provincia di Ferrara con fondi regionali nell’ambito dell’approvazione del “nuovo programma degli interventi di riserva per l’utilizzo delle economie risultanti dalla realizzazione dei progetti del Piano Triennale di Tutela Ambientale” (Deliberazione n. 110 del 22.10.2008 – Prot. Gen. 81509) per 40.000 euro sui 74.950 complessivi (quindi per oltre il 53%)

    – che peraltro tali fondi sono stati così resi indisponibili ad altre iniziative poste in essere dalle amministrazioni locali ferraresi.

    Si interpella questa amministrazione al fine di conoscere:

    – quanti siano gli utenti del servizio alla data odierna e se siano state fatte ulteriori analisi sull’andamento del progetto nell’anno 2008;

    – se la presenza di un cofinanziamento regionale per oltre la metà dell’importo del progetto C’entro in bici non ponga tale investimento tra le priorità dell’amministrazione, e quali siano le effettive intenzioni dell’Amministrazione al fine di garantire un allargamento del servizio delle biciclette pubbliche volto a migliorare la mobilità in Centro Storico;

    – se non sia possibile, tramite una collaborazione anche economica di FerraraTua che gestisce il servizio, reperire ulteriori risorse di cofinanziamento al fine di rendere possibile l’acquisto di nuove biciclette per i fruitori del Centro Storico della città.

    Si richiede risposta scritta.

    Cordiali saluti.

  • C’entro in bici? Mica tanto…

    Il Comune congela l’acquisto di nuove biciclette pubbliche. Perchè? Ecco l’interpellanza.

    Oggetto: interpellanza sul “congelamento” del Progetto C’entro in Bici.

    Con la presente sono ad inoltrare la seguente interpellanza:

    Premesso

    –       che si è appreso tramite la stampa locale che la Giunta nella seduta del 4 agosto ha “congelato” la delibera riguardante l’acquisto di ulteriori biciclette per il progetto C’entro in bici.

    Evidenziato che

    –       Le biciclette pubbliche hanno riscosso un buon successo dell’utenza: secondo l’ultimo monitoraggio disponibile on line sul sito dell’Anno della Bicicletta (riferito all’anno 2007) l’87,6% degli utenti intervistati ha ritenuto che il servizio sia tra l’ottimo ed il discreto e le lamentele si sono concentrate oltre che sulla pesantezza della bicicletta stessa, proprio sul fatto che le biciclette fossero numericamente insufficienti;

    –       che al 2007 risultavano oltre 300 utenti del servizio (e quindi potenzialmente oltre 300 autovetture in meno ogni giorno per le strade del Centro Storico)

    –       l’allargamento del progetto C’entro in Bici era contenuto tra gli obiettivi più condivisi del Piano urbano della Mobilità approvato dal Comune di Ferrara;

    –       Si è appena chiuso l’Anno della Bicicletta promosso dal Comune di Ferrara.

    Considerato

    –       che il progetto delle biciclette pubbliche (che il nostro Comune fra i primi in Italia ha promosso) riveste una grande importanza nelle gestione presente e futura della mobilità in Centro Storico, in particolare per quei cittadini non residenti che lo frequentano quotidianamente per lavoro.

    Considerato inoltre

    –       che il progetto di allargamento ed acquisto di nuove biciclette pubbliche è stato cofinanziato dalla Provincia di Ferrara con fondi regionali nell’ambito dell’approvazione del “nuovo programma degli interventi di riserva per l’utilizzo delle economie risultanti  dalla  realizzazione  dei  progetti  del  Piano Triennale di Tutela  Ambientale” (Deliberazione n.  110 del 22.10.2008 – Prot. Gen.  81509) per 40.000 euro sui 74.950 complessivi (quindi per oltre il 53%)

    –       che peraltro tali fondi sono stati così resi indisponibili ad altre iniziative poste in essere dalle amministrazioni locali ferraresi.

    Si interpella questa amministrazione al fine di conoscere:

    – quanti siano gli utenti del servizio alla data odierna e se siano state fatte ulteriori analisi sull’andamento del progetto nell’anno 2008;

    – se la presenza di un cofinanziamento regionale per oltre la metà dell’importo del progetto C’entro in bici non ponga tale investimento tra le priorità dell’amministrazione, e quali siano le effettive intenzioni dell’Amministrazione al fine di garantire un allargamento del servizio delle biciclette pubbliche volto a migliorare la mobilità in Centro Storico;

    – se non sia possibile, tramite una collaborazione anche economica di FerraraTua che gestisce il servizio, reperire ulteriori risorse di cofinanziamento al fine di rendere possibile l’acquisto di nuove biciclette per i fruitori del Centro Storico della città.

    Si richiede risposta scritta.

    Cordiali saluti.

  • 24 maggio. Strategie domestiche di uscita dalla crisi.

    I candidati dei Verdi di Ferrara vi invitano oggi pomeriggio all’acquedotto.

    Domenica 24 maggio 2009 ore 17,30-19,30
    Acquedotto
    Piazza XXIV Maggio
    Ferrara

    Strategie domestiche di uscita dalla crisi
    3 stand per 3 lezioni teorico-pratiche

    PREDISPORRE IL PROPRIO ORTO (vasi, terriccio e piantine forniti gratuitamente dai Verdi), insegnante Silvia Donini, presidente associazione “Amici del Parco di Santa Chiara”
    AGGIUSTARE UNA BICICLETTA BUCATA, a cura dello staff di “Ricicletta”
    IMPARARE A CUCIRE L’ORLO DI PANTALONI E GONNE (aghi e filo forniti gratuitamente dai Verdi; si consiglia di portare un proprio capo che necessiti di orlo), insegnante Cristiano Luciani.

    Merenda biologica per i bambini

  • Ferrara in bici: aria di libertà

    immagine-28A seguito al primo concorso fotografico “Ferrara in bici: aria di libertà“, indetto dall’Agenzia AMI e dal Comune di Ferrara nel contesto delle celebrazioni dell’anno della Bicicletta, sarà realizzata una mostra in collaborazione con la Circoscrizione Centro Cittadino per l’esposizione delle sei opere premiate (tre vincitrici e tre segnalate dalla giuria), e delle altre 49 opere ammesse, scelte tre le 333 partecipanti.

    La mostra, allestita presso il Chiostro di San Paolo a Ferrara con entrata da Piazzetta Schiatti 7, dal 7 al 13 maggio 2009, sarà liberamente visitabile nella fascia oraria tra le 16.00 alle 19.00 di ogni giorno.

    L’apertura avverrà alle ore 16.00 di giovedì 7 maggio.

    La premiazione si svolgerà sabato 9 maggio alle ore 16.30.

    Vai al sito dell’Anno della Bicicletta.

  • Parcheggiare le biciclette, una guida danese

    biciArriva dalla Danimarca una guida alla realizzazione di parcheggi per biciclette. Dal portabici dietro casa al parcheggio multipiano in stazione (come ad Amsterdam), un’interessante carellata di soluzioni per far sostare in sicurezza le biciclette in città.

    Un’ottima occasione per le amministrazioni locali per copiare un po’ di idee (ops, si dice fare benchmarking) e aiutare i ciclisti nostrani a ritrovare la propria bicicletta dove la si era parcheggiata…

    Il manuale prodotto dalla Danish Cyclists Federation e realizzato dalla Celis Consult lo potete scaricare da qui (oltre 10mb, in inglese, in pdf).

  • Quando è troppo è troppo

    Oggi si è presentato un bel progetto: una cooperativa sociale (Nuovamente), che fa inserimento lavorativo per i pazienti del centro di salute mentale di ferrara, si occuperà dell’individuazione e del recupero dalle strade cittadine dei rottami di bicicletta (in primis) al fine di recuperare e riassemblare di mezzi funzionanti da reimmettere nel ciclo di utilizzo come il noleggio o la vendita a prezzi calmierati.

    Un modo per pulire dai rottami e mettere un po’ di ordine al parcheggio delle bici (in particolare nella zona della stazione che vede moltissimi portabici spesso occupati da quelle che furono biciclette) e, farovendo l’inserimento lavorativo, reimmettere sul mercato mezzi che altrimenti prima o poi sarebbero andati a finire nel ciclo dei rifiuti

    biciDAL 16 AL 20 GIUGNO SCATTA L’OPERAZIONE PULIZIA BICICLETTE
    Con Ricicletta la città recupera bici e preziose risorse umane

    “L’operazione di pulizia delle aree urbane dalle biciclette abbandonate o mal parcheggiate, che avvieremo lunedì 16 giugno, si chiama ‘Quando è troppo e troppo’ e un po’ alla volta riusciremo a migliorare la situazione attuale restituendo a diversi luoghi della città il decoro che meritano”. Questo il messaggio lanciato dall’assessore comunale alla mobilità Stefano Cavallini questa mattina nella sede comunale di via Darsena 132 (autorimessa comunale) da oggi sede ufficiale dell’officina e del deposito affidato agli operatori del progetto Ricicletta, dal 2001 in prima linea nel recupero e reinserimento sociale di soggetti svantaggiati. La sinergia tra l’assessorato alla Mobilità del Comune di Ferrara, Ferrara Tua e cooperativa sociale Nuova-Mente ha consentito di avviare un processo virtuoso di raccolta e riutilizzo di due ruote nonchè di cammino e crescita umana, il tutto secondo le procedure e norme attualmente in vigore in materia di codice della strada e codice civile.
    Da lunedì 16 a venerdì 20 giugno dalle 8 alle 13 una task-force di operatori di Ricicletta insieme a personale della Polizia Municipale procederà in piazza Stazione, nei giardini del Grattacielo, nelle vie S.Giacomo, Costituzione, Felisatti, in Corso Piave, piazzetta Toti e Rizzieri, piazzale Castellina, alla prima fase di rimozione delle biciclette che sulla base dell’articolo 15 del Codice della Strada non sono considerati mezzi idonei a circolare (in pratica i ruderi) e quei mezzi che sono stati parcheggiati in modo non “conforme” (per esempio appoggiati alla segnaletica verticale) o intralciano la viabilità causando anche pericolo. Il presidente circoscrizionale GAD Girolamo Calò ha specificato che sono stati distribuiti volantini e collocate tabelle ben visibili in tutte le zone interessate dall’operazionee mentre l’ispettore di Polizia Municipale Manuele Gamberoni ha richiamato i contenuti dell’ordinanza comunale emessa (n.154/2008) e della convenzione elaborata fra enti e cooperativa. Nei documenti operativi sono dettagliate anche le modalità con le quali i proprietari delle biciclette o gli aventi titolo potranno ritirare i mezzi nel deposito di via Darsena, compreso anche il pagamento della sanzione di 36 euro una volta accertata la effettiva titolarità di chi reclama la bicicletta. Ogni martedì (dalle 9 alle 12) e venerdì (dalle 14 alle 17) della quarta settimana di ogni mese sia in via Darsena 132 (sede Ricicletta) sia in via Bologna 13/a (sede Comando Polizia Municipale) sarà possibile espletare per i proprietari delle biciclette recuperate tutte le verifiche e formalità burocratiche per ottenere la riconsegna. Nel momento in cui nessuno reclamerà le biciclette entro un anno dalla raccolta – tutte le biciclette saranno fotografate e catalogate – queste diventeranno materiale prezioso per il recupero e il riassemblaggio di mezzi funzionanti da reimmettere nel ciclo di utilizzo come il noleggio o la vendita a prezzi calmierati anche a particolari categorie di cittadini e per finalità sociali. Da questo punto di vista il progetto Ricicletta, ha spiegato Gianluca Gardi di Nuova-Mente, è diventato un modello operativo studiato anche da altre realtà nazionali. In questo senso l’assessore Cavallini ha ricordato che nei prossimi giorni il Comune riceverà un riconoscimento da Legambiente per le politiche di sostenibilità. I giovani operatori attualmente coinvolti nel progetto, utenti dei servizi di salute mentale del territorio – in tutto per ora una quindicina – hanno partecipato con successo a corsi di formazione professionale guidati dai loro tutor. A loro sarà affidato, nell’anno che il Comune ha dedicato alla bicicletta, il compito piuttosto articolato ma entusiasmante, di dare nuova vita a una massa informe, multicolore e apparentemente inutile di telai, manubri, pedali, sellini e ruote raggiate.
    All’incontro con i giornalisti sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore alla Mobilità Stefano Cavallini, i presidenti delle circoscrizioni Centro cittadino e GAD Leonardo Fiorentini e Girolamo Calò, quindi i rappresentanti di Ferrara Tua, Coperativa sociale NuovaMente e Casona, Consorzio Impronte sociali.

    Per scaricare il volantino dell’operazione pulizia “Quando è troppo e troppo”: ricicletta_giugno2008.pdf

  • La bicicletta, il ladro, il bazooka.

    ladri di bicicletteRubare una bicicletta in Sudan. Dal Corriere della Sera, via ciclistica.it:

    Non ha potuto appellarsi al concetto di legittima difesa il padrone di una bicicletta che, in Sudan, ha pensato bene di sventare il furto del suo mezzo utilizzando un bazooka. La vicenda è stata raccontata dal sito internet della tv saudita al Arabiya. Tutto è avvenuto nell’elegante quartiere residenziale di al Riad, nella capitale sudanese. Il ladro, a dir poco sfortunato, è saltato su una bici, come nel famoso film di Vittorio De Sica, ma ha trovato ben vigile il proprietario e, tra l’altro, in possesso di un’arma non proprio delle più comuni: un lanciatore di granate a razzo Rpg. A quanto racconta al Arabiya si sarebbe trattato di una vera e propria esecuzione. Quando l’irascibile ciclista ha premuto il grilletto, infatti, il ladro era ormai stato messo in fuga dai passanti. Il tutto è accaduto in pieno giorno. L’emittente riferisce che il giudice della prima sezione del Tribunale penale di Khartoum «ha ritenuto l’imputato colpevole di omicidio volontario» e non ha concesso l’attenuante della legittima difesa, in quanto «l’imputato era troppo distante dalla vittima al momento dello sparo». Il giudice, inoltre, non ha inteso concedere attenuanti neanche rispetto agli articoli di legge sulla difesa delle proprietà personali: «Il ladro aveva ormai abbandonato la refurtiva», quando è stato centrato in pieno e ucciso dal razzo, ha detto il magistrato. Il processo, che ha avuto luogo lunedì, è stato aggiornato «per permettere alla parte lesa di esporre le sue richieste dei danni, prima di emettere la sentenza»

  • Stupidità a confronto

    stadioQuando un consiglio comunale dimostra di essere più stupido dei tifosi che fanno danni:

    Klagenfurt, 3 giu. – (Adnkronos/Dpa) – Biciclette vietate nel centro di Klagenfurt. La citta’ austriaca, una delle sedi di Euro 2008, ha messo al bando le due ruote. Il consiglio comunale ha deciso che le biciclette non potranno accedere alle vie centrali dal 2 al 30 giugno. Il timore, a quanto pare, e’ che i mezzi possano essere utilizzati in modo improprio o lanciati come oggetti contundenti in eventuali incidenti provocati dagli hooligans. Nessun divieto esplicito invece per le auto. In realta’, quasi l’intera citta’ e’ stata dichiarata ‘fan zone’ e si prevede un traffico automobilistico quasi inesistente. Klagenfurt esordira’ a Euro 2008 domenica 8 giugno, quando ospitera’ il match Germania-Polonia per il gruppo B del torneo.

    Via ciclistica.it.

  • Quelli che… portano ancora i figli a scuola con le bici

    thinkDue segnalazioni per un confronto: una dal blog del Passatore, tramite Alessandro Ronchi, che riguarda un’auto norvegese, di nome Think. “Le caratteristiche princiali sono già note: 2 posti, 180 Km di autonomia, 100 Km orari come velocità massima e una presa elettrica per fare il pieno, insomma, la perfetta city car ecologica. Altre notizie sono invece più confuse: si parla di un prezzo attorno ai 15.000$ (al cambio del momento circa 10.161€), di una produzione dal 2009 di 20.000 esemplari l’anno, di ordinazioni solo su internet e di connessione internet Wi-Fi integrata. Altra indiscrezione che circola in rete l’interessamento al progetto di Sergej Brin e Larry Page, i Google boys“.

    tataL’altra segnalazione proviene invece dal blog di Modus Vivendi, che citando l’Independent ci da conto delle preoccupazioni ambientaliste per l’entrata sul mercato della più economica delle utilitarie, la Tata Nano: “Un fantasma si aggira per il mondo intero. Ha quattro ruote e inquina, come tutte le automobili. Ma minaccia di rivoluzionare il mercato delle automobili perché costa la metà della più economica delle auto in circolazione. Un dato che rischia di avere un impatto formidabile sul traffico già congestionato delle capitali dei paesi in via di sviluppo.

    indiaE le preoccupazioni non sono solo ambientali, ma anche sociali, viste le proteste agli ingressi della fabbrica indiana di Singur, a 30 chilometri di Kolkata: “La costruiamo col nostro sangue, senza nessuna garanzia di sicurezza e con salari da fame – spiegano gli operai – la macchina costa poco non perché i progettisti sono dei geni ma perché non pagano gli operai“. Operai che hanno semi bloccato gli ingressi della fabbrica di Singur, a 30 chilometri di Kolkata e che hanno pure incendiato sagome di carta della Nano.

    Il confronto temo non sarà mai fatto. E poi, più che una “prova su strada“, servirebbe una “prova sul mondo“.

    bicibus a rePer il momento curioso nei commenti al post di autoblog.it e scopro questo, pregevole: “poveri voi.. ma forse non avete capito che questa tata e’ indirizzata in india, dove il 99% del popolo cammina con le bici ed una famiglia agiata guadagna 100 dollari al mese… e questo progetto nasce per dare una vettura a quelle famiglie.. perche’ portano ancora i figli a scuola con le bici….si avete capito bene…con le bici….a 3 persone sopra….forse voi non immaginate la poverta’ che c’e’ li…“.

    Viva i bicibus! …e i pedibus! e grazie a tutti i ferraresi che portano ancora i loro figli a scuola con la bici.

  • La biga e l’autogestione

    stike-bikeE’ quasi un peccato che non sia possibile più fare ordini sul sito di strike-bike, l’iniziativa degli operai di una fabbrica tedesca di Nordhausen (in Turingia) che di fronte alla proposta di messa in liquidazione, da parte della multinazionale di turno, hanno deciso prima di occupare e quindi di autogestire la fabbrica per continuare a lavorare. Insomma un’iniziativa idealmente ispirata alle esperienze, ormai consolidate, di autogestione argentine. 1800 ordini era l’obbiettivo dei lavoratori appoggiati dal sindacato anarchico FAU (Freie Arbeiterinnen und Arbeiter-Union, “sindacato libero delle lavoratrici e dei lavoratori”). Gli ordini sono stati raggiunti, e si spera che i lavoratori possano continuare a costruire biciclette. Perchè le bici sono decisamente belle e neanche troppo costose (275 euro) se si pensa al valore sociale e politico dell’iniziativa. Grazie a ciclistica.it per aver postato l’iniziativa.