Bolzaneto, promotori #3leggi: introdurre reato di tortura
BOLZANETO, PROMOTORI #3LEGGI: INTRODURRE REATO DI TORTURA

Scuse
Almeno quelle…
“A nome dello Stato chiedo scusa per quello che è successo nella caserma di Bolzaneto nei giorni del G8. Condotte gravissime, inaccettabili per un Paese civile”. Scuse come ammissione di colpa. E chi parla non è persona qualunque. È Matilde Pugliaro, legale dell’Avvocatura dello Stato di Genova. Al processo per le violenze che si consumarono nella caserma di Bolzaneto
Noi che andiam da soli per essere d’accordo con noi stessi…
Ricordate Veltroni su Genova?
Ecco il fedele alleato:
Di Pietro distingue tra i ‘ fantasmi’ del G8
Roma. Sui fatti del G8 di Genova “va distinto l’accertamento delle responsabilità dalla valutazione politica. L’accertamento delle responsabilità non può che essere affidato a un soggetto terzo, indipendente, che non sia parte in causa, in altri termini la magistratura. Io sono e resto contrario a una commissione d’inchiesta a cui vengono assegnati poteri dell’autorità giudiziaria”. Lo sottolinea a ‘Speciale Elezioni 2008′ dell’ADNKRONOS il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro (nella foto), che si dice invece “favorevole a una commissione d’indagine che, preso atto della documentazione delle risultanze processuali, da’ una valutazione sulle responsabilità politiche”.”Purtroppo – rileva Di Pietro – su questo tema tutti giocano strumentalmente, ma nessuno illustra la differenza tra commissione d’inchiesta e commissione d’indagine. Questa è una cosa che si deve fare, perché bisogna capire se qualcuno ha aizzato o fatto sentire sicuri e ‘coperti’ dei giovani poliziotti“.
Falsi e ipocriti
Castelli: “Episodi isolati da punire né torture né pestaggi organizzati”
Veltroni: “Sulle violenze al G8 accertare responsabilità politiche“
Cose da fare
La CEI chiede al nuovo Parlamento una nuova legge elettorale. Sono addirittura d’accordo (ma un po’ anche con Marcello ;-), certo mi chiedo perchè non l’ha chiesto in tempi non sospetti, magari suggerendo alla Binetti di suggerire a Veltroni di non accelerare la caduta del Governo Prodi. Ma siamo in Italia, e sappiamo come vanno le cose.
Un’altra cosa da fare sarebbe la benedetta legge per l’introduzione del reato di tortura nel nostro paese: Bolzaneto è il Garage Olimpo italiano, secondo D’Avanzo, e oggi, anche perchè quella legge non esiste, non sappiamo se mai qualcuno sarà punito per quello che è successo dentro la caserma genovese.
Per ora ne bastano due, anche perchè ho la sensazione che nessuna delle due sarà fatta: troppo comoda questa legge per le segreterie dei partiti, troppo rivoluzionaria una legge che punisca la tortura in questo paese.
Caro amico ti scrivo…
G8: DI PIETRO A TRAVAGLIO, AVEVI RAGIONE, HO SBAGLIATO
Il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, ammette dalle colonne dell’Unita’ di avere sbagliato nella vicenda della Commissione d’inchiesta sul G8 di Genova. In una lettera inviata a Marco Travaglio, Di Pietro ringrazia il giornalista di avergli “aperto gli occhi”: “io e il mio partito ci siamo di fatto allineati sulle stesse posizioni del partito di Berlusconi e di quello di Mastella”.
Solo io ci vedo un lato tragicomico in questo scambio epistolare un poco autoreferenziale (pero’ non ho letto l’articolo di travaglio nè la lettera di Di Pietro)? Ed il problema è allinearsi a Mastella e Berlusconi o mettersi le bende agli occhi (a proposito) rispetto a quello che è successo a Genova in quei giorni di luglio del 2001?
PS: se volete approfondire interessante dibattito sul blog di Alessandro Ronchi.
PS2: Ma guarda caso: G8: COSSIGA, NO ALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE “Se il Governo o un vertice della maggioranza decideranno di far mettere all’ordine del giorno dell’Assemblea di Montecitorio, con l’intento e l’impegno di farla approvare, la proposta di istituzione di una commissione monocamerale su i fatti del G8 di Genova, io al Senato votero’ contro il Governo alla prossima occasione propizia a farlo cadere”. E’ l’avvertimento all’esecutivo e all’Unione che lancia l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga. “E mi auguro – aggiunge – che Giuliano Amato e Arturo Parisi si dimetteranno. Padoa Schioppa non conta: e’ solo un ministro tecnico con sole responsabilita’ tecniche e non si intende ne’ si occupa di politica!”.