• La sfera penale e la lavatrice nel fosso

    Una delle ultime, passate un po’ sotto silenzio, del sinistro Governo è l’arresto in flagranza (e da 6 mesi a 3 anni di carcere) per chi abbandona rifiuti ingombranti sulle strade (e sui campi) delle regioni in stato di emergenza per i rifiuti, Campania in primis.

    Chi scrive si occupa ogni giorno anche di cassonetti, cestini e rifiuti abbandonati. E’ anche questo il mestiere del Presidente di Circoscrizione, e mi tocca occuparmene spesso anche di un centro cittadino patrimonio Unesco come Ferrara. In più mi hanno insegnato da piccolo a non gettare le carte per terra. Per questo da tempo ritengo quello dell’abbandono del rifiuto, dalla cicca in piazza al materasso o alla lavtrice nel fosso, un gesto di grande inciviltà. Da punire anche con multe salate (e anche pubblico ludibrio laddove possibile.. 😉 ).

    Ma allargare la sfera penale anche a questo, obiettivamente, mi pare troppo. Fra l’altro in luoghi laddove la presenza dello Stato si è sempre fatta sentire (e male) proprio con l’autorità e la repressione fine a se stessa. Ovvero, se non riescono a mandare in galera chi organizza le discariche di rifuti tossici sotto i campi coltivati, cosa risolveremo arrestando 2 o 3 (o 2/300) incivili che buttano il materasso nel fosso?

    La vogliamo smettere di aumentare il numero di reati penali e l’entità delle pene, come se bastasse vietare qualcosa per risolvere il problema? Forse è venuto il tempo di dare a questi cittadini un’alternativa alla gestione dei rifiuti made in gomorra.

  • Ipse Dixit

    RIFIUTI: DI PIETRO, APPOGGIAMO SCELTA GOVERNO

    Piaccia o non piaccia i rifiuti a Napoli, in Campania, ovunque si trovino, devono essere smaltiti. Ecco perche’ noi dell’Italia dei Valori dobbiamo appoggiare la scelta del Governo di fare pulizia al comune di Napoli, nel senso tecnico del termine”. Lo ha detto a L’Aquila l’ex ministro Antonio Di Pietro. “Certamente – ha aggiunto – tra le tante scelte la peggiore e’ proprio quella di cominciare da Chiaiano visto che altri siti sono gia’ disponibili.

    RIFIUTI: VELTRONI, EVITARE USO FORZA IL PIU’ POSSIBILE

    Le leggi vanno rispettate ma bisogna evitare l’uso della forza il piu’ possibile”. Cosi’ Walter Veltroni ha risposto ai giornalisti, a margine di una iniziativa a Ladispoli, a proposito degli scontri a Chiaiano.

    Da Repubblica.it

  • Cose di sinistra

    chiaianoMassimo D’Alema ci prova. “Non solo la forza” dice parlando dello scontro fra polizia e cittadini in quel di Chiaiano. E’ la dichiarazione più di sinistra che ho ascoltato dall’opposizione parlamentare, tanto di sinistra da suscitare addirittura polemiche a destra.

    Sarà un caso, ma l’organo ufficiale del PD oggi, a firma Berselli, sembra piuttosto critico:

    Perché con ogni probabilità ci sarà da condurre una battaglia impopolare contro l’idea irresistibile che viviamo nel migliore dei mondi possibili, e in cui l’unico atteggiamento civile è l’applauso. Per questa battaglia, il governo ombra va bene, un’opposizione costruttiva va benissimo, ma una cultura, un progetto condiviso, cioè un’ipotesi di società desiderabile alternativa a quella di Berlusconi e soci, andrebbe anche meglio.

  • Di Pietro e gli inceneritori.

    di pietroDi Pietro ci casca, e non è la prima volta. La ricerca del consenso, che sia con spirito forcaiolo o con il fare pragmatico da Ministro delle Infrastrutture mette sotto gli occhi di tutti la sua incoerenza, con se stesso e con il suo partito. Grazie a Marcello per la segnalazione. Sia chiaro, sugli inceneritori c’è molto da dire, e certamente non è la migliore e certamente non l’unica soluzione al problema dei rifiuti (primo, produrne meno) ma mi piacerebbe che ogni tanto si facesse un ragionamento complessivo che permetta di risolvere i problemi d’oggi (e di ieri per quanto riguarda la campania) impostando un sistema efficiente per il futuro. Che certamente non può prescindere da una riduzione del rifiuto (che è la cosa più difficile in questa società dei consumi), la differenzazione e il recupero, anche spinto, della raccolta ma senza ideologismo (porta a porta vs cassonetto) perchè rimango convinto che esistano metodi di raccolta diversi adatti a situazioni diverse (e che si possa con serenità sperimentarne l’integrazione), e un sistema di smaltimento del residuo (che anche al 100% di differenziata rimane) con le migliori tecnologie possibili. Detto questo il problema campano è tutt’altro. E’ il problema di un sistema dello smaltimento fortemente infiltrato dalla camorra, con una raccolta differenziata ridicola e totale assenza di strutture per lo smaltimento, ma è questo anche il problema di un cercare di sfuggire al principio dell’autosufficienza (nello spazio e nel tempo): in qualunque posto ma non qui e ora. Così i rifiuti rimangono nelle strade, il presidente della regione scrive lettere imbarazzanti e un Ministro accusa un altro (che peraltro ha autorizzato forse più impianti in due anni che il centrodestra in cinque) di ambientalismo di facciata. Coda di paglia?

  • La neve nel bicchiere.

    terraFuori nevica. Che di gennaio è sempre un bel vedere. Questo inizio d’anno, dal punto di vista ambientale è stato caratterizzato da tre notizie su tutte: i rifiuti continuano a essere prodotti – in grande quantità – in Campania, e non avendo posti dove smaltirli ritorna l’emergenza rifiuti. Del resto se si fa fatica a spiegare nella nostra provincia  (a destra e a sinistra) come la riduzione, la differenziazione, il recupero e quindi lo smaltimento del residuo in maniera autosufficiente (e per ora, ahinoi, inquinante) siano l’unico modo per poter gestire oggi il ciclo dei rifiuti, figuriamoci laddove lo stesso ciclo è deviato da interessi ben poco pubblici. A Milano, nel frattempo, il Sindaco Moratti ha lanciato il ticket per entrare nel centro città. Sacrosanta decisione, discutibile l’applicazione, come dicono Baruffi e Monguzzi. Nella nostra città (Ferrara per chi si imbattesse in questo post per caso) facciamo fatica a convincere la maggioranza che difendere la ZTL con un sistema di accesso a varchi è cosa sensata, anche a protezione del centro storico patrimonio Unesco, indolore per chi rispetta le regole e utile perchè rende disponibili risorse (umane) da utilizzare in altri luoghi della città e non più a difesa del fortino ZTL dagli attacchi dei SUV. Infine prorogati gli incentivi per la rottamazione delle auto. Mi spiace, Ministro, ma le tue spiegazioni non mi convincono del tutto. Mi pare più una resa che un successo. Ma forse vedo il bicchiere mezzo vuoto. Fuori nevica cercherò di riempirlo così.