
Dopo 50 anni di war on drugs arriva l’Onda Verde in libreria
Esattamente 50 anni fa, il 17 giugno 1971, Richard Nixon pronunciò la famosa dichiarazione di inizio della war on drugs, indicando le droghe come nemico numero uno dell’America. 10 anni prima a New York era stata firmata la Convenzione Unica sulle droghe dell’ONU su cui è incardinato il proibizionismo globale. Una guerra che ben presto è divenuta una guerra alle persone che le usano, che non si è mai avvicinata a nessuno dei risultati che si prefiggeva, in primis l’eliminazione totale delle produzioni illegali. Era prevista per l’oppio entro il 1984 e per coca e cannabis entro il 1989. Non soddisfatti del fallimento conclamato, nel 1998 i Capi di Stato riuniti all’Assemblea Generale dell’ONU di New York avevano rilanciato: “un mondo senza droghe in 10 anni”. Un solo dato: oggi, rispetto al 1998, le persone che usano droghe sono aumentate ad un ritmo esattamente doppio rispetto all’aumento della popolazione mondiale: 54% a 27%.
Eppure qualcosa si muove nel mondo, in particolare rispetto alla regolamentazione legale della la sostanza illegale più consumata al mondo, la cannabis. Ed è proprio questo movimento di riforma che ha attraversato in particolare le americhe, che viene esplorato dal libro di Leonardo Fiorentini L’Onda Verde. La fine della War on Drugs edito da Officina di Hank, all’interno della collana antiproibizionista “La Raccolta”.
Il testo analizza le motivazioni per cui la cannabis fu inserita fra le droghe illegali nel 1961 e come è ben presto stata usata come pretesto per la repressione del dissenso o l’oppressione delle minoranze, come le più recenti ricerche dimostrano. Dall’Uruguay ai 18 Stati USA che hanno legalizzato la cannabis ricreativa, passando per il Canada, evidenze e dati confermano il successo dei processi di regolamentazione. Analizzandone gli aspetti positivi e negativi e riportando istanze e ricerche della Società Civile internazionale per la legalizzazione responsabile e sostenibile della cannabis, l’autore delinea il quadro per un nuovo governo del fenomeno dei consumi di cannabis, alternativo alla proibizione e la repressione.
Arricchito dalla prefazione di Franco Corleone e dalla postfazione di Marco Perduca, il testo contiene il report del Progetto NAHRPP sull’autoregolazione nel consumo di cannabis a cura di Susanna Ronconi, Forum Droghe. I diritti d’autore del libro saranno devoluti proprio all’associazione Forum Droghe, che da 25 anni si occupa di riforma delle politiche sulle droghe in Italia e nel mondo.
Per organizzare presentazioni del libro scrivete a direttore@fuoriluogo.it
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L’Onda Verde
La fine della Guerra alla droga
Di Leonardo Fiorentini
Prefazione di Franco Corleone
Postfazione di Marco Perduca
Contiene il report del Progetto Nahrpp sull’autoregolazione nel consumo di cannabis a cura di Susanna Ronconi, Forum Droghe.
Editore: Officina di Hank
Formato: 14,8×21
Pagine: 176
Anno: 2021
Prezzo: 15 euro
ISBN: 9791280133472
Ricevi il libro con una donazione a sostegno di Fuoriluogo.it
Dalla legalizzazione in Uruguay nel 2013, sino a quelle nordamericane, le riforme delle politiche sulle droghe oggi passano per la sostanza più diffusa e normalizzata, ma anche più repressa al mondo. Usata spesso come mero strumento di controllo ed oppressione delle minoranze, la War on Drugs mai come in questi ultimi anni ha visto incrinarsi il suo fronte da sempre compatto, a partire dagli Stati Uniti. Di fronte alle evidenze scientifiche ed al conclamato fallimento del proibizionismo, i successi della regolamentazione della cannabis sono oggi il grimaldello capace di insinuarsi con efficacia fra l’ideologia e il populismo della guerra alla droga e un’opinione pubblica sempre più consapevole. Partendo dalle raccomandazioni dell’OMS che hanno declassificato la cannabis, il libro è un viaggio nei successi e nelle problematiche delle legalizzazioni in giro per il mondo che attraversa le riflessioni su sicurezza, giustizia sociale e sostenibilità, sino alla ricerca sul consumo consapevole e sugli usi medici. Contiene il report del Progetto Nahrpp sull’autoregolazione nel consumo di cannabis a cura di Susanna Ronconi, Forum Droghe.
L’autore
Leonardo Fiorentini è antiproibizionista, ecologista e amico della nonviolenza. Di professione webmaster, si occupa di politiche sulle droghe sin dalla nascita del sito web di Fuoriluogo, di cui è divenuto Direttore nel 2014. È Segretario Nazionale di Forum Droghe, che rappresenta all’ONU con status consultivo ECOSOC, e socio fondatore de la Società della Ragione. È fra i curatori del Libro Bianco sulle droghe che ogni anno fa il punto sulle conseguenze delle politiche sulle sostanze in Italia. Nel 2018 è fra i coautori del libro “La cannabis fa bene alla Politica”, Reality Book editore. Nel 2021 ha pubblicato con Officina di Hank “L’onda verde. La fine della Guerra alla Droga.”

Meglio Legale a Ferrara
Viaggio nell’Italia che coltiva libertà.
Empatia Canapa Bar
ore 18 – Via Carlo Mayr 119
Le politiche proibizioniste sulle droghe e la repressione generano davvero più sicurezza? Dopo 60 anni dall’approvazione delle convenzioni ONU sulle droghe illecite il mercato delle sostanze non è mai stato così ampio e pervasivo. A nulla sono serviti più di 50 anni di war on drugs: strade e piazze sono luogo di spaccio e consumo di sostanze (anche a Ferrara), il mercato è totalmente in mano alla criminalità. Ciò significa violenza, pericoli e insicurezza. Ma c’è un’alternativa: la riforma delle politiche sulle droghe. A partire dalla legalizzazione della cannabis che negli stati dove è stata realizzata ha già dimostrato una notevole efficacia nel diminuire non solo la criminalità legata alle droghe, ma anche la sicurezza in senso lato, come numerosi studi dimostrano.
In questa tappa del Tour di Meglio Legale in collaborazione con Forum Droghe parleremo di come la regolamentazione legale della cannabis possa portare più sicurezza nelle città e più sicurezza nei consumi di sostanze.
Barbara Bonvicini, Meglio Legale
Ilaria Baraldi, consigliera comunale
Leonardo Fiorentini, Segretario di Forum Droghe e Direttore di Fuoriluogo
Massimo Maisto, Presidente di Arci Emilia Romagna
Antonella Soldo, coordinatrice della campagna di Meglio Legale
In collegamento video: Federico Varese, professore di criminologia presso l’Università di Oxford (GB)
https://forms.gle/kbioxJ9E7CJkaKHE7

Commissione Onu sulle droghe: chi c’era e cosa s’è deciso
Con Leonardo Fiorentini, direttore di Fuoriluogo.it, Marco Perduca fa un bilancio della 63esima sessione della Commissione droghe delle Nazioni unite che si è tenuta dal 2 al 6 marzo scorsi a Vienna. Il posticipo del voto sulla cannabis, le cinque risoluzioni tematiche adottate e le attività delle associazioni italiane presenti. E l’Italia?

Sentenza cannabis, Fiorentini: “E’ tempo di una riforma per la regolamentazione legale”
Sentenza cannabis, Fiorentini: “E’ tempo di una riforma per la regolamentazione legale”
“Bene la Cassazione, ora è la politica che deve fare il suo”. Il commento dell’antiproibizionista ferrarese alla decisione della Cassazione sulla coltivazione domestica per uso personale.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite ha stabilito che coltivare marijuana in casa in piccole quantità e per uso personale non costituisce reato. Il pronunciamento è datato 19 ottobre, ma è ancora presto per stabilire se potrà avere riflessi nel prossimo futuro, anche se molto probabilmente i giudici che dovranno decidere su questo tema seguiranno l’orientamento della sentenza, pur non avendo un valore di per sé vincolante.
E’ probabile che non ne potrà beneficiare la persona arrestata in questi giorni a Buonacompra dai carabinieri, visto il quantitativo ingente sequestrato, ma per i procedimenti giudiziari che prossimamente verranno trattati in seguito al ritrovamento di marijuana coltivata in casa la sentenza della Cassazione avrà un’influenza non trascurabile.
Da precisare, per i non addetti ai lavori, che tale sentenza non ha cambiato la legge in materia, e ne è ben consapevole un antiproibizionista convinto come il ferrarese Leonardo Fiorentini, direttore di Fuoriluogo ed ex consigliere comunale indipendente, che coglie l’occasione per auspicare una riforma per la regolamentazione legale della cannabis. “E’ la quarta volta – commenta Fiorentini – che i giudici intervengono in sostituzione della politica per adeguare la legge italiana sulle droghe al dettato costituzionale e al buon senso giuridico. Per tre volte la Corte Costituzionale ha prima dichiarato illeggitima la Fini-Giovanardi, poi cassato al’art 75 bis sulle sanzioni amministrative ed infine adeguato il minimo di pena per le sostanze cosiddette pesanti ad un minimo principio di proporzionalità della pena. Oggi è la Cassazione che fa suo un principio già diffuso in molte Corti italiane, ovvero che fosse insensato colpire come uno spacciatore chi coltiva poche piante di cannabis per il proprio consumo personale. Si arrivava all’assurdo che si colpiva pesantemente chi si coltivava la propria pianta in casa proprio per non foraggiare le narcomafie”.
Secondo Fiorentini “la grande assente di oggi è la politica, che è ancora ostaggio dell’ideologia proibizionista”. “Ne sono dimostrazione – aggiunge – le risposte troppo timide di molti politici rispetto all’ultima crociata dell’ex Ministro della Paura Salvini, addirittura in guerra (senza quartiere) anche contro sostanze che non hanno effetti psicoattivi, come la cannabis light. Per iniziare però 30 anni di pesante proibizionismo in Italia, quasi 60 nel mondo, non hanno fatto altro che riempire le carceri di spacciatori e persone che usano sostanze (rispettivamente il 35% e il 28% dei detenuti), mentre il mercato illegale delle droghe è più libero, florido e variegato che mai. Oggi è il momento del coraggio per affrontare di petto il fallimento delle politiche proibizioniste a livello nazionale ed internazionale, a partire dalla sostanza più diffusa e normalizzata fra quelle nelle tabelle delle convenzioni internazionali. Al pari di Paesi come Uruguay, Canada e 11 stati Usa, è il tempo di avviare anche in Italia una riforma per la regolamentazione legale della cannabis”.

Coltivare Cannabis in casa non è punibile penalmente
Coltivare cannabis in casa in minime quantità non è reato penale, se destinato esclusivamente all’uso personale. Lo ha stabilito la Cassazione, in una sentenza a sezioni unite promulgata il 19 dicembre scorso.
La Cassazione chiarisce e ribadisce comunque che la coltivazione resta ancora un reato, aprendo però la porta alle prossime sentenze e ponendo dei paletti, qualora «le attività di coltivazione di minime dimensioni, lo scarso numero di piante, il modestissimo quantitativo di prodotto ricavabile, la mancanza di ulteriori indici di un loro inserimento nell’ambito del mercato degli stupefacenti» siano chiari indici di un uso personale del coltivatore.
In attesa delle motivazioni e degli sviluppi che seguiranno a questa sentenza abbiamo chiesto un commento a Leonardo Fiorentini, direttore del portale “Fuoriluogo”. Ascolta o scarica.

Scuole davvero più sicure? Droghe, la prevenzione all’incontrario della Giunta Fabbri
Diciamo le cose come stanno. L’operazione “Scuole sicure”, lanciata in pompa magna dallo stakanovista del dovere istituzionale, l’ex Ministro della Paura Salvini, è stato un ridicolo fallimento. Pochi chili di sostanza sequestrata, molti giovani segnalati alla prefettura per garantirne il disagio sociale, e 4 milioni di euro buttati al vento. Del resto il Ministro trasvolatore è sempre quello che, mentre aumentavano del 20% in due anni i morti per overdose, ha dichiarato guerra alla cannabis light, ovvero il vecchio e ben conosciuto a Ferrara canapone. Pur non avendo effetti psicoattivi, avere la cannabis nelle vetrine dei negozi dava così fastidio che è stata oggetto di una campagna persecutoria che forse oggi grazie alla prossima finanziaria finalmente finirà. Oggi, a tempo scaduto, l’amministrazione ferrarese decide di lanciarsi nella crociata, guardacaso con una canna sulla locandina.
La parificazione delle sostanze, ovvero la DROGA al singolare rivendicata dal Vice Sindaco e dall’Assessora Kusiak, pare essere la base ideologica (vecchia) che guiderà i prossimi interventi di “prevenzione” dell’amministrazione comunale di Ferrara. Una “prevenzione” all’incontrario che porta da un lato alla banalizzazione delle sostanze più pericolose, in quanto equiparate alla cannabis i cui effetti sono i primi conosciuti dai ragazzi visto il consumo ormai normalizzato nella società; dall’altro questa assimilazione ha portato all’aumento spropositato delle azioni delle forze dell’ordine nei confronti della cannabis a scapito di quelle contro cocaina ed eroina (i dati della diminuzione delle operazioni contro queste ultime sono piuttosto sconcertanti a seguito della Fini-Giovanardi).
Anche l’ultima relazione del governo uscite l’altro giorno – ma che doveva essere consegnata lo scorso 30 giugno dall’altro stakanovista Ministro leghista Fontana che però in un anno è stato troppo impegnato a lottare contro la “modica quantità” (che non esiste più da 30 anni) per poter assolvere i propri doveri istituzionali – conferma che anche fra i giovani i consumi di cannabis sono sostanzialmente stabili, mentre a salire sono quelli di sostanze molto più pericolose, come l’eroina. Eppure viene rivendicata la scelta dello “spinello fumante” in locandina, quasi a confermare la teoria della cannabis droga di passaggio. Teoria smentita prima dalla logica, il 99% degli eroinomani hanno cominciato con il latte materno (per poi passare a caffè e sigarette), e poi dalle ricerche che confermano come non vi sia alcun legame fra consumo di cannabis e eroina se non il mercato illegale a cui le persone si rivolgono. Anzi, le ricerche ci dicono che l’uso di cannabis, in particolare un uso molto frequente, ha un effetto deterrente all’uso di altre sostanze. Del resto il 95% delle persone che hanno consumato cannabis non hanno mai consumato eroina nella vita.
Eppure siamo ancora lì. Si buttano a mare anni di lavoro ben fatto a Ferrara da Promeco e ci si affida all’ideologizzazione della lotta alla DROGA. Invece di spiegare che le sostanze sono diverse, hanno diversi effetti e differenti pericoli, a Ferrara siamo ritornati, contro ogni evidenza scientifica e dato pratico, alla DROGA al singolare. Già l’operazione panchine ha reso nudo un (vice)Re incapace di andare oltre l’operazione di facciata. Non conta neanche che la lotta allo spaccino fatta con la rimozione dell’arredo urbano sia cosa ridicola in sè, addirittura oggi pare si pensi di rimuovere addirittura i portabiciclette. I fenomeni sociali non si arrestano nè impoverendo la città del suo patrimonio urbano, nè con la repressione dello spaccio, nè con quella del consumo e nemmeno con qualche telecamera davanti alle scuole. O, peggio, delegando educazione e prevenzione ai cani che annusano gli zaini dei ragazzi che vanno a Scuola. Sono 30 anni che la dura repressione sulle droghe vige in italia, 50 nel mondo, eppure le sostanze illecite non sono mai state così diffuse come oggi. Che si portino la sedia da casa, che appoggino la bici ad un muro, gli spacciatori al limite si sposteranno altrove. Come hanno già fatto, generando allarme sociale in altri contesti. E non serve nemmeno “arrestarli tutti” e tenerli in prigione come vorrebbe la Ministra Lamorgese. E’ già così: oggi le prigioni sono piene di spacciatori: rappresentano infatti il 35% della popolazione detenuta. Il tasso di successo dei processi per droga è superiore al 50%, contro il 10% dei processi per resti contro la persona o la proprietà. E comunque sia le organizzazioni criminali continueranno ad avere mano d’opera a basso costo e a bassa speranza grazie a leggi criminogene come Bossi-Fini e Decreti Minniti-Salvini.
Oggi, non si avesse il paraocchi, si comprenderebbe anche in Italia che è tempo di cominciare a pensare come regolare legalmente questi fenomeni sociali, a partire dal regolare mercati e consumi, oggi più liberi che mai. E che bisogna cominciare a farlo a partire dalla sostanza più diffusa e meno pericolosa come succede in Uruguay, Canada e 11 stati USA. Parliamo proprio della cannabis, quella della locandina della “prevenzione” all’incontrario di Lodi e Kusiak.

Cannabis. Miti e fatti. Firenze 9 dicembre 2019
Lunedì 9 Dicembre 2019
Auditorium del Consiglio Regionale della Toscana
Via Cavour 4 – Firenze
Ore 9,30 Saluti
Tommaso Fattori Presidente gruppo consiliare Sì Toscana a Sinistra
Denise Amerini Area Welfare Dipendenze CGIL nazionale
Jacopo Forconi Presidente Arci Firenze
Ore 10 Relazioni introduttive
Il consumo di sostanze illegali in Italia ed in Toscana
Fabio Voller e Alice Berti Osservatorio di Epidemiologia dell’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana
Droghe e carcere
Franco Corleone Garante dei Diritti dei detenuti della Regione Toscana
Il fallimento delle politiche
Marco Perduca Associazione Luca Coscioni
Ore 11 Le politiche sulla Cannabis in Italia e nel mondo
Cosa possiamo imparare dal mondo: Uruguay, Canada, Colorado
Leonardo Fiorentini Direttore di Fuoriluogo
Italia, i dati, gli allarmi e le fake news
Hassan Bassi Segretario di Forum Droghe
Droghe e carcere
Alessio Scandurra* Associazione Antigone
La repressione della cannabis come controllo sociale
Serena Franchi la Società della Ragione
L’autoregolazione nel consumo di cannabis
[Video progetto NAHRPP – Nuovi approcci nelle pratiche e nelle politiche di Riduzione del Danno]
Ore 12 Cannabis in Italia, opportunità e criticità
Cannabis e tribunali
Carlo Alberto Zaina avvocato
Cannabis e salute
Tania Re Psicologa e Antropologa
Cannabis e economia
Luca Marola imprenditore e attivista
============
Ore 15-17
Arci Firenze in Piazza dei Ciompi 11
Tavola rotonda
Cannabis: come cambiare?
in diretta su NOVARADIO
Partecipano: Denise Amerini, Franco Corleone, Hassan Bassi, Jacopo Forconi, Leonardo Fiorentini, Tania Re, Fabio Scaltritti
(coordina Luca Marola)

Laboratorio cannabis al CILD FEST
Dopo l’esperienza dello scorso anno a Milano, torna il CILD Fest che, per l’edizione 2019, si terrà a Roma il 30 novembre. Presso il Roma Scout Center (Largo dello scoutismo, 1), durante l’intera giornata (a partire dalle ore 10.00) si alterneranno incontri, workshop, laboratori e dibattiti con al centro il tema della tutela e della promozione dei diritti umani e delle libertà civili, dal diritto di accesso alle informazioni al diritto all’ambiente delle generazioni future, dalla tutela dei ragazzi vittimi di omofobia all’uso dell’intelligenza artificiale per le libertà civili, e molto altro ancora. Ed è proprio alle future generazioni che vuole guardare questa edizione del CILD Fest. Tutti gli eventi sono pensati per aprirsi ai giovani rendendo i vari momenti un luogo di incontro e di scambio con loro.
Dalle ore 15 alle 17,30 presso la sala 2 si terrà il Laboratorio Cannabis in vista della Conferenza autoconvocata per la riforma delle politiche sulle droghe. Si tratta della seconda tappa del laboratorio (dopo Bari il 5 ottobre scorso) e sarà un’occasione aperta per fare il punto sulla situazione italiana e confrontare le esperienze internazionali di riforma delle politiche sulla cannabis. Vi aspettiamo.

Legalizzazione della cannabis a Radio Dolce Vita
La mia intervista a Radio Dolce Vita di Ferrara sulla legalizzazione della cannabis in Italia.

Legalizzazione cannabis. Aprire la discussione, subito
Ieri pomeriggio Leonardo Fiorentini è stato ricevuto dal Presidente della Camera Roberto Fico insieme ad una delegazione della manifestazione promossa da Associazione Luca Coscioni, Radicali Italiani, Forum Droghe, Fuoriluogo, la Società della Ragione, A Buon Diritto, Antigone a sostegno dell’inizio della discussione della legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della cannabis. Nell’occasione Antonella Soldo (Radicali Italiani), Filomena Gallo e Marco Perduca (Associazione Luca Coscioni) hanno consegnato le 25.000 firme raccolte sulla petizione per avviare il dibattito in Parlamento sulla legalizzazione della cannabis a partire dalla legge di iniziativa popolare su cui si sono raccolte oltre 67.000 firme nel 2016. Fiorentini, che è Direttore di Fuoriluogo.it e tesoriere de la Società della Ragione, ha invece consegnato al Presidente Fico il decimo Libro Bianco sulle droghe, che lo vede fra i curatori. Con loro c’era anche Walter De Benedetto, il paziente toscano che nelle settimane scorse ha subito il sequestro delle piante che era costretto a coltivarsi per curarsi, vista l’inadeguatezza dell’approvigionamento di cannabis terapeutica. Un suo amico che lo aiutava nella cura delle piante è stato denunciato per coltivazione, ed oggi rischia da 2 a 6 anni di carcere.
“E’ stato molto importante poter presentare al Presidente della Camera – racconta Fiorentini – non solo i dati dell’inefficacia e dei danni delle attuali politiche repressive, ma anche il volto di una delle sue più recenti vittime, Walter De Benedetto. Siamo di fronte al paradosso che chi coltiva la propria pianta per evitare di foraggiare le narcomafie viene colpito con pene spesso spropositate, come potrebbe succedere agli amici che hanno aiutato Walter a casa sua. Addirittura nel suo caso ci si accanisce contro persone malate proprio mentre continuano i problemi di approvigionamento della cannabis terapeutica“.
“La repressione colpisce i pesci piccoli, ed in particolare la cannabis come dimostriamo nel Libro Bianco. Ne è un esempio anche l’ultima operazione antidroga ferrarese, pur preannunciata in pompa magna dai novelli amministratori locali, dove non è stato contestato alcun reato associativo. Le forze dell’ordine sono costrette ad un enorme sforzo, i tribunali sono sommersi di procedimenti per droga con il solo risultato che non ci sarebbe sovraffollamento carcerario senza i detenuti per spaccio. Il sistema della sicurezza è così impegnato nelle operazioni antidroga che mentre 1 processo per droga su 2 si conclude con una condanna, solo 1 su 9 per furto o rapina riesce a portare all’individuazione di un responsabile e ad una condanna. Sprechiamo enormi risorse professionali ed economiche per non avere alcun risultato. Nè sul lato della diminuzione dell’offerta, con gli spacciatori che vengono facilmente sostituiti dopo poche ore, nè sul fronte della riduzione della domanda, come dimostrano i dati italiani, europei e mondiali”.
“In particolare” – continua Fiorentini “negli ultimi 10 anni, mentre le operazioni delle Forze dell’ordine contro la cannabis sono aumentate del 36%, al contrario le operazioni con oggetto l’eroina sono diminuite addirittura del 46%. Siamo all’assurdo per cui la sostanza meno pericolosa è anche quella più oggetto di repressione, con un rapporto di 7 a 1. Dal 1990 quasi un milione di persone è poi stato segnalato per mero uso di cannabis, che rappresenta quasi l’80% del totale. Un’intera generazione, per lo più giovani, la cui vita è stata segnata, spesso con pesanti sanzioni amministrative, per aver consumato una sostanza che è meno pericolosa di alcol o del tabacco. E’ necessario porre fine a questa fallimentare ipocrisia ed avviare una seria riflessione sulla valutazione delle attuali politiche sulle droghe, a partire dalla cannabis.”
Fiorentini, che rappresenta anche Forum Droghe all’ONU di Vienna, sottolinea inoltre come “laddove si è deciso di regolare legalmente un mercato come quello della cannabis – che oggi in Italia è più libero che mai – i risultati sono molto promettenti. Sia in termini di politiche di informazione e prevenzione degli abusi, finalmente realizzabili senza tabù, che in termini di riduzione della criminalità e di recupero di ingenti risorse economiche per lo Stato. Addirittura si verifica una riduzione dei consumi dei più giovani e non aumentano gli incidenti stradali. Senza dimenticare la nascita di un intero settore produttivo legale che potrebbe garantire in Italia almeno 300.000 posti di lavoro.”
“Insomma – conclude Fiorentini – con i fatti della legalizzazione oggi si sono smontati tutti i miti proibizionisti. Occorre che il Parlamento italiano cominci a mettere in discussione le attuali politiche, a partire dai dati della realtà e della scienza. A Ferrara, nel 2016, raccogliemmo quasi 1500 firme a sostegno della proposta di legge per legalizzazione. Anche per questo chiediamo che inizi subito la discussione in commissione delle proposte di legge sulla regolamentazione legale della cannabis.”
La registrazione di Radio Radicale della manifestazione, a 1h 29 minuti l’intervento di Leonardo Fiorentini in Piazza Montecitorio:

Il Libro Bianco a Barberino di Mugello
13 • 14 • 15 settembre 2019
Circolo Arci Barberino di Mugello “Bruno Baldini”
Live music • radio on air • dj set afterpary • dibattiti • film • arte • vintage & friend’s market • cibo popolare
With Arci Firenze • Novaradio Città Futura
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA PER LE CENE ALLO 055841219 O SULLA PAGINA FB DI Liberamente
***
SABATO 14 SETTEMBRE
15.00 Film – “Non essere cattivo” (2015) di C. Caligari
17.00 Talk – “Il X Libro Bianco sulle Droghe” / Droghe: miti e fatti. Con Leonardo Fiorentini, direttore Fuoriluogo, Stefano Bertoletti, ricercatore Forum Droghe, Serena Franchi, ricercatrice Società della Ragione ONLUS
20.00 Cena Rossa – Barile ai fornelli 20€
21.30 Live opening – Francesco Turco
22.30 Live – I miei migliori complimenti
23.30 Dj Set Afterparty by Liberamente
***
Il Circolo Arci “Bruno Baldini” di Barberino di Mugello nasce all’indomani della liberazione del paese (11 settembre 1944), quando i barberinesi occuparono la Casa del Fascio e lì diedero vita alla Casa del Popolo. Da quel momento, situato nel centro del paese, è diventato il punto di ritrovo di generazioni e generazioni di barberinesi. Da cinque anni a questa parte il consiglio del circolo è composto in maggioranza da ragazzi sotto i trent’anni, il gruppo di giovani di Liberamente.
Unicoop Firenze • Sez. Soci Coop Barberino di Mugello • CGIL Mugello • Unipol Sai Mugello
Novaradio Città Futura
INGRESSO LIBERO CON TESSERA ARCI
Save the date
Sostieni il tuo circolo!

Il ritorno della Canapa
IL RITORNO DELLA CANAPA
Giovedì 9 maggio 2019 | ore 18
Circolo Arci Bolognesi
[ingresso riservato soci arci]
Fuoriluogo.it presenta
Canapa Nostra
Proiezione del documentario di
Filippo e Francesco Grecchi
(Italia, 2019, 56 min.)
Dibattito con gli autori e
Leonardo Fiorentini
Direttore di Fuoriluogo
Federico Battistini
Avvocato
A seguire aperitivo
Sono stati invitati a partecipare gli operatori del settore della Canapa della città.
Canapa Nostra è un grido del popolo che vuole verità e giustizia, è la storia travagliata e appassionante di una pianta proibita che ha accompagnato l’uomo nella sua intera storia evolutiva.
Il documentario si divide in tre capitoli:
La storia della cannabis
ripercorre le tappe principali della storia agricola, industriale e legale di questa pianta, dalla preistoria fino al proibizionismo, concentrandosi in particolare sul nostro paese.
Cannabis terapeutica
un percorso chiarificante fatto di testimonianze dirette, per un approfondimento delle terapie a base di cannabinoidi e degli ostacoli che incontra chi vuole curarsi con la cannabis.
Il ritorno della canapa
capitolo conclusivo di un percorso ancora aperto, narra la vicenda del fenomeno cannabis light e illustra le potenzialità della cannabis in ambito industriale e alimentare, tra il ritorno di un’antica tradizione e le nuove scoperte che stanno facendo di questa pianta una risorsa al centro dell’attenzione mondiale, non solo per le sue proprietà terapeutiche.
Il documentario è disponibile su openddb
www.openddb.it/film/canapa-nostra
Ingresso riservato ai soci arci

Cannabis 2020: la svolta è vicina
Sabato 13 aprile alle 11,30
Indica Sativa Trade
Unipol Arena – Bologna
CANNABIS 2020: LA SVOLTA E’ VICINA
Martin DIAZ, European Institute for Multidisciplinary Studies on Human Rights and Science – Knowmad Institut
Leonardo FIORENTINI, direttore Fuoriluogo.it
Sergio REGAZZONI, Associazione cannabis ricreativa Ticino, membro fondatore del Circa (comitato interpartitico per la regolamentazione della canapa)
Conclusioni: Enrico FLETZER, presidente ENCOD

Festa della Semina 2019
Seminare, paradigma di libertà!
Seminare, seminare canapa, è sinonimo di autodeterminazione. Autodeterminazione è la libertà di autoprodurre ciò di cui ho bisogno e la gioia di poter seminare e veder crescere una pianta che mi può fornire dai vestiti al carburante della macchina (se proprio non ne si può fare a meno) e perfino i mattoni con cui costruire una casa. Autodeterminazione è libertà di scegliere alternative efficaci alla sudditanza e alla dipendenza dai sistemi di consumo del mondo di oggi: sostenibilità, cure e benessere per il corpo e la mente, e un po’ di sana “fatta” felicità, emancipano l’uomo e ci rendono autori della nostra vita, liberi di scegliere di cosa si ha bisogno per vivere, e seminarla.
Lottiamo per la nostra libertà di seminare!
PROGRAMMA:
-
- Ore 20:00 –
Cucina Pop
- Cena Stupefacente
- Menù: Maggiori Info
-
- Ore 21:30 –
Spazio Foresta
- DIBATTITO: “Per uno spazio antiproibizionista europeo”
-
- Ore 22:30 –
Spazio Teatro
- WORKSHOP a cura di Marco Farè di Milano Cannabica
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- Ore 23:00 –
Salone Centrale
- CONCERTI LIVE + DJ SET
- Piotta + Black Beat Movement + Vito War
-
- Ore 23:00 –
Spazio Foresta
- Sala DUB | DIGITAL | ROOTS
- Dread Lion Hi-Fi
-
- Ore 23:00 –
Baretto
- Sala UK BASS | JUNGLE | DNB
- Degenere b2b Kinky Business
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SPECIALITA’ ANTIPRO:
DOLCETTI SPAZIALI:
- -Biscotti della zia Maria
- -Panna scotta
- -Space Cake
- -Cannoncini alla crema sfatta
SPECIAL DRINKS:
- -Birra artigianale alla Canapa
- -Hemp Vodka
- -Hemp Gin
- -Hemp Rum
Ci vediamo Sabato 13 Aprile 2019 .

Cannabis all’Onu, il 2020 sarà l’anno buono?
La dichiarazione finale della Commission on Narcotic Drugs dell’Onu, conferma la cecità e l’ipocrisia di un sistema internazionale che prima si loda per l’implementazione dei processi, poi evita accuratamente di valutarne l’efficacia. Leonardo Fiorentini e Serena Franchi per la rubrica di Fuoriluogo su il manifesto del 27 marzo 2019.
Si è conclusa senza grandi novità anche la riunione a Vienna della Commission on Narcotic Drugs (CND) dell’Onu, che ha seguito il Segmento Ministeriale già analizzato in questa rubrica (Ronconi, il manifesto del 20 marzo 2019). La dichiarazione finale conferma la cecità e l’ipocrisia di un sistema internazionale che prima si loda per l’implementazione dei processi, poi evita accuratamente di valutarne l’efficacia. È esemplare come alle cinque righe di lode dei “tangibili progressi” nella raccolta di dati, di analisi e di scambio di informazioni sul problema delle droghe ne seguano infatti 27 in cui si attestano la continua espansione dei mercati di droghe illecite, i livelli record raggiunti da coltivazioni e consumi di droghe, l’aumento delle morti droga-correlate nel mondo e la stabilità dei tassi di trasmissione di HIV e HCV. Ciononostante, obiettivi e mezzi rimangono gli stessi, e i richiami alla centralità dei Diritti Umani e alla flessibilità delle convenzioni introdotti nel 2016 risultano non enfatizzati.
Sulla legalizzazione della cannabis la Russia ha tentato un attacco diretto a Canada e Uruguay (e USA), proponendo una risoluzione per il rafforzamento del ruolo dell’INCB (International Narcotics Control Board). Un paragrafo poi espunto esprimeva “profonda preoccupazione per la legalizzazione dell’uso non medico di determinate droghe in alcune regioni, che rappresenta una sfida all’attuazione universale delle convenzioni sul controllo delle droghe, una sfida alla salute pubblica e al benessere, in particolare tra i giovani, e una sfida agli Stati aderenti alle convenzioni”. Una lunghissima trattativa – terminata venerdì dopo pranzo – con il sostegno di USA e Olanda ha modificato decisamente il senso del testo. Del resto l’INCB e il suo Presidente, il thailandese Viroj Sumyai, non hanno certo mai nascosto la loro irritazione per le legalizzazioni nelle Americhe. L’agenzia ha dedicato l’intero primo capitolo del suo ultimo rapporto alla cannabis e ai “molti” rischi e “pochi” benefici del suo uso, medico e non. A Vienna Sumyai a precisa domanda ha risposto, con malcelata irritazione, che “la legalizzazione dell’uso non medico della cannabis contravviene i trattati internazionali sul controllo delle droghe”. Per fortuna è un organismo inutile e basta replicare a muso duro e si tacciono.
Dunque, questa sessione sembra essere stata solo il preludio allo scontro che si preannuncia per il 2020, quando la raccomandazione dell’Oms per la revisione della classificazione della cannabis nelle tabelle delle convenzioni arriverà sul tavolo della CND.
La raccomandazione dell’Oms, basata su una solida revisione della letteratura scientifica, propone l’eliminazione della cannabis dalla tabella IV delle droghe pericolose senza uso terapeutico della prima Convenzione del 1961 (cfr. rubrica di Perduca e Long su il manifesto del 27 febbraio 2019). Tale riclassificazione costituirebbe un volano per la legalizzazione dell’uso medico a livello globale, anche se non sufficiente per aprire all’uso ricreativo. Questo obiettivo può contare sulla flessibilità delle convenzioni esplicitata ad UNGASS 2016 e confermata la scorsa settimana a Vienna. È evidente che sulla raccomandazione dell’Oms, la cui pubblicazione era prevista nemmeno un mese dopo l’avvio della legalizzazione in Canada, hanno pesato molto le pressioni politiche, in particolare della Russia. Non è un caso il curioso ritardo di trasmissione, che ha di fatto permesso il rinvio della sua discussione. L’interrogativo politico del prossimo anno riguarderà se e come intervenire sul mantenimento della cannabis in tabella I, proposto dall’Oms dopo una revisione scientifica che invece non ne giustifica la collocazione fra le droghe pericolose.
Tutte le info su vienna2019.fuoriluogo.it

Terza conferenza annuale della Canapa
Ecco il programma della terza conferenza annuale della Canapa a Canapa Mundi a Roma.
Venerdì 15 Febbraio, 2019
RELATORE | TITOLO | ORARIO | CENTRO DI RICERCA/UNIVERSITÀ |
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CANAPA INDUSTRIALE | moderatore: Dr. Emiliano Trovati | ||
Severina Pacifico | Composizione chimica e proprietà nutraceutiche dei semi di canapa: un alimento antico con valori funzionali attuali | 14:00 – 14:45 | Università degli Studi della Campania |
Virginia Brighenti | Sviluppo di una nuova tecnica di estrazione di fibra di Cannabissativa L. | 15:00 – 15:45 | Università di Modena e Reggio Emilia |
Marica Pellegrini Giancarlo Pagnani |
Applicazione di batteri promotori della crescita (PGPR) come strategia alternativa nella fertilizzazione di Cannabis sativa: miglioramento della fisiologia e della qualità della pianta | 16:00 – 16:45 | Università degli Studi di Teramo |
Andrea Ferrarini | Fitobonifica di terreni inquinati da metalli pesanti tramite canapa | 17:00 – 17:45 | Università Cattolica del Sacro Cuore |
Enzo Manavella Alessandro Peretti |
COLTIVAZIONE INDOOR: progettazione e controllo delle condizioni ambientali | 18:00 – 18:45 | Indoorline S.r.l. |
Sabato 16 febbraio 2019
RELATORE | TITOLO | ORARIO | CENTRO DI RICERCA/UNIVERSITÀ |
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MEDICINA VETERINARIA | moderatore: DR. SERGIO COLOMBA | ||
Giorgia della Rocca | Cannabis terapeutica in medicina veterinaria: basi scientifiche e possibili applicazioni | 12:00 – 12:45 | Università degl studi di Perugia |
Daniele Corlazzoli | Esperienza di campo sull’impiego dei cannabinoidi nel controllo dell’epilessia in medicina veterinari | 13:00 – 13:45 | Policlinico Veterinario Roma Sud |
Elena Battaglia | Utilizzo dei Cannabinoidi in Veterinaria | 14:00 – 14:45 | Clinica veterinaria |
PAUSA | 15:00 – 16:00 | ||
MEDICINA UMANA | moderatrice: | ||
Crestani Francesco | Cannabis, dolore, fibromialgia | 16:00 – 16:45 | International Association for Cannabinoid Medicine |
Francesca Baratta | Utilizzo di fitopreparati nelle patologie del Sistema Nervoso Centrale: legislazione vigente e prodotti disponibili in commercio | 17:00 – 17:45 | Università degli studi di Torino |
Tania Re | Olio di cannabis: uno studio preliminare per la valutazione degli effetti nel cervello | 18:00 – 18:45 | Università degli Studi di Genova |
Antonella Camposeragna | La capacità di autocontrollo nel consumo di cannabis | 19:00 – 20:00 | Forum Droghe |
Domenica 17 febbraio 2019
RELATORE | TITOLO | ORARIO | CENTRO DI RICERCA/UNIVERSITÀ |
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GIURIDICO | moderatrice: Avv. Chiara Tania | ||
Ferdinando Ofria | Legalizzazione delle droghe leggere: impatto economico in Italia. | 11:15 – 12:00 | Università degli Studi di Messina |
Giorgio Maniaci | Proibizionismo e antipaternalismo giuridico | 12:15 – 13:00 | Università degli Studi di Palermo |
Leonardo Fiorentini | Presentazione 9° Libro Bianco sulle droghe | 13:00 – 13:30 | Forum Droghe |
Davide Fortin | L’evoluzione del canna-business NordAmericano: sfide ed opportunità per l’Italia | 13:45 – 14:30 | Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne |
Edoardo Mazzanti | L’insostenibile leggerezza. La non punibilità del fatto avente ad oggetto droghe leggere tra prospettive di riforma e ripieghi ermeneutici | 14:45 – 15:30 | Scuola Superiore Sant’Anna Pisa |
Lorenzo Simonetti e Claudio Miglio | Prospettive difensive e strategiche in materia di coltivazione di cannabis ai sensi del Testo Unico Stupefacenti, commercializzazione di c.d. cannabis light ai sensi della Legge 242/2016 e metodologie legali per la commercializzazione di olii ed estratti di CBD | 15:45 – 16:30 | Tutela legale stupefacenti |
Leonardo Fiorentini sfata il tabù: “La politica parli della cannabis”
Leonardo Fiorentini sfata il tabù: “La politica parli della cannabis”
Ilaria Baraldi: “La politica non ne parla in modo laico perché non sufficientemente informata”
di Simone Pesci
La cannabis torna a far parlare di sé. O, meglio, a far parlare di cannabis ci pensano, in un incontro tenutosi presso la libreria “Ibs + Libraccio”, Ilaria Baraldi, la Società della ragione e consigliera comunale del Pd, Luca Marola, ideatore Easyjoint, Franco Corleone, sottosegretario alla Giustizia fra il 1996 e il 2001 e Leonardo Fiorentini, consigliere comunale di Si e, soprattutto, curatore dei testi del libro “La cannabis fa bene alla politica”.
Un titolo che è quasi una provocazione, nel senso che, come spiega Ilaria Baraldi, la politica “non riesce a parlare dell’argomento in modo laico perché non è sufficientemente informata”. Difatti, sottolinea Luca Marola, “in campagna elettorale ha parlato di cannabis, che fa meno male rispetto agli argomenti di repressione, solamente la lista radicale +Europa”.
Che se ne sia parlato poco non stupisce più di tanto Franco Corleone. “Viviamo – afferma – un dibattito politico che rimuove gli argomenti definiti divisivi. Ovvero quelli che aumentano i livelli di intelligenza e che incrementano gli scambi in un dibattito. Su questo piano mi sento di dire che la crisi politica è dovuta a una crisi della cultura”.
Corleone spende anche qualche parola sul volume “La cannabis fa bene alla politica”, definito da lui stesso un “manuale di informazione”, che aiuta a rompere i miti: “Quando si verifica che la canapa è terapeutica si sfata il mito che faccia male: anche l’aspirina fa morti, più della canapa, però la si prende”.
Fiorentini illustra quello che è il volume, ovvero una serie di dati e di storie che raccontano come è cambiata, a livello globale, la visione della cannabis, che vede in America i suoi maggiori movimenti. “In Usa, che è un po’ una contraddizione perché è il primo paese al mondo per carcerazioni in larghissima parte dovute alle droghe, la cannabis è stata legalizzata in 8 stati per un referendum e in 1, il Vermont, per vie legislative”.
Gli Stati Uniti, dunque, sono “il Paese più avanzato sulla legalizzazione”, ma non sono comunque gli unici, perché “l’Uruguay ha legalizzato la cannabis con una normativa rigida e statocentrica”, in Canada “se ne sta parlando” e in Nuova Zelanda “i Verdi, dopo aver sollevato la questione, hanno imposto un referendum al presidente”.
Tutti questi paesi, comunque, hanno una cosa in comune, come rivela Fiorentini: “In Uruguay ha rivinto le elezioni il partito che ha legalizzato la cannabis, in Canada hanno vinto quelli che ne avevano parlato in campagna elettorale e in Nuova Zelanda i Verdi hanno avuto un boom”. La morale, è una sola: “La politica abbia il coraggio di parlare di questi argomenti, perché non è detto che faccia perdere voti”.

All’Ibs “La cannabis fa bene alla politica”
All’Ibs “La cannabis fa bene alla politica”
Con Leonardo Fiorentini si parlerà delle esperienze positive di regolamentazione
Da Estense.com del 27 febbraio 2018
Esperienze ormai consolidate e nuovi approcci sulla regolamentazione della cannabis, oltre il proibizionismo. Si parlerà di questo oggi, martedì 27 febbraio, alle 17.30, alla libreria Ibs+Libraccio, per la presentazione del libro “La cannabis fa bene alla politica”, con Leonardo Fiorentini, autore di alcuni testi. Con lui ci saranno il curatore Franco Corleone, Luca Marola ed Elisabetta Biavanti del comitato Pazienti Cannabis Medica. Presenta Ilaria Baraldi.
Le politiche sulla cannabis sono in evoluzione in tutto il mondo. L’Uruguay e 9 Stati Usa hanno legalizzato quella ricreativa; il Canada si appresta a farlo, mentre le esperienze di Olanda e Portogallo sono note. In questo contesto internazionale appare evidente che la questione cannabis non sia più argomento tabù per la politica.
Questo volume presenta una rassegna degli ultimi progressi legislativi, politici, parlamentari e di ricerca relativi alla cannabis in Italia. Allo stesso tempo, perché il proibizionismo è un “male” globale, presenta anche una panoramica di cosa si muove sul versante riformatore, principalmente nelle Americhe, con la speranza che le positive esperienze di legalizzazione sia dal punto di vista dei consumi, dei riflessi sociali ed economici, aiutino un processo di presa di coscienza che già attraversa tutte le generazioni.
