
Cedolino di novembre 2015
Ecco il cedolino di novembre 2015, quindi riferito alle presenze ai consigli e alle commissioni di ottobre 2015.

Cedolino luglio 2015
Ecco il cedolino di luglio 2015 (consigli e commissioni di giugno, più un consiglio arretrato di maggio) del vostro consigliere comunale.
Le 5 stelle, le consulenze, e lo stipendio della casta che diventa “misero”
Bisogna ammettere che questi 5 stelle, dopo aver saputo interpretare quella voglia di novità che proveniva direttamente dalla pancia della gente, ci danno grandi soddisfazioni ora che cominciano finalmente a razzolare fra le mura delle istituzioni.
Non entrerò nel merito della vicenda Tavolazzi-Parma. Se non per dire che secondo me farebbe un errore il Sindaco a prendere l’ex city manager ferrarese come dirigente in comune, ma che il diktat di Casaleggio-Grillo è lo specchio di come è stato concepito il movimento 5 stelle, ovvero un ectoplasma fluido fatto per raccattare i voti in libertà e che dipende da un solo uomo, che vive a Milano. Anche per questo va la mia solidarietà al povero Tavolazzi, reo di aver provato ad inserire nell’ectoplasma del non statuto quei procedimenti democratici interni tipici di qualsiasi partito/associazione/movimento sano. Anche se lui non lo ammetterebbe mai.
Ma la cosa che mi diverte di più è vedere come improvvisamente, prese le poltrone del potere della casta, i giovani grillini si confrontino improvvisamente con la realtà. E mandino in frantumi molti dei loro dogmi costitutivi.
Così i rifiuti che non si inceneranno più a Parma probabilmente finiranno inceneriti in Olanda (non si capisce bene con quale vantaggio per il nostro pianeta), su un sito privato di un comico si pubblicano bandi di ricerca personale per posti da Direttore Generale di un Comune che non prevede più tale figura in pianta organica (leggasi consulente esterno), e a Sarego forse si alzeranno le tasse perchè “sono cambiate le regole sui trasferimenti statali… l’Imu non copre le entrate attuali… ” ma senza diminuire i gettoni di presenza degli eletti perchè il Sindaco ha improvvisamente scoperto che la “casta” è altrove e “con quei soldi non ci pago nemmeno la benzina per andare in Comune”.
Ultima chicca l’uscita del neo Sindaco di Comacchio, che non sembra sorpreso che alla sua richiesta di curricula per il ruolo di assessore, “in tanti si sono presentati e, saputo del “misero” stipendio da assessore di circa mille euro, hanno detto “no grazie”.”
Insomma, cari Sindaci a 5 stelle, benvenuti nel mondo reale.
E, sinceri, auguri di buon lavoro.
Favia si raddoppia lo stipendio!*
Pare avesse promesso di tenersi al massimo 1300 euro dall’indennità di consigliere, salvo correggere un po’ il tiro poi, quindi aveva detto che gli bastavano 1400 euro al mese (però con “volontari” a disposizione per le questioni domestiche).
Alla fine si terrà 2500 euro al mese con tanto di tredicesima, dando il resto al partito
Come è del resto consuetudine più o meno diffusa della “casta” che lui combatte…
*rispetto alle promesse elettorali (calcolando anche la tredicesima mensilità)
Elevo formale protesta
Giovanni Favia a Luca Telese su il Fatto:
Sono stato dodici ore chiuso nel mio ufficio al gruppo, ma l’ho aperto al mondo. Ho fatto dodici mazzi di chiavi. Nei periodi di lavoro qualcuno cucinava a casa e mi portava da mangiare, e le ragazze mi lavavano le camicie e me le stiravano, perché io potessi concentrare il massimo del tempo alla rappresentanza. Tutti contribuiscono, tutti danno qualcosa.
E a me, che per 5 anni mi son fatto il culo (scusate il francesismo) a far il presidente di circoscrizione per poco più di 1400 euro (e spesso per oltre 12 ore al giorno), rimettendoci una cooperativa e un po’ di salute, nessuno ha mai portato in ufficio la pappa e stirato il bucato.
Diamine, eleverò formale protesta al partito…
Trovate le differenze
A volte, anche solo giocherellando fra capigruppo per redigere un regolamento per il funzionamento delle commissioni circoscrizionali, le differenze saltano agli occhi. In particolare quelle fra il regolamento del Decentramento, recentemente rinnovato a seguito della diminuzione per legge delle Cirocscrizioni e quello di funzionamento del Consiglio comunale.
Così ho protocollato ieri questa interpellanza (qui l’interpellanza in formato pdf) giusto per “curiosità”:
Premesso
– che il vigente regolamento del Decentramento prevede al nono comma dell’articolo 29 (Istituzione, composizione e finalità delle Commissioni permanenti)
“I Presidenti dei Gruppi Consiliari possono partecipare, senza gettone di presenza, anche alle Commissioni di cui non sono componenti, con diritto di parola, ma senza diritto di voto.”
– che il vigente regolamento del Consiglio comunale prevede invece al secondo comma dell’art. 40 (Partecipazione ai lavori della Commissione)
“Possono altresì partecipare alle sedute delle Commissioni i Presidenti dei Gruppi consiliari senza diritto di voto, ma con il riconoscimento del gettone di presenza.”Tenuto conto
delle garanzie di rappresentanza dei singoli gruppi in commissione garantite dal regolamento del consiglio comunale, a differenza di quello del decentramento, e che risultano differenti sia la periodicità di convocazione delle riunioni che l’entità del gettone.Tenuto conto altresì
che il vigente regolamento del Decentramento è stato approvato con il parere favorevole di tutte le circoscrizioni e che non risultavano, almeno al sottoscritto, emendamenti proposti sull’articolo citato in premessa.Si interroga questa amministrazione al fine di conoscere:
– se vi sia una qualche motivazione alla base di questa “curiosa” differenza di trattamento;
– se l’amministrazione, onde contribuire direttamente alla riduzione dei costi della politica, abbia intenzione di adeguare le previsioni del regolamento del consiglio comunale al più recente regolamento del Decentramento;
Nei giorni in cui il governo sta decidendo, fra le altre scempiaggini, l’eliminazione di quello che io credo sia uno dei luoghi fondamentali della partecipazione e della democrazia nelle nostre città, ovvero il decentramento amministrativo, credo che sia anche questo un classico esempio di come sia facile, anche a livello locale, giocare a scaricabarile sui costi della politica…
Non so se avrò mai risposta dal Comune di Ferrara. Certo che invece dal governo federal-leghista tutto ci si aspetterebbe fuorchè un taglio così netto alla sussidiarietà.
Ma siamo in italia, il paese in cui l’ipocrisia è dietro l’angolo.