• Cittadini ed esperti insieme per rendere più sicure le abitazioni ferraresi

    locandina-prevenzione-sismicaURBAN CENTER – Dal 26 marzo i laboratori partecipati di prevenzione del danno sismico

    Cittadini ed esperti insieme per rendere più sicure le abitazioni ferraresi

    Quali sono i fattori che rendono più vulnerabili al rischio sismico le nostre abitazioni? e come si può agire per neutralizzarli? Sono queste le principali questioni su cui intende richiamare l’attenzione dei ferraresi il progetto sperimentale di prevenzione sismica lanciato dall’Urban Center del Comune di Ferrara.

    Sostenuto da fondi della Regione Emilia Romagna, per la promozione delle politiche di partecipazione dei cittadini, il progetto prevede quattro laboratori, tra il 26 marzo e il 16 maggio prossimi, aperti a tutti gli interessati, nella sala della Musica di via Boccaleone 19. Nel corso degli incontri i cittadini discuteranno, assieme a tecnici, esperti e professionisti di come trovare strumenti e strade per migliorare la sicurezza delle proprie abitazioni.

    In programma anche una visita guidata gratuita all’area medievale della città dal titolo “La città sul fiume: Ferrara dal VII al XII secolo”, prevista per sabato 20 aprile (con ritrovo alle 15.30 in piazzetta Schiatti).

    “Dall’analisi della situazione post-sisma della nostra città – spiegano i promotori del progetto – è emerso che i danni riportati dagli immobili sono stati spesso aggravati, oltre che dalla geomorfologia del sottosuolo ferrarese, anche dalla mancata cura e manutenzione ordinaria degli edifici stessi o da abitudini e comportamenti inappropriati nella cura degli spazi abitativi”. Per questo motivo, l’intento del percorso promosso dall’Urban center è quello di partire da “un’area campione” del centro storico, ossia la zona medievale, per definire un modello potenzialmente replicabile in altre parti della città, grazie al quale ogni cittadino possa orientarsi nella messa in sicurezza del proprio ambiente di vita.

    “Conoscenza, cura, comportamenti: sono questi, infatti, i tre ambiti di riflessione – preannunciano ancora gli organizzatori – all’interno dei quali un gruppo di cittadini ferraresi a confronto con esperti e tecnici, tenterà di definire buone pratiche comportamentali, in caso di emergenza sismica, e di predisporre procedure d’intervento per la corretta manutenzione e gestione delle abitazioni, diminuendone il più possibile la vulnerabilità”.

    Diversi saranno gli attori, locali e non solo, che offriranno il proprio supporto all’attuazione del progetto, mettendo a disposizione le proprie competenze sul tema. Tra questi il centro di Ricerca Enea di Bologna, la Società Naturalisti Ferraresi, l’Università di Ferrara con la sua Facoltà di Architettura e il Master in Comunicazione del rischio, la Protezione civile, l’emittente televisiva Telestense e il Laboratorio giapponese per il coinvolgimento della popolazione sul tema del rischio sismico ‘Shigeru Satoh Laboratory’.

    Ad accompagnare e dar conto delle varie tappe del percorso sarà anche il blog ‘Battiamo il sisma’

    (http://prevenzionesismica.wordpress.com), con link dall’home page del Comune (www.comune.fe.it), sul quale sarà possibile trovare il programma dettagliato degli appuntamenti e gli aggiornamenti sull’andamento del progetto, oltre agli interventi degli esperti.

    Il calendario degli incontri:

    Sala della Musica, via Boccaleone 19, Ferrara
    Orario: 17.30 – 20

    (Per partecipare è necessario segnalare la propria adesione scrivendo a: laboratoriourbano@comune.fe.it o contattando i numeri di telefono 0532 419297 – 0532 419568)

    – 26 marzo

    “Ti racconto la mia esperienza”. Cosa so della mia casa dopo il terremoto

    Incontro guidato da Giovanni Ginocchini, (Architetto, esperto di urbanistica partecipata, Urban Center di Bologna)

    – 9 aprile

    “A confronto con gli esperti”. Come rendere più sicure le nostre case
    Ne parliamo con: Marco Bondesan (Geologo esperto del territorio ferrarese), Vincenzo Mallardo (Ingegnere, Ricercatore Dipartimento di Architettura, Università di Ferrara), Roberto Fantinati (Protezione civile di Ferrara)

    – 7 maggio

    “Se io potessi…”. Come trovare nuovi strumenti e strade per intervenire
    Incontro guidato da Federica Manzoli (Ricercatrice sociale, esperta di comunicazione)

    – 16 maggio

    “Trasformiamo le idee in azioni”. Nuove soluzioni per la prevenzione del danno sismico attraverso la collaborazione dei cittadini e delle istituzioni
    Partecipa Marco Vanini (Architetto, Ufficio ricostruzione post-sisma del Comune di Ferrara)

    VISITA GUIDATA ALL’AREA MEDIEVALE DELLA CITTÀ

    Sabato 20 aprile, ore 15.30

    “La città sul fiume: Ferrara dal VII al  XII secolo”.
    Ritrovo davanti alla Chiesa di San Paolo (piazzetta Schiatti)
    E’ previsto un massimo di 50 partecipanti.
    Per partecipare è necessaria l’iscrizione da effettuare scrivendo a: laboratoriourbano@comune.fe.it o contattando i numero di telefono 0532 419297 – 0532 419568

     

  • Night&blues: veste nuova con la qualità di sempre

    Night&blues: veste nuova con la qualità di sempre
    Sarà il chiostro di Santo Spirito ad ospitare l’attesa manifestazione Si inizia lunedì con The big solidal band, la cover dei Blues Brothers
    La Nuova Ferrara del 13/07/2012 ed. Nazionale p. 34

    FERRARA È il chiostro di Santo Spirito lo scenario in cui si svolge quest’anno “Night&Blues”, la rassegna musicale organizzata dallo stesso rione. Solitamente la manifestazione trova spazio nel chiostro di Santa Maria della Consolazione, al momento però inagibile per i danni alla torre campanaria. «Deve essere monitorata – ha spiegato ieri alla presentazione della rassegna l’assessore ai Lavori pubblici Aldo Modonesi – la Dicomac, Direzione di comando e controllo della Protezione civile, deve autorizzare il nostro progetto di messa in sicurezza. Ci auguriamo che la torre sia sistemata entro settembre». Ma Gabriele Mantovani, uno dei curatori della rassegna, non nutre dubbi sul fatto che «l’affezionatissimo pubblico» apprezzerà la nuova collocazione, e coglie l’occasione per ringraziare Ergo (Azienda regionale per il diritto allo studio) dell’ospitalità in un suo spazio quale appunto quello di Santo Spirito. Rivediamo il programma, che quest’anno si compone di dieci concerti anziché dei dodici dello scorso anno, visto che stavolta non sono previsti appuntamenti di sabato sera, «anche se abbiamo ricevuto richieste di venire a suonare da parte di venti gruppi» racconta Mantovani. Si comincia dunque lunedì con The big solidal band, «la cover dei Blues Brothers», si continua martedì con Musicando Blues Project, mercoledì con Mv 3 Marco Vinicio’s Trio, giovedì con Massimo Varini e venerdì con Roberta Righi and Lady Saxophone 4tet. La settimana successiva vedrà esibirsi lunedì 23 i Cisalpipers (noti da queste parti anche per i concerti al Bundan Celtic Festival), martedì 24 il Barioca 5ett, mercoledì 25 il Louisiana Blues Summit, giovedì 26 Carlo Aonzo e Beppe Gambetta, venerdì 27 infine i Dire Straits Over Gold. Tutti i concerti inizieranno alle 21.30 e non richiederanno l’acquisto di un biglietto: si entra infatti con un’offerta libera, che i curatori sperano ovviamente sia generosa viste anche «le risorse pubbliche decisamente calanti» ricordate ieri da Leonardo Fiorentini della circoscrizione 1. «Durante le prime serate cercheremo di richiamare il più possibile la collocazione di Santa Maria della Consolazione – ha concluso Mantovani – ma con il passare dei giorni ci adatteremo via via a quella nuova», che – scommetteva qualcuno alla presentazione di ieri – potrebbe diventare definitiva, con l’assenso di Ergo. È una (forse l’unica) delle conseguenze non negative del sisma: si scoprono luoghi nuovi, come il giardino del Palazzo dei Diamanti per il cinema all’aperto. Mantovani però non è tra gli “scommettitori”: Santo Spirito gli piace, «ma ci manca la nostra casa». Gabriele Rasconi

    Scarica l’articolo in formato pdf: nuova_fe_13072012.pdf.

  • Una piccola lezione di buona politica #1

    La Collina ondulata di Friedensreich Hundertwasser (Blumau, Stiria, 1997)

    Mentre c’è chi perde il suo tempo (ed il nostro) pensando a cospirazioni e commissioni di inchiesta sulle cause del Terremoto in Emilia Romagna (qui potete suggerirne), io credo che sia meglio provare ad immaginare come migliorare le nuove costruzioni e, perchè no, l’edificato storico, soprattutto in tempi tragici in cui la ricostruzione va fatta presto e, soprattutto, bene.

    Mercoledì scorso si è svolto il consiglio della Circoscrizione 1 sull’esame del nuovo Regolamento Urbanistico Edilizio del Comune di Ferrara, che fra pochi giorni tornerà in giunta per iniziare il percorso istituzionale verso l’approvazione. Ecco quindi le prime considerazioni degli ecologisti sul RUE, peraltro poi assunte nel parere della Circoscrizione.

    Maggiore facilità di comprensione. Un primo sforzo va fatto sulla struttura del RUE, che è sinceramente di difficile gestione, in particolare per chi non ha conoscenze tecniche. Il sistema dei rinvii oltre ad essere a volte incoerente è di difficile seguito, con norme che rimandano a norme, che rimandano a norme. Crediamo sarebbe cosa utile inserire negli allegati schede interpretative, anche perchè va ricordato che ormai moltissimi interventi possono essere realizzati anche senza l’intervento obbligatorio di un tecnico, per cui più il Regolamento Urbanistico Edilizio è comprensibile, miglior servizio facciamo ai cittadini.

    Incentivi. Risulta incoerente, anche con gli obiettivi del piano, incentivare il risparmio energetico promuovendo il consumo del territorio. Fatto salvo l’incentivo “tecnico” per facilitare soluzioni edilizie avanzate (+5% per chi migliora del 30% l’efficienza energetica dell’edificio rispetto agli standard), l’incentivo (+30% su superficie utile e rapporto di copertura) sulle costruzioni a consumo zero – o quasi 0 – va applicato non sulla capacità edificatoria, bensì sul contributo di costruzione, ed in particolare sullla componente “costo di costruzione”. Questo con una modalità decrescente nel tempo visto che entro il 2020 tali requisiti saranno cogenti come da direttiva UE (Direttiva 2010/31/CE). Bisogna fare così per due ordini di motivi: il primo che è necessario abbattere nel breve termine il costo finale di tali edifici che al momento, a causa della scarsa diffusione di conoscenza tecnica e dei costi dell’impiantistica risulta per così dire “fuori mercato”; il secondo che è compito del Comune indirizzare il tessuto imprenditoriale locale nella transizione verso costruzioni e soluzioni oggi innovative ma dopodomani obbligatorie. Forse ci perderemo nel breve termine un po’ di entrate dagli oneri, ma ci aiuterebbe ad evitare le multe europee nel lungo termine.

    Orientamento edifici. Il buon orientamento degli edifici è un requisito determinante per la qualità delle costruzioni. Per questo bisogna trovare soluzioni normative che lo rendano obbligatorio nei PUA e fortemente raccomandato, magari con incentivi anche qui sul costo di costruzione, negli interventi diretti dove magari è più difficile a causa delle limitazioni dei lotti.

    Verde minimo. Nel verde minimo non puo’ essere ricompreso il verde derivante da tetti e pareti verdi. Deve trattarsi di verde fruibile, sia per la qualità della vita di chi vivrà in quelle abitazioni, che per la qualità complessiva della Città. Paradossalmente con la previsione attuale, realizzando una “copertura verde”, un costruttore potrebbe esaudire abbondantemente l’obbligo del 20% minimo di superficie a verde, e quindi asfaltare tutta l’area rimanente per vendere posti auto. Le soluzioni legate a coperture e schermature verdi vanno fortemente incentivate con uno scomputo degli oneri (motivato dal fatto che effettivamente permettono un minore carico del costruito sulle infrastrutture di servizio e migliorano il microclima cittadino), e possibilmente anche nella città costruita. Si deve quindi pensare a sconti rilevanti sul contributo di costruzione in caso di realizzazione di terrazze verdi “fruibili” anche su quelli che prima erano tetti a falda (ad esempio sui vani accessori nell’intero centro storico, o sugli immobili e ambiti privi di tutela)

    Area scoperta. L’area scoperta di risulta, che non è superficie edificata né verde è un’area che spesso viene utilizzata per strade di accesso, parcheggi, etc.  E’ necessario fissare una soglia minima media di permeabilità in modo da evitare inutili cementificazioni che oltre a peggiorare la qualità delle abitazioni aumentano il rischio idraulico nella città.

    Legno e strutture antisismiche. Il legno è un materiale poco usato storicamente nel nostro territorio ma che sta ritrovando recentemente un maggiore utilizzo sia per le sue peculiarità che per lo sviluppo delle tecniche di bioarchitettura. Si tratta di un materiale che, oltre a permettere di costruire molto velocemente, ha note caratteristiche antisismiche e che combinato con altri materiali naturali permette grandi risultati dal punto di vista dell’efficienza energetica. Anche se viene usualmente utilizzato legno di origine alpina (abete larice e pino) recentemente si è aperta anche la strada all’utilizzo del pioppo (non quello da cellulosa, ovviamente), che nelle nostre campagne cresce in poco più di 10 anni. Si potrebbe quindi cogliere l’occasione per promuovere una filiera a kmzero, prevedendo incentivi e stimolando le imprese a investire in formazione proprio in questo momento in cui la tragedia del terremoto ci ha messo di fronte al problema di come ricostruire presto e bene.

    Sopraelevazioni. Infine va segnalato, perchè condiviso, lo stimolo proveniente da Italia Nostra rispetto al pericolo derivante dalla possibilità di sopraelevazione (spostando volumi presenti, come i vani accessori che occupano molti giardini e cortili) anche in immobili classificati di un certo pregio. Va trovata una soluzione che permetta sì un processo di miglioramento del costruito e di liberazione delle aree scoperte nell’edificato, ma senza inficiare il paesaggio urbano storico, impedendo quindi la sola sopraelevazione per gli edifici delle prime 4 classi.

    Ecco le proposte degli ecologisti assunte nel parere sul RUE della Circoscrizione 1:

    • Una maggiore chiarificazione delle normative cogenti e facoltative anche se rinviate a norme sovraordinate integrando gli allegati con schede di più facile consultazione.
    • Gli incentivi alle costruzioni “a consumo 0 (o quasi 0)” non devono essere sulla capacità edificatoria bensì essere rappresentati da forti sconti sul contributo di costruzione, in particolare sulla voce “costo di costruzione” in modo da rendere le nuove costruzioni più competitive sul mercato e indirizzare così le aziende costruttrici all’adeguamento progressivo alla direttiva europea 2010/31/CE. In questo senso gli incentivi dovrebbero essere previsti a scalare ogni anno sino all’efficacia (2019/20) delle previsioni della normativa europea.
    • Il buon orientamento degli edifici deve divenire requisito cogente negli interventi sottoposti a PUA e deve essere maggiormente favorito con incentivi negli interventi diretti.
    • Dalla percentuale di copertura a verde minima devono essere escluse le coperture a verde orizzontali e verticali. Tali coperture vanno invece incentivate con sconti sul contributo di costruzione sia per le nuove costruzioni che per le ristrutturazioni, anche per favorirne la realizzazione nella città già edificata.
    • Fatta salva la permeabilità propria delle aree verdi, le ulteriori aree scoperte, poste a servizio del costruito devono mantenere un coefficiente di permeabilità medio il più vicino possibile a quello naturale.
    • Si invita inoltre l’amministrazione a prevedere all’interno del RUE ma anche con gli altri strumenti di programmazione e di intervento, incentivi e strumenti di promozione per la creazione di una filiera locale per la costruzione di case antisismiche e passive utilizzando legname proveniente da coltivazioni rinnovabili locali.

    Leonardo Fiorentini
    Consigliere ecologista Circoscrizione 1

    La documentazione del RUE è scaricabile dal sito del Comune di Ferrara:
    http://urbanistica.comune.fe.it/index.phtml?id=192

  • Eco&food

    Da domani a domenica si terrà questa interessante iniziativa nell’ambito del calendario 2012 delle attività presso il Chiostro di San Paolo gestito dalla Circoscrizione 1. Ieri la conferenza stampa, qui sotto il sunto del programma mentre il sito della manifestazione è raggiungibile all’url http://ecoefood.it/.

    Venerdì 11 maggio il focus sarà incentrato sulle problematiche alimentari e sulle produzioni a km 0 e biologiche, con la diretta partecipazione di Aic (Associazione Italiana Celiachia), Coldiretti, Fattorie Estensi e Ant. Verrà presentato poi “Il Libro Nero dello Spreco” (Segrè/Falasconi Ed.Ambiente) che analizza la filiera agroalimentare ed elabora una stima degli sprechi. Parallelamente, in collaborazione con la Fondazione dei Geometri Ferraresi, si svilupperà un seminario tecnico sull’edilizia sostenibile, riservato ai geometri. A concludere la serata concerto tributo a Fabrizio De Andrè.

    Il programma di sabato 12 prevede l’apertura con uno sguardo alle energie rinnovabili ed al risparmio energetico, a cura di EnerCooperattiva, per poi seguire con i dati di “Ambiente Italia 12”, il rapporto redatto da Legambiente sulla situazione ambientale (e, in particolare, idrica) in Italia. Sarà inoltre ospitata una realtà interessante ed in continua espansione come quella del “cohousing”, attraverso l’esperienza dell’Associazione Solidaria. Riflettori puntati inoltre sul documentario di Emilio Casalini, per Report Rai, dal titolo “Spazzatour”, sui percorsi non virtuosi dei nostri rifiuti. La visione sarà preceduta da un intervento curato dal progetto “Anch’Io Pc”, sul riuso e ri-utilizzo delle componenti hardware dei computer, di difficile smaltimento ed eliminazione.

    Per concludere, domenica 13, iscrizioni aperte per due particolari laboratori: Cucina Naturale e Orto Urbano (piccole tecniche di ortocultura metropolitane), sullo sfondo di una grande staffetta eco-sostenibile in sella a biciclette elettriche, organizzata da Uisp Ferrara. Spazio anche per le famiglie, con un corner-bimbi curato dalle educatrici del “Campo delle Fragole” e con un dibattito sugli spazi per il gioco nelle nostre città, sviluppato da Arci Ragazzi. Non poteva mancare, poi, la presenza del movimento Ferrara In Transizione, promotore su Ferrara, fra l’altro, del nuovo progetto di mobilità sostenibile “Jungo”. Grande show, infine, con il concerto unplugged de “La Coska”, in un set insolitamente “consapevole e sostenibile”.

    Tutte le iniziative si svolgeranno all’interno della cornice del Chiostro di S.Paolo. Infine, all’interno del festival, ampio spazio sarà dedicato agli espositori del settore agricolo e tecnologico, sempre a tema sostenibile e eco-compatibile. Un punto ristoro tematico e “consapevole”, rappresenterà poi la vera novità per un festival prevalentemente di interventi e dibattiti, aperto tutte e tre le sere oltre la domenica a pranzo.

  • Rebus: riprendono i laboratori sul quartiere Giardino

    Ricevo e volentieri pubblico l’invito ai prossimi appuntamenti del progetto REBUS: Un quartiere di nome Giardino.

    Con il LABORATORIO #3 tenutosi il 17 marzo 2012 si è conclusa la prima fase del Progetto “Rebus | Un quartiere di nome Giardino”.
    Non solo tempo di bilanci ma soprattutto per ripartire per una nuova fase!
    Da gennaio 2012 a oggi ci siamo incontrati regolarmente per definire una proposta generale e alcune richieste specifiche sul SISTEMA DELLE AREE VERDI del quartiere. Sul lavoro prodotto durante questi primi laboratori partecipati si sono già espressi diversi Uffici tecnici del Comune di Ferrara: Ufficio di Piano, Ufficio Progettazione, Ufficio Verde, Ufficio Salute e Progettualità Sociale.

    DOPO UNA PRIMA FASE DI ANALISI, GENNAIO-MARZO 2011, SI APRE AD APRILE LA FASE OPERATIVA DEL PIANO “CANTIERE VERDE” SULLE 2 AREE SELEZIONATE:

    1. PIAZZALE GIORDANO BRUNO
    (giardini USL)
    2. IL SISTEMA DEI GIARDINI DI CESARE BATTISTI
    (area verde dei grattacieli, via Ticchioni e giardini di via Nazario Sauro)

    Elaboreremo una serie di proposte sull’ utilizzo e miglioramento di queste aree verdi, alcune delle quali
    verranno realizzate tramite un workshop internazionale aperto a studenti italiani ed europei sotto la guida
    di importanti paesaggisti ed architetti.

    L’intenzione è di mettere in contatto le associazioni e i cittadini che vivono queste aree verdi per elaborare insieme una serie di proposte sul loro utilizzo e miglioramento da sviluppare tramite lo strumento del workshop internazionale, coinvolgendo studenti italiani e stranieri ed importanti paesaggisti ed architetti europei. L’auspicio è quello di contribuire creazione di una nuova Associazione di quartiere, un gruppo di cittadini motivato a prendere in adozione alcune aree verdi, nella totalità o in parte.

    VI INVITIAMO A PARTECIPARE AI PROSSIMI DUE INCONTRI:
    SABATO 14 aprile | Piazzale Giordano Bruno
    SABATO 28 aprile | Il sistema dei giardini di Cesare Battisti
    dalle ore 15.00 presso la Sala polivalente del Grattacielo, Viale Cavour 179.

    Vi ricordiamo inoltre che il Resoconto del terzo incontro, di cui anche in allegato, rimarrà in deposito presso gli Uffici del Grattacielo del Centro di Mediazione, da oggi fino al 13 aprile 2012. Si potranno inviare come di consueto direttamente tramite mail, osservazioni e integrazioni a proposito o lasciarle direttamente agli Uffici del Centro di Mediazione.

    Se voleste segnalare o invitare anche voi personalmente qualche conoscente o amico interessato e darci una mano a diffondere la voce sui prossimi incontri, in allegato trovate anche il flyer e la lettera che stiamo facendo circolare via mail, distribuendo nel quartiere e nelle case, agli esercizi commerciali e alle associazioni del quartiere.

    Per informazioni: info@rigenerazioneurbana.org, cell. 3802313209.
    Sito internet: www.rigenerazioneurbana.org (Home> Che Cosa>Piano Cantiere Verde>Progetto Rebus).
    Referenti progetto: Leonardo Delmonte, arch. Maria Giovanna Govoni, arch. Chiara Porretta.

    Galleria fotografica LABORATORIO #3: http://www.flickr.com/photos/51103541@N04/sets/72157629635645031/
    Video: http://vimeo.com/user10425848/videos

  • Sgambamento cani nel sottomura: troviamo una soluzione ragionevole

    E’ di questi giorni la notizia che, probabilmente a seguito di un’aggressione di un cane ad una passante avvenuta nelle scorse settimane, l’area del sottomura “est” dedicata allo sgambamento cani è stata revocata. Leonardo Fiorentini, consigliere ecologista della Circoscrizione 1, ha presentato oggi all’Amministrazione comunale un’interpellanza al fine non solo di conoscere le motivazioni ufficiali di tale provvedimento, ma soprattutto per fare una proposta di “soluzione ragionevole” al problema dello sgambamento cani.

    Il consigliere dopo aver precisato nell’interpellanza come “certamente l’area identificata come “area di sgambamento cani” da una ordinanza sindacale di alcuni anni fa, non rispondeva alle severe prescrizioni dettate più recentemente dall’AUSL” e che in fondo tutto “il sottomura, pur essendo potenzialmente un’area ideale per lo sgambamento dei cani, mal si adatta alle prescrizioni dell’AUSL e che tale considerazione vale pressoché per tutte le aree verdi del centro storico” rimane convinto “che una città accogliente come Ferrara non può esimersi dal cercare di trovare, insieme agli enti competenti, una ragionevole soluzione alle naturali necessità anche dei cani “residenti” nel centro storico”.

    “Già nella scorsa legislatura – commenta Fiorentini (ex Presidente della Circoscrizione Centro) – tentammo di trovare una soluzione al problema scontrandoci però con richieste (come la recinzione alta 2 metri) che seppur legittime, risultavano assolutamente inattuabili in un’area tutelata come il sottomura della città. Forse oggi, di fronte alla necessità di trovare una soluzione definitiva al problema, si possono trovare mediazioni condivise”.

    Per questo lancia al Comune la proposta di “avviare un gruppo di lavoro che coinvolgendo gli enti e i servizi competenti (Azienda AUSL, Soprintendenza ai Beni Culturali e Architettonici, Ufficio Verde etc) insieme alla Circoscrizione e alle associazioni animaliste, possa trovare una soluzione ragionevole e condivisa al problema dello sgambamento cani nel sottomura”.

    Vai al testo dell’interpellanza.

    PS: la foto in alto a dx proviene dal post Segni e “segnali” di più alta libertà e civiltà: cani e fiori a Ferrara di Paolo Steffan. Ecco, insomma, quelli che per molti nostri concittadini sono “inefficienze, sprechi e errori dell’amministrazione comunale” da molti altri sono considerati segni di Civiltà. Riflettiamoci un poco e non continuamo a guardarci l’ombelico…

  • Interpellanza sulle zone di sgambamento cani nel sottomura

    Ferrara, 10 Febbraio 2012

    A Girolamo Calò
    Presidente della Circoscrizione 1
    Comune di Ferrara

    E pc
    A Chiara Sapigni
    Assessora alla Sanità, Servizi alla Persona ed Immigrazione
    Comune di Ferrara

    Oggetto: interpellanza sulle zone di sgambamento cani nel sottomura.

    Con la presente sono ad inoltrare la seguente interpellanza:

    premesso
    che numerosi cittadini in questi giorni si sono lamentati, anche sulla stampa locale, della soppressione dell’area di “sgambamento cani” posta nel sottomura di via Caldirolo, probabilmente a seguito di un’aggressione da parte di un cane nei confronti di una passante avvenuta nelle scorse settimane.

    Rilevato
    che certamente l’area identificata come “area di sgambamento cani” da una ordinanza sindacale di alcuni anni fa, non rispondeva alle severe prescrizioni dettate più recentemente dall’AUSL per tali “strutture”.

    Considerato
    che il sottomura, pur essendo potenzialmente un’area ideale per lo sgambamento dei cani, mal si adatta alle prescrizioni dell’AUSL (come del resto già verificato nella scorsa legislatura) e che tale considerazione vale pressoché per tutte le aree verdi del centro storico.

    Ritenuto
    che una città accogliente come Ferrara non puo’ esimersi dal cercare di trovare, insieme agli enti competenti, una ragionevole soluzione alle naturali necessità anche dei cani “residenti” nel centro storico.

    Si interpella il Presidente della Circoscrizione e l’Amministrazione comunale per conoscere

    –       quali siano le motivazioni ufficiali della revoca dell’area di sgambamento cani citata;

    –       se possa essere nelle intenzioni dell’amministrazione avviare un gruppo di lavoro che coinvolgendo gli enti e i servizi competenti (Azienda AUSL, Soprintendenza ai Beni Culturali e Architettonici, Ufficio Verde etc) insieme alla Circoscrizione e alle associazioni animaliste, possa trovare una soluzione ragionevole e condivisa al problema dello sgambamento cani nel sottomura.

    Il Presidente del Gruppo Consiliare
    Leonardo Fiorentini

    Scarica l’interpellanza in formato pdf: sgambamento_cani.pdf.

  • Un quartiere di nome Giardino. Al via i laboratori.

    Dopo la presentazione pubblica del Piano CANTIERE VERDE il 17 dicembre 2012, che ha visto una folta partecipazione, parte il primo dei progetti integrati nel piano, Progetto Rebus | Un quartiere di nome Giardino una serie di Laboratori e Attività per una reinterpretazione partecipata degli spazi verdi pubblici del quartiere Giardino, per generare idee di reinterpretazione degli spazi verdi pubblici, rendendo i cittadini protagonisti di una loro riappropriazione.

    Mi preme quindi segnalrvi che il primo incontro si terrà:

     Sabato 21 gennaio 2012
    Rebus #1 | Un quartiere di nome Giardino
    LABORATORI E ATTIVITA’ PER UNA REINTERPRETAZIONE PARTECIPATA DEGLI SPAZI
    VERDI PUBBLICI DEL ‘QUARTIERE GIARDINO’ A FERRARA

    LABORATORIO #1

    dalle ore 15:00 alle ore 20:00
    Sala Riunioni Circoscrizione 1
    via Ortigara, 12 – Ferrara

    La giornata si articolerà in tre momenti principali

    15:00 – 16:30 >>> 1. ESPLORAZIONE E ANALISI URBANA
    Si effettuerà un sopralluogo utile a raccogliere elementi e informazioni insite nei luoghi di futuri interventi.
    Da un lato la ricerca sul campo è un intimo momento di osservazione che si concretizza con lenti attraversamenti del territorio,
    in grado di fornire un ulteriore punto di vista, indipendente ed estraneo rispetto al contesto d’intervento. Dall’altro l’esplorazione
    è una conviviale raccolta d’informazioni e confronto di elementi conoscitivi detenuti solo dai cittadini e dai diversi gruppi di
    attori locali.
    16:30 – 17:00 | PAUSA E MERENDA
    17:00 – 18:30 >>> 2. AUTORAFFIGURAZIONE
    Creazione di una mappa di quartiere. Gestione del disegno libero e collettivo di un quartiere al fine di raccogliere informazioni
    su di esso. Facilitazione e moderazione dell’attività di disegno. Le informazioni sono raccolte mediante molteplici strumenti di
    registrazione (audio, video, foto) e organizzate con un lavoro di reporting e mapping (anche in tempo reale). Gli stessi
    strumenti e archivi facilitano e supportano la successiva fase di analisi e sintesi dei contenuti raccolti.
    18:30 -19:30 >>> 3. TEMATISMI
    Individuazione dei temi da sviluppare negli incontri successivi #2 e #3.:

    Per recuperare alcuni concetti già emersi durante la presentazione, qui sotto alcuni link utili dove potrete trovare alcune informazioni, le foto e altri approfondimenti:

    per informazioni:
    info@rigenerazioneurbana.org
    www.rigenerazioneurbana.org

    per il programma:
    http://www.rigenerazioneurbana.org/index.php?id=76

    per la presentazione:
    http://www.rigenerazioneurbana.org/index.php?id=74

    per le foto del primo incontro:
    http://www.flickr.com/photos/51103541@N04/sets/72157628484184175/

  • La disfida delle palle di neve

    Lettera aperta al Sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani

    Caro Signor Sindaco,

    chi le scrive ha avuto modo di esaminare in consiglio circoscrizionale l’aggiornamento del Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Ferrara che sarà presto oggetto di dibattito in aula consiliare. Questo regolamento, lo ricordo per chi legge, si prefigge di intervenire dettando regole di buon comportamento ai cittadini ferraresi, dalle più semplici e ovvie come “non gettare le cicche per terra” a quelle meno conosciute ma non meno importanti come lo sgombero dei marciapiedi in caso di nevicata.

    Fra queste norme però ce ne sono alcune, probabilmente eredità di un lontano passato, che non si fa fatica a giudicare superate, a volte antistoriche o addirittura insensate.

    La prima su cui mi preme portare l’attenzione sua e dei consiglieri comunali è la previsione dell’art. 7, comma 2, che vieta oltre al lancio di pietre, frutta “o qualunque altro oggetto o cosa che possa risultare di pregiudizio alle persone ed alle proprietà altrui” anche il lancio delle “palle di neve“. Ebbene sì, nella nostra città – ho scoperto con un certo stupore – è vietato lanciare palle di neve (la previsione fa già parte del regolamento in vigore, e probabilmente deriva direttamente dalla Repubblica Cisalpina). Si potrà dire che l’articolo non è mai stato applicato, che il buon senso dei nostri Vigili non porterà mai a multare i bambini che si tirano le palle di neve all’uscita da scuola, ma tanto è, il regolamento è chiaro: a Ferrara è vietato fare a palle di neve. Visto anche l’arrivo dell’inverno mi sono permesso di proporre una sobria e moderata modifica che punti a colpire solo chi “non fa buon uso” dello splendido regalo che è il poter giocare, e che in sostanze dica che “è vietato il lancio di palle di neve che cagioni molestia o pericolo alle persone, intralci la circolazione oppure danneggi la proprietà altrui“.

    La seconda previsione che trovo oggi fuori dalla storia è il divieto, previsto dall’articolo 31, comma 1, punto b di coricarsi nei luoghi erbosi dei giardini e parchi pubblici. Anche qui, non so quante multe siano state fatte in questi anni, ma resta la sorpresa di ritrovare vietato un comportamento che fa ormai parte dell’uso quotidiano dei nostri giardini (si pensi solo al Parco Urbano da aprile in poi), comportamento in astratto punito con una sanzione pecuniaria dal nostro Regolamento. Converrà anche lei che una tale norma, probabilmente concepita in tempi in cui le signore giravano con l’ombrellino per il sole e gli uomini con i pantaloni alla zuava, non sia attuale e attuabile nella società in cui viviamo e per come concepiamo oggi l’uso comunitario del verde pubblico. Per questo ho proposto anche qui un altro sobrio  e moderato emendamento: vietare semplicemente il “calpestare o coricarsi nelle aiuole fiorite od in altro luogo segnalato da apposito cartello di divieto”.

    Possono sembrare questioni stupide – probabilmente lo sono di fronte ad altri ben più gravi problemi – ma a me paiono molto rilevanti, perché hanno a che fare con l’idea che abbiamo della nostra comunità locale. Io non credo che una comunità che vieta la battaglia con le palle di neve, o l’oziare distesi su un prato sia una comunità che possa dirsi felice, o almeno che voglia puntare ad esserlo.

    Ma non c’è solo questo. Ho presentato anche altri emendamenti con lo spirito di adeguare il regolamento alla città che abbiamo costruito in questi anni: come è possibile che la città dei Buskers impedisca ai suonatori di strada di fermarsi per più di 15 minuti in un luogo, o che la città delle biciclette vieti giustamente una serie di consuetudini di parcheggio delle bici, ma senza spiegare al cittadino dove e come parcheggiare correttamente?

    Non mi pare qui il caso di continuare con gli altri emendamenti proposti, discussi e approvati dal Consiglio della Circoscrizione 1 anche se mi preme sottolineare il costruttivo, e come sempre attento, lavoro fatto in consiglio. Volevo portare la sua attenzione, e quella dei nostri concittadini, su questo passaggio istituzionale perché spero che lei e il Consiglio Comunale possiate riflettere, anche ascoltando i cittadini, sul senso da dare alle norme sul comune vivere civile che state per discutere e approvare in Consiglio Comunale.

    Leonardo Fiorentini
    Consigliere ecologista Circoscrizione 1

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    Scarica il testo della proposta di Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Ferrara

  • Emendamenti al Regolamento di Polizia Urbana

    Ecco gli emendamenti al Regolamento di Polizia Urbana presentati dal Gruppo consiliare dei Verdi e approvati all’unanimità dal Consiglio della Circoscrizione 1 nella seduta del 22 novembre 2011:

    Art. 7
    –       TRASPORTO DI OGGETTI E GIOCHI VIETATI –

    1. E’ vietato gettare ed abbandonare qualsiasi oggetto negli spazi pubblici.

    2. E’ pure vietato lanciare pietre, palle di neve, frutta o qualunque altro oggetto o cosa che possa risultare di pregiudizio alle persone ed alle proprietà altrui.

    3. E’ del pari vietato, fuori dai luoghi all’uopo destinati, ogni gioco che possa costituire molestia o pericolo alle persone.

    4. E’ vietato il trasporto, senza opportuni ripari, di oggetti (vetro, ferri acuminati, ecc.), che possano costituire pericolo, se non previa adozione delle opportune cautele onde evitare danno alle persone e alle cose.

    5. Gli oggetti rigidi (aste, scale, tubi, ecc.) non debbono essere trasportati da una sola persona.

    Comma 2 eliminare “palle di neve”.
    Aggiungere comma 2 bis: E’ vietato il lancio di palle di neve che cagioni molestia o pericolo alle persone, intralci la circolazione oppure danneggi la proprietà altrui.

    Comma 5 aggiungere: nel caso la loro lunghezza superi l’altezza di chi le trasporta.

    Art. 15
    –       MATERIE INFIAMMABILI – SCORTE –

    1.E’ vietato detenere, negli scantinati, nelle autorimesse e nei vani ripostigli, soprastanti o sottostanti alle abitazioni, bombole di gas liquido, scorte di solventi, diluenti e qualsiasi altra materia infiammabile o suscettibile di scoppio, anche in piccole quantità.

    Comma 1
    Togliere “anche in piccole quantità” e aggiungere “in quantità che eccedano il normale uso domestico”

    Art. 20
    –       VELOCIPEDI –

    1. E’ vietato collocare, appoggiare, legare velocipedi: ad alberi arbusti e piante,  monumenti e loro barriere di protezione, colonne, elementi di arredo urbano, manufatti urbani di pubblica utilità, altri manufatti prospicienti gl’immobili di rilevante valore architettonico.

    2. In ogni caso di sosta o di fermata non deve essere recato intralcio alla circolazione pedonale e carrabile.

    3. Nei casi previsti ai commi precedenti, fatta salva la sanzione pecuniaria, se il velocipede non viene spostato dal conducente entro 48 ore dall’accertamento, verrà rimosso coattivamente e restituito all’avente diritto, previo pagamento delle spese di rimozione e deposito.

    L’articolo viene sostituito dal seguente

    1. Di norma le biciclette vanno parcheggiate negli appositi portacicli. In caso di assenza, o di mancanza di posti disponibili nei portacicli, esse devono essere ordinatamente collocate. laddove possibile in prossimità degli stessi, e comunque avendo cura di non ostacolare la circolazione pedonale e veicolare, lasciando liberi gli accessi alle entrate di negozi, case e passi carrai e garantendo la fruizione dei marciapiedi. In prossimità degli incroci le biciclette parcheggiate non devono ostacolare la svolta dei veicoli.
    2. E’ vietato collocare, appoggiare, legare velocipedi: ad alberi, arbusti e piante, monumenti e loro barriere di protezione, alle colonne nel caso si impedisca la libera circolazione fra gli archi, elementi di arredo urbano, manufatti urbani di pubblica utilità, altri manufatti prospicienti gli immobili di rilevante valore architettonico.
    3. Nei casi previsti ai commi precedenti, fatta salva la sanzione pecuniaria, se il velocipede non viene spostato dal conducente entro 48 ore dall’accertamento, verrà rimosso coattivamente e restituito all’avente diritto, previo pagamento delle spese di rimozione e deposito.

    Art. 29
    –       COLOMBI –

    1.E’ vietato, catturare o prendere colombi liberi e non di proprietà privata, salvo i provvedimenti dell’autorità competente.

    2.E’ pure vietato alimentare gli animali, sul suolo pubblico o aperto al pubblico.

    Comma 2
    sostituire “animali” con “colombi”

    Art. 31
    – GIARDINI PUBBLICI –

    1. Nei viali, nei giardini e parchi pubblici è vietato:

    a ) recare qualsiasi incomodo o molestia alle persone che frequentano tali luoghi;

    b) coricarsi nei luoghi erbosi o recintati, dormire sui sedili e sulle panchine, qualora se ne impedisca la libera fruizione ad altri cittadini;

    c) porgere da mangiare agli animali, o arrecare loro molestia;

    d) collocare sedie, baracche, panche, ceste od altre cose fisse o mobili senza autorizzazione;

    e) sostare, senza autorizzazione, per vendite di merce e giornali, o per altro motivo che arrechi intralcio alla libera circolazione

    f) compiere atti di pulizia personale.

    Comma 1, punto b:

    sostituire “coricarsi nei luoghi erbosi o recintati” con “calpestare o coricarsi nelle aiuole fiorite od in altro luogo segnalato da apposito cartello di divieto,”

    Art. 38
    –       SPETTACOLO DI STRADA –

    1. Agli artisti che svolgono spettacolo di strada è vietato:

    a)     ostacolare il traffico;

    b)    esercitare l’attività oltre le ore 22;

    c)     suonare nello stesso luogo per più di quindici minuti;

    d)    utilizzare amplificatori di qualsiasi genere;

    e)     soffermarsi ad una distanza inferiore a mt. 100 dagli ospedali, case di cura, da tutte le scuole pubbliche, dalle chiese, dai teatri e da altri luoghi di pubblico spettacolo;

    f)     importunare i passanti con richieste di offerte;

    g)     richiamare l’attenzione con grida e schiamazzi.

     

    Comma 1, punto c sostituire con

    Suonare nello stesso luogo per più di 30 minuti

     

  • Sabato l’inaugurazione del Giardino delle Storie Incrociate

    Sabato 5 novembre alle ore 15.30 si terrà l’inaugurazione del Giardino delle Storie Incrociate presso la Casa delle Vedove in Via Luigi Borsari. Si tratta dell’ottimo creativo lavoro di riqualificazione di questo spazio verde da parte delle due giovani vincitrici del Bando Giovani Talenti, promosso dal Servizio Giovani e Relazioni Internazionali del Comune di Ferrara in collaborazione con la Circoscrizione 1, su finanziamento straordinario regionale.

    Chiara Durante e Caterina Bottoni, che hanno progettato, pensato e creato questo originale e bellissimo “angolo di verde parlante”, essendosi qualificate tra i primi 4 premiati previsti dal Bando, nel corso dell’estate hanno organizzato degli incontri in giro per la città, svolto delle interviste itineranti, incontrando residenti e fruitori del quartiere ma anche visitatori di vario genere, abitanti, studenti. L’insieme delle loro storie, cariche di sentimenti ed emozioni, e degli oggetti raccolti, emotivamente significativi e associati ai racconti, sono diventati il materiale di costruzione di una piccola installazione artistica.

    Il Giardino delle storie incrociate (questo è il nome del loro progetto) non è solo un singolare e colorato spazio verde, ma è anche un luogo di racconti e di incontri dei cittadini che hanno voluto dare un pezzo di sé, testimoniando episodi importanti della propria vita o del rapporto con la propria città e il proprio quartiere.

    Alla presenza delle autorità circoscrizionali e comunali, delle autrici, di tutti quanti hanno contributo alla realizzazione del progetto, sabato 5 novembre a partire dalle 15.30, la cittadinanza tutta potrà presenziare liberamente all’evento per ammirare il Giardino delle storie incrociate.

    Vai al sito del progetto: http://giardinodellestorieincrociate.blogspot.com/.

  • Domani l’inaugurazione di Castellina km zero

    La Fabbrica di Nichi di Ferrara, in collaborazione con l’Assessorato al Commercio e Attività produttive del Comune di Ferrara e le associazioni di categoria (CIA, Coldiretti, Fattorie estensi) organizza per ogni sabato a partire dal 29 ottobre 2011 un mercato contadino che si terrà a Ferrara in Piazzale della Castellina, dalle ore 8 alle ore 14.

    L’iniziativa, che fa parte di un piu’ ampio progetto di riqualificazione delle aree di disagio della città denominato “Identicittà” (a cura della Fabbrica), nasce dall’esigenza di dare una risposta alle problematiche della zona – spaccio, prostituzione, furti, violenze -, con una prospettiva diversa rispetto a quella solitamente percorsa.

    L’idea che muove gli organizzatori è quella di favorire tutte quelle pratiche che permettano ai cittadini di riappropriarsi del quartiere in cui vivono, rendendolo luogo di incontro e convivialità ed eliminando così alla base le ragioni di uno scontro che si profila ed è destinato a non placarsi se continuerà ad essere affidato ad iniziative unicamente di” repressione del crimine”.
    E’ dall’ascolto degli abitanti della zona, che hanno partecipato attivamente all’intero progetto ( dalla risposta ai questionari, alla formulazione della proposta ed alla raccolta delle firme per la richiesta presentata nei mesi scorsi all’Amministrazione comunale), è nata la volontà di dare vita a un mercato contadino settimanale in Piazzale della Castellina.
    La Fabbrica di Nichi si è dunque impegnata nell’attività di collegamento tra cittadini, aziende agricole Associazioni di categoria ed Amministrazione comunale, trovando ovunque ampia disponibilità. Ha lavorato fianco a fianco con l’Assessorato ed ha proceduto all’organizzazione del mercato, nei suoi aspetti burocratici e di promozione, sfruttando le tante competenze specifiche che i membri della Fabbrica hanno messo a disposizione.

    Il mercato, che si chiamerà “CastellinaKmZero”, si ispira ai principi: della filiera corta, del rapporto diretto tra produttore e consumatore al fine di abbattere i costi e favorire i prodotti locali, più genuini anche perché meno sottoposti a lunghi viaggi dal luogo di produzione al luogo di vendita e consumo, dell’agricoltura biologica, della biodiversità alimentare e del recupero e mantenimento
    delle tradizioni di coltivazione, preparazione e anche cottura dei prodotti della terra.
    Saranno dunque presenti aziende che operano sul territorio ferrarese e che metteranno in vendita i loro prodotti: frutta e verdura (pere, mele, zucche, cavoli, cappucci, carote, aglio etc) oltre a vino, pasta, riso, formaggi, miele, confetture, passate, conserve, succhi di frutta e salumi.
    Nella giornata di sabato 29 ottobre 2011 è prevista l’inaugurazione del mercato, alla presenza degli Assessori Comunali Marescotti e Sapigni, dei membri della Fabbrica e dei Responsabili delle Associazioni di categoria e di imprenditori agricoli.

  • Giardino delle storie incrociate: due nuovi appuntamenti

    Continua il progetto del giardino delle storie incrociate con due nuovi incontri per la raccolta di materiale: Domenica 25 settembre alla Galleria di piazzetta del Carbone (ingresso sul retro del cinema Apollo) e Venerdì 30 settembre al giardino di Casa delle Vedove (via Borsari-angolo via Mortara).

    Portate la vostra storia, il vostro oggetto, la vostra piantina…

    Scaricate il volantino: invito.pdf.

    Andate al sito del progetto.

  • Objets trouvès

    Continua il progetto del giardino delle storie incrociate con due nuovi incontri per la raccolta di materiale: Domenica 25 settembre alla Galleria di piazzetta del Carbone (ingresso sul retro del cinema Apollo) e Venerdì 30 settembre al giardino di Casa delle Vedove (via Borsari-angolo via Mortara).

    Portate la vostra storia, il vostro oggetto, la vostra piantina…

    Scaricate il volantino: invito.pdf.

    Andate al sito del progetto.

  • Il giardino delle storie incrociate

    Caterina e Chiara hanno vinto con merito il concorso “Giovani Talenti” promosso dal Comune di Ferrara, con un bel progetto che ora sta per partire con la collaborazione della Circoscrizione 1 “assegnataria” dell’attività. Il primo appuntamento sarà lunedì 25 luglio in via Cassoli.

    Sono loro a spiegare meglio il senso del progetto:

    A partire da un concorso di idee promosso dal comune per fare dei micro-interventi artistici nella città, abbiamo pensato ad un’occasione per rendere un luogo pubblico “narrativo” raccogliendo storie personali di vita quotidiana che verranno usate per un allestimento nel giardino della casa delle Vedove (che è poi lo studentato di via Mortara): il comune ha ristrutturato da poco il giardino (l’accesso è da via borsari) e coglie l’occasione per un’inaugurazione (che si terrà a fine settembre, in data da definirsi).
    Queste storie possono essere inerenti al posto dove si abita, si lavora, dove si passa, che possono essere privati, tipo la casa, o pubblici, tipo il quartiere o luoghi di incontro specifici, lunghe (max 3 pag) o corte poco importa, ed avere il taglio che ognuno preferisce proprio per rispecchiare la diversità culturale e di sensibilità di persone diverse. alle storie va poi associato un oggetto che compare in qualche modo nella storia e la rappresenta e che verrà usato nell’allestimento. (gradite anche le piante, specie quelle simili a quelle che si hanno nei giardini privati)
    Raccogliamo il tutto sia via mail, che con degli appuntamenti in giro per la città: il nostro proposito è quello di raccogliere materiale coinvolgendo diversi quartieri e quindi anche la più larga varietà possibile di persone che possano trovare un interesse nell’iniziativa.
    Abbiamo anche un blog in costruzione dove  pubblicheremo e archivieremo il materiale raccolto, rendendolo accessibile a tutti i fruitori della rete www.giardinodellestorieincrociate.blogspot.com
    Per informazioni o per inviare le storie scriveteci all’indirizzo giardinodellestorieincrociate@gmail.com, oppure veniteci a trovare nei momenti di raccolta.
    Il primo appuntamento avrà luogo lunedì 25 luglio dalla 17:00 alle 20:00 in via Cassoli (lungo la pista ciclabile che parte da piazza castellina, di fronte alla stazione).
    Vi aspettiamo!

  • Dieci anni di «Night&Blues»

    Dieci anni di «Night&Blues»
    QN – Il Resto del Carlino del 16/07/2011 ed. Ferrara p. 21

    «DIECI ANNI di Night & Blues per noi non sono un traguardo ma una tappa»: con queste parole Gabriele Mantovani del Rione Santo Spirito, uno dei curatori della rassegna musicale insieme a Lauro Luppi, Paolo Bertelli e alla new entry Luca Bellinazzi, ha aperto la conferenza stampa di presentazione dei concerti del 2011. Nato in sordina grazie alla collaborazione con Comune e Circoscrizione 1 Centro Cittadino, l’obiettivo del N&B era quello di far riscoprire ai ferraresi un angolo della città un po’ decentrato: il Chiostro di Santa Maria della Consolazione, in via Mortara 98, e lo scopo è stato raggiunto come ha sottolineato Leonardo Fiorentini della Commissione Cultura della Circoscrizione 1. «Il nostro contributo al N&B è sempre di 2.250 euro – ha sottolineato l’assessore alle Politiche Culturali Massimo Maisto -, non è molto ma il Comune non va visto solo come un bancomat, cerchiamo di essere vicini agli organizzatori anche in altri modi, aiutandoli con tutto quello che concerne la burocrazia. La continuità del N&B è segno della qualità che lo contraddistingue, e in questo 2011 in cui la crisi si è fatta sentire, a Ferrara abbiamo deciso di affrontare il calo dei fondi puntando proprio sulla qualità e non sulla quantità e facendo rete tra le varie iniziative». Nel 2011 ci sarà una nuova collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria Ferrara e una ormai consolidata con il Jazz Club: «Siamo vicini di casa e di ‘spirito’ di questa rassegna – ha ricordato il presidente del Jazz Club Andrea Firrincieli – condividiamo lo stesso territorio e il desiderio di diffondere la cultura e la musica senza scopi di lucro». La serata realizzata insieme al Jazz Club sarà quella del 21 luglio che vedrà protagonista il trio: Cavicchi-Tavolazzi-Biancoli. «Siamo davvero soddisfatti del programma – ha aggiunto Lauro Luppi – gli artisti hanno risposto positivamente, tutti quelli che hanno partecipato al N&B ne parlano bene, l’atmosfera che trovano li mette a proprio agio». Si comincia lunedì alle 21,30 con il folk all’italiana dei Cisal Pipers, la Banda Musi e il Coro dell’Università di Ferrara che apriranno la serata con l’Inno di Mameli in onore dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Entrata libera come sempre e in caso di maltempo concerto al chiuso nella Chiesa di Santa Maria della Consolazione. Tania Droghetti

    Scarica l’articolo in formato pdf: rdc_16072011.

  • Luce tra le rovine di Sant’Andrea

    Luce tra le rovine di Sant’Andrea

    Proprio dagli alunni era giunto due anni l’invito a risolvere le problematiche del monumento

    Da Estense.com

    “Abbiamo ora a disposizione un’area più rispettosa non solo delle rovine di questo storico monumento ma anche della vostra scuola”. Così il sindaco Tiziano Tagliani, accompagnato dall’assessore alla Mobilità e Lavori pubblici Aldo Modonesi e dal presidente della Circoscrizione 1 Girolamo Calò, ha concluso oggi il suo incontro con alcuni allievi della scuola media Danta Alighieri, spettatori e protagonisti al contempo dell’originale cerimonia che si è svolta di fronte alla loro scuola. L’occasione era quella dell’inaugurazione ufficiale dell’opera di riqualificazione delle aree scoperte di via Camposabbionario adiacenti alle rovine della chiesa di Sant’Andrea.

    La sistemazione vede ora un nuovo percorso pedonale sul lato destro della via – a completamento di quello giù esistente nel parco pubblico – per condurre in sicurezza all’ingresso della scuola, una cintura verde a prato attorno ai resti delle rovine e il consolidamento murario delle tre cappelle laterali diroccate della chiesa mediante l’installazione di centine lignee. Il tutto valorizzato da una diversa regolamentazione delle opportunità di parcheggio.

    Un piccolo intervento necessario in una zona molto degradata caratterizzata dalla presenza di ruderi di grande importanza storica e frequentata quotidianamente da tanti scolari. E proprio dai ragazzi, interessati attraverso i loro insegnanti alle vicende della chiesa di Sant’Andrea, era giunto circa due anni fa all’allora presidente della Circoscrizione Leonardo Fiorentini l’invito a risolvere le problematiche del monumento. Un contatto e una promessa sfociati nei lavori di riqualificazione e di messa in sicurezza dell’area, il tutto grazie ad un finanziamento dalla Circoscrizione 1 e a un progetto dell’architetto Federico Bonacci dell’assessorato comunale alla Mobilità e Lavori pubblici. Due mesi di lavoro con l’utilizzo, tra l’altro, anche di lastre e bordi di trachite recuperati dal materiale storico dei magazzini comunali e finalmente la cerimonia inaugurale. L’appuntamento con il sindaco è stata poi anche per i ragazzi che avevano formulato le premesse del progetto, ormai liceali, l’occasione per raccontare il loro percorso di approfondimento e per un ‘passaggio di testimone’. Così è avvenuto, con l’impegno formale dei giovanissimi e dei loro insegnanti a proseguire e tramandare a loro volta lo studio della complessa vicenda del monumento di Sant’Andrea, strettamente legata agli eventi storici e artistici ferraresi.

    “Si tratta di un intervento piccolo ma educativo che adesso affidiamo a voi e ai proprietari delle case circostanti – ha detto il sindaco ringraziando i ragazzi per la loro iniziativa e intraprendenza – Questa esperienza deve insegnarvi a non avere paura che gli amministratori siano ‘completamente sordi’, così infatti non è. A questo proposito mi impegno, purtroppo senza darvi un termine, a continuare sulla strada dell’adozione di questa chiesa e a mettere mano alle rovine per arrivare ad un consolidamento e ad una maggiore fruibilità di questa preziosa testimonianza storica della nostra città”.

  • Detrazioni del 55%: anche la Circoscrizione 1 ne chiede la proroga

    E’ stato approvato nella seduta di mercoledì 27 ottobre del Consiglio della Circoscrizione 1 di Ferrara un documento, presentato dall’ecologista Leonardo Fiorentini e sottoscritto da Roberta Russo (IDV), Giuseppe Furlati (Io Amo Ferrara) e Vito Guzzinati, Massimo Marmiroli, Stefano Menegatti, Fabio Monaldi, Mauro Vignolo, Corrado Faustini, Bianca Maria Vitelletti (PD) che chiede a Governo e Parlamento la proroga delle detrazioni irpef del 55% per gli interventi volti all’efficienza energetica degli edifici.

    Nel documento si valutano positivamente “i risultati di questi anni di applicazione della detrazione, che ha permesso la realizzazione di oltre 600.000 interventi di qualificazione energetica di edifici privati per un investimento complessivo di 11.100 Milioni di euro, un risparmio di oltre 4500GWh sulla bolletta energetica italiana, e 3.250 milioni di gettito fiscale aggiuntivo derivante dall’emersione del sommerso. A questi dati – continua il documento – vanno aggiunti il sostegno all’occupazione in questo momento di crisi del settore edile, l’impulso all’innovazione tecnologica ed in particolare il sostegno alle imprese – piccole e medie, artigiani e installatori – più dinamiche della filiera delle industrie delle costruzioni, la riqualificazione del costruito con l’incremento del comfort e della qualità degli immobili oggetto di intervento, nonché la forte riduzione di emissioni di CO2, anche in considerazione degli impegni che il Governo Italiano ha preso in sede Comunitaria.”

    Per questo il Consiglio, all’unanimità (hanno votato a favore i gruppi Verdi, Io Amo Ferrara, PD, PDL e Lega Nord), si è unito alla mobilitazione partita in queste settimane su vari fronti, da quello istituzionale sino alle associazioni di categoria delle imprese interessate, ma anche su internet con un appello al Ministro della Sviluppo Economico promosso da alcuni blogger sul sito cinquantacinquepercento.it. Nel documento si chiede anche al Sindaco un impegno diretto all’interno dell’ANCI per la proroga di un provvedimento che aiuta il contenimento delle emissioni in atmosfera, quindi contribuisce alla salubrità dell’aria nella nostra città.

    Vai al testo presentato in consiglio di Circoscrizione.

    Vai al sito della campagna per la proroga del 55%.

  • Detrazioni del 55%: la Circoscrizione 1 ne chiede la proroga

    E’ stato approvato nella seduta di mercoledì 27 ottobre del Consiglio della Circoscrizione 1 di Ferrara un documento, presentato dall’ecologista Leonardo Fiorentini e sottoscritto da Roberta Russo (IDV), Giuseppe Furlati (Io Amo Ferrara) e Vito Guzzinati, Massimo Marmiroli, Stefano Menegatti, Fabio Monaldi, Mauro Vignolo, Corrado Faustini, Bianca Maria Vitelletti (PD) che chiede a Governo e Parlamento la proroga delle detrazioni irpef del 55% per gli interventi volti all’efficienza energetica degli edifici.

    Nel documento si valutano positivamente “i risultati di questi anni di applicazione della detrazione, che ha permesso la realizzazione di oltre 600.000 interventi di qualificazione energetica di edifici privati per un investimento complessivo di 11.100 Milioni di euro, un risparmio di oltre 4500GWh sulla bolletta energetica italiana, e 3.250 milioni di gettito fiscale aggiuntivo derivante dall’emersione del sommerso. A questi dati – continua il documento – vanno aggiunti il sostegno all’occupazione in questo momento di crisi del settore edile, l’impulso all’innovazione tecnologica ed in particolare il sostegno alle imprese – piccole e medie, artigiani e installatori – più dinamiche della filiera delle industrie delle costruzioni, la riqualificazione del costruito con l’incremento del comfort e della qualità degli immobili oggetto di intervento, nonché la forte riduzione di emissioni di CO2, anche in considerazione degli impegni che il Governo Italiano ha preso in sede Comunitaria.”

    Per questo il Consiglio, all’unanimità (hanno votato a favore i gruppi Verdi, Io Amo Ferrara, PD, PDL e Lega Nord), si è unito alla mobilitazione partita in queste settimane su vari fronti, da quello istituzionale sino alle associazioni di categoria delle imprese interessate, ma anche su internet con un appello al Ministro della Sviluppo Economico promosso da alcuni blogger sul sito cinquantacinquepercento.it. Nel documento si chiede anche al Sindaco un impegno diretto all’interno dell’ANCI per la proroga di un provvedimento che aiuta il contenimento delle emissioni in atmosfera, quindi contribuisce alla salubrità dell’aria nella nostra città.

    Vai al testo presentato in consiglio di Circoscrizione.

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  • Bando fotovoltaico: apriamo alla partecipazione

    Ecco il comunicato stampa inviato sull’ultima interpellanza prodotta dal Gruppo consiliare ecologista in Circoscrizione 1:

    Nei mesi scorsi il Comune di Ferrara ha promosso un bando per la “Selezione del soggetto privato a cui affidare la realizzazione del progetto fotovoltaico a Ferrara”. Il progetto prevedeva la messa a disposizione di falde di immobili e terreni di proprietà comunale a privati che investendo nella realizzazione dell’impianto avrebbero incamerato il contributo previsto dal Conto Energia. Il comune avrebbe invece usufruito del risparmio in bolletta derivante dallo scambio sul posto dell’energia prodotta col fotovoltaico, mentre una percentuale (variabile a secondo dell’offerta) dell’eccesso di produzione sarebbe stata incassata dal privato.

    Il bando, nonostante una proroga di circa un mese del termine di presentazione delle proposte, è andato deserto. Così Leonardo Fiorentini, capogruppo dei Verdi della Circoscrizione 1, ha inviato un’interpellanza all’amministrazione comunale per conoscere quale siano state le cause dell’insuccesso del bando nelle valutazioni dell’amministrazione, quale sia lo stato attuale delle trattative con i privati (si è appreso dalla stampa che si è avviata una contrattazione a trattativa privata con numerose ditte interessate) e soprattutto se vi sia lo spazio per replicare anche a Ferrara alcune interessanti iniziative promosse in giro per l’Italia.

    Fiorentini cita l’esperienza del Comune di Peccioli nella quale “un impianto da 1000 KWp è stato finanziato e ne è stata avviata la costruizione grazie al contributo di 350 cittadini che hanno sottoscritto il prestito obbligazionario emesso da una società comunale che ha commissionato la realizzazione dell’impianto”, ma anche le esperienze dei Gruppi di Acquisto Solidali (GAS), numerosi anche nella nostra città, che potrebbero essere interessati a proporre ai propri iscritti l’investimento in impianti fotovoltaici su edifici messi a disposizione dall’ente pubblico..

    Ma non solo. Recentemente è stato presentato da AzzeroCO2 e Legambiente il progetto “Provincia Eternit Free” per aiutare gli enti locali a individuare e sostituire coperture in amianto ancora presenti in edifici pubblici e privati del nostro paese. “Quest’anno il Comune ha previsto lavori di rifacimento di coperture di stabili comunali, peraltro anche con necessità di bonifica da amianto (tipologia di intervento premiata ulteriormente dal Conto Energia) come quello della Piscina di Via Pastro. Perchè non si è colta l’occasione?”, si chiede Fiorentini.

    “Ho apprezzato lo sforzo dell’amministrazione, che in una situazione molto difficile per quel che riguarda le risorse economiche degli enti locali, ha intrapreso comunque la strada verso le energie rinnovabili. Credo che l’insuccesso del Bando dia oggi l’occasione per sperimentare nuove modalità: siamo ancora in tempo – conclude il consigliere ecologista – per aprire alla partecipazione dei cittadini la scelta dell’investimento nella riconversione energetica del nostro territorio”.