• Il DPA contro la Coca Cola?

    Il Dipartimento antidroga scomoda il “sistema di allerta precoce” per investigare su alcune bevande aromatizzate con foglie di coca. E accusa: “consideriamo eticamente non accettabile e legalmente ai margini pubblicizzare delle bevande legandole al nome di sostanze stupefacenti”. A rischio la Coca Cola?

    Tuttavia, al di là dei risultati che si andranno ad ottenere, consideriamo eticamente non accettabile e legalmente ai margini pubblicizzare delle bevande legandole al nome di sostanze stupefacenti, quale la cocaina che tutti i giorni procura danni alla salute, morte e invalidità soprattutto tra i giovani.

    Questa la dichiarazione del Dipartimento italiota antidroga, relativa al diffondersi dell’allarme su alcune bevande alcoliche aromatizzate con foglie di coca, prodotte e distribuite in Italia.

    Kdrink e Cocalime sono infatti da alcune settimane all’attenzione del DPA di Serpelloni: “attraverso il sistema di allerta precoce – spiega il Dipartimento – stiamo investigando sul reale contenuto della bevanda, con specifiche indagini tossicologiche volte a identificare l’esistenza di eventuali principi attivi vietati dalla legge italiana.”

    Sull’utilizzo della foglia di coca peraltro da tempo il Governo Boliviano ha lanciato una campagna per la revisione delle convenzioni ONU sugli stupefacenti e per lo sviluppo di uno sbocco legale ad una produzione tradizionale dei contadini andini.

    Evidentemente una volta partita la crociata antidroga è difficile non vederla sbracare sulla repressione semantica: a quando il decreto per il cambio di nome della più nota bevanda prodotta ad Atlanta?

    (articolo per il blog di fuoriluogo.it)

  • e la Coca Cola è una bibita socialista…

    Non c’è dubbio, il compagno Honecker continua a far scuola:

    “Altro braccio di ferro sulla richiesta dell’opposizione  di discutere subito la mozione del Pd sulla moralità della politica. Una richiesta bocciata che arriva nello stesso giorno in cui un settimanale pubblica nel proprio sito conversazioni registrate nella residenza del premier palazzo Grazioli da Patrizia D’Addario. Il viocecagruppo del pdl Quagliariello afferma: nessun bavaglio sul documento del Pd, ma diamo tempo a tutti i gruppi di preparare propri documenti su questioni delicate. Non si fa politica né informazione dal buco della serratura, taglia corto Bonaiuti.”

    Direttore, Clemente J. Mimum. Servizio di Carmelo Luciano. Testo integrale dal Tg5 del 21 luglio 2009. Durata del servizio dedicata all’affaire D’Addario: 31 secondi netti.

    Da Alessandro Robecchi. Via blogbabel, anche su Piovono Rane, Beffa Totale, Pueblo Unido, Un Paese che ancora non c’è.

  • Refusi

    Vi ricordate lo spot coca cola, con il nonno di 102 anni che avrebbe vissuto, secondo la traduzione italiana, 3 secoli?

    Beh, l’hanno corretto, i secoli son tornati due.

    Ma non ancora su youtube

    ps: pare che in anche in Gran Bretagna uno spot Coca Cola abbia lasciato interdetto qualcuno

  • Non ci sono più gli spot di una volta…

    In famiglia si discute da un po’ di tempo di questo spot della Coca Cola. L’uomo più vecchio del paese (la Spagna, ho scoperto poi) che incontra la bambina appena nata e le spiega la bellezza della vita, anche in questi momenti di crisi.

    Lo spot è di una Agenzia Spagnola ed è adattata per l’Italia da JWT Milano: il video originale – tratto da italo-spagnola – lo trovate qui sotto.

    In Italia lo spot, tradotto, dice anche che il simpatico vecchietto ha “visto tre secoli”. Ora ragionando senza neanche fare troppo i puntigliosi un uomo che nel 2009 (ok, diciamo 2008, forse 2007?) ha 102 anni difficilmente è nato prima del 1905 e di secoli ne ha visti due.

    Nell’originale mi pare non ci sia “l’imprecisione” tutta italiota, talmente lampante da risultare fastidiosa (e mettere in dubbio l’efficacia di tutto lo spot). Confermato dalla traduzione, sempre da Italo Spagnola:

    Ciao Aitana, mi chiamo Josep Mascaró e ho 102 anni. Sono fortunato. Fortunato per essere nato, come te. Per poter abbracciare mia moglie. Per aver conosciuto i miei amici. Per aver detto loro addio. Per essere ancora qui.

    Ti chiederai qual è la ragione di venirti a conoscere oggi: in molti ti diranno ‘ a chi viene in mente di arrivare con i tempi che corrono, che c’è la crisi, che non si può?’…questo ti renderà forte. Io ho vissuto momenti peggiori di questo, ma alla fine l’unica cosa che ricorderai saranno le cose belle. Non intrattenerti con le stupidaggini, che ce ne sono, e va’ a cercare ciò che ti rende felice, che il tempo corre in fretta.

    Ho vissuto 102 anni e ti assicuro che l’unica cosa che non ti piacerà della vita è che ti sembrerà troppo breve. Sei qui per essere felice.

    Insomma in Italia non ci si puo’ più fidare delle pubblicità. Mentono, spudoratamente, anche quelle…

    L’originale:

    La Traduzione italiota:

    Anche su BegComunicazione e ilComunicatore, che però glissano sul dettaglio..