• Esiste un giudice a Berlino. Bisogna solo avere la fortuna di trovarlo.

    archiviazione-coispIl GIP di Ferrara, Dott. Silvia Marini, ha depositato il 7 marzo l’atto di archiviazione definitiva del procedimento avviato dopo la querela nei miei confronti depositata dal sindacato di Polizia COISP per quanto da me scritto il giorno della loro manifestazione in piazza Savonarola, più o meno un anno fa.

    Già il magistrato inquirente, Dott. Ombretta Volta, aveva proposto l’archiviazione (alla quale il COISP si era opposto) in quanto “in nessun passo dell’articolo pubblicato si colgono, per converso, espressioni volgari, paragoni infamanti, insulti gratuiti, ovvero riferimenti personali atti ad intaccare la sfera privata del querelante, così ledendone l’onore e il decoro“.

    Oggi il GIP conferma quanto deciso dal sostituto procuratore e scrive che “Fiorentini, utilizzando nel contesto del suo intervento espressioni e toni forti, ma rispettose del limite della continenza, perchè non volgari, nè gratuiti, nè contenenti attacchi personali abbia esercitato il diritto di critica“.

    Io ero abbastanza tranquillo per ciò che avevo scritto allora e per come lo avevo scritto. Anche per questo la notizia della presentazione della querela mi aveva colto abbastanza di sorpresa. Del resto ricordo benissimo i sentimenti di quelle ore, e ricordo benissimo il grande sforzo di “continenza” nello scrivere quelle poche righe, sforzo che ora viene “premiato” da ben due magistrati.

    Restano, come fastidiosi sassolini nelle scarpe, alcuni passi che mi vengono contestati negli atti depositati dal sindacato per opporsi all’archiviazione, perchè, secondo il sindacato, “mai posti in essere” dal COISP: “verbalmente aggredito il Sindaco di Ferrara; Manifestare per l’impunità dei propri colleghi; proprio sotto le finestre degli uffici in cui lavora la vittima”. Per il sindacato io avrei dunque “falsamente attribuito quei fatti gravi, mai verificatisi“. Ci penserò su. Magari con i miei legali, Fabio Anselmo e Alessandra Pisa che colgo l’occasione per ringraziare per il lavoro che stanno facendo sin dall’apertura del caso di Federico Aldrovandi, e non solo per la mia piccola, breve e inutile vicenda processuale, ma per altri ben più gravi e tragici fatti sparsi per l’Italia. Come un ringraziamento va a tutti coloro che in queste settimane mi hanno espresso la loro vicinanza e solidarietà.

    Il sollievo è comunque grande per la chiusura di una vicenda giudiziaria che non si doveva nemmeno aprire. Ma il caso della vita vuole che oggi sia ben poca cosa, ad esempio, rispetto alle notizie che sono arrivate ieri da Varese dove si è finalmente aperto “coattivamente” il processo per la morte di Giuseppe Uva.

    Perchè esiste un giudice a Berlino. Bisogna solo avere la fortuna di trovarlo.

    La richiesta di archiviazione: richiesta_archiviazione.pdf

    L’atto di archiviazione: archiviazione fiorentini.pdf

  • CoispVsFiorentini: archiviazione!

    archiviazione-coispIl GIP di Ferrara, Dott. Silvia Marini, ha depositato il 7 marzo l’atto di archiviazione definitiva del procedimento avviato dopo la querela nei miei confronti depositata dal sindacato di Polizia COISP per quanto da me scritto il giorno della loro manifestazione in piazza Savonarola, più o meno un anno fa.

    Già il magistrato inquirente, Dott. Ombretta Volta, aveva proposto l’archiviazione (alla quale il COISP si era opposto) in quanto “in nessun passo dell’articolo pubblicato si colgono, per converso, espressioni volgari, paragoni infamanti, insulti gratuiti, ovvero riferimenti personali atti ad intaccare la sfera privata del querelante, così ledendone l’onore e il decoro“.

    Oggi il GIP conferma quanto deciso dal sostituto procuratore e scrive che “Fiorentini, utilizzando nel contesto del suo intervento espressioni e toni forti, ma rispettose del limite della continenza, perchè non volgari, nè gratuiti, nè contenenti attacchi personali abbia esercitato il diritto di critica“.

    Io ero abbastanza tranquillo per ciò che avevo scritto allora e per come lo avevo scritto. Anche per questo la notizia della presentazione della querela mi aveva colto abbastanza di sorpresa. Del resto ricordo benissimo i sentimenti di quelle ore, e ricordo benissimo il grande sforzo di “continenza” nello scrivere quelle poche righe, sforzo che ora viene “premiato” da ben due magistrati.

    Restano, come fastidiosi sassolini nelle scarpe, alcuni passi che mi vengono contestati negli atti depositati dal sindacato per opporsi all’archiviazione, perchè, secondo il sindacato, “mai posti in essere” dal COISP: “verbalmente aggredito il Sindaco di Ferrara; Manifestare per l’impunità dei propri colleghi; proprio sotto le finestre degli uffici in cui lavora la vittima”. Per il sindacato io avrei dunque “falsamente attribuito quei fatti gravi, mai verificatisi“. Ci penserò su. Magari con i miei legali, Fabio Anselmo e Alessandra Pisa che colgo l’occasione per ringraziare per il lavoro che stanno facendo sin dall’apertura del caso di Federico Aldrovandi, e non solo per la mia piccola, breve e inutile vicenda processuale, ma per altri ben più gravi e tragici fatti sparsi per l’Italia. Come un ringraziamento va a tutti coloro che in queste settimane mi hanno espresso la loro vicinanza e solidarietà.

    Il sollievo è comunque grande per la chiusura di una vicenda giudiziaria che non si doveva nemmeno aprire. Ma il caso della vita vuole che oggi sia ben poca cosa, ad esempio, rispetto alle notizie che sono arrivate ieri da Varese dove si è finalmente aperto “coattivamente” il processo per la morte di Giuseppe Uva.

    Perchè esiste un giudice a Berlino. Bisogna solo avere la fortuna di trovarlo.

    La richiesta di archiviazione: richiesta_archiviazione.pdf

    L’atto di archiviazione: archiviazione fiorentini.pdf

  • Coisp-Fiorentini, il giudice si riserva sulla diffamazione

    Schermata 2014-03-07 alle 11.16.53Coisp-Fiorentini, il giudice si riserva sulla diffamazione

    Il pm: “Parlare di crudeltà umana dell’azione del sindacato poggia su un dato incontrovertibile”

    Il giudice Silvia Marini si esprimerà a giorni sull’esito dell’udienza che vede opposti il Coisp e Leonardo Fiorentini. Il consigliere ecologista della Circoscrizione 1 è stato querelato per diffamazione dal sindacato di polizia per un articolo scritto sul proprio blog sul caso Aldrovandi-Coisp all’indomani del sit-in in piazza Savonarola del 27 marzo 2013, sfociato nella protesta di Patrizia Moretti scesa in strada con la foto del figlio morto.

    A Fiorentini il segretario generale del Coisp Franco Maccari contesta “due fatti attributivi di una condotta non tenuta”, come si è espresso l’avvocato Eugenio Pini: “aver manifestato contro la madre di Federico Aldrovandi e aver utilizzato espressioni non continenti”. In quella lettera Fiorentini definì “vergognosa” l’azione del Coisp, una “prova che la crudeltà umana può non avere limiti”.

    La pm Ombretta Volta aveva già chiesto l’archiviazione della querela lo scorso 26 novembre, sostenendo che “affermare che l’azione del sindacato Coisp sia stata l’espressione di crudeltà umana e di mancanza di umanità poggia su un dato incontrovertibile, ossia che la manifestazione è avvenuta, se non proprio sotto la finestra dell’ufficio dove lavora la madre di Aldrovandi, quantomeno davanti all’edificio in cui tale ufficio si trova”.  “In nessun passo dell’articolo – prosegue il pm – si colgono espressioni volgari, paragoni infamanti, insulti gratuiti”.

    Non la pensa così il Coisp che aveva fatto opposizione alla richiesta di archiviazione, portando così il consigliere davanti al gip. “Abbiamo prodotto i volantini del sindacato e gli articolo di Estense.com – commenta l’avvocato difensore Alessandra Pisa dello studio Anselmo – nei quali a nostro avviso si confermano le impressioni scritte nel post incriminato. In particolare il resoconto degli interventi in seno al congresso del sindacato immediatamente successivo al sit-in, quando si mise addirittura in dubbio la veridicità della foto di Federico morto”.

  • La querela, il COISP e il comic sans

  • Quella non è la mia città

    patriziaOggi abbiamo avuto la prova che la crudeltà umana può non avere limiti, anche in un paese ed in una città che si definiscono civili.

    Nel commentare la vergognosa azione di stamattina da parte del COISP a “sostegno” dei 4 poliziotti che hanno ucciso Federico Aldrovandi, non si può tralasciare il merito della questione; ovvero il fatto che quei 4 agenti di polizia siano stati condannati perchè “posero in essere una azione repressiva estrema e inutile nei confronti di un ragazzo che si trovava da solo, in stato di visibile alterazione psicofisica, errando gravemente nella valutazione dei limiti fattuali” (dalla sentenza della Corte di Cassazione) e che debbano scontare la pena residua di 6 mesi perchè “non è dato registrare un atto concreto, atto a indicare una effettiva  comprensione della vicenda delittuosa” e “presa di distanza dalla stessa; nessuna manifestazione esplicita e concreta di  resipiscenza; non un gesto anche solo simbolico nei confronti della vittima o dei suoi familiari, cui peraltro il risarcimento è stato pagato solo dallo Stato; non un gesto di riparazione sociale, e tanto meno di ricordo manifesto e di monito  rispetto ai ripetersi di simili comportamenti da parte di altri” (dalla sentenza del Tribunale di Sorveglianza di Bologna).

    Ma il punto più becero della vicenda è il veder sacrificato quel minimo di umanità che dovrebbe albergare in ognuno di noi (anche nei dirigenti di un sindacato di polizia) di fronte alla ricerca di notorietà e fama. Manifestare per l’impunità dei propri colleghi proprio sotto le finestre degli uffici in cui lavora la madre della vittima, prendere a male parole il Sindaco della Città sceso per invitare i manifestanti ad allontanarsi di qualche metro, ed infine costringere Patrizia Moretti a scendere in strada con la foto del figlio martoriato sul tavolo dell’obitorio, qualifica i dirigenti e gli attivisti del COISP, i parlamentari e gli ex parlamentari scesi in piazza con loro per quello che sono.

    Esprimo la solidarietà a Patrizia, Lino, Stefano e agli amici di Federico, ma ringrazio anche il Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani che oggi, scendendo in piazza Savonarola, ha esplicitato che questa Città, la mia Città, non assiste muta al vilipendio della giustizia e dell’umanità.

    Leonardo Fiorentini
    Consigliere Circoscrizione 1

  • Quella non è la mia città

    patriziaOggi abbiamo avuto la prova che la crudeltà umana può non avere limiti, anche in un paese ed in una città che si definiscono civili.

    Nel commentare la vergognosa azione di stamattina da parte del COISP a “sostegno” dei 4 poliziotti che hanno ucciso Federico Aldrovandi, non si può tralasciare il merito della questione; ovvero il fatto che quei 4 agenti di polizia siano stati condannati perchè “posero in essere una azione repressiva estrema e inutile nei confronti di un ragazzo che si trovava da solo, in stato di visibile alterazione psicofisica, errando gravemente nella valutazione dei limiti fattuali” (dalla sentenza della Corte di Cassazione) e che debbano scontare la pena residua di 6 mesi perchè “non è dato registrare un atto concreto, atto a indicare una effettiva  comprensione della vicenda delittuosa” e “presa di distanza dalla stessa; nessuna manifestazione esplicita e concreta di  resipiscenza; non un gesto anche solo simbolico nei confronti della vittima o dei suoi familiari, cui peraltro il risarcimento è stato pagato solo dallo Stato; non un gesto di riparazione sociale, e tanto meno di ricordo manifesto e di monito  rispetto ai ripetersi di simili comportamenti da parte di altri” (dalla sentenza del Tribunale di Sorveglianza di Bologna).

    Ma il punto più becero della vicenda è il veder sacrificato quel minimo di umanità che dovrebbe albergare in ognuno di noi (anche nei dirigenti di un sindacato di polizia) di fronte alla ricerca di notorietà e fama. Manifestare per l’impunità dei propri colleghi proprio sotto le finestre degli uffici in cui lavora la madre della vittima, prendere a male parole il Sindaco della Città sceso per invitare i manifestanti ad allontanarsi di qualche metro, ed infine costringere Patrizia Moretti a scendere in strada con la foto del figlio martoriato sul tavolo dell’obitorio, qualifica i dirigenti e gli attivisti del COISP, i parlamentari e gli ex parlamentari scesi in piazza con loro per quello che sono.

    Esprimo la solidarietà a Patrizia, Lino, Stefano e agli amici di Federico, ma ringrazio anche il Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani che oggi, scendendo in piazza Savonarola, ha esplicitato che questa Città, la mia Città, non assiste muta al vilipendio della giustizia e dell’umanità.

    Leonardo Fiorentini
    Consigliere Circoscrizione 1