• Onori senza oneri

    Dopo aver contestato l’istituzione della Tassa di Soggiorno, senza che il tessuto economico cittadino – pur ampiamente sollecitato – abbia nemmeno provato a dare un’alternativa percorribile per il finanziamento delle mostre di Ferrara Arte, ora Ascom chiede una cabina di regia. Ovvero vorrebbe in qualche modo avere voce in capitolo sulla destinazione di quelle risorse.
    Risorse che hanno consentito al Comune, lasciato solo nell’onere, di garantire un’offerta espositiva di alto livello qualitativo e quantitativo, come dimostrato dal successo delle ultime due mostre.
    Oggi che è evidente a tutti che la Tassa di Soggiorno non ha influito sulle presenze, cosa vuole Ascom? Onori senza oneri? O forse intercettare qualche spicciolo?
    Il Comune non ha mai rifiutato il confronto, anzi l’ha sempre stimolato. Ma per confrontarsi servono idee e risorse.

    E poi ci saranno oneri e onori.

  • Elezioni 2014: perchè mi candido al Consiglio Comunale

    Dopo una lunga riflessione ho deciso di accettare la candidatura come indipendente nella lista di Sinistra Ecologia e Libertà alle prossime elezioni per il consiglio comunale che si terranno il 25 maggio. L’ho fatto perché credo che oggi, con un quadro politico che sembra sempre più spostarsi a destra, sia importantissimo che nel prossimo consiglio vi sia una presenza forte e di sinistra, capace di incidere veramente sulle scelte e sugli obiettivi e che sappia mettere in primo piano i temi dei diritti, dell’ecologia e della partecipazione. Una presenza seria, mai ideologica o velleitaria, che sia di continuo pungolo per la giunta nell’ottica di un’alleanza fatta sui contenuti, leale ma mai scontata.

    Mi candido partendo da una posizione critica nei confronti dell’amministrazione comunale uscente. Credo infatti che la Giunta Tagliani abbia ben governato l’ordinaria amministrazione, in una situazione difficile di continui e impropri tagli alle finanze degli enti locali. Dirò di più: credo abbia fatto benissimo nella tragica straordinarietà del terremoto e della ricostruzione. Credo anche però, e l’ho detto in tempi non sospetti, che l’azione di governo cittadino abbia avuto in questi anni respiro corto. Non ho visto una visione della città del futuro, forse perché incalzati dalle emergenze, di bilancio prima, tragiche poi. Soprattutto ho sentito e visto poca sinistra nelle parole e nelle scelte, in particolare su alcuni temi a me cari.

    Sull’ambiente si è visto davvero poco: la raccolta differenziata è rimasta al palo, ben lontana dagli obiettivi di legge, il Centro del Riuso da progetto finanziato oltre 5 anni fa dalla Regione per oltre 1 milione di euro è diventato prima un miraggio e poi è stato appaltato a Hera, come del resto appare buona parte della politica ambientale del Comune. Del resto il bilancio dell’assessorato è passato in pochi anni da più di mezzo milione di euro a soli centomila. Certo si rivendica che si son fatte le bonifiche (il cui iter si era avviato nella legislatura precedente) ma pare davvero il minimo.

    Sull’urbanistica l’amministrazione è stata troppo timida. In una città dove si è costruito troppo e male, dove ci sono migliaia di alloggi sfitti, il POC ha deciso di continuare a consumare territorio. Era l’occasione per fermarsi, fare il punto e dare una sterzata netta: solo riqualificazione urbana e miglioramento della qualità edilizia dell’ esistente. Sarebbe stato uno stimolo alla conversione del settore dell’edilizia verso la qualità e la sostenibilità, e sarebbe stata l’occasione per trovare soluzione ai grandi vuoti urbanistici che si sono creati in questi decenni, dalle zone ex-industriali sino all’area dell’ex ospedale Sant’Anna. Invece dei 2000 nuovi alloggi del POC la metà saranno costruiti su territorio vergine (oltre agli altri 2000 resi possibili col RUE). Nel programma del candidato Sindaco Tagliani c’è scritto “stop al consumo del territorio”: attenderò i fatti.

    Sui diritti possiamo fare grandi passi in avanti. Il registro delle Unioni Civili deve avere valore per tutte le graduatorie comunali, mentre come successo per via giudiziaria a Grosseto, il Comune deve per via amministrative accettare la trascrizione dei matrimoni avvenuti all’estero anche fra persone dello stesso sesso. Va poi continuato il lavoro fatto per far in modo che i detenuti alla loro uscita trovino cittadinanza: un alloggio e un impiego aiutano ad uscire dal circolo vizioso della recidiva. Poi i giovani, studenti, lavoratori o disoccupati che siano devono vivere in una città accogliente, che non ne sfrutti solo la capacità di pagare affitti e definisca postribolo i luoghi in cui vivono la sera. Su questo ho sentito parole incoraggianti su questo da parte del candidato Sindaco. Dobbiamo (ri)costruire una città che permetta ai più giovani di esprimere la loro identità, le loro passioni ed anche, nel rispetto di tutti, la loro voglia di divertimento. Una città in cui sia piacevole costruirsi un futuro sereno.

    Sulla partecipazione infine la stupida rincorsa all’anticastismo ha portato come prima conseguenza la cancellazione dell’esperienza del decentramento. Cancellate le Circoscrizioni per legge non si è ancora saputo costruire un modello che garantisca la partecipazione reale dei cittadini. Mi spiace molto ma non riesco ancora a vedere qualcosa di concreto nel progetto di superamento delle Circoscrizioni presentato dall’amministrazione a fine legislatura. Ma questo sarà argomento tutto del nuovo Consiglio Comunale, dove mi auguro di poter dire la mia.

     

  • Endorsement/1

    Non sono di Portomaggiore. Ma conosco questo ragazzo da un po’ di tempo. Più o meno da quando un volantino dei Giovani Verdi cadde nelle sue mani e ci contattò. Da allora di strada ne ha fatta, tanto da diventare assessore e consigliere nel suo comune. Ha un grave difetto, è milanista. Ha anche una fortuna sfacciata al fantacalcio, ma quest’ultimo non è un difetto vero e proprio. Nella vita fa il maestro, precario ovviamente.

    In questi cinque anni ha fatto bene il suo lavoro nella Giunta di Portomaggiore, sia quando ha imposto che in tutti gli interventi sugli immobili comunali fossero applicate tecnologie di risparmio energetico o produzione di energia con fonti rinnovabili, che quando grazie a tante iniziative di promozione del territorio (come questa) ha permesso di triplicare il numero di turisti che visitano le terre portuensi. Poi ha curato i rapporti con le frazioni, comprendendo come quasi sempre non siamo le opere milionarie a cambiare la vita delle persone, bensì quei piccoli lavori che possono sembrare sciocchezze per i tecnici (e spesso anche per i politici) ma che quasi sempre una volta eseguiti migliorano la qualità della vita dei cittadini.

    Alex Canella è candidato in una delle liste più giovani di questa tornata amministrativa, la lista di Centrosinistra Portomaggiore Futura che sostiene Nicola Minarelli Sindaco alle elezioni comunali del prossimo 15 e 16 maggio.

    Se fossi residente a Portomaggiore lo voterei, anche perchè mi piacerebbe vedere al lavoro una giunta di ragazzi e ragazze giovani ed entusiaste. Così, in un endorsement non richiesto, invito i portuensi che si imbattessero in questo post a dargli fiducia. Farlo è molto semplice: basta una croce sul simbolo e scrivere Canella sulla scheda.

  • Non ci fermeremo per ferie

    Fare vecchia politica, come qualcuno ci ha accusato, non è certo nostra intenzione; noi lavoriamo assiduamente e dopo quattro anni di studio e lavoro di tecnici qualificati, in accordo con le amministrazioni comunali, non ci fermeremo per ferie e certo non ci faremo rallentare dai campionati di calcio, in barba agli sfottò di chi critica: non possiamo aspettare i tempi di tutti, ci siamo posti come obiettivo di mandato la realizzazione del PSC e lo stiamo portando avanti; un piano già discusso ed approvato non solo dalla giunta di Cento ma anche dai sei Comuni dell’Alto Ferrarese durante la Conferenza dei Sindaci che si è svolta a Sant’Agostino il 9 giugno scorso.

    I dati, se qualcuno li ha mai davvero voluti approfondire, sono sempre stati disponibili sui siti internet del comune: su quello di Bondeno prima e sul nostro sito poi; inoltre numerosi sono stati i seminari  pubblici organizzati: la disponibilità è sempre stata totale e abbiamo cercato il coinvolgimento per quanto possibile.

    Non si può ridurre il PSC a due tavole dove i cittadini possono verificare meramente quali terreni sono “dentro”e quali “fuori”, e commentare senza una conoscenza più approfondita di come è stato elaborato e studiato senza verificare quali sono state le scelte, le volontà, le ipotesi e le proposte: è un progetto di territorio e c’è la massima volontà di lavorare in maniera coordinata.

    E’ vero che il piano strutturale deve interessare i cittadini ma si deve anche capire che al momento si parla di intercomunalità, di un progetto del territorio e il piano operativo comunale è l’ultima fase.

    La data del 28 giugno indica il momento di illustrazione in Consiglio Comunale del PSC, dove per altro i consiglieri hanno già tutta la documentazione, e da lì si potranno esaminare tutte le tavole e successivamente tutte le proposte, anche quelle che verranno dalla Provincia; se i 60 giorni per le osservazioni sono standard, le procedure amministrative e burocratiche, prima dell’approvazione definitiva, sono più lunghe.

    Possiamo al momento constatare che su 35mila abitanti di Cento erano presenti all’ultima riunione solo 130 persone, questo grandissimo interesse c’è davvero?

    Ufficio Stampa Comune di Cento

    Dell’ufficio stampa del Comune di Cento ce ne eravamo occupati tempo addietro.

    Diciamo che con il comunicato di oggi la forma è sensibilmente migliorata, anche se potremmo discutere sullo stile ben poco istituzionale.

    Nel merito apprendiamo invece che l’Amministrazione di Cento non si fermerà per le Ferie nè per i campionati di Calcio: in fondo deve approvare il PSC, ed il prima possibile visti i problemi giudiziari del Sindaco.

    E poi, diciamolo, all’ultima riunione sul PSC c’erano solo 130 persone (centotrenta!!): che bisogno c’è di approfondire e dibattere il futuro di Cento?

  • Spose bisognose e di buona condotta morale e civile

    Siccome al peggio non c’è mai fine vi riporto qui sotto il bando del Comune di Torre del Greco che ha deciso di premiare i maritaggi (non si chiamavano matrimoni?) in chiesa delle proprie figliuole bisognose e di buona condotta morale e civile.

    E se qualche miscredente si volesse sposare in Comune? Probabilmente bollo sulle pubblicazioni raddoppiato, mentre si è in attesa dell’asta CONSIP per la gogna da mettere in uscita dal Palazzo Municipale..

    Commenti anche da UAAR, il mondo di galatea, Femminismo a Sud e Alberto Cane.

    Città di Torre del Greco
    Provincia di Napoli
    3^ Area –Servizio Politiche Socio-Educative

    A V V I S O P U B B L I C O

    PREMIO MARITAGGIO A FAVORE DI FANCIULLE BISOGNOSE

    anno 2010

    L’Amministrazione Comunale come per gli anni decorsi,  intende intervenire in favore di fanciulle bisognose residenti in questo Comune con la concessione di un premio maritaggio.

    Detti premi verranno assegnati secondo apposita graduatoria che determinerà l’ entità del premio da concedere alle richiedenti.

    Le  interessate di età non superiore a 30 anni  possono presentare istanza di ammissione al beneficio dal 07/06/2010   al 06/07/2010 corredandola della seguente documentazione .

    1. Domanda in carta semplice
    2. Attestazione ISEE
    3. Attestato delle avvenute pubblicazioni rilasciate dall’Uff. Matrimonio
    4. Certificato di buona condotta morale e civile dello sposo e della sposa rilasciata dalla chiesa
    5. Scambio di promessa di matrimonio rilasciata dalla chiesa
    6. Atto notorio della sposa
    7. Certificato di disoccupazione di tutti i componenti familiari
    8. CERTIFICATO DI AVVENUTO MATRIMONIO RILASCIATO DALLA CHIESA

    Il modello di domanda è scaricabile sul sito ufficiale del Comune di Torre del Greco-sezione modulistica- ed è disponibile  c/o Ufficio URP (Complesso La Salle)  e Ufficio Servizi Sociali Via delle Forze Armate 49 P.Bonanno.

    Per chiarimenti ed ulteriori informazioni  le interessate possono rivolgersi al Servizio Politiche Socio-Educative –  Via Circumvallazione n° 49/PP (Parco Bonanno) nei giorni lunedì-mercoledì-giovedì dalle ore 10,00 alle ore 13,00

  • Agevolazioni per le botteghe storiche

    Stasera il consiglio della Circoscrizione 1 ha esaminato la delibera riguardante l’identificazione e il vincolo di vetrine e arredi delle 29 botteghe storiche meritevoli di tutela nel centro di Ferrara.

    Con un emendamento al parere favorevole della commissione ho proposto di “prevedere, a fronte del vincolo su arredi e vetrine dei 29 esercizi oggetto della delibera, agevolazione sulle imposte comunali come l’esenzione dalle imposte su insegne, pubblicità e occupazione di suolo pubblico“. L’emendamento è stato accolto dal Consiglio circoscrizionale e trasmesso all’amministrazione comunale.

    Le botteghe storiche già usfruiscono di contributi regionali previsti dalla legge regionale, ma rimane il problema di favorire il mantenimento di attività commerciali al loro interno, a volte differenti da quelle “storicamente” presenti nei locali e a cui magari le insegne vincolate ancora si riferiscono. Per questo può essere utile che anche il Comune dia un segnale eliminando alcuni piccoli, ma fastidiosi, costi.

  • Scorciatoia ad personam

    Cosa fare con i servizi comunali se il Governo Berlusconi tagliando l’ICI sulla prima casa senza compensarla nei trasferimenti ai Comuni?

    Il Sindaco di Portobuffolè ha trovato una scorciatoia, ovviamente ad personam…

    Portobuffolè, la provocazione del sindaco: “Premier cittadino onorario per tassarlo”
    Il primo cittadino del piccolo paesino trevigiano vorrebbe conferire la cittadinanza onoraria al presidente del consiglio Silvio Berlusconi per rimpinguare le casse comunali. Il sindaco Pdl Diego De Marchi spiega: “Solo con l’Ici della seconda casa, ci paghiamo i servizi di tutto il Comune”

  • Citazioni

    “vorrei capire cosa si intende in questo consesso per consenso politico: è bene saper se, specie in vista delle elezioni, esiste un criterio che distingue tra valore politico e valore numerico”.

    Roberto Soffritti durante il dibattito sul Palasport di Ferrara dopo che il Comune ha rinunciato alla spesa di 8 milioni di euro (che non aveva) per spenderne solo 1,8 per aumentare i posti e ristrutturare quello vecchio.

    Da Estense.com.