
Immigrati, nessun limite negli alloggi pubblici
Immigrati, nessun limite negli alloggi pubblici
Scontro in Consiglio comunale, bocciati i due documenti di Forza Italia e Fdi E sulla sicurezza in zona Gad il Pd stoppa le aperture dell’assessore Modonesi
La Nuova Ferrara del 23/12/2014 ed. Nazionale p. 15
Niente clima natalizio ieri in Consiglio comunale, visto che su assegnazione degli alloggi pubblici e sicurezza la temperatura si è scaldata. Si partiva da un ordine del giorno di Forza Italia che chiedeva di valutare anche la continuità della residenza nel nostro Comune nelle graduatorie per gli alloggi pubblici (0,20 punti per ogni anno vissuto qui). A questo Fratelli d’Italia aveva aggiunto un emendamento per mettere un limite al numero di appartamenti assegnabili agli stranieri: una percentuale non superiore a quella dei cittadini stranieri residenti a Ferrara (oggi il 9,2%). «Valuteremo anche questo criterio – ha risposto il capogruppo Pd Luigi Vitellio ai forzisti -, ma andrà esaminato con tutti gli altri: oggi sarebbe opportuno che ritiraste il testo». Gli azzurri sono andati avanti: «ogni volta che presentiamo qualcosa a cui non può dire di no, il Pd ci chiede di ritirare le nostre proposte, mentre mi sarei aspettato che esprimesse nel merito la sua posizione» ha detto Matteo Fornasini. «Abbiamo le idee molto chiare: diciamo no perché prima dovevamo parlarne in commissione, dove ad esempio avrei chiesto cosa significa residenza continuativa» ha ribattuto Vitellio, aprendo la strada a un sarcastico intervento di Francesco Rendine (Gol): «concetti che a noi sembrano semplici non lo sono nella testa di chi governa la città, ed è grave. Continuativa significa senza interruzioni, per cui chi vive qui da dieci anni si vede assegnare 10 per 0,2 punti. Se volete ho la calcolatrice». Scontato l’appoggio del leghista Giovanni Cavicchi, Ilaria Morghen ha schierato anche il Movimento 5 stelle in appoggio ai due testi, entrambi bocciati: l’emendamento di Fdi con 10 sì (tutte le opposizioni, tranne la pentastellata Silvia Mantovani che ha preferito non votare) e 19 no, l’ordine del giorno forzista con 11 sì e 18 no. Ancora Spath aveva presentato una mozione in cui chiedeva al sindaco di riconoscere il ‘Problema sicurezza’ e usare la Municipale per affrontarlo. «Ci sono aspetti meritevoli, parliamone in commissione confrontandoci con forze dell’ordine, residenti e chi opera nell’integrazione, anche se la Municipale sta già facendo quello che chiedete» ha aperto l’assessore alla Sicurezza Aldo Modonesi, ma una stroncatura è arrivata dalla consigliera Pd Ilaria Baraldi: «Fratelli d’Italia sta cercando un nemico esterno per legittimarsi politicamente». «Non avremmo un problema insicurezza se non avessimo la legge Bossi-Fini e un problema droga se le sostanze fossero trattate come nel Colorado» le ha fatto eco Leonardo Fiorentini di Sel. Bocciata anche questa, coi 18 no della maggioranza, le tre astensioni dei pentastellati Mantovani, Morghen e Vitali e il sì degli altri 8 di opposizione. Gabriele Rasconi
dell’ipocrisia al governo (tre)
Se qualcuno ancora aveva dei dubbi che il provvedimento che prevede superpoteri ai sindaci sia una inutile (pericolosa) operazione di facciata, credo li abbia risolti leggendosi la prima ordinanza pensata dal sindaco Alemanno per dare un colpo di grazia alla criminalità nella capitale: “Vietato rovistare nei cassonetti“.
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