• La censura di Stato ci nasconde la verità su Edmondo De Amicis

    Spassosissima raccolta di verità leghiste direttamente da Radio Padania, raccolte dal prode Daniele Sensi nel post Anche i padani nel loro piccolo s’incazzano:

    “Una mia amica aveva l’occhio infiammato e il medico gli ha detto che è una malattia che si prende dagli immigrati. Loro convivono -specialmente quelli di una certa razza- con questo virus: lo vedete che hanno sempre gli occhi arrossati?”

    “Noi non siamo contro il voto agli immigrati, l’importante è che prima abbiano acquisito la cittadinanza italiana”.

    “La morìa di uccelli è causata dalle scie chimiche degli aerei: è in atto un progetto per sterminare l’umanità”. Risponde l’onorevole Carolina Lussana: “Chiederemo ai nostri esperti”.

    “Pub nel varesotto assume ragazza. Si richiede conoscenza dell’inglese e della lingua locale”.

    “Chi ha accusato Milano di farsi fare le magliette dalla Cina sappia che le magliette sono state fatte in Cambogia, che non c’entra nulla con la Cina e che anzi merita aiuto e rispetto per aver cacciato Pol Pot”.

    “Dio non vuole l’ingresso della Turchia in Europa”.

    “Cosa dicono del Piemonte negli Stati Uniti?”

    Giovane padano: “Anch’io anni fa pensavo a fare la guerra civile. Ma poi feci un sogno premonitore: Shakespeare che mi mostrava un campo di sangue, e ci ripensai”.

    “Noi leghisti siamo la crema della società”.

    “Ricordiamo il sito del settore cultura dei giovani padani che è cultura@giovanipadani.com”.

    “I giovani che protestano contro la legge sulle intercettazioni sono figli della cultura yuppie degli anni ’80”.

    “CLN? E che significa ‘sta sigla? Perché la sinistra parla così difficile?”

    “Gli alieni sono creature del diavolo: di notte mi vengono in casa a minacciare di morte”. Conduttore: “Prima di staccare lasci il suo numero in regia, che vogliamo ricontattarla”.

    “Giordano Bruno venne bruciato sul rogo perché aveva scoperto un codice alfanumerico col quale comunicare con gli extraterrestri” .

    “Io ho una passione per i treni, e la notte vado nelle stazioni a vedere i treni merce”.

    “Buona Padania, sono Cosmo, fratello in spirito di Gesù”.

    “Sono leghista dal 1987 e non ho mai pagato le tasse”.

    “E’ online il sito della Padania. Potete visitarlo con il vostro computer oppure, se siete di quelli fighi, con il vostro wordPad”.

    “Dire che non esiste la Padania è come dire che non esiste l’Etruria”.

    “Dietro certe donne, che con tutti i giovani che ci sono qua vanno a prendersi i negri e i marocchini, c’è un deliberato piano mondialista d’invasione dell’Europa”.

    “I carabinieri hanno moduli prestampati con su scritto RISERVATISSIMO sui quali annotare gli avvistamento UFO”.

    “Anche noi donne dobbiamo dimostrare di avercelo duro”.

    “Coloro che si permettono di giudicare gli uomini della Lega finiranno dannati” .

    “I milanesi hanno votato Pisapia perché non hanno ancora provato ciò che abbiamo provato noi qui a Torino: gli zingari che vengono a rubarci i pomodori”.

    “Davanti a casa mia è passato il solito negro, il solito negrone, ma uno di quelli con le treccine, ché quelli con le treccine hanno la faccia ancora più brutta”.

    “Voi che votavate Lega e che non la votate più, vergognatevi, perché state togliendo il pane ai vostri figli”.

    “Non comprate dai cinesi, che poi vi infilate l’orecchino e il giorno dopo vi cade l’orecchio”.

    “Il meridionale che viene al nord e solidarizza più con il tunisino che non con il milanese rompe il patto di unità nazionale”.

    “Se si leggono i giornali sembra che la Lega abbia perso; basta leggere invece la Padania per capire che le cose non stanno così”.

    “Esempio di chi non si è dato per perso e alla fine ha sventato il pericolo rosso” (conduttore a proposito di Rocky IV).

    “Berlusconi ha baciato la mano di Gheddafi perché ha tanto amore nel cuore e vuole portare la pace nel mondo”.

    “Ieri sul Corriere della Sera c’era un imbarazzante articolo di tal Aldo Grasso”.

    Salvini: “Cosa stai armeggiando lì con le mani sotto il tavolo?”. Lei: “C’è un cosino che non entra”.

    “Ma non possiamo dichiarare guerra alla Tunisia?”

    “Anche gli uccelli cantano in dialetto”

    “Scusate, ma qui certi negozi hanno già messo fuori le bandiere italiane: ma possono venderle prima del 17?”.

    “La Scala è per i padani ciò che il Festival di Sanremo è per gli italiani”.

    “Una donna verrà giudicata per tutta la vita in base alla sua bellezza, quindi la bellezza va insegnata a scuola: la bellezza è educazione civica”.

    “Sul Sinai Mosè ha incontrato un UFO”.

    “Il problema è che molti padani hanno sviluppato la sindrome di Stoccolma e si credono italiani”.

    “I padani non sono chiusi in se stessi, anzi vogliono andare in giro per il mondo in cerca del senso dell’esistenza”.

    “La teoria evoluzionistica che ci insegnano a scuola è una balla”.

    “Ho fatto alcune ricerche: un mio avo era compagno di Alberto Da Giussano”.

    “I cherubini erano in realtà macchine volanti con propulsori circolari nel di dietro”.

    “La censura di Stato ci nasconde la verità su Edmondo De Amicis”.

  • Cos’è l’Insubria

    Alle elementari non ce l’hanno spiegato quelle comuniste delle nostre maestre. Per fortuna c’è Daniele Sensi che ce lo spiega, e ci spiega la lotta intestina e separatista dentro la Lega…

    In Padania è Notte dei lunghi coltelli

    Il consiglio federale della Lega Nord (ovvero Umberto Bossi) ha dunque scomunicato Terra Insubre, l’associazione culturale varesina che 1) declina il presidio identitario in chiave “piccolo padana” (la supposta “Insubria” comprenderebbe la Lombardia occidentale, il Piemonte orientale e la Svizzera italiana); 2) condivide il proprio logo con le nuove estreme destre europee; 3) ogni anno organizza un festival dagli sponsor eccellenti; 4) annovera tra i propri iscritti il ministro Maroni.

  • Dio li fa, poi li accoppia…

    Montanari e lo scalone (da Estense.com)

    Montanari e lo scalone (da Estense.com)

    “Il mezzo può essere paragonato a un seme, il fine a un albero; e tra mezzo e fine vi è esattamente lo stesso inviolabile nesso che c’è tra seme e albero.”
    Ghandi

    Il Signor Montanari torna agli onori della cronaca telematica, dopo la sua intervista a byoblu. Per chi non l’avesse impresso nella memoria, si tratta dello stesso che aveva più volte attaccato amministratori Verdi ferraresi, in particolare sulla questione micropolveri. Anche direttemente dallo scalone municipale, accompagnato allora dal certificatore Grillo, suffragando la sua arringa con i suoi meriti scientifici.

    Beh, l’intervista in cui Montanari se la prende un po’ con tutti, ha suscitato un piccolo polverone. L’Onlus che aveva acquistato il microscopio con le donazioni ricevute durante il suo tour con Grillo, e che successivamente se lo era ripreso, si trova costretta a annunciare querela al sig. Montanari. Tutto questo ha suggerito a una giornalista Valeria Rossi a fare il punto sulla vicenda. Vediamo cosa riesce a concludere la giornalista del Ponente, che con trasparenza certo non nasconde le sue passate simpatie per Montanari:

    a) il dottor Montanari lamentò la sottrazione di un microscopio che in realtà era ancora in uso a sua moglie per le proprie ricerche;
    b) raccontò a Beppe Grillo la storia delle merendine inquinate e permise a Grillo di basare, su questa “scoperta”  che in realtà non aveva alcun fondamento scientifico, una serie di spettacoli mirati alla raccolta di fondi per un nuovo microscopio;
    c) a raccolta terminata e microscopio acquisito, negò la validità delle ricerche sulle merendine attribuendo a Grillo la responsabilità di aver “capito male, perché non era uno scienziato”.

    Certo tre indizi non fanno una prova. In Tribunale, e qui di indizi ne abbiamo forse un po’ di più (ad esempio le ricerche “fantasma” per l’UE). E poi non stiamo dando un giudizio penale, ma per quel che mi riguarda semplicemente politico, e forse etico. Di certo è l’ennesima prova che ultimamente chi grida più forte, e possibilmente la spara più grossa sul breve, termine ha la meglio. Salvo smentite successive.

    La frase di Ghandi citata in apertura ha un senso per me importante, vedremo se il tempo mi darà ragione…

    In queste ore guardacaso scoppia anche un altro piccolo caso che interessa Grillo e la blogosfera, perfettamente sintetizzato da Ladri di Marmellate:

    “Daniele Sensi s’è un po’ scocciato perché il comico ha usato un suo video senza citarne la fonte. Però le pubblicità dei suoi dvd non se l’è dimenticate

    Come dire: dio li fa, poi li accoppia.

    PS: Qualcuno se li mette pure in curriculum.

  • Essere verde: ufo, ufologia e padanità

    borghezioDiamine. Io forse ho sbagliato verde. Dopo questa di Borghezio quasi quasi mi aggrego all’altra allegra brigata verde.

    E dire che dovrebbe essere contento se ci invadessero mai degli esseri verdi da Marte…

    Come puo’ non essere spassosa una trasmissione di Radio Padania dal il titolo: ufo, ufologia e padanità?

    Dal Blog di Daniele Sensi che non ringrazierò mai abbastanza…

    “Chiederò in sede europea che tutti gli stati membri tolgano il segreto apposto sugli avvistamenti Ufo, e mi adopererò affinché anche coloro che ci rappresentano al Consiglio d’Europa facciano la stessa cosa”. Lo ha dichiarato Mario Borghezio su Radio Padania Libera, nel corso di una trasmissione dedicata ai rapporti tra “padanismo e vita extraterrestre”.

    L’europarlamentare leghista (che s’è detto sicuro “di una volontà politica tesa ad oscurare gli avvistamenti di dischi volanti”, una congiura del silenzio che coinvolgerebbe “Stati Uniti, Russia, Nato e le nostre stesse autorità militari”) ha anche annunciato la prossima costituzione, a Milano, di un gruppo di lavoro che lo supporti in questa nuova battaglia. “Tutti devono poter prendere visione di tali documenti, per poter arricchire la propria conoscenza universale, scientifica e politica”, ha detto Borghezio.

    La trasmissione rientra in un ciclo di appuntamenti radiofonici inaugurato agli inizi di agosto da Andrea Rognoni (conduttore che all’indomani del terremoto in Abruzzo seppe distinguersi interpretando quel dramma come presagio di un’imminente islamizzazione dell’Europa) e da Alfredo Lissoni, già volto di Telepadania.

    Tra telefonate di sostenitori leghisti che abitualmente scorgono alieni prelevare campioni di flora nei boschi del torinese, e contributi di segretari delle sezioni locali del Carroccio (Ugo Palaoro, ex assessore alla cultura e segretario della Lega Nord di Stresa) appassionati al fenomeno dei cerchi nel grano ed impegnati in una personale lotta contro i mistificatori che attribuiscono i crop circle all’opera notturna di qualche buontempone, scopo di Rognoni e di Lissoni è quello di contrastare la disinformazione operata da divulgatori come Piero Angela e da accademici come Margherita Hack, personaggi che in nome dell’illuminismo arrivano a negare l’evidente (“Purtroppo questa è la cultura di sinistra: tutti i grossi scettici sono militanti di sinistra”). Più che alla Scienza (“troppo legata al Potere”) occorre quindi rifarsi alla Tradizione -sollecitano i due conduttori- quella stessa tradizione “che testimonia di avvistamenti Ufo, in padania (l’area in cui si ha il più alto numero di ufologi), già a partire dal ‘500”.

    Qualche scettico, però, c’è pure tra i radioascolatori, e taluni telefonano in trasmissione per chiedere come mai gli alieni dovrebbero macinarsi tanti anni-luce di viaggio per poi, una volta arrivati qui, passare tutto il tempo a nascondersi. Ma coloro che hanno imparato a giostrarsi tra i tranelli del criticismo illuministico hanno pronta la replica: “Gli extraterrestri sanno che un loro atterraggio palese e pubblico sarebbe all’origine di una sicura crisi di panico, ecco perché ci inviano segnali gradatamente”.

    Replica che fa il paio con l’affermazione di un colonnello dell’aeronautica militare (ospite in studio) per il quale i governi occidentali “non vogliono dirci la verità poiché non possono fornire risposte che non siano destabilizzanti per la cultura e per l’assetto economico delle nostre società”.

    Gli attori di simile complotto oscurantista dovranno però ora vedersela con l’onorevole Borghezio. I fautori dell’amicizia universale non hanno tuttavia motivo di inquietarsi: mai un leghista chiederà il permesso di soggiorno ad un (altro) omino verde.

    Daniele Sensi