• Costi della politica: quando i ricchi tagliano ai poveri

    Il taglio dei costi della politica, gli enti locali e la partecipazione.

    Quando i politici “ricchi” tagliano ai “poveri” e mettono a rischio la partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica.

    Ecco l’articolo che Giornalettismo.com ha gentilmente ospitato.

  • Questa volta lo scusiamo. Ma anche no.

    “A me non mi detronizza nessuno io vado avanti, per il bene dell’Italia”.

    Se addirittura il padre della democrazia american Thomas Jefferson in una delle stesure della Dichiarazione d’indipendenza scrisse “sudditi” nel rivolgersi ai compatrioti delle colonie britanniche, come scandalizzarsi di fronte al nostro Presidente del Consiglio che teme di essere detronizzato da un trono che mi pare non esista più da 60anni?

    L’unica differenza è che sembra che Jefferson si sia subito corretto, cancellando il termine e sostituendolo con “cittadini”, mentre il nostro, di solito pronto ad autosmentirsi anche nel giro di poche ore, stavolta non si è degnato di scomodare Bonaiuti.

    Questa volta lo scusiamo, del resto è un po’ nervoso, ed in fondo oggi è il 4 luglio.

    Ma anche no.

  • Sandro Pertini: appello ai giovani

    http://www.youtube.com/watch?v=qe5ztZdYvPg&feature=player_embedded

  • rivoluzione verde

    persepolisUna telefonata, i militari in una stanza, il risultato cambiato. Questo il racconto del regista Makhmalbaf e della scrittrice Satrapi oggi in conferenza stampa con Daniel Cohn Bendit. Dal Corriere della Sera. La diretta su Repubblica.it. Non è troppo difficile capire con chi stare.

    conferenza stampa al parlamento europeo a bruxelles
    «Colpo di Stato, Ahmadinejad ha il 12%»
    La denuncia del regista Makhmalbaf e della scrittrice Satrapi, che hanno mostrato i presunti risultati veri

    BRUXELLES – In Iran c’è stato un colpo di Stato che ha spodestato Mousavi, vero vincitore delle elezioni presidenziali del 12 giugno. Lo hanno detto due noti intellettuali iraniani, il regista Mohsen Makhmalbaf, che è rappresentante ad honorem di Mousavi, e la scrittrice Marjani Satrapi, autrice del libro a fumetti «Persepolis». Hanno parlato alla stampa nella sede del Parlamento europeo a Bruxelles, nel corso di una conferenza del leader verde Daniel Cohn-Bendit.

    «AD AHMADINEJAD IL 12%» – A sostegno della loro tesi, Makhmalbaf e Satrapi hanno presentato un documento in fotocopia che sarebbe una certificazione del risultato del voto della Commissione elettorale iraniana. A Mousavi risultano assegnati 19.075.423 voti, 13.387.103 a Mehdi Karrubi, ex presidente del Parlamento, e soltanto 5.498.217 a Mahmoud Ahmadinejad. Non vi sono però certezze sull’autenticità del documento. «Ahmadinejad ha avuto solo il 12%, non il 65% dei voti» denuncia Satrapi. E Makhmalbaf: «Alla fine dello spoglio dei voti Mousavi fu chiamato dalla Commissione elettorale che gli comunicava la vittoria e gli diceva di prepararsi per il discorso. Poco dopo alcuni militari sono entrati nel suo ufficio, gli hanno detto che non avrebbero consentito una rivoluzione verde. Poi, la televisione di Stato ha annunciato la vittoria di Ahmadinejad». Makhmalbaf ha esortato «la comunità internazionale a non riconoscere ufficialmente la vittoria di Ahmadinejad. «Se qualcuno si chiedeva se il popolo iraniano è pronto per la democrazia, la risposta è sì, lo abbiamo espresso nel voto, ma siamo stati derubati del voto. Ora abbiamo bisogno del sostegno internazionale».

  • lezione in piazza, per la democrazia e la costituzione

    Ricevo e volentieri pubblico:

    PER DIFENDERE LA DEMOCRAZIA E LA COSTITUZIONE

    A.N.P.I.  e GENTEDISINISTRA  hanno proposto a tutte le associazioni, movimenti, forze politiche e sociali, a tutti i democratici,

    UNA LEZIONE PUBBLICA IN PIAZZA COME CI HA INSEGNATO L’”ONDA”

    Sabato 28 febbraio in piazza Municipale alle ore 16,00 con due docenti della facoltà di giurisprudenza di Ferrara: il costituzionalista Prof. Andrea Pugiotto ed il comparatista prof. Alessandro Somma.

    Hanno aderito: A.N.P.I., Gentedisinistra, CGIL, CIDI, UDI, ARCI, Comitato Scuola Pubblica, Comitato Ferrara per la Costituzione, Movimento per la Sinistra, Verdi, Italia dei Valori, Grilli Estensi, Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Gruppo Consigliare Provinciale del Partito Democratico, Coordinamento Studenti Giurisprudenza – Onda Ferrara.
    In questi giorni è in corso un forsennato attacco alla Costituzione ed alla democrazia. Il governo ha strumentalizzato  il povero corpo di Eluana per minare la Costituzione e il ruolo di garanzia del Capo dello Stato, annullare per decreto sentenze definitive della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione, annullare il ruolo della magistratura e così minare la fondamentale divisione dei poteri dello Stato che garantisce la democrazia.  Il Parlamento ormai lavora solo per approvare i decreti governativi ed è di fatto esautorato dei suoi poteri.
    Tutto ciò si inserisce in un più ampio disegno eversivo ed anticostituzionale.
    La legalizzazione delle cosiddette “Ronde” ci sottopone  al potere di intervento di ronde di partito, che ricordano troppo vivamente la legalizzazione delle camice nere nel ventennio fascista; la cosiddetta riforma del sistema giudiziario, blocca i poteri di indagine della magistratura e la sottopone di fatto al controllo del governo; viene compressa la libertà di stampa; si propone la limitazione del diritto di sciopero sancito dalla Costituzione; si legalizza la delazione dei medici nei confronti degli immigrati clandestini violando un principio di umanità ed il diritto costituzionale alla salute;  si pretende di imporre per legge la volontà delle gerarchie ecclesiastiche contro la libertà di ognuno di decidere sul proprio corpo e la dignità della propria vita, in spregio alla laicità dello Stato; l’attacco alla scuola pubblica viola infine un’altro fondamentale principio costituzionale.
    L’elenco potrebbe continuare. Siamo di fronte ad un’emergenza democratica. E’ necessario che tutti ne acquisiscano consapevolezza e reagiscano subito.
    Organizziamo perciò una prima iniziativa pubblica con la forma della “lezione” in piazza, come ci ha insegnato a fare il  movimento nella scuola.
    Sabato 28 febbraio alle ore 16,00 in Piazza Municipale, lezione per la Costituzione e la democrazia con il costituzionalista prof. Andrea Pugiotto ed il comparatista prof. Alessandro Somma, entrambi della facoltà di giurisprudenza di Ferrara. Siamo certi che tutti i democratici aderiranno a questa proposta di dissenso civile nei confronti di una politica che sta erodendo i principi stessi della convivenza.

    A.N.P.I

    GENTEDISINISTRA

  • vi ricorda qualcosa?

    Del resoconto di Curzio Maltese sui fatti di piazza Navona di ieri, vorrei evidenziare, giusto perchè mi ricorda qualcosa, un passaggio:

    È quasi mezzogiorno, una ventina di caschi neri rimane isolata dagli altri, negli scontri. Per riunirsi ai camerati compie un’azione singolare, esce dal lato di piazza Navona, attraversa bastoni alla mano il cordone di polizia, indisturbato, e rientra in piazza da via Agonale. Decido di seguirli ma vengo fermato da un poliziotto. “Lei dove va?”. Realizzo di essere sprovvisto di spranga, quindi sospetto. Mentre controlla il tesserino da giornalista, osservo che sono appena passati in venti. La battuta del poliziotto è memorabile: “Non li abbiamo notati”.

    Dal gruppo dei funzionari parte un segnale. Un poliziotto fa a un altro: “Arrivano quei pezzi di merda di comunisti!”. L’altro risponde: “Allora si va in piazza a proteggere i nostri?”. “Sì, ma non subito”. Passa il vice questore: “Poche chiacchiere, giù le visiere!”. Calano le visiere e aspettano. Cinque minuti. Cinque minuti in cui in piazza accade il finimondo. Un gruppo di quattrocento di sinistra, misto di studenti della Sapienza e gente dei centri sociali, irrompe in piazza Navona e si dirige contro il manipolo di Blocco Studentesco, concentrato in fondo alla piazza. Nel percorso prendono le sedie e i tavolini dei bar, che abbassano le saracinesche, e li scagliano contro quelli di destra.

    Da Repubblica.it

  • In giardino con il Tibet. Domenica 10 agosto.

    Con il Patrocinio del Comune di Ferrara e Provincia di Ferrara
    Con la collaborazione della Circoscrizione Centro Cittadino

    In giardino con il Tibet

    Dal Giardino delle Duchesse, in concomitanza con l’inaugurazione dei Giochi Olimpici di Pechino, un messaggio di pace e di nonviolenza per la libertà e la democrazia per tutti i tibetani e per tutti i cinesi.

    Ferrara
    Giardino delle Duchesse
    via Garibaldi, 6.
    Domenica, 10 Agosto – Ore 18.00.

    Intervengono:
    Gabriele Piana
    Monaco dell’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia

    Bruno Mellano
    Presidente di Radicali Italiani
    già coordinatore dell’intergruppo parlamentare per il Tibet

    Matteo Mecacci
    Coordinatore dell’intergruppo parlamentare per il Tibet

    Karma Chopel
    Presidente del Parlamento Tibetano in esilio

    Porterà un saluto
    Leonardo Fiorentini
    Presidente della Circoscrizione Centro Cittadino

    Rincen, dell’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, eseguirà un Mandala su carta.

  • Meglio un partito o una corrente?

    Eh sì, in un partitone come il PD – come era prevedibile –  non possono che nascere correnti. Tali da metter in discussione anche l’entrata nel Governo Ombra (minchia che invenzione!) da parte di Bersani. Ma è meglio un partito o una corrente? Sarò un decrepito da prima repubblica, ma io continuo a preferire un partito…

  • Fateci firmare!!!!!

    Fantastico, geniale, da Wittgenstein. Fateci firmare! 😉

    COMUNICATO STAMPA
    Referendum truffa del 1866 di annessione del Veneto all’Italia: i giovani padani raccolgono firme in tutte le città venete per istituire una commissione regionale d’inchiesta. Gazebo a Verona, in Piazza Bra, dalle ore 15.30 di domani?
    Si è tenuta oggi, in Comune, a Verona, la conferenza stampa del Movimento Giovani Padani Veronesi, sull’iniziativa prevista per sabato 20 Ottobre che si svolgerà in tutte le Città del Veneto.
    Oggetto della manifestazione è il referendum che nel 1866, e precisamente il 21/22 Ottobre, sancì l’annessione del Veneto all’Italia.
    Il Consigliere Comunale, Lorenzo Fontana, vice-coordinatore federale del Movimento Giovani Padani afferma: “…in vista del 141? anniversario dell’annessione del Veneto all’Italia, abbiamo deciso di fare una raccolta firme in tutto il Veneto per chiedere alla Regione di istituire una commissione che faccia chiarezza su questo fatto storico.
    Infatti, dai dati del referendum, risulta che il 99,99% dei cittadini che si recarono a votare dissero ‘SI’’ all’annessione del Veneto all’Italia. In tutto il Veneto, solo 69 persone furono contrarie e a Verona solo 5. Il risultato lascia perplessi, tanto che i dubbi sulla regolarità di questo voto sono fortissime.
    Sembra infatti che si votasse con due schede di colore diverso, una per il ‘sì’ e una per il ‘no’, da inserire in due urne differenti, con pressioni fortissime per il voto favorevole.
    Chiediamo, quindi, che questa commissione, da istituirsi, verifichi puntigliosamente i fatti su una pagina di storia che a scuola ci viene presentata con la classica faziosità pro-risorgimentale”.
    Damiano Buffo, coordinatore provinciale del Movimento Giovani Padani Veronesi, ricorda che: “sabato 20 Ottobre inizierà la raccolta firme anche a Verona dalle 15:30 alle 19:00; saremo in Piazza Bra’ con il nostro gazebo e divulgheremo anche materiale informativo sull’argomento, nella speranza di far riflettere i veronesi ed i Veneti. È importante conoscere il passato, per capire il presente e i problemi attuali”.
    “Di una cosa siamo sicuri”, conclude Lorenzo Fontana: “se il referendum si tenesse oggi, dopo aver conosciuto per 141 anni lo stato italiano, i ‘NO’ sarebbero sicuramente molti di più, probabilmente la maggioranza”!

    Segnalo invece da qui il testo di un’altra petizione, sullo stessa tema, ma ben più radicale

    “Noi, Popolo Veneto, chiediamo che il referendum del 21 ottobre 1866, avente come oggetto l’unione o meno del Veneto all’Italia, venga rifatto, in quanto il medesimo non si è svolto secondo gli accordi internazionali bensì in violazione anche delle più elementari regole democratiche.
    Inoltre, chiediamo che, sotto la supervisione dell’ONU, i Rappresentanti di Francia, Austria, Italia e del Veneto Serenissimo Governo istituiscano un tavolo di trattative per stabilire le modalità e le regole d’indizione del nuovo referendum.”