• Il Front National da Jean-Marie a Marine Le Pen

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    Mercoledì 8 aprile 2015 ore 17,30
    Sala dell’Arengo
    Palazzo Municipale | P.tta Municipale 2 | Ferrara

    Presentazione del libro di Nicola Genga
    Il Front National da Jean-Marie a Marine Le Pen
    La destra nazional-populista in Francia

    Ne discute insieme all’autore
    Pietro Pinna storico
    Introduce e coordina
    Leonardo Fiorentini consigliere comunale

    Che cosa ci dice il Front national della Francia di oggi? E come collocare il “fenomeno Le Pen” nel panorama delle democrazie contemporanee? Fondato nel 1972, il FN è dagli anni’80 un attore politico di rilievo. Di recente, alcuni eventi hanno inciso sul suo riposizionamento: la presidenza Sarkozy, che ha radicalizzato il discorso della destra neogollista; la staffetta tra Jean-Marie e Marine Le Pen al congresso di Tours del 2011; le vittorie di François Hollande e dei socialisti nelle elezioni 2012; le europee 2014, che hanno visto il FN primeggiare in Francia. L’oggetto di studio viene qui inquadrato come caso di nazional-populismo ed esperienza ideologicamente radicata “a destra”, allo scopo di analizzarne l’evoluzione e ipotizzare futuri sviluppi.

    Nicola Genga è dottore di ricerca in “Linguaggi politici e comunicazione” e cultore della materia in Scienza politica nel Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della “Sapienza” di Roma. Collabora con il Centro per la Riforma dello Stato e ha svolto attività di ricerca nelle università “Paris V René Descartes” e “Paris Est Créteil Val de Marne”. È membro dello Young Academics Network della Foundation for European Progressive Studies (FEPS) di Bruxelles. Tra le sue pubblicazioni: Le parole dell’Eliseo. I discorsi dei presidenti francesi da Giscard d’Estaing a Sarkozy, Aracne, 2012, “Populismo alla francese: dal mito del popolo al peopolisme”, Democrazia e diritto, n. 3-4, 2010. Ha curato, con Francesco Marchianò, Miti e realtà della Seconda Repubblica, Ediesse, 2012.

    In collaborazione con il
    Gruppo Consiliare Sinistra Ecologia e Libertà del Comune di Ferrara

    cartolina-lepen-web.

  • Cos’è l’Insubria

    Alle elementari non ce l’hanno spiegato quelle comuniste delle nostre maestre. Per fortuna c’è Daniele Sensi che ce lo spiega, e ci spiega la lotta intestina e separatista dentro la Lega…

    In Padania è Notte dei lunghi coltelli

    Il consiglio federale della Lega Nord (ovvero Umberto Bossi) ha dunque scomunicato Terra Insubre, l’associazione culturale varesina che 1) declina il presidio identitario in chiave “piccolo padana” (la supposta “Insubria” comprenderebbe la Lombardia occidentale, il Piemonte orientale e la Svizzera italiana); 2) condivide il proprio logo con le nuove estreme destre europee; 3) ogni anno organizza un festival dagli sponsor eccellenti; 4) annovera tra i propri iscritti il ministro Maroni.

  • …ogni tanto…

    Dall’Avvenire, via Diary

    “La politica deve avere la forza non dico di fare pulizia, ma di stare attenta al proprio interno. La mafia si combatte con il coraggio delle scelte, la mafia non è di sinistra o di destra, ma ama il potere e occorre avere la consapevolezza e la responsabilità di chi è stato eletto di dire ogni tanto qualche no”

    Renato Schifani, Avvenire, 07.08.2008

  • Non-Notizie della settimana

    verdiLa notizia della settimana non può essere la paura di vincere dell’Inter, perchè non è una notizia. Come non può esserlo, purtroppo, la disfatta del Bologna, che ci ha ormai abituato nell’ultimo decennio ai finali di stagione disastrosi. Potrebbe esserlo invece la probabile ultima partita arbitrata da Farina: non mi ha mai convinto come arbitro, e non solo per quel bologna-spal di tanti anni fa: ma io, come tutti, “non parlo mai di arbitri”.

    Sul fronte politico, preso atto che il fascismo ha modernizzato l’Italia, la non-notizia a destra è il fuoco di fila, interno ed esterno, sulla giovane pupilla del Silvio nazionale, la rossa Brambilla. Sempre a Destra il capolavoro veltroniano permetterà a Tremonti di far quel che vuole con il tesoretto, che infatti non c’è più: manco hanno fatto in tempo a cambiare la targhetta sulla porta…

    A sinistra l’ultima non-notizia: i Verdi cambiano per non cambiare. Tragicomica conclusione del Consiglio Federale Nazionale, che ha deciso di protrarre l’agonia dell’unico partito italiano che ha saputo cogliere con largo anticipo i temi e le soluzioni ai problemi di questo secolo. E che rimane ostaggio delle cordate di tessere.

  • Uffici stampa

    centoIn quel di Cento succedono cose strane e divertenti. Come la giunta Tuzet (AN) che cade sul bilancio, e l’ex candidato del centro-sinistra (verdi esclusi, guardacaso) che offre una stampella alla destra e poi viene costretto a fare retromarcia dai suoi.

    Ma la cosa più divertente della settimana è secondo me il comunicato stampa dell’ufficio stampa del Comune centese che interviene sul caso dei manifestini a sostegno della giunta centese affissi da ignoti sui tabelloni elettorali:

    Manifesti abusivi a Cento

    E’ di ieri la notizia ed anche il fatto che alcune persone, rigorosamente anonime, hanno affisso negli spazi elettorali un manifesto con il logo del PDL il cui contenuto era palesemente a difesa della Giunta, mentre in realtà ne faceva esattamente il danno. Infatti nessuno della Giunta, men che meno il Sindaco, era al corrente né dell’iniziativa né dei contenuti, su quali non è d’accordo, che tra l’altro hanno indignato anche i livelli superiori dei principali partiti che sostengono questa amministrazione. Con la presente nota quindi smentiamo categoricamente ogni coinvolgimento della attuale amministrazione. I manifesti sono opera di anonimi contro cui l’amministrazione stessa ha operato in modo che i Vigili Urbani lì oscurassero immediatamente poiché privi di ogni regola di legge per la identificazione degli autori.
    Ufficio stampa del Comune di Cento

    L’ho riletto più volte, imbarazzato dalla costruzione logica e grammaticale del testo. Non che io abbia particolare familiarità con l’italiano ma ho avuto sinceramente dei dubbi sull’autenticità del contenuto e della firma. Invece risulta essere realmente l’espressione del pensiero della giunta di AN e Lega Nord (e altri) che amministra il Comune. Che ne direste se la Provincia promuovesse un corso di italiano per gli uffici stampa?

  • Al voto, al voto…

    centoSe mai vi siete chiesti in questi giorni che fine farà il nostro paese, beh qualche anticipazione arriva da Cento, dove nei giorni passati solo l’intervento del Capo (in questo caso Balboni) ha limitato la rincorsa a destra per arginare la fuga di Storace. Invece a Roma tutto come previsto, Marini lascia il cerino, lasciatogli dalla fine strategia del PD, e ce lo rifila a noi, costretti ad andare a votare con una legge che fa schifo, con dei candidati che non saranno molto meglio e con l’unica speranza di ritrovarci con un Senato a parti invertite. Sempre che il PD non vada da solo