
Digitale terrestre: difficoltà nella ricezione delle trasmissioni del segnale televisivo
Il sottoscritto consigliere comunale
PREMESSO
- che da alcuni anni, non senza difficoltà, il nostro paese è passato alla trasmissione digitale del segnale televisivo;
- che in particolare al momento dello switch-off nella nostra città si sono avuti seri problemi e molti concittadini sono stati costretti ad interventi, spesso onerosi, sugli impianti di ricezione, ripetuti anche a causa dello spostamento di alcuni ripetitori.
CONSIDERATO
- che da molte settimane, in alcune zone dell’entro-mura cittadino, il segnale digitale terrestre – compreso quello del servizio pubblico – scompare o diviene di difficile ricezione, in particolare nelle fasce serali.
TENUTO CONTO
- che la nostra città storicamente risulta fra le più “fedeli” contributrici agli introiti del canone televisivo pubblico;
- che tali disservizi, oltre a generare costi per gli utenti (interventi sulle antenne o installazione di impianti di ricezione satellitare) rendono ancora più impopolare – al di là dell’interpretazione attuale sull’oggetto della tassa – la corresponsione del canone per un servizio che pur pubblico, si riceve “a singhiozzo”.
INTERPELLA
l’amministrazione al fine di conoscere se sia a conoscenza delle cause di tali disservizi e se abbia intenzione di intervenire presso Ministero e società competenti per garantire a tutti i nostri concittadini la fruizione del servizio pubblico televisivo.
Si richiede risposta scritta.
Ferrara, 14 novembre 2016
Il Presidente del Gruppo Consiliare
Leonardo Fiorentini
L’impatto ambientale dello switch off
Quale è l’impatto ambientale legato al passaggio al digitale terrestre, il famoso switch off? Quanti televisori, in questa occasione, finiscono tra i rifiuti? E le amministrazioni locali possono fare qualcosa per ridurre i danni? Se lo è chiesto Leonardo Fiorentini, consigliere ecologista nella Circoscrizione 1 di Ferrara che ha presentato una mozione in tal senso.
Il documento prende spunto da esperienze positive come quella ferrarese del riutilizzo del materiale informatico da parte di TiRicicloPC o quella del Comune di Bressanone che in occasione del passaggio dal segnale analogico al digitale ha attivato un servizio per la popolazione più anziana curato dagli studenti di due scuole professionali, i quali si sono recati a domicilio dei richiedenti per l’installazione, la sintonizzazione e la comprensione dei nuovi decoder e dei nuovi telecomandi.
Così i Verdi hanno chiesto alla Circoscrizione e all’amministrazione comunale di mettere in campo azioni volte a limitare al massimo i danni ambientali e sociali dovuti al cambio di tecnologia di trasmissione.
«Nonostante i regolamenti sui rifiuti elettronici prevedano già il ritiro gratuito della tv – spiega il presidente del gruppo consiliare dei Verdi in Circoscrizione 1 – nelle regioni dove il passaggio al digitale è già avvenuto gli abbandoni di televisori in modo non corretto, ad esempio di fianco ai cassonetti o peggio a fianco delle strade, si sono moltiplicati. E spesso i televisori gettati, anche in modo corretto, potrebbero essere ancora utilizzabili come postazioni di videoproiezione, ad esempio nelle scuole del territorio. L’altra questione – conclude il consigliere ecologista – è quella riguardante le antenne, che spesso hanno bisogno di un intervento di orientamento o di adeguamento. Potrebbe essere l’occasione giusta per promuovere un sistema di tariffe agevolate per coloro che, ad esempio accorpandole, decidono di diminuire l’impatto visivo delle antenne sui tetti del centro storico».
Michele Scotti su Terra del 28 maggio 2010.
Ridurre il danno del Digitale Terrestre
Il danno della televisione alla cultura del nostro paese è ormai fatto. E poco possiamo farci, soprattutto noi piccoli consiglieri di quartiere. Però siccome qualche idea buona ancora ce l’abbiamo, e qualche altra la copiamo volentieri, ispirato da un vecchio post di alcuni amici di tastiera in giro per il web ho prodotto questa mozione volta a limitare almeno i danni – ambientali in primis – derivanti dalla conversione digitale dei sistemi di trasmissione televisiva: riutilizzo, rigorosamente in loco, dei televisori funzionanti, avvio al ciclo di recupero dei RAEE, accorpamento delle antenne e giovani che aiutano gli anziani a risintonizzare televisori e installare decoder. Il tutto ovviamente copyleft.
Qui trovate il comunicato stampa, qui il documento che potete anche scaricare in pdf.
Digitale Terrestre. Riduciamo il danno.
Se per quanto riguarda il danno culturale prodotto dalla televisione italiana sulla popolazione le amministrazioni locali purtroppo possono fare ben poco, qualcosa in più possono fare per ridurre il danno ambientale e sociale prodotto dal passaggio al digitale terrestre previsto fra ottobre e novembre di quest’anno.
Questo il senso della mozione promossa da Leonardo Fiorentini, consigliere ecologista nella Circoscrizione 1, sulla “riduzione del danno derivante dal futuro passaggio al Digitale Terrestre”. Il documento prende spunto da esperienze positive come quella ferrarese del riutilizzo del materiale informatico da parte di TiRicicloPC o quella del Comune di Bressanone che in occasione dello switch off dal segnale analogico al digitale ha attivato un servizio per la popolazione più anziana curato dagli studenti di due scuole professionali, i quali si sono recati a domicilio dei richiedenti per l’installazione, la sintonizzazione e la comprensione dei nuovi decoder e dei nuovi telecomandi. I Verdi propongono così alla Circoscrizione e all’amministrazione comunale azioni volte a limitare al massimo i danni ambientali e sociali dovuti al cambio di tecnologia di trasmissione.
“Nonostante i regolamenti sui rifiuti elettronici prevedano già il ritiro gratuito della tv – spiega il presidente del gruppo consiliare dei Verdi in Circoscrizione 1 – nelle regioni dove il passaggio al digitale è già avvenuto gli abbandoni di televisori in modo non corretto, ad esempio di fianco ai cassonetti o peggio a fianco delle strade, si sono moltiplicati. E spesso i televisori gettati, anche in modo corretto, potrebbero essere ancora utilizzabili come postazioni di videoproiezione, ad esempio nelle scuole del territorio. L’idea è di informare i cittadini di come smaltire correttamente il vecchio tv, riutilizzare in loco ciò che è riutilizzabile ed avviare alla filiera del RAEE il restante materiale al fine di prevenire i danni ambientali dovuti all’abbandono incontrollati dei televisori.”
“L’altro aspetto – continua Fiorentini – è legato all’approccio, soprattutto della popolazione più anziana, con il nuovo sistema, in particolare qualora si aggiunga il decoder con relativo telecomando. In Trentino Alto Adige hanno promosso una bella iniziativa, che ha coinvolto gli studenti di due istituti tecnici che si sono resi disponibili a recarsi a casa dei cittadini oltre i 65 anni di età che hanno chiesto un aiuto tecnico per montare il decoder o sintonizzare la Tv digitale. La nostra Circoscrizione è la più anziana della città, credo sarebbe utile lavorare sulla traccia di quanto già fatto altrove, perchè anche questo sarebbe un bel modo di fare incontrare diverse generazioni, troppo spesso in contrapposizione.
“L’ultima questione – conclude il consigliere ecologista – è quella riguardante le antenne, che spesso hanno bisogno di un intervento di orientamento o di adeguamento. Potrebbe essere l’occasione giusta per promuovere da parte dell’amministrazione comunale, in collaborazione con gli operatori del settore, un sistema di tariffe agevolate per coloro che, ad esempio accorpandole, decidono di diminuire l’impatto visivo delle antenne sui tetti del Centro Storico della Città Patrimonio dell’Umanità”.
Scarica il documento in formato pdf: digitaleterrestre.pdf.
Riduzione del danno derivante dal futuro passaggio al Digitale Terrestre
Oggetto: proposta di mozione sulla “riduzione del danno derivante dal futuro passaggio al Digitale Terrestre”.
Il consiglio della Circoscrizione 1, riunito in data __________________
premesso che
Nel corso del secondo semestre del 2010 l’Emilia Romagna, e quindi Ferrara, sarà interessata dallo Switch Off delle trasmissioni televisive analogiche a causa del passaggio al Digitale Terrestre;
tenuto conto
dei vari problemi che si sono verificati nelle regioni dove tale passaggio è già stato effettuato, ed in particolare:
- dismissione “incontrollata”, spesso ai lati dei cassonetti, di migliaia di televisori sprovvisti di sintonizzatore digitale
- difficoltà a causa dell’errato orientamento o dalla necessità di adeguamento dei sistemi di ricezione (antenne individuali e condominiali)
- difficoltà derivanti dall’installazione dei decoder aggiuntivi o dalla risintonizzazione dei televisori già abilitati alla ricezione digitale, in particolare per la popolazione anziana presente nel territorio circoscrizionale
Ritenendo indispensabile
Attivare politiche e programmi che riducano il danno (ambientale e sociale) derivante dal passaggio al Digitale Terrestre.
Considerato
che dal 18 giugno secondo il regolamento sulla gestione dei RAEE (DM 8 marzo 2010, n. 65, Ministero dell’Ambiente) sarà obbligo dei distributori in caso di vendita di provvedere al ritiro gratuito degli apparecchi dismessi informandone preventivamente la clientela, ma che comunque potrebbero essere alcune migliaia i televisori dismessi in modo non conforme o comunque ancora utilizzabili da parte di scuole e/o associazioni come postazioni di videoproiezione.
Viste
le numerose esperienze positive in ambito di riuso di apparecchiature informatiche e di alfabetizzazione tecnologica come ad esempio il programma di riuso dei Personal Computer “TiRicicloPC” promosso a Ferrara anche dall’Amministrazione comunale, o come il progetto del Comune di Bressanone che ha attivato un servizio per la popolazione più anziana curato dagli studenti di due scuole professionali i quali si sono recati a domicilio dei richiedenti per l’installazione, la sintonizzazione e la comprensione dei nuovi decoder e dei nuovi telecomandi.
Impegna il Presidente e la Commissione competente
a elaborare un progetto di azione coinvolgendo le Amministrazioni locali, Hera, le associazioni di categoria, di volontariato e le scuole del territorio al fine di
- prevedere un programma specifico di ritiro e riuso laddove possibile di apparecchi televisivi e vigilare sul rispetto del regolamento sui RAEE da parte degli esercenti.
- laddove non previsti promuovere insieme alle associazioni del settore programmi di intervento a tariffa agevolata sugli impianti di ricezione, favorendo anche l’accorpamento delle antenne al fine di minimizzarne l’impatto sui tetti del centro storico patrimonio dell’Umanità.
- promuovere un progetto sulla falsa riga dell’iniziativa messa in atto dal Comune di Bressanone per la consulenza a domicilio dei cittadini anziani della Circoscrizione a cura di studenti e/o volontari favorendo così anche il contatto e lo scambio tra le generazioni.
Scarica il documento in formato pdf: digitaleterrestre.pdf.