• Facebook e la crociata anti cannabis

    Ieri la notizia in Italia l’ha data Repubblica: Facebook ha censurato la pubblicità di “Just say Now” una campagna pro legalizzazione della cannabis negli USA lanciata dal blog Firedoglake.

    Il messaggio pubblicitario, di cui vedete un esempio qui a fianco, sarebbe stato in prima battuta accettato, poi censurato con la motivazione che

    “il logo in questione non era più accettabile come pubblicità sul sito. L’immagine di una foglia di marijuana rientra tra i prodotti per il fumo e quindi non è permessa secondo le nostre politiche”

    Almeno così ha detto Andrew Noyes a Wired, dichiarazione che sembra proprio un arrampicarsi sugli specchi da parte dell’esponente di Facebook, soprattutto dopo che si è scoperto che anche una analoga pubblicità pro-legalizzazione del Partito libertario americano è stata censurata lo scorso luglio con la più schietta motivazione

    “noi non ammettiamo pubblicità pro marijuana o propaganda politica per la promozione della marijuana”.

    Ma non finisce qui: da un commento al post odierno di Vittorio Zambardino scopriamo che anche l’account di Matteo Gracis è stato disattivato, questa volta senza spiegazioni. Essendo Gracis il Direttore editoriale di Dolce Vita, magazine che si occupa molto di canapa e stili di vita, qualche sospetto che non sia una coincidenza c’è, come del resto scrive lui stesso sul suo blog:

    Conoscevo già bene la Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità di Facebook, dal momento che mi occupo anche per lavoro di comunicazione sul web, ma dopo questo episodio sono andato a rileggermi per intero il regolamento e posso affermare con certezza di non aver violato in alcun modo le regole da loro imposte.

    Ma penso di sapere il motivo per cui sono stato cacciato da Facebook: la cannabis!

    La war on drugs varca quindi, con la sua consueta dose di ottusità censoria, le soglie dei social network, con primario obiettivo l’immagine della foglia di una pianta. Come scrive Pietro Yates Moretti sul sito Aduc in fondo è

    un po’ come se durante il proibizionismo sull’alcool fosse stato vietato di pubblicare immagini che rappresentassero grappoli d’uva.

    Le pagine di Forum Droghe e Fuoriluogo hanno già cambiato immagine del profilo in solidarietà con i censurati.

    Ora tocca a voi.

    Articolo per fuoriluogo.it