• Foto Comune di Ferrara

    Scuole davvero più sicure? Droghe, la prevenzione all’incontrario della Giunta Fabbri

    Diciamo le cose come stanno. L’operazione “Scuole sicure”, lanciata in pompa magna dallo stakanovista del dovere istituzionale, l’ex Ministro della Paura Salvini, è stato un ridicolo fallimento. Pochi chili di sostanza sequestrata, molti giovani segnalati alla prefettura per garantirne il disagio sociale, e 4 milioni di euro buttati al vento. Del resto il Ministro trasvolatore è sempre quello che, mentre aumentavano del 20% in due anni i morti per overdose, ha dichiarato guerra alla cannabis light, ovvero il vecchio e ben conosciuto a Ferrara canapone. Pur non avendo effetti psicoattivi, avere la cannabis nelle vetrine dei negozi dava così fastidio che è stata oggetto di una campagna persecutoria che forse oggi grazie alla prossima finanziaria finalmente finirà. Oggi, a tempo scaduto, l’amministrazione ferrarese decide di lanciarsi nella crociata, guardacaso con una canna sulla locandina.

    La parificazione delle sostanze, ovvero la DROGA al singolare rivendicata dal Vice Sindaco e dall’Assessora Kusiak, pare essere la base ideologica (vecchia) che guiderà i prossimi interventi di “prevenzione” dell’amministrazione comunale di Ferrara. Una “prevenzione” all’incontrario che porta da un lato alla banalizzazione delle sostanze più pericolose, in quanto equiparate alla cannabis i cui effetti sono i primi conosciuti dai ragazzi visto il consumo ormai normalizzato nella società; dall’altro questa assimilazione ha portato all’aumento spropositato delle azioni delle forze dell’ordine nei confronti della cannabis a scapito di quelle contro cocaina ed eroina (i dati della diminuzione delle operazioni contro queste ultime sono piuttosto sconcertanti a seguito della Fini-Giovanardi).

    Anche l’ultima relazione del governo uscite l’altro giorno – ma che doveva essere consegnata lo scorso 30 giugno dall’altro stakanovista Ministro leghista Fontana che però in un anno è stato troppo impegnato a lottare contro la “modica quantità” (che non esiste più da 30 anni) per poter assolvere i propri doveri istituzionali – conferma che anche fra i giovani i consumi di cannabis sono sostanzialmente stabili, mentre a salire sono quelli di sostanze molto più pericolose, come l’eroina. Eppure viene rivendicata la scelta dello “spinello fumante” in locandina, quasi a confermare la teoria della cannabis droga di passaggio. Teoria smentita prima dalla logica, il 99% degli eroinomani hanno cominciato con il latte materno (per poi passare a caffè e sigarette), e poi dalle ricerche che confermano come non vi sia alcun legame fra consumo di cannabis e eroina se non il mercato illegale a cui le persone si rivolgono. Anzi, le ricerche ci dicono che l’uso di cannabis, in particolare un uso molto frequente, ha un effetto deterrente all’uso di altre sostanze. Del resto il 95% delle persone che hanno consumato cannabis non hanno mai consumato eroina nella vita.

    Eppure siamo ancora lì. Si buttano a mare anni di lavoro ben fatto a Ferrara da Promeco e ci si affida all’ideologizzazione della lotta alla DROGA. Invece di spiegare che le sostanze sono diverse, hanno diversi effetti e differenti pericoli, a Ferrara siamo ritornati, contro ogni evidenza scientifica e dato pratico, alla DROGA al singolare. Già l’operazione panchine ha reso nudo un (vice)Re incapace di andare oltre l’operazione di facciata. Non conta neanche che la lotta allo spaccino fatta con la rimozione dell’arredo urbano sia cosa ridicola in sè, addirittura oggi pare si pensi di rimuovere addirittura i portabiciclette. I fenomeni sociali non si arrestano nè impoverendo la città del suo patrimonio urbano, nè con la repressione dello spaccio, nè con quella del consumo e nemmeno con qualche telecamera davanti alle scuole. O, peggio, delegando educazione e prevenzione ai cani che annusano gli zaini dei ragazzi che vanno a Scuola. Sono 30 anni che la dura repressione sulle droghe vige in italia, 50 nel mondo, eppure le sostanze illecite non sono mai state così diffuse come oggi. Che si portino la sedia da casa, che appoggino la bici ad un muro, gli spacciatori al limite si sposteranno altrove. Come hanno già fatto, generando allarme sociale in altri contesti. E non serve nemmeno “arrestarli tutti” e tenerli in prigione come vorrebbe la Ministra Lamorgese. E’ già così: oggi le prigioni sono piene di spacciatori: rappresentano infatti il 35% della popolazione detenuta. Il tasso di successo dei processi per droga è superiore al 50%, contro il 10% dei processi per resti contro la persona o la proprietà. E comunque sia le organizzazioni criminali continueranno ad avere mano d’opera a basso costo e a bassa speranza grazie a leggi criminogene come Bossi-Fini e Decreti Minniti-Salvini.

    Oggi, non si avesse il paraocchi, si comprenderebbe anche in Italia che è tempo di cominciare a pensare come regolare legalmente questi fenomeni sociali, a partire dal regolare mercati e consumi, oggi più liberi che mai. E che bisogna cominciare a farlo a partire dalla sostanza più diffusa e meno pericolosa come succede in Uruguay, Canada e 11 stati USA. Parliamo proprio della cannabis, quella della locandina della “prevenzione” all’incontrario di Lodi e Kusiak.

  • La guerra dei 30 anni a Firenze

    La guerra dei 30 anni
    Presentazione del decimo Libro Bianco sulle droghe

    Giovedì 28 novembre
    Ore 18.30
    Centro Java
    Piazza Gaetano Salvemini, 1 Firenze

    Il Libro bianco sulle droghe è un rapporto indipendente sui danni collaterali del Testo Unico sulle droghe. Illustra i dati relativi agli effetti della war on drugs sul sistema penale e penitenziario italiano, il commento alla giurisprudenza e presenta le riflessioni sulla ricerca, sul sistema dei servizi e sulle politiche di riduzione del danno oltre a un focus sulla cannabis a seguito della raccomandazione di riclassificazione da parte dell’OMS.

    Partecipano
    Chiara Babetto, Forum Droghe
    Leonardo Fiorentini, Direttore di Fuoriluogo
    Francesco Volpi, Antigone

    Progetto “Droghe: miti e fatti” finanziato dalla Regione Toscana
    Progetto approvato con D.D.R. 18515/18

  • Leonardo Fiorentini a Radio Dolce Vita

    Legalizzazione della cannabis a Radio Dolce Vita

    La mia intervista a Radio Dolce Vita di Ferrara sulla legalizzazione della cannabis in Italia.

  • Politica, ricerca, valutazione delle politiche pubbliche. Il caso delle droghe.

    Seminario
    P
    olitica, ricerca, valutazione delle politiche pubbliche.
    I
    l caso delle droghe.

    7 ottobre ore 15.00-18.00

    Senato della Repubblica
    Sala di Santa Maria in Aquiro
    Piazza Capranica 72

    Roma

    Iscrizione obbligatoria entro le ore 12 del 4 ottobre 2019 attraverso il form: https://forms.gle/Tz2J1z6XA8BeivxT6
    Presentarsi con un documento valido, saranno effettuati i controlli di sicurezza. Per gli uomini sono obbligatorie giacca e cravatta.

    È in corso, a livello internazionale, un confronto attorno alla riforma delle politiche globali sulle droghe. Un vasto schieramento trasversale invoca una radicale inversione di passo a partire dagli esiti fallimentari delle attuali politiche internazionali guidate dalle Convenzioni delle Nazioni Unite sulle sostanze psicoattive: non solo non è stato raggiunto l’obbiettivo dell’eliminazione (o della riduzione) dell’offerta di droga, ma l’approccio ideologico della “guerra o lotta alla droga” sta minando la democrazia in molti paesi e ha condotto al non rispetto di diritti umani.

    Fra i riflessi di tale approccio ideologico, c’è una carenza nella valutazione delle politiche messe in campo, a livello globale ma anche a livello dei singoli paesi.

    Per tale ragione, molte realtà della società civile internazionale e della ricerca indipendente, oltre ad alcuni stati membri delle Nazioni Unite, sono oggi protagonisti di una sorta di “movimento degli indicatori”, che chiede una nuova attenzione alla valutazione delle politiche pubbliche: ciò significa aprire un dibattito sulle alternative politiche in campo, chiarire gli obiettivi rispetto alle scelte, individuare le “conseguenze indesiderate” delle politiche messe in campo. Tale svolta “pragmatica” include tanto criteri scientifici e di evidenza rispetto al raggiungimento degli obiettivi prefissati, quanto una rigorosa verifica del rispetto dei diritti umani.

    Anche in Italia il tema è all’ordine del giorno e accompagna il movimento per la riforma delle politiche nazionali delle droghe, ma interessa più in generale la riforma della politica. Infatti, la deriva ideologica in tema di droga è stata facilitata da una carenza più generale in tema di valutazione di impatto e di outcome delle politiche pubbliche. Si pensi ai casi significativi della (mancata) valutazione degli indirizzi in tema di attuazione del SSN, o delle politiche in tema di migranti, per non dire delle politiche penali in generale.

    Restando nel campo delle droghe, gli stessi strumenti di rilevazione, monitoraggio e analisi del fenomeno e delle risposte al fenomeno a disposizione della politica (a cominciare dalla Relazione annuale al Parlamento curata dal Dipartimento Nazionale Antidroga) sono del tutto carenti. Con fatica e scarsità di risorse, la ricerca indipendente cerca di supplire a questo vuoto.

    La questione di quale ricerca sia necessaria all’innovazione delle politiche – innovazione irrinunciabile, anche in considerazione di quanto il fenomeno dei consumi di droghe sia cangiante e mutevole – è diventata pertanto un tema cruciale anche nell’agenda di movimenti e associazioni della società civile che sono attivi nei campi della ricerca, dell’advocacy e della riforma delle politiche.

    Nel quadro del Progetto europeo “Research challenges. Towards a new involvement of Civil Society Organizationsin promoting comprehensive drug research and in evaluating drug policies”, Forum Droghe – nell’ambito delle attività del Civil Society Forum on Drugs della Commissione Europea – ha promosso, in collaborazione con Società della Ragione, un percorso di riflessione e proposta su quale ricerca sia necessaria per la valutazione delle politiche sulle droghe. Il percorso ha coinvolto in due diversi panel un gruppo di ricercatori indipendenti e rappresentanti dell’associazionismo, degli operatori e delle persone che usano droghe.

    Il presente incontro intende offrire l’opportunità di un confronto con interlocutori politici, a livello nazionale e regionale: un dialogo politico in cui conoscenze, competenze e proposte possano contribuire allo sviluppo di una “cultura della valutazione” finalizzata all’innovazione delle politiche.

    Nel corso dell’incontro saranno portati gli stimoli emersi dai due panel nazionali, input dalla ricerca indipendente, aggiornamenti sullo scenario internazionale nel merito della ricerca per la valutazione.

    Interverranno fra gli altri: Sen. Gianni Pittella, Maria Luisa Boccia, Claudio Cippitelli, Franco Corleone, Leonardo Fiorentini, Patrizia Meringolo, Marco Perduca, Susanna Ronconi, Stefano Vecchio, Grazia Zuffa.

    Sono stati invitati Parlamentari e rappresentanti del Governo.

    L’incontro si inserisce nelle attività del “Cantiere” verso la Conferenza nazionale sulle droghe promossa dalla rete delle Associazioni per le Riforma delle politiche sulle droghe, che si terrà a Milano, 31 gennaio – 1° febbraio 2020, www.fuoriluogo.it)

    Tra i materiali preparatori segnaliamo il Nono Libro Bianco sulle Droghe, reperibile su http://www.forumdroghe.it/ e su https://www.societadellaragione.it/2019/06/26/decimo-libro-bianco-30-anni-di-war-on-drugs/, l’European Drug Report 2018, reperibile su http://www.emcdda.europa.eu/edr2018_en; il recente report di IDPC, Taking stock of a decade of drug policy, https://idpc.net/publications/2018/10/taking-stock-a-decade-of-drug-policy-a-civil-society-shadow-repor

    Si ricorda che per accedere al Senato è obbligatoria l’iscrizione entro le ore 12 del 4 ottobre 2019 attraverso il form: https://forms.gle/Tz2J1z6XA8BeivxT6

    L’accesso alla sala – con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima.

    I giornalisti devono accreditarsi secondo le modalità consuete inviando un fax al numero: 06.6706.2947

    Le opinioni e i contenuti espressi nell’ambito dell’iniziativa sono nell’esclusiva responsabilità dei proponenti e dei relatori e non sono riconducibili in alcun modo al Senato della Repubblica o ad organi del Senato medesimo

  • Libro bianco sulle droghe

    Il Libro Bianco a Barberino di Mugello

    LIBERAMENTE FESTIVAL – V Edizione

    13 • 14 • 15 settembre 2019
    Circolo Arci Barberino di Mugello “Bruno Baldini”

    Live music • radio on air • dj set afterpary • dibattiti • film • arte • vintage & friend’s market • cibo popolare

    With Arci Firenze • Novaradio Città Futura

    PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA PER LE CENE ALLO 055841219 O SULLA PAGINA FB DI Liberamente

    ***

    SABATO 14 SETTEMBRE
    15.00 Film – “Non essere cattivo” (2015) di C. Caligari
    17.00 Talk – “Il X Libro Bianco sulle Droghe” / Droghe: miti e fatti. Con Leonardo Fiorentini, direttore Fuoriluogo, Stefano Bertoletti, ricercatore Forum Droghe, Serena Franchi, ricercatrice Società della Ragione ONLUS
    20.00 Cena Rossa – Barile ai fornelli 20€
    21.30 Live opening – Francesco Turco
    22.30 Live – I miei migliori complimenti
    23.30 Dj Set Afterparty by Liberamente

    ***

    #Location

    Il Circolo Arci “Bruno Baldini” di Barberino di Mugello nasce all’indomani della liberazione del paese (11 settembre 1944), quando i barberinesi occuparono la Casa del Fascio e lì diedero vita alla Casa del Popolo. Da quel momento, situato nel centro del paese, è diventato il punto di ritrovo di generazioni e generazioni di barberinesi. Da cinque anni a questa parte il consiglio del circolo è composto in maggioranza da ragazzi sotto i trent’anni, il gruppo di giovani di Liberamente.

    #Partner

    Unicoop Firenze • Sez. Soci Coop Barberino di Mugello • CGIL Mugello • Unipol Sai Mugello

    #MediaPartner

    Novaradio Città Futura

    INGRESSO LIBERO CON TESSERA ARCI

    Save the date
    Sostieni il tuo circolo!

    #liberamentefest #stayliberamente #arci

  • Cannabis all’Onu, il 2020 sarà l’anno buono?

    La dichiarazione finale della Commission on Narcotic Drugs dell’Onu, conferma la cecità e l’ipocrisia di un sistema internazionale che prima si loda per l’implementazione dei processi, poi evita accuratamente di valutarne l’efficacia. Leonardo Fiorentini e Serena Franchi per la rubrica di Fuoriluogo su il manifesto del 27 marzo 2019.

    Si è conclusa senza grandi novità anche la riunione a Vienna della Commission on Narcotic Drugs (CND) dell’Onu, che ha seguito il Segmento Ministeriale già analizzato in questa rubrica (Ronconi, il manifesto del 20 marzo 2019). La dichiarazione finale conferma la cecità e l’ipocrisia di un sistema internazionale che prima si loda per l’implementazione dei processi, poi evita accuratamente di valutarne l’efficacia. È esemplare come alle cinque righe di lode dei “tangibili progressi” nella raccolta di dati, di analisi e di scambio di informazioni sul problema delle droghe ne seguano infatti 27 in cui si attestano la continua espansione dei mercati di droghe illecite, i livelli record raggiunti da coltivazioni e consumi di droghe, l’aumento delle morti droga-correlate nel mondo e la stabilità dei tassi di trasmissione di HIV e HCV. Ciononostante, obiettivi e mezzi rimangono gli stessi, e i richiami alla centralità dei Diritti Umani e alla flessibilità delle convenzioni introdotti nel 2016  risultano non enfatizzati.

    Sulla legalizzazione della cannabis la Russia ha tentato un attacco diretto a Canada e Uruguay (e USA), proponendo una risoluzione per il rafforzamento del ruolo dell’INCB (International Narcotics Control Board). Un paragrafo poi espunto esprimeva “profonda preoccupazione per la legalizzazione dell’uso non medico di determinate droghe in alcune regioni, che rappresenta una sfida all’attuazione universale delle convenzioni sul controllo delle droghe, una sfida alla salute pubblica e al benessere, in particolare tra i giovani, e una sfida agli Stati aderenti alle convenzioni”. Una lunghissima trattativa – terminata venerdì dopo pranzo – con il sostegno di USA e Olanda ha modificato decisamente il senso del testo. Del resto l’INCB e il suo Presidente, il thailandese Viroj Sumyai, non hanno certo mai nascosto la loro irritazione per le legalizzazioni nelle Americhe. L’agenzia ha dedicato l’intero primo capitolo del suo ultimo rapporto alla cannabis e ai “molti” rischi e “pochi” benefici del suo uso, medico e non. A Vienna Sumyai a precisa domanda ha risposto, con malcelata irritazione, che “la legalizzazione dell’uso non medico della cannabis contravviene i trattati internazionali sul controllo delle droghe”. Per fortuna è un organismo inutile e basta replicare a muso duro e si tacciono.

    Dunque, questa sessione sembra essere stata solo il preludio allo scontro che si preannuncia per il 2020, quando la raccomandazione dell’Oms per la revisione della classificazione della cannabis nelle tabelle delle convenzioni arriverà sul tavolo della CND.

    La raccomandazione dell’Oms, basata su una solida revisione della letteratura scientifica, propone l’eliminazione della cannabis dalla tabella IV delle droghe pericolose senza uso terapeutico della prima Convenzione del 1961 (cfr. rubrica di Perduca e Long su il manifesto del 27 febbraio 2019). Tale riclassificazione costituirebbe un volano per la legalizzazione dell’uso medico a livello globale, anche se non sufficiente per aprire all’uso ricreativo. Questo obiettivo può contare sulla flessibilità delle convenzioni esplicitata ad UNGASS 2016 e confermata la scorsa settimana a Vienna. È evidente che sulla raccomandazione dell’Oms, la cui pubblicazione era prevista nemmeno un mese dopo l’avvio della legalizzazione in Canada, hanno pesato molto le pressioni politiche, in particolare della Russia. Non è un caso il curioso ritardo di trasmissione, che ha di fatto permesso il rinvio della sua discussione. L’interrogativo politico del prossimo anno riguarderà se e come intervenire sul mantenimento della cannabis in tabella I, proposto dall’Oms dopo una revisione scientifica che invece non ne giustifica la collocazione fra le droghe pericolose.

    Tutte le info su vienna2019.fuoriluogo.it

  • Lettera aperta al governo: cosa dirà sulle droghe all’Onu?

    A Vienna è in programma a marzo un importante vertice Onu sulle droghe: la 62esima sessione della Commission on Narcotic Drugs (Cnd). Articolo per il manifesto del 23 febbraio 2019.

    Nel mese di marzo è previsto a Vienna un importante vertice Onu sulle droghe. Si tratta della 62esima sessione della Commission on Narcotic Drugs (Cnd) che sarà anticipata, il 15 e 16 marzo, da un segmento governativo ad alto livello. Si tratta dell’appuntamento di chiusura di un ciclo politico sulle droghe, iniziato a New York nel 1998 con lo slogan «Un mondo libero dalla droga – possiamo farcela!». A oltre 20 anni da quel proclama, è evidente a tutti che l’obiettivo è fallito.

    La Società della Ragione, Forum Droghe, Associazione Luca Coscioni, Cnca, Lila e Cgil, con l’adesione di Antigone, Arci, A Buon Diritto e LegacoopSociali hanno inviato una lettera aperta al governo chiedendo un’occasione di dialogo in preparazione di Vienna. Come fu fatto in occasione della Sessione Speciale sulle droghe del 2016 (Un-Gass) quando addirittura la società civile, di tutte le visioni, fu inclusa nella delegazione governativa. Marco Perduca dell’Associazione Coscioni ha sottolineato che è necessario un dibattito pubblico e trasparente, magari anche in Parlamento.

    Sono quattro i punti cardine su cui si chiede una discussione. In primis il rapporto tra le politiche sulle droghe e il rispetto dei diritti umani. Dalla criminalizzazione del consumo alla sproporzionalità delle pene, fino alla pena di morte e alle esecuzioni stragiudiziali purtroppo in larga parte del mondo le politiche di contrasto alla droga si sono tradotte in azione in contrasto anche con i diritti umani. Serve poi una maggiore coerenza fra le azioni dell’Unodc (l’agenzia ONU che si occupa delle droghe) e quelle di altre agenzie come Who, Unaids e Undp, o come l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani che spesso si sono espresse per un cambio di rotta politica sulle droghe.

    Gli stessi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) centrati sulla promozione della pace, della sicurezza, del benessere delle comunità sono messi a rischio dall’approccio della War on Drugs. Infine, c’è il grande tema dell’insufficiente disponibilità di sostanze psicoattive a uso medico (si pensi alla cannabis terapeutica in Italia, ma anche agli antidolorifici di base nei paesi poveri). Non è più tempo di proclami, ma è necessario trovare obiettivi ragionevoli, realistici e misurabili. Per questo i promotori chiedono “che il governo italiano sostenga l’istituzione di una commissione – cui la società civile partecipi – per la revisione e l’adeguamento degli indicatori di valutazione delle politiche globali”.

    Il confronto non potrà eludere temi anche nazionali, come la declinazione della Riduzione del Danno nei Livelli Essenziali di Assistenza, come ha ricordato Denise Amerini per la CGIL. Un confronto che, a dire di Grazia Zuffa (la Società della Ragione), avrebbe anche un valore pedagogico: ad esempio per far comprendere come la “modica quantità”, entrata recentemente nelle mire del Ministro Fontana, in effetti non esiste più da quasi 30 anni.

    Tutte le info su vienna2019.fuoriluogo.it

  • https://www.youtube.com/watch?v=TsqHnZRu1e0

    Verso Vienna 2019: la conferenza stampa

    Ecco la presentazione alla Sala Stampa della Camera la lettera aperta al Governo inviata dalle organizzazioni della Società Civile italiana che si occupano di politiche sulle droghe in vista del prossimo vertice ONU di Vienna.

    La Società della Ragione, Forum Droghe, Associazione Luca Coscioni, CNCA, LILA e CGIL, con l’adesione di Antigone, Arci, A Buon Diritto e LegacoopSociali chiedono “che il Governo avvii un confronto con la società civile in merito al prossimo Segmento ad Alto Livello della 62^ sessione della Commission on Narcotic Drugs (CND), durante il quale ministri e capi di stato dei paesi membri delle Nazioni Unite discuteranno della politica globale della droga.” Le associazioni, richiamando il documento finale di UNGASS 2016 che riconosceva come “le rappresentanze degli organismi della società civile dovrebbero essere messe in grado di svolgere un ruolo partecipativo …a supporto della valutazione delle politiche e dei programmi circa le droghe” chiedono al Governo un’occasione di dialogo pubblico in preparazione di Vienna 2019.

    Intervengono alla Conferenza Stampa Leonardo Fiorentini (Fuoriluogo/Forum Droghe), Grazia Zuffa (la Società della Ragione), Marco Perduca (Associazione Luca Coscioni), Denise Amerini (CGIL), Franco Corleone (Garante dei Detenuti della Toscana).

    Vai allo speciale di Fuoriluogo:
    https://www.fuoriluogo.it/home/speciali/vienna-2019/

  • Droghe. La traversata del deserto

    Droghe. La traversata del deserto
    Le prospettive di riforma delle politiche sulle droghe, dallo stallo parlamentare alle prossime elezioni politiche
    Seminario del cartello di Genova per una nuova politica sulle droghe

    ROMA
    Lunedì 26 giugno 2017
    dalle ore 15 alle ore 18
    Sala del Senato dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro
    Piazza Capranica 72

    Quest’anno in occasione della presentazione del Libro Bianco sulle droghe le associazioni che fanno riferimento al “Cartello di Genova” promuovono un momento di confronto fra i principali attori della società civile che si occupano di politica delle droghe che si svolgerà Lunedì 26 giugno 2017 presso la Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro in Piazza Capranica 72, Roma, dalle ore 15 alle ore 18.

    NB: E’ obbligatorio l’accredito scrivendo a accrediti@fuoriluogo.it.

    Per gli uomini è obbligatoria giacca e cravatta.

    Programma (provvisorio)

    – Introduzione

    – Presentazione del Libro Bianco sulle droghe 2017

    – Droghe fra consumi e servizi e i nuovi LEA. Per una road map della Riduzione del Danno.

    – Politiche sulle droghe dall’assemblea generale dell’ONU alle municipalità

    Il Cartello di Genova è composto da: Antigone, Ass. Luca Coscioni, CGIL, CNCA, LILA, Forum Droghe, Gruppo Abele, Isola di Arran, Itaca, Itardd, Legacoop sociali, la Società della Ragione, Comunità di San Benedetto al Porto.

     

  • Nelle città nuove pratiche sulle droghe

    Dopo l’assemblea delle Nazioni Unite sulle droghe UNGASS 2016, che ha sancito il venir meno della compattezza internazionale delle politiche proibizioniste sulle sostanze illegali, numerosi sono i segnali di svolta a livello mondiale. In Uruguay fra poche settimane saranno in vendita nelle farmacie i primi quantitativi di cannabis “statale”, negli Usa otto Stati hanno sancito, per referendum, la legalizzazione dell’uso ricreativo della cannabis, mentre il nono, il Vermont, ha scelto la via parlamentare. In Olanda il Senato deve decidere sulla legge approvata dai deputati a favore della coltivazione della canapa da parte dei coffee-shop, mentre in Canada il governo ha presentato il suo disegno di legge per la regolamentazione della marijuana. La Giamaica infine ha legalizzato l’uso tradizionale della ganja. Le politiche di riduzione del danno più avanzate (stanze del consumo sicuro, trattamenti con eroina, pill testing) sono ormai consolidate in molti paesi europei, mentre approdano nel dibattito pubblico anche in paesi prima refrattari a questo tipo di approccio, come gli Stati Uniti.

    Purtroppo in Italia, la proposta di legge sulla cannabis dell’intergruppo si è arenata in commissione giustizia mentre quella popolare dopo sei mesi dal deposito è ancora sub iudice, in attesa del conteggio dei certificati elettorali che accompagnano le firme. Stessa sorte stanno subendo le proposte di legge di modifica complessiva del Testo Unico sugli stupefacenti, il Dpr 309 del 1990, presentate alla Camera dal deputato Filippo Fossati e al Senato dal sen. Sergio Lo Giudice.

    La legislatura è avviata verso la fine più o meno traumatica e sta dando il peggio possibile, basti pensare ai decreti Minniti e alla vicenda della legge sulla tortura. Occorre prendere atto che gli spazi parlamentari per le droghe non sono agibili e che dal governo in questi anni è giunto chiaramente un segnale di assoluto disinteresse. Gli ultimi due governi, più volte interpellati dalle associazioni del Cartello di Genova, non si sono degnati nemmeno di rispondere. Anche l’ultimo appello “il Governo batta un colpo” lanciato a febbraio e che chiedeva al governo di rispettare i propri obblighi di legge, è caduto nel vuoto.

    È venuto il momento di cambiare il tavolo sul quale confrontarsi. Dall’assemblea di Forum Droghe è arrivato un invito importante. Riprendere quel protagonismo municipale che anche in Italia ha guidato il movimento di riforma delle politiche sulle sostanze negli anni ’90. In questa situazione di stallo politico ed istituzionale, bisogna ripartire dalle città, dove gli effetti del proibizionismo esplodono nelle strade, nelle piazze e nei giardini. Per affermare, partendo dal basso, che non solo una politica diversa sulle droghe è possibile, ma soprattutto che, dati alla mano, è migliore della criminogena repressione.

    In questi anni alcune città si sono apertamente schierate: Genova, Torino e Firenze hanno votato documenti a favore della legalizzazione della cannabis mentre sindaci come De Magistris e Pizzarotti hanno sposato la causa antiproibizionista. Il Friuli Venezia Giulia ha approvato una legge voto che invita il Parlamento ad approvare la proposta di riforma della legge Iervolino-Vassalli che risale a ventisette anni fa.

    Dobbiamo ripartire da qui, coinvolgendo gli amministratori locali, per praticare una politica sulle droghe realistica ed efficace nelle città e nelle regioni disponibili. Un primo confronto potrà avvenire in occasione della presentazione del Libro Bianco sulle droghe prevista il prossimo 26 giugno a Roma (ore 15/18 Sala del Senato di S. Maria in Aquiro – P.zza Capranica 72 – obbligatorio accredito a accrediti@fuoriluogo.it).

  • Presentazione Libro Bianco sulle Droghe a Roma

    librobianco-romaIl Libro Bianco promosso dalla Società della Ragione e condiviso da Forum Droghe, Antigone, Cnca e da numerose associazioni e movimenti (CGIL, Comunità di San Benedetto al Porto, Gruppo Abele, Itaca, ITARDD, LegaCoopSociali, LILA. Associazione Luca Coscioni) raccolti nel Cartello di Genova, anticipa ogni anno la Relazione del Governo.

    Il 12 febbraio 2014 la Corte Costituzionale ha abolito la legge Fini-Giovanardi, sancendo il ritorno alla legge Iervolino-Vassalli con le modifiche introdotte con il referendum del 1993 e quelle successive introdotte dal decreto Lorenzin. Il VII° Libro Bianco indaga le conseguenze di questo cambiamento normativo, dopo 8 anni di applicazione della legge rivelatasi incostituzionale. Nella passata edizione del libro bianco sulle droghe avevano già rilevato come la diminuzione di 9.000 detenuti avvenuta nel corso del 2014 fosse stata determinata dal calo dei detenuti per detenzione e spaccio di stupefacenti di circa 5.500 unità.

    Presentazione Libro Bianco sulle Droghe
    Giovedì dalle ore 19:00 alle ore 22:00
    Csoa La Strada
    Via Passino 24 Free Garbatella, 00154 Roma

    INTERVERRANNO:
    – Daniele Farina, deputato, promotore della proposta di legge
    – Hassan Bassi, direttivo Forum Droghe
    – Leonardo Fiorentini, Società della ragione
    – Markab Mattossi, Canapa info point
    – Gennaro Santoro, direttivo Antigone e autore di yes we cannabis

    DURANTE L’INCONTRO APERITIVO IN CANAPA ORGANIZZATO DALL’OSTERIA POPOLARE L’ARDENTE

  • Libro Bianco sulle droghe 2016

    copertina2016E’ stato presentato oggi, alla sala stampa della Camera dei Deputati il 7° Libro Bianco sulle droghe promosso da La Società della Ragione ONLUS insieme a Forum Droghe, Antigone e CNCA e con l’adesione di CGIL, Comunità di San Benedetto al Porto, Gruppo Abele, Itaca, ITARDD, LegaCoopSociali, LILA, Associazione Luca Coscioni.

    I dati in pillole

    Il 12 febbraio 2014 la Corte Costituzionale ha abolito la legge Fini-Giovanardi, sancendo il ritorno alla legge Iervolino-Vassalli con le modifiche introdotte con il referendum del 1993 e quelle successive introdotte dal decreto Lorenzin. Il VII° Libro Bianco indaga le conseguenze di questo cambiamento normativo, dopo 8 anni di applicazione della legge rivelatasi incostituzionale. Nella passata edizione del libro bianco sulle droghe avevamo già rilevato come la diminuzione di 9.000 detenuti avvenuta nel corso del 2014 fosse stata determinata dal calo dei detenuti per detenzione e spaccio di stupefacenti di circa 5.500 unità.

    Questo dato, seppur parziale, confermato anche dai dati 2015, evidenzia il peso sulla giustizia e sul carcere della legislazione antidroga e rende urgente la modifica radicale del Dpr 309/90 per una completa depenalizzazione del consumo di sostanze stupefacenti compresa la coltivazione domestica di canapa, di misure alternative alla detenzione e di programmi di riduzione del danno.

    La discussione su forme efficaci di regolamentazione del consumo, della produzione ed il commercio della cannabis è ormai nell’agenda della politica, sia a livello parlamentare che nella società civile.

    Gli sviluppi recenti:

    12.284 dei 45.823 ingressi in carcere durante il 2015 sono stati causati da imputazioni o condanne sulla base dell’art. 73 del Testo unico sulle sostanze stupefacenti che punisce la produzione, il traffico e la detenzione di droghe illecite. Si tratta del 26,80% degli ingressi in carcere: un detenuto su quattro entra in carcere perché condannato o accusato di produrre, vendere o detenere droghe proibite. Continua il trend discendente attivo dal 2012, e dunque dall’adozione della famosa sentenza Torreggiani e dall’adozione di politiche deflattive della popolazione detenuta.

    16.712 detenuti presenti in carcere al 31 dicembre 2015 lo erano a causa dell’art. 73 del Testo unico sulle sostanze stupefacenti. Si tratta del 32,03% del totale: un detenuto su tre è imputato/condannato sulla base di quell’articolo della legislazione sulle droghe.

    – Entrambi i dati precedenti confermano il ruolo determinante della legislazione sulla droga nelle dinamiche della demografia penitenziaria: quando cresce la popolazione detenuta, è la legge sulla droga che guida le incarcerazioni; quando essa diminuisce è sempre la legge sulla droga che trascina al ribasso le incarcerazioni. Si noti che da quando è iniziato il trend discendente delle presenze in carcere (2010), la popolazione detenuta è diminuita del 23,24% grazie alla diminuzione del 38,77% dei detenuti per art. 73 del DPR 309/90. Tra il 2014 e il 2015 la riduzione di 1.459 unità della popolazione detenuta corrisponde quasi perfettamente alla diminuzione di 1.283 detenuti per art. 73. Anche per questo preoccupa la crescita della popolazione detenuta nei primi cinque mesi di quest’anno (1.709 detenuti in più), cui potrebbe corrispondere un aumento delle incarcerazioni per fatti di droga .

    Il circuito repressivo penale:

    10.751 operazioni di polizia in materia di stupefacenti, il 56,31% del totale, hanno a oggetto i cannabinoidi. 13.360 segnalazioni all’autorità giudiziaria, il 48,20% del totale, riguardano persone trovate in possesso di cannabinoidi. I cannabinoidi costituiscono, dunque, il principale impiego (dispendio) di energie e risorse dell’apparato di polizia e giudiziario impegnato nella repressione penale della circolazione di sostanze stupefacenti illegali.

    – solo 2.286 segnalazioni all’autorità giudiziaria su 27.718 (l’8,25% del totale) contestano l’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti: nel restante 91,75% dei casi abbiamo a che fare con detentori di sostanze di cui non è neanche sospettata l’appartenenza a organizzazioni criminali dedite al traffico di sostanze di stupefacenti.

    tra il 2014 e il 2015 sono diminuiti di 16.025 unità (pari a un saldo negativo del 9,17%) i procedimenti penali pendenti in materia di droghe. Si tratta di uno scostamento che ha precedenti (di segno contrario) solo nei primi anni di applicazione della cd. Fini-Giovanardi (2006-7), circostanza che induce a ipotizzare che la riduzione dell’ultimo anno possa essere un effetto della declaratoria di incostituzionalità della legge del 2006.

    Le segnalazioni e le sanzioni amministrative del consumo di droghe illegali:

    27.718 persone segnalate alle prefetture per mero consumo di sostanze stupefacenti, il risultato più basso degli ultimi 9 anni, in ulteriore calo rispetto alle 31.272 del 2014. Ben 26.403 segnalazioni, pari al 78,99% del totale, sono dovute a consumo personale di cannabinoidi. A partire dall’entrata in vigore della legge Iervolino-Vassalli (11.9.1990) 1.107.051 persone sono state segnalate al prefetto come consumatrici di sostanze stupefacenti illegali, il 72,23% dei quali (quasi 800mila persone) per detenzione di cannabinoidi.

    – Le segnalazioni al prefetto hanno dato luogo a 13.509 sanzioni amministrative e a 151 richieste di sottoposizione a programma terapeutico-riabilitativo, confermando la natura principalmente sanzionatoria della segnalazione al prefetto dei consumatori di sostanze stupefacenti.

    Le misure alternative:

    Nel corso dell’ultimo triennio, le misure alternative alla detenzione si sono assestate intorno ai 22.200 casi seguiti al 31.12 di ciascun anno (22.285 nel 2015). Le misure alternative speciali per tossico/alcoldipendenti in corso al 31.12.2015 ammontavano a 3.053, un quarto dei 12.096 affidamenti in prova e poco più di un decimo del totale delle misure alternative in corso. Tra il 2014  il 2015, registriamo un lieve calo delle misure per tossico/alcoldipendenti, nella misura del 6,32%, però assai più sensibile tra gli affidamenti disposti dal carcere (- 14,93%).

    I consumi giovanili:

    ESPAD®Italia, European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs, è uno studio sulla diffusione dei comportamenti a rischio tra gli studenti italiani, di età compresa tra i 15 ed i 19 anni, che l’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IFC-CNR) realizza dal 1995 e che dal 1999 ripete con cadenza annuale, tra marzo e aprile, su un campione rappresentativo degli studenti iscritti alle scuole superiori presenti sul territorio nazionale.

    Lo studio ESPAD®Italia condotto nel 2015 evidenzia che oltre un terzo degli studenti ha sperimentato il consumo di almeno una sostanza illecita (tra cannabis, cocaina, eroina, allucinogeni e/o stimolanti) nella vita, mentre il 27% lo ha fatto nel corso dell’anno antecedente lo svolgimento dello studio campionario; di questi ultimi, l’85% ha fatto uso di una sola sostanza e circa il 15% può essere considerato policonsumatore.

    Tra tutte le sostanze illegali consumate nell’ultimo anno, la cannabis è quella maggiormente utilizzata (quasi il 27%), mentre l’eroina è la meno diffusa (circa l’1%), con stimolanti (2,6%), cocaina (2,5%) e allucinogeni (2,2%) che si pongono in posizione intermedia. Rispetto al genere, si osserva una maggior attrazione dei maschi per il consumo delle sostanze psicoattive: in riferimento al consumo durante l’anno, il rapporto maschio/femmina varia da 1,4 per la cannabis, a poco più di 2 per stimolanti e cocaina, fino a quasi 3 per eroina e allucinogeni.

    Un dato di particolare interesse è la percentuale di coloro che hanno utilizzato sostanze psicoattive “sconosciute”, ignorandone cioè la natura e gli effetti e, quindi, aumentando i potenziali rischi correlati al consumo. Si stima, infatti, che circa il 2,1% degli studenti di 15-19 anni abbia assunto almeno una volta nella vita sostanze psicoattive senza sapere di cosa si trattasse, in particolare il 2,5% dei maschi e l’1,6% delle femmine. Il 52% circa di questi studenti le ha assunte per non più di 2 volte, ma per il 26% si è trattato di ripetere l’esperienza oltre 10 volte. Riguardo all’aspetto delle sostanze, il 54% di questi studenti ha assunto un miscuglio di erbe sconosciute, il 56% ha assunto sostanze in forma liquida e il 52% sotto forma di pasticche/pillole. La quota maggiore di utilizzatori di sostanze psicoattive “sconosciute” si riscontra tra coloro che, nel corso dell’ ultimo anno, hanno utilizzato sostanze diverse dalla cannabis: circa il 35% di chi ha utilizzato cocaina, stimolanti e/o allucinogeni, quasi il 60% di chi ha utilizzato eroina, e solo il 2% di coloro che hanno utilizzato cannabis.

    Gli altri contenuti del Libro Bianco sulle droghe:

    La settima edizione del Libro Bianco sulle droghe contiene anche: un aggiornamento di Giorgio Bignami rispetto ai miti e ai fatti sulle droghe e la guida, con una particolare attenzione alla recente legge sull’omicidio stradale; una disanima delle evoluzioni giurisprudenziali in tema di stupefacenti a cura di Elia De Caro e Gennaro Santoro; ulteriori riflessioni sulle politiche nazionali e internazionali sulle droghe in particolare dopo UNGASS 2016, compresa un’analisi di Grazia Zuffa sulle prospettive della legalizzazione della cannabis rispetto alle Convenzioni ONU. In appendice vengono confrontate le principali proposte di legge di riforma delle politiche sulle droghe offerte al dibattito pubblico italiano.

    Vai al libro bianco 2016.

  • Assemblea annuale de la Società della Ragione

    Care amiche, cari amici,
    nel corso del 2015 abbiamo continuato il lavoro sulla riforma delle leggi sulle droghe nel nostro paese e nel mondo, a partire dal seminario internazionale del febbraio 2015 a Firenze e poi dal convegno di Udine del luglio scorso. Insieme ad altre associazioni abbiamo dato vita ad una campagna di sensibilizzazione verso l’importante appuntamento di New York con UNGASS 2016, che ci ha permesso di partecipare a pieno titolo al seminario di consultazione delle ONG sull’appuntamento ONU organizzato dal Dipartimento Antidroga, e continuato l’impegno all’interno del cartello di Genova con l’organizzazione dell’appuntamento di Milano del novembre 2015. Senza dimenticare il consueto lavoro di redazione del 6° libro bianco sulla legge sulle droghe e la presentazione in Parlamento delle nostre due proposte di legge sulla riforma del Testo Unico sugli stupefacenti e di regolamentazione legale dei derivati della cannabis firmate dagli onorevoli Nicchi e Fossati e dal Senatore Manconi.

    Il 2015 è stato anche l’anno della chiusura degli OPG, campagna alla quale abbiamo dato un contributo anche con la mostra di disegni di Roberto Sambonet sulla pazzia che ha girato l’Italia in questi mesi. Un percorso che non è ancora finito, e che ci vedrà attenti controllori delle Regioni chiamate ad attuare la legge. Abbiamo aperto il 2016 con la nomina, finalmente, del Garante nazionale dei Diritti dei detenuti che ci auguriamo possa essere di stimolo ad una vera riforma del sistema penitenziario italiano anche a seguito degli Stati Generali dell’esecuzione penale che si avviano alla loro chiusura.

    Infine un ultima buona notizia: finalmente, dopo infinite lotte burocratiche, il Ministero ci ha erogato poco prima di Natale 2015 il 5per1000 arretrato per gli anni sino al 2013: si tratta di oltre 8.000 euro che ora vorremmo decidere insieme a voi su quale campagna investire.

    Per fare un bilancio dell’anno trascorso e per programmare le prossime iniziative siete quindi caldamente invitati a partecipare all’assemblea dell’associazione convocata in prima convocazione il giorno Venerdì 29 alle ore 7.00 ed in seconda convocazione

    alle ore 10 di sabato 30 aprile 2016
    presso la Sala Rossa della Camera del Lavoro di Ferrara
    Piazzetta Verdi 5 a Ferrara

    con il seguente Ordine del Giorno:

    Ore 10/13 insieme al Cartello di Genova sulle orme di Don Gallo

    1. Riunione del laboratorio sulle leggi del Cartello di Genova

    Ore 15/18 Assemblea statutaria de la Società della Ragione

    1. Comunicazioni del Presidente
    2. Resoconto dell’attività svolta e programmazione prossime iniziative
    3. Approvazione bilancio 2015 dell’Associazione
    4. Elezione organi statutari

    Vi ricordiamo che la nostra Associazione ha bisogno del vostro aiuto: potete sostenere e partecipare alla vita dell’associazione aderendo (Quota sociale 50 euro, in regalo il libro La giustizia e il senso di umanità Antologia di scritti su carcere, opg, droghe e magistratura di sorveglianza di Alessandro Margara) od inviando un contributo (detraibile dalle imposte) con un bonifico sul conto corrente de la Società della Ragione presso Banca Prossima – FILIALE DI MILANO – 20121 – PIAZZA PAOLO FERRARI 10 – IBAN  IT 84 J 03359 01600 1000 0010 6293.

    Potete anche, ancor più semplicemente, sostenerci con il 5×1000 indicando nella vostra dichiarazione dei redditi, nella casella “sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale”, il codice fiscale della Società della ragione 94159130486 e apponendo la propria firma.

    Aspettiamo il vostro contributo di idee ed il vostro sostegno.

    Il Presidente
    Stefano Anastasia

    Il Tesoriere
    Leonardo Fiorentini

    Come arrivare


    Treno: dalla Stazione di Ferrara sono disponibili taxi (corsa di 10 minuti scarsi) oppure Bus:
    Dal piazzale antistante la Stazione – Linea 2 direzione Viale Olanda (fermata Carlo Mayr-Piazzetta Verdi, corse ogni 30 min.)
    Dal Piazzale di fronte Stazione – Linea 11/A e 11/B direzione Chiesuol del Fosso/Ospedale San Giorgio (fermata Corso Porta Reno poi 450m a piedi, corse ogni 15 min.)
    Scarica gli orari dei Bus urbani Tper del Bacino di Ferrara.
    A piedi dalla Stazione in circa 25 minuti.

    In auto: parcheggi a pagamento in Piazza Travaglio, ex Mercato Cavalli, Via dei Baluardi e Parcheggio Centro Storico (consigliato per sosta lunga). Quest’ultimo, il più lontano, si trova a 500 metri dalla Camera del Lavoro.

    In aereo: navetta aeroportuale Fly&Bus dall’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. Vedi gli orari.

  • cnd ungass 2016

    Per una nuova politica sulle droghe in vista di UNGASS 2016

    Il Consiglio comunale di Ferrara riunito in data _____________ungass 2016

    premesso che:

    Dal 19 al 21 aprile 2016 si terrà a New York la sessione speciale dell’assemblea generale delle Nazioni Unite sulle sostanze stupefacenti (UNGASS 2016).

    Tale sessione speciale dell’Assemblea Generale è stata anticipata rispetto alla scadenza naturale del 2019 in seguito all’urgente appello di un gruppo di paesi latino americani, secondo cui “gli indirizzi di politiche globali sulla droga sin qui seguite necessitano di una revisione immediata” e che le Nazioni Unite devono “guidare una revisione approfondita delle politiche che prenda in esame tutte le possibili opzioni e alternative alle attuali politiche”

    Il segretario generale dell’ONU Ban Ki Moon ha a tal proposito sollecitato che UNGASS 2016 sia l’occasione per un dibattito “onesto e a tutto campo” sulle politiche globali sulle droghe

    Le ONG a livello internazionale hanno chiesto agli stati membri e alla CND di coinvolgere la società civile nel processo verso UNGASS, così come le altre agenzie ONU interessate alla problematica della droga (UNAIDS; WHO; UNDP) e non solo l’agenzia sulle droghe e il crimine (UNODC).

    Le ONG a livello internazionale hanno prodotto importanti documenti circa le questioni da discutere e il processo di elaborazione dei documenti da approvarsi a New York, tra i quali si segnala la presa di posizione del Civil Society Forum on drugs, l’organismo di dialogo fra la società civile e la Commissione Europea.

    Considerato che

    Un gruppo rappresentativo di ONG italiane, riunite nel Cartello di Genova, nel settembre 2015, ha inviato una lettera aperta al governo italiano, chiedendo all’Italia di sostenere un dibattito aperto sulle sperimentazioni e innovazioni che stanno avvenendo in molte parti del mondo ed in particolare:

    – sul rapporto fra politiche delle droghe e rispetto dei diritti umani;

    – sui risultati e le conseguenze negative dell’approccio penale, battendosi per il principio della proporzionalità delle pene e per la decriminalizzazione dell’uso personale di droga nonché per un riequilibrio delle politiche dal pilastro penale a quello sociale;

    – sul ridare priorità alla salute anche incrementando le politiche di riduzione del danno.

    Nella lettera si chiede inoltre all’Italia di presentare in sede internazionale un contributo a partire dall’esperienza italiana della legge antidroga del 2006 (dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale nel 2006): l’inasprimento repressivo della revisione del 2006 è stato una delle cause principali del sovraffollamento carcerario verificatosi in quegli anni.

    Tenuto conto che

    Il processo di preparazione di UNGASS e di negoziazione dei documenti finali che saranno approvati all’Assemblea Generale di New York sta procedendo in maniera insoddisfacente, poiché non rispecchia la richiesta di apertura e coinvolgimento della società civile e delle altre agenzie Onu interessate (in primis la WHO e la UNAIDS) più volte sollecitata.

    In più la bozza di documento finale (la cosiddetta zero draft su cui il Comitato incaricato sta lavorando) non rispecchia nei contenuti

    l’urgenza che ha portato a convocare UNGASS 2016: non affronta una valutazione delle politiche, largamente fallimentari, sin qui seguite, non stabilisce chiare priorità (in specifico, la protezione della salute e dei diritti umani, e neppure fa riferimento a obiettivi stabiliti da altre agenzie ONU e da altre Assemblee Generali, segnatamente riguardo il contrasto all’infezione da HIV.

    Sottolinendo che

    – la war on drugs e le politiche sulle droghe derivanti dall’interpretazione repressiva delle convenzioni internazionali, non solo hanno fallito sinora nel loro intento di diminuire offerta e domanda di sostanze, ma hanno provocato danni collaterali insostenibili;

    – che tali danni collaterali sono particolarmente evidenti nei fenomeni di criminalità e degrado urbano che caratterizzano le nostre città

    – che queste politiche hanno un forte peso nei costi complessivi sia della Giustizia che della Sicurezza e incidono negativamente gravando sulla spesa per la Salute ed il Welfare, locale e nazionale.

    Invita il Governo italiano

    – ad attivarsi affinché la rappresentanza italiana a Vienna si batta per mantenere la massima apertura nella preparazione di UNGASS 2016, iniziando dalla negoziazione intorno allo zero draft, prevedendo che: la bozza di dichiarazione finale rimanga aperta fino alla fine della CND ed sia discussa in incontri aperti, tenendo  in considerazione i contributi della società civile e di altre agenzie ONU, in particolare la UNAIDS; il dibattito e i negoziati proseguano fino al momento dell’Assemblea Generale, dando la possibilità di modificare e integrare, e non solo di adottare, le bozze di documenti preparati dalla CND;

    – a recepire e riportare in sede di negoziati sullo zero draft i documenti redatti dalle organizzazioni internazionali di ONG e in particolare il documento redatto dalla Civil Society Forum on drugs, organismo di dialogo fra la società civile e la Commissione Europea;

    – a impegnarsi in sede di negoziato affinché il documento finale di UNGASS includa i seguenti temi, sollecitati a suo tempo dal Cartello di Genova e dalla rete di ONG internazionali International Drug Policy Consortium (IDPC): definizione della struttura del documento finale secondo cinque “pilastri” (salute, diritti umani, approccio penale, sviluppo, nuove sfide); sviluppo della riduzione del danno, piena disponibilità di sostanze ad uso medico, riconoscimento del principio della proporzionalità delle pene, riforma della giustizia penale decriminalizzando l’uso personale e promuovendo le alternative al carcere; sviluppo socioeconomico dei paesi produttori; istituzione di un gruppo tecnico per rivedere gli obiettivi generali del sistema di controllo internazionale; istituzione di un gruppo di esperti per analizzare le sperimentazioni in corso in singoli stati membri rispetto al dettato delle Convenzioni Internazionali sulle droghe.

    Impegna il Sindaco e la Giunta

    – a sollecitare i parlamentari eletti nella nostra circoscrizione elettorale affinché stimolino il Governo Italiano a seguire le indicazioni contenute nel presente documento;

    – ad inviare questa delibera al Governo ed ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica;

    – ad inviare questa delibera ai Presidenti dei Consigli Comunali della nostra Provincia affinché possa essere messa all’Ordine del Giorno per poter essere discussa e votata.

    I consiglieri comunali
    Leonardo Fiorentini (SEL)
    Ilaria Baraldi (PD)

  • Cambiamo verso sulle droghe. ADESSO!

    300250Il Cartello di Genova, con il Patrocinio del Comune di Milano, promuove:

    Da Genova a Milano sulle orme di Don Gallo.
    Cambiamo verso sulle droghe. ADESSO!

    Milano 20-21 Novembre 2015
    Camera del Lavoro, Corso Porta Vittoria 43

    Venerdì 20 novembre

    Camera del Lavoro, Corso Porta Vittoria 43, Milano

    Apertura accrediti ore 10.00

    ore 10,30 Saluti istituzionali
    Coordina Cosimo Palazzo, Comune di Milano

    ore 11.00 Introduzione
    Leopoldo Grosso, coordinatore del Cartello di Genova

    Ore 11,30 Relazioni introduttive
    Città, servizi, consumi – Riccardo De Facci
    Le proposte di riforma delle leggi – Stefano Anastasia
    UNGASS 2016 e il ruolo dell’Italia – Grazia Zuffa

    Ore 13.30 Buffet
    sarà richiesto un contributo di 5 euro ai partecipanti

    Ore 14.30 Ripresa dei lavori

    Introduce e coordina don Armando Zappolini

    Interventi iniziali
    Patrizia De Rose, Responsabile Dipartimento Antidroga
    Altri interventi in attesa di conferma

    Cambiamo verso sulle droghe: quali culture? Quali leggi? Quali Bisogni?
    Tra Italia, Europa, Mondo.

    interventi programmati confermati (è prevista la traduzione)

    Ungass 2016 and the role of NGOs
    Marie Nougier, International Drug Policy Consortium (IDPC)

    Il cambio di paradigma nella legislazione svizzera 2011-2013
    Matteo Ferrari, Delegato per le tossicomanie del Canton Ticino, Confederazione Elvetica

    The Silent Voice of PWUD’s
    Mags Maher, Coordinatrice di Euronpud – The European Network of People who Use Drugs

    Contributi alla discussione confermati:

    Territori ed economie in cambiamento il consumo come modello di riscrittura della città
    Aldo Bonomi, sociologo
    Leggi e culture, tra nuovi bisogni e vecchie norme

    Storia e cultura della legislazione sulle droghe
    Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti Umani del Senato
    La Battaglia di Canne
    Ricky Gianco, cantautore

    Videomessaggio dall’Uruguay

    Ore 17, 30 Gruppi di lavoro
    Introduce Alberto Barni del coordinamento milanese

    1. Città, consumi, servizi per un diverso concetto di consumo Coordina Pino Di Pino, introduce Stefano Bertoletti, intervengono Rita Gallizzi, Claudio Cippitelli, Mauro Croce, Denise Amerini.
      Restituzione in plenaria a cura di Stefano Regio
    2. Riduzione del danno e autoregolazione dei consumi per un diverso concetto di dipendenza
      coordina Maria Stagnitta, introduce Susanna Ronconi, intervengono Giuseppe Bortone, Roberta Bettoni, Andrea Fallarini, Lorenzo Camoletto, Alfio Lucchini, Angelo Giglio. Restituzione in plenaria a cura di Stefano Vecchio
    3. La riforma delle leggi: tre leggi a confronto
      coordina Fabio Scaltritti, introduce Elia De Caro, intervengono Carlo Renoldi, Mariapia Scarciglia, Paola Bevere,  Achille Saletti, Gennaro Santoro, Francesco D’Agata.
      Restituzione in plenaria a cura di Patrizio Gonnella.
    4. Relazione del Governo e Libro Bianco
      coordina Leonardo Fiorentini, introduce Stefano Anastasia, intervengono Alessandro Metz, Domenico Chionetti, Sabrina Molinaro, Carla Rossi.
      Restituzione in plenaria a cura di Stefano Cecconi
    5. Verso l’Assemblea Generale Onu sulle droghe (Ungass 2016) Coordina Antonella Camposeragna, introduce Marco Perduca  intevengono Leopoldo Grosso, Marie Nougier, Massimo Oldrini, Hassan Bassi.
      Restituzione in plenaria a cura di Maurizio Coletti

    Per la serata conviviale si stanno prevedendo più occasioni in città per target diversi. Presto maggiori informazioni.

    Sabato 21 novembre 2015

    Camera del Lavoro, Corso Porta Vittoria 43, Milano

    Ore 9,30 Restituzione dei Gruppi con alcune proposte concrete in vista della Conferenza governativa e dell’Assemblea straordinaria dell’Onu di aprile a New York (Ungass 2016).
    Coordinano Paolo Cattaneo presidente regionale CNCA e Corrado Mandreoli Camera del lavoro di Milano

    Ore 10,30 Dibattito generale su “Territorio e politiche sulle droghe”.
    Coordinano Maurizio Baruffi e Vittorio Agnoletto

    Lucia Castellano, consigliera regionale ed ex direttrice del carcere di Bollate
    Marco Granelli, Assessore alla sicurezza e Coesione Sociale, polizia locale, protezione civile, volontariato del Comune di Milano.
    Francesco Maisto, Magistrato
    Sara Valmaggi, vice presidente Consiglio Regione Lombardia
    Vittorio De Michelis, Regione Piemonte
    Arcangelo Alfano, Regione Toscana

    Ore 11,45 Presentazione della campagna “Non me la spacci giusta” promossa dalla Cild da parte di Andrea Oleandri

    Ore 12.00 Tavola Rotonda

    Partecipano
    Pierfrancesco Maiorino, Assessore al Welfare del Comune di Milano;
    Mauro Palma, Garante nazionale dei diritti dei detenuti;
    Gaetano Manna, coordinatore tavolo tecnico delle regioni sulle dipendenze
    Daniele Farina, parlamentare Sinistra Italiana
    Filippo Fossati, parlamentare Partito Democratico

    Altri partecipanti in attesa di conferma

    Ore 13.30/14,30

    Conclusioni del Cartello a cura di Patrizio Gonnella, Franco Corleone, Riccardo De Facci, Stefano Cecconi per una CARTA DI MILANO 2015 – Cambiamo verso sulle droghe “da Genova a Milano verso New York 2016”.

    Maggiori info e programma aggiornato su milano2015.fuoriluogo.it

  • Cambiamo verso sulle droghe. ADESSO!

    Ecco il progamma provvisorio.
    Per aggiornamenti:
    http://milano2015.fuoriluogo.it

    Cambiamo verso sulle droghe. ADESSO!

    Milano 20-21 Novembre 2015
    Camera del Lavoro, Corso Porta Vittoria 43

    Venerdì 20 novembre

    Camera del Lavoro, Corso Porta Vittoria 43, Milano

    Apertura accrediti ore 10.00

    ore 10,30 Saluti istituzionali
    Coordina Cosimo Palazzo, Comune di Milano

    ore 11.00 Introduzione
    Leopoldo Grosso, coordinatore del Cartello di Genova

    Ore 11,30 Relazioni introduttive
    Città, servizi, consumi – Riccardo De Facci
    Le proposte di riforma delle leggi – Stefano Anastasia
    Il quadro internazionale – Grazia Zuffa

    Ore 13.30 Buffet
    sarà richiesto un contributo di 5 euro ai partecipanti

    Ore 14.30 Ripresa dei lavori

    Introduce e coordina don Armando Zappolini

    Interventi iniziali
    Patrizia De Rose, Responsabile Dipartimento Antidroga
    Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano
    Umberto Veronesi, ex Ministro della Sanità (in attesa di conferma)

    Cambiamo verso sulle droghe: quali culture? Quali leggi? Quali Bisogni?
    Tra Italia, Europa, Mondo.

    interventi programmati confermati (è prevista la traduzione)

    Ungass 2016 and the role of NGOs
    Marie Nougier, International Drug Policy Consortium (IDPC)

    Il cambio di paradigma nella legislazione svizzera 2011-2013
    Matteo Ferrari (Delegato per le tossicomanie del Canton Ticino, Confederazione Elvetica)

    Altri interventi da confermare

    Contributi alla discussione confermati:

    Territori ed economie in cambiamento il consumo come modello di riscrittura della città
    Aldo Bonomi, sociologo
    Leggi e culture, tra nuovi bisogni e vecchie norme

    Storia e cultura della legislazione sulle droghe
    Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti Umani del Senato
    La Battaglia di Canne
    Ricky Gianco, cantautore

    Videomessaggio dall’Uruguay

    Ore 17, 30 Gruppi di lavoro
    Introduce Alberto Barni del coordinamento milanese

    1. Città, consumi, servizi per un diverso concetto di consumo Coordina Pino Di Pino, introduce Stefano Bertoletti, intervengono Rita Gallizzi, Claudio Cippitelli, Mauro Croce, Denise Amerini.
      Restituzione in plenaria a cura di Stefano Regio
    2. Riduzione del danno e autoregolazione dei consumi per un diverso concetto di dipendenza
      coordina Maria Stagnitta, introduce Susanna Ronconi, intervengono Giuseppe Bortone, Roberta Bettoni, Andrea Fallarini, Lorenzo Camoletto, Alfio Lucchini, Angelo Giglio. Restituzione in plenaria a cura di Stefano Vecchio
    3. La riforma delle leggi: tre leggi a confronto
      coordina Fabio Scaltritti, introduce Elia De Caro, intervengono Carlo Renoldi, Mariapia Scarciglia, Paola Bevere,  Achille Saletti, Gennaro Santoro, Francesco D’Agata.
      Restituzione in plenaria a cura di Patrizio Gonnella.
    4. Relazione del Governo e Libro Bianco
      coordina Leonardo Fiorentini, introduce Stefano Anastasia, intervengono Alessandro Metz, Domenico Chionetti, Sabrina Molinaro, Carla Rossi.
      Restituzione in plenaria a cura di Stefano Cecconi
    5. Verso l’Assemblea Generale Onu sulle droghe (Ungass 2016) Coordina Antonella Camposeragna, introduce Marco Perduca  intevengono Leopoldo Grosso, Marie Nougier, Massimo Oldrini, Hassan Bassi.
      Restituzione in plenaria a cura di Maurizio Coletti

    Per la serata conviviale si stanno prevedendo più occasioni in città per target diversi. Presto maggiori informazioni.

    Sabato 21 novembre 2015

    Camera del Lavoro, Corso Porta Vittoria 43, Milano

    Ore 9,30 Restituzione dei Gruppi con alcune proposte concrete in vista della Conferenza governativa e dell’Assemblea straordinaria dell’Onu di aprile a New York (Ungass 2016).
    Coordinano Paolo Cattaneo presidente regionale CNCA e Corrado Mandreoli Camera del lavoro di Milano

    Ore 10,30 Dibattito generale su “Territorio e politiche sulle droghe”.
    Coordina Maurizio Baruffi

    Lucia Castellano, consigliera regionale ed ex direttrice del carcere di Bollate
    Marco Granelli, Assessore alla sicurezza e Coesione Sociale, polizia locale, protezione civile, volontariato del Comune di Milano.
    Francesco Maisto, Magistrato
    Gaetano Manna, coordinatore tavolo tecnico delle regioni sulle dipendenze
    Sara Valmaggi, vice presidente Consiglio Regione Lombardia
    Rappresentanti di alcune Regioni (da confermare)

    Ore 11,45 Presentazione della campagna “Non me la spacci giusta” promossa dalla Cild da parte di Andrea Oleandri e Antonella Napolitano

    Ore 12.00

    Tavola Rotonda

    Partecipano
    Pierfrancesco Maiorino
    Assessore al Welfare del Comune di Milano;
    Mauro Palma
    Garante nazionale dei diritti dei detenuti;
    Susanna Camusso
    Segretaria generale della Cgil

    Altri partecipanti in attesa di conferma

    Ore 13.30/14,30

    Conclusioni del Cartello a cura di Patrizio Gonnella, Franco Corleone, Riccardo De Facci per una CARTA DI MILANO 2015 – Cambiamo verso sulle droghe “da Genova a Milano verso New York 2016”.

  • Un cambio di passo per la politica sulle droghe in Italia e nel Mondo

    La Società della Ragione ONLUS
    in collaborazione con Antigone, Cgil, Cnca, Forum Droghe

    Con il Patrocinio di
    Regione Friuli Venezia Giulia
    Comune di Udine
    Camera Penale di Udine

    Convegno verso #UNGASS2016
    UN CAMBIO DI PASSO
    PER LA POLITICA SULLE DROGHE
    IN ITALIA E NEL MONDO

    UDINE | SALA AJACE | VENERDI’ 10 LUGLIO 2015

    Programma
    ore 9.00 Saluti istituzionali
    Franco Codega Presidente VI Commissione Consiglio Friuli Venezia Giulia
    Furio Honsell Sindaco di Udine

    Ore 9.30 Prima sessione
    Presiede Massimo Brianese la Società della Ragione
    Il processo a Rototom: dalla caccia alle streghe all’assoluzione
    Relazione di Franco Corleone Coordinatore nazionale Garanti detenuti
    Interventi di Rino Battocletti avvocato, Simona Filippi avvocato, Filippo Giunta Rototom

    Ore 10.30 Seconda sessione
    Presiede Andrea Sandra Camera Penale di Udine
    Presentazione del 6° Libro Bianco sugli effetti della legge antidroga e delle proposte di legge per la riforma.
    Relazioni di Stefano Anastasia la Società della Ragione, Eleonora Maresca giurista, Carlo Renoldi Magistrato – MD
    Interventi di Hassan Bassi Forum Droghe, Maurizio Battistutta Garante dei detenuti di Udine, Cecco Bellosi CNCA, Paola Bevere avvocato, Stefano Cecconi CGIL, Elia De Caro Antigone, Leonardo Fiorentini Fuoriluogo, Michele Passione avvocato, Fabio Scaltritti Comunità San Benedetto al Porto.

    Ore 13 Buffet

    Ore 14 Terza Sessione
    Presiede Grazia Zuffa, Forum Droghe
    Il quadro internazionale in movimento: dalla Bolivia all’Uruguay
    Relazione di Pien Metaal, ricercatrice del TNI di Amsterdam
    Interventi di Maurizio Coletti Itaca Italia, Marco Perduca Partito Radicale

    Ore 17 Tavola rotonda
    L’Italia è pronta alla svolta?
    I riflessi sulla cultura e la politica: i vantaggi per l’economia e la società
    Partecipano Silvana Cremaschi consigliera regionale, Marco Rossi economista, Eriberto Rosso Presidente del Consiglio delle Camere Penali, Pier Luigi Di Piazza Centro Balducci di Udine, Alessandro Metz LegaCoopSociali.
    Coordina
    Leopoldo Grosso, Gruppo Abele, portavoce del Cartello di Genova

    E’ stata invitata la dr.ssa Patrizia De Rose, responsabile del Dipartimento Politiche Antidroga

    Scarica l’invito: invito.pdf

  • Verso #UNGASS2016

    Verso #UNGASS2016
    Incontro delle associazioni del Cartello di Genova
    in vista della Conferenza Governativa sulle droghe del 2016

    Mercoledì 24 giugno 2015
    ore 10-12,30
    Sala del Senato di Santa Maria in Aquiro
    Piazza Capranica 72 – Roma

    Si terrà mercoledì 24 giugno 2015, presso la sala Sala del Senato di Santa Maria in Aquiro in Piazza Capranica 72 a Roma, Sarà presentato il 6° Libro Bianco sugli effetti sul sistema penale, sul carcere e sui servizi della legge sulle droghe, il primo dopo la bocciatura della legge Fini-Giovanardi.
    Nell’occasione saranno anche presentate due proposte di legge di revisione del dpr 309/90 e di regolamentazione legale della cannabis.

    Saranno presenti Stefano Anastasia, Hassan Bassi, Paola Bevere, Stefano Cecconi, Domenico Chionetti, Maurizio Coletti, Franco Corleone, Elia De Caro, Riccardo De Facci, Leonardo Fiorentini, Patrizio Gonnella, Leopoldo Grosso, Eleonora Maresca, Alessandro Metz, Sabrina Molinaro, Marco Perduca, Carlo Renoldi, Susanna Ronconi, Eriberto Rosso, Gennaro Santoro, Maria Stagnitta, Grazia Zuffa.

    Alle ore 13 dello stesso giorno si terrà una conferenza stampa di presentazione del Libro Bianco e delle proposte di legge presso la sala Stampa della Camera dei Deputati (Via della Missione 4 a Roma) con la partecipazione degli esponenti del Cartello di Genova e di deputati e senatori dell’intergruppo per la legalizzazione della cannabis.

    Accredito obbligatorio per entrambi gli appuntamenti ENTRO LE ORE 12 DI LUNEDÌ 22 GIUGNO: potete scrivere lasciando i propri dati a info@societadellaragione.it (foto e cineoperatori segnalino eventuale attrezzatura). Per gli uomini è obbligatorio indossare giacca e cravatta (solo giacca per l’ingresso alla Sala stampa della Camera).

  • Perché bisogna porre fine alla battaglia contro le droghe

    La battaglia contro le droghe sta facendo più male che bene? In un audace discorso, il riformatore delle politiche sulle droghe Ethan Nadelmann lancia un appassionato appello affinché si finisca il “retrogrado, senza cuore, disastroso” movimento per estirpare il mercato della droga. Offre due grandi motivazioni per cui invece dovremmo focalizzarci su una regolamentazione intelligente.

  • Droghe: Encod lancia proposte di pace al vertice ONU a Vienna??

    encod stop war on drugs[comunicato di Encod] VIENNA – Tra il 9 e il 17 marzo, Encod, la Coalizione europea per politiche giuste ed efficaci sulle droghe parteciperà alla 58ma sessione della Commissione Droghe Narcotiche delle Nazioni Unite. In questo summit dedicato alle politiche globali sulle droghe, Encod presenterà testimonianze di prima mano sull’impatto della proibizione delle droghe sulle vite dei cittadini.

    Lunedì 9 marzo, un evento collaterale presenterà gli studi condotti in Slovenia e in Francia sull’impatto di diritti umani e salute pubblica rispetto alla criminalizzazione dei consumatori di cannabis in questi paesi. L’evento si concentrerà su argomenti cruciali che contribuiranno ad evitare gli effetti dannosi della politica sulle droghe verso un approccio più umano basato sull’evidenza scientifica. Giovedì 12 marzo, il secondo evento collaterale sarà teso a sottolineare lo studio svolto dai pazienti in prima persona sulle virtù terapeutiche della pianta della cannabis e l’importanza di istituire una cornice legale per facilitare l’utilizzo della cannabis per questi scopi.?? Encod ringrazia le Nazioni Unite per l’opportunità di presentare ai delegati al summit ONU l’opportunità unica di ascoltare direttamente le persone che sono seriamente colpite dalla proibizione delle droghe. Noi crediamo che sia cruciale che i governi prendano in considerazione le voci di quei cittadini le cui vite sono state rovinate a causa dei 60 anni di mala gestione della tematica delle droghe.

    Come Encod noi crediamo che la libertà di coltivare, cioè, la possibilità di ogni cittadino di possedere e coltivare ogni pianta che essi scelgano è un elemento cruciale di un sistema in alternativa alla guerra alle droghe, che è stato, come sappiamo oggi, un fallimento totale. Nell’ambito di questo sistema alternativo la priorità dovrebbe essere data alla protezione della gente, non dei profitti. Il concetto di riduzione del danno è in principio incompatibile con la proibizione delle droghe, poiché è la proibizione in sé che crea la maggior parte dei danni collegati alle droghe. ??Janko Bellin, uno dei delegati Encod alla conferenza dell’ONU sulle droghe spiega: “Dall’introduzione del concetto di riduzione del danno alla fine degli ani Ottanta, possiamo vedere come il paradigma è cambiato dalla repressione diretta verso un approccio orientato al trattamento medico. Ma noi vogliamo vivere in un mondo dove le piante tradizionali e gli estratti possano essere utilizzati da tutti gli adulti senza la paura di esser considerati o trattati come criminali.” ??Encod saluta tutti i delegati e i giornalisti che parteciperanno a questi eventi collaterali ai quali interverranno i membri di Encod Maja Kohek,Andrej Kurnik e Janko Belin dalla Slovenia, dall’Italia Enrico Fletzer ed Alberto Sciolari, dall’Austria Toni Straka e dai Paesi Bassi Derrick Bergman.

    Lunedì 9 marzo , 13.10-14.00, Sala MOE100:
    Report sulla criminalizzazione dei consumatori di cannabis in Europa
    (in collaborazione con ONE! – Associazione della Iniziativa Prekmurje Slovenia e Cannabis Sans Frontières France)

    Giovedì 12 marzo, 13.10-14.00, Sala MOE79:
    Prospettive mediche sulla cannabis: una analisi dei pazienti
    (in partnership con Pazienti Impazienti Cannabis Italia e Hanf-Institut Austria) ??per ulteriori informazioni contattare Janko Belin telefono +386 70 133 804 belinjanko@gmail.com

    Toni Straka (Encod, Hanf-Institut) +43 676 69 66664 toni.straka@hanfinstitut.at

    Joep Oomen (Encod) telefono +32 495 122 644 info@encod.org