• “Il Comune partecipi a bando su efficienza energetica”

    “Il Comune partecipi a bando su efficienza energetica”

    È stata presentata ieri l’interpellanza del consigliere comunale Leonardo Fiorentini, eletto come indipendente nella lista di Sel, sulla partecipazione al bando regionale per il miglioramento dell’efficienza energetica in edifici pubblici utilizzati per finalità sociali.

    Il consigliere pone all’attenzione dell’amministrazione comunale la possibilità di partecipare alla distribuzione di fondi regionali, anche tramite le aziende pubbliche che hanno in gestione Edifici di edilizia residenziale pubblica, Centri di riabilitazione per anziani e disabili, Case di riposo, Centri di accoglienza e case famiglia, Edifici di edilizia sociale di proprietà degli enti locali. L’agevolazione consiste in un contributo massimo di 25.000 euro per alloggio o 350 euro per metro quadro di superficie utile.

    “Per prima cosa – afferma il consigliere – mi vengono in mente Acer, che ha in gestione il patrimonio Erp del Comune di Ferrara e Asp, che invece gestisce i servizi sociali, casa di riposo di via Ripagrande compresa. E’ un’ottima occasione per introdurre, all’interno della manutenzione programmata e straordinaria di queste due aziende pubbliche, interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici finanziati in tutto o in parte dalla Regione.”

    Gli interventi finanziabili sono molteplici. Dal potenziamento della capacità termocoibente degli edifici, al miglioramento del rendimento degli impianti di produzione di calore, sia con sostituzione dei generatori che con l’adozione di valvole termostatiche e la contabilizzazione separata per alloggio. Ma anche l’adozione di nuovi impianti di produzione di energia termica da fonti rinnovabili anche non esclusivo come le pompe di calore geotermiche, elettriche aria/acqua, a gas metano aria/acqua). Oppure, più “tradizionalmente”, l’utilizzo dell’energia solare per la produzione di acqua calda ad uso sanitario e/o come sistema integrativo all’impianto di riscaldamento e l’utilizzo di energia solare fotovoltaica per la produzione di energia elettrica per l’illuminazione degli spazi comuni ed il funzionamento degli impianti termici.

    Secondo Fiorentini “i vantaggi sarebbero almeno quattro: un miglioramento del comfort di chi vive quegli edifici, una diminuzione dell’impatto ambientale generale, una diminuzione del consumo di combustibili fossili, e ultimo ma non ultimo, un risparmio in termini di bolletta energetica sia a livello individuale che di sistema paese. Risparmio che andrebbe, a seconda dei casi, o ai conduttori degli immobili Erp o Ers (contribuendo direttamente ad alleviare i costi per queste famiglie), ovvero al bilancio dell’Asp che è notoriamente in difficoltà negli ultimi anni.”

    “Resto convinto – chiude il consigliere – che l’unico modo di uscire da questa crisi sia investire nell’innovazione ed uscirne così migliori: l’energia è il settore che ovviamente più risentirà in futuro della transizione obbligata dalle fonti non rinnovabili (e per definizione “finite”) a quelle rinnovabili. Attrezzarsi per tempo consentirà di poter gestire questa fase in posizione di vantaggio, prevenendo le problematiche economiche e sociali di una “decarbonizzazione” forzosa.”

    Da Estense.com

  • Efficienza energetica. Fiorentini (SEL): chi parteciperà al bando regionale?

    Comunicato Stampa
    Efficienza energetica. Fiorentini (SEL): chi parteciperà al bando regionale?
    Interpellanza del consigliere comunale Leonardo Fiorentini (SEL) a seguito della pubblicazione del bando regionale per il “Programma per interventi diretti a migliorare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili a favore degli utenti finali in edifici pubblici utilizzati per finalità sociali”

    E’ stata presentata ieri l’interpellanza del consigliere comunale Leonardo Fiorentini, eletto come indipendente nella lista di SEL, sulla partecipazione al bando regionale per il miglioramento dell’efficienza energetica in edifici pubblici utilizzati per finalità sociali.

    Il consigliere pone all’attenzione dell’amministrazione comunale la possibilità di partecipare alla distribuzione di fondi regionali (), anche tramite le aziende pubbliche che hanno in gestione Edifici di edilizia residenziale pubblica, Centri di riabilitazione per anziani e disabili, Case di riposo, Centri di accoglienza e case famiglia, Edifici di edilizia sociale di proprietà degli enti locali. L’agevolazione consiste in un contributo massimo di 25.000,00 euro per alloggio o 350,00 euro per mq di Su (superficie utile).

    “Per prima cosa – afferma il consigliere – mi vengono in mente ACER, che ha in gestione il patrimonio ERP del Comune di Ferrara e ASP, che invece gestisce i servizi sociali, casa di riposo di via Ripagrande compresa. E’ un’ottima occasione per introdurre, all’interno della manutenzione programmata e straordinaria di queste due aziende pubbliche, interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici finanziati in tutto o in parte dalla Regione.”

    Gli interventi finanziabili sono molteplici. Dal potenziamento della capacità termocoibente degli edifici, al miglioramento del rendimento degli impianti di produzione di calore, sia con sostituzione dei generatori che con l’adozione di valvole termostatiche e la contabilizzazione separata per alloggio. Ma anche l’adozione di nuovi impianti di produzione di energia termica da fonti rinnovabili anche non esclusivo come le pompe di calore geotermiche, elettriche aria/acqua,  a gas metano aria/acqua). Oppure, più “tradizionalmente”, l’utilizzo dell’energia solare per la produzione di acqua calda ad uso sanitario e/o come sistema integrativo all’impianto di riscaldamento e l’utilizzo di energia solare fotovoltaica per la produzione di energia elettrica per l’illuminazione degli spazi comuni ed il funzionamento degli impianti termici.

    Secondo Fiorentini “i vantaggi sarebbero almeno quattro: un miglioramento del comfort di chi vive quegli edifici, una diminuzione dell’impatto ambientale generale, una diminuzione del consumo di combustibili fossili, e ultimo ma non ultimo, un risparmio in termini di bolletta energetica sia a livello individuale che di sistema paese. Risparmio che andrebbe, a seconda dei casi, o ai conduttori degli immobili ERP o ERS (contribuendo direttamente ad alleviare i costi per queste famiglie), ovvero al bilancio dell’ASP che è notoriamente in difficolta negli ultimi anni.”

    “Resto convinto – chiude il consigliere – che l’unico modo di uscire da questa crisi sia investire nell’innovazione ed uscirne così migliori: l’energia è il settore che ovviamente più risentirà in futuro della transizione obbligata dalle fonti non rinnovabili (e per definizione “finite”) a quelle rinnovabili. Attrezzarsi per tempo consentirà di poter gestire questa fase in posizione di vantaggio, prevenendo le problematiche economiche e sociali di una “decarbonizzazione[1]” forzosa.”

    L’ufficio Stampa

    [1] Decarbonizzazione: il processo di cambiamento del rapporto carbonio-idrogeno nelle fonti di energia.

     

  • Interpellanza sul bando regionale per l’efficienza energetica degli edifici

    Ferrara, 20 luglio 2015

    Al Sindaco di Ferrara

    Interpellanza: bando regionale per l’efficienza energetica degli edifici

    Il sottoscritto consigliere comunale

    Premesso

    che la Regione Emilia Romagna ha aperto il 9 luglio scorso un bando per l’assegnazione di fondi del “Programma per interventi diretti a migliorare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili a favore degli utenti finali in edifici pubblici utilizzati per finalità sociali”.

    Tenuto conto

    che possono presentare richiesta di finanziamento i soggetti pubblici titolari di immobili quali Edifici di edilizia residenziale pubblica, Centri di riabilitazione per anziani e disabili, Case di riposo, Centri di accoglienza e case famiglia, Edifici di edilizia sociale di proprietà degli enti locali.

    Tenuto conto inoltre

    che posso essere finanziate varie tipologie di intervento fra le quali:

    • Potenziamento della capacità termo coibente degli edifici, sia delle strutture murarie che degli infissi.
    • Potenziamento del rendimento degli impianti di produzione energia termica, con la sostituzione dei generatori con nuovi più efficienti e l’adozione della valvole termostatiche, a contabilizzazione separata per alloggio.
    • Adozione di sistemi di regolazione automatica della temperatura all’interno degli alloggi in relazione agli sbalzi di temperatura esterna.
    • Adozioni di nuovi impianti di produzione di energia termica che preveda il ricorso a sistemi che utilizzano l’energia rinnovabile come vettore principale (pompe di calore geotermiche, p.d.c. elettriche aria/acqua, p.d.c. a gas metano aria/acqua).
    • Utilizzo dell’energia solare per la produzione di acqua calda ad uso sanitario e/o come sistema integrativo all’impianto di riscaldamento.
    • Utilizzo di energia solare fotovoltaica per la produzione di energia elettrica per l’illuminazione degli spazi comuni ed il funzionamento degli impianti termici.

    Considerato

    che il Comune di Ferrara ha affidato ad ACER il proprio patrimonio ERP e ERS, mentre ad ASP la gestione dei servizi sociali, compresa l’assistenza residenziale agli anziani non autosufficienti.

    Considerato inoltre

    che ACER ha in previsione interventi di manutenzione programmata e straordinaria che potrebbero essere integrati con interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, mentre il bilancio di ASP potrebbe essere aiutato dal risparmio di costi di gestione energetica.

    Interpella l’amministrazione comunale

    per sapere se vi sia intenzione di procedere direttamente, o tramite ACER e ASP o altri soggetti pubblici potenzialmente idonei, alla richiesta di finanziamento rispetto al bando regionale e per quali interventi, per quali immobili, e con quali effetti di miglioramento attesi.

    Si richiede risposta scritta.

    Con osservanza.

    Il Presidente del Gruppo Consiliare

    Leonardo Fiorentini

  • Interpellanza su Piano Luce e Illuminazione pubblica a led

    Al Presidente del Consiglio Comunale

    Oggetto: Interpellanza sul Piano della Luce e sul rinnovo del contratto di servizio per l’Illuminazione Pubblica del Comune di Ferrara ai fini dell’efficientamento energetico con la realizzazione di nuovi impianti a led ed ad alta efficienza.

    Premesso

    • che i Comuni, ai sensi della nuova direttiva regionale in materia di inquinamento Luminoso (DGR 1688/2013, art.3, comma 8), devono predisporre il Piano della Luce entro il 18/11/2015;
    • che tale piano è uno strumento di pianificazione che consente di governare l’evoluzione delle reti dell’illuminazione pubblica e di ottenere un’immagine coordinata ed armonica dei centri urbani;
    • che tale piano contiene gli elementi conoscitivi e le possibili opzioni da percorrere nel percorso di efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica;
    • che il Piano della Luce contiene inoltre le informazioni di base per dotare di intelligenza la rete dell’illuminazione pubblica ai fini dello sviluppo delle smart city e dell’Agenda Digitale Locale.

    Tenuto conto

    • che il contratto di Servizio per l’illuminazione pubblica del comune di Ferrara scadrà nel corso del 2017;
    • che nonostante gli sforzi degli ultimi anni una parte del sistema di illuminazione pubblica della città risulta in cattivo stato di manutenzione;
    • che esistono ancora intere zone del centro storico nelle quali gli impianti risultano essere collegati “in serie”, generando evidenti problemi nella gestione e nella manutenzione (con relativi, frequenti, balck out di quartiere) e impedendo di installare corpi illuminanti a basso consumo ed alta efficienza.

    Considerato

    • che visti i progressi tecnologici numerosi Comuni, fra i quali il Comune di Milano, hanno previsto in sede di rinnovo dei contratti di servizio un quasi completo rinnovo degli impianti verso corpi illuminanti a led o comunque ad alta efficienza a totale, o quasi totale, carico dell’azienda aggiudicatrice o comunque finanziando gli interventi con la diminuzione dei costi di fornitura elettrica che possono calare sino a punte del 50/60%;
    • che tale occasione di rinnovo tecnologico può essere utile anche a realizzare, se non esistenti, ovvero a implementare sistemi di tele rilevamento e tele gestione che permettano il controllo remoto e l’efficientamento gestionale e manutentivo degli impianti.

     

    Il sottoscritto consigliere comunale,
    INTERPELLA
    l’amministrazione per conoscere:

    • a quale punto sia l’elaborazione del Piano della Luce previsto dalle norme regionali;
    • se sia intenzione dell’amministrazione prevedere in occasione della contrattazione/gara per il rinnovo del Contratto di Servizio un piano di rinnovo tecnologico ed efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica e di implementazione di sistemi di tele gestione della rete, compresa quella semaforica nell’ambito dell’Agenda Digitale Locale, finanziato all’interno dello stesso contratto di servizio dal risparmio energetico generato.

    Ferrara, 2 aprile 2015

    Il Presidente del Gruppo Consiliare

    Leonardo Fiorentini

    Scarica in formato pdf: interpellanza-led.pdf.

    Scarica la risposta in formato pdf: PG 32544 risp a Gruppo SEL.pdf.

  • Efficienza energetica e Agenda Digitale. Approvati gli emendamenti di SEL.

    Efficienza energetica e Agenda Digitale
    Approvati gli emendamenti di SEL con un’ampia maggioranza.

    Sono stati approvati dal Consiglio comunale i due emendamenti presentati da Leonardo Fiorentini, consigliere indipendente eletto nelle liste di SEL, al Bilancio 2015 del Comune di Ferrara.

    “Si tratta di un nuovo stanziamento di euro 30.000 sul bilancio corrente dell’Assessorato all’Ambiente per interventi di efficienza energetica” ha spiegato Fiorentini. “Uno stanziamento se vogliamo limitato dal punto di vista assoluto, ma che rappresenta – per la prima volta da alcuni anni – un’inversione di tendenza rispetto ad un bilancio che sull’ambiente è passato dai circa 800.000 euro del 2008 ai circa 100.000 del 2014. Un aumento del 30% in termini relativi in un settore chiave per il futuro non solo della nostra città ma anche del pianeta”. L’emendamento è stato approvato con un’ampia maggioranza, 28 voti favorevoli e solo 2 astenuti.

    “L’altro emendamento – continua il consigliere ecologista – prevede di dare gambe, con uno stanziamento di 15.000 euro, all’Agenda Digitale Locale, che tramite un percorso partecipato il prossimo anno potrà così metter in atto azioni per la crescita e la consapevolezza dei cittadini in un mondo che va inesorabile verso la rivoluzione digitale”. L’emendamento è stato approvato con un’ampia maggioranza, 26 voti favorevoli e solo 3 astenuti.

    “Ringrazio la Giunta ed i colleghi di maggioranza ed opposizione che hanno compreso l’importanza di questi, seppur piccoli, interventi e gli uffici che mi hanno coadiuvato nella stesura tecnica” ha commentato infine il consigliere Fiorentini.

    Il testo degli emendamenti approvati è disponibile qui.

  • Il Governo cadrà per il 55%?

    C’è da giurarci allora che proprio la proroga del 55%, fortemente voluta dalle opposizioni ma che non dispiace affatto ai finiani, diventi a questo punto il vero ago della bilancia sulla possibilità o meno che il governo cali in Aula la carta della fiducia per incassare l’approvazione della legge di stabilità.

    Così scrive il Sole 24 ore ieri, dando conto della situazione dell’emendamento per la proroga del 55%, rinviato all’aula. Temo che la “ragion di stato”, la cosiddetta “responsabilità”, porterà l’attuale maggioranza a evitare di scannarsi prima dell’approvazione della finanziaria.

    Ma, pensateci bene, quale “casus belli” migliore della prororoga di un incentivo che abbassa le tasse, favorisce le imprese e l’ambiente poteva cadere in mano di Fini e compagnia? Che bello sarebbe far cadere Berlusconi perchè fa pagare più tasse ai cittadini, mette in crisi le imprese e distrugge l’ambiente….

    Mentre sognate a occhi aperti, firmate a occhi chiusi il nostro appello on line su cinquantacinquepercento.it che vola verso quota 2500 adesioni!

  • 55%, in arrivo la proroga?

    Ci si è mossi in tanti, e pare che qualcuno si sia accorto che era il caso di dare continuità al processo di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici avviato con l’introduzione delle detrazioni del 55%. Almeno questo è quanto riporta il Sole 24 ore di oggi:

    la proroga dovrebbe essere inserita nel decreto di fine anno, l’ex milleproroghe. Del resto l’agevolazione è in vigore dal 2007, ha prodotto investimenti per 11 miliardi e un mancato gettito per 6 miliardi, contro un un incremento delle entrate di 3,2 miliardi e un risparmio in bolletta di 3 miliardi. In sostanza, si andrebbe in pari, senza contare che se non certifichiamo questi risparmi in bolletta l’Unione europea ci multa.

    Chissà, forse è solo per non incappare anche nelle multe per il mancato rispetto degli impegni di risparmio energetico, ma almeno, anche grazie alle quasi 2000 firme raccolte dalla campagna cinquantacinquepercento.it, qualcosa si muove.

    (anche su ilKuda)

  • Dichiarazione di (semi) indipendenza energetica

    Da ieri l’impianto fotovoltaico di casa nostra è collegato alla rete. In effetti il post che state leggendo è stato “prodotto” con energia rinnovabile al 100%. Ed è una certa soddisfazione, devo ammetterlo, soprattutto se le notizie sul folle ritorno al nucleare rimbalzano da ogni dove.

    Da ieri quindi oltre al mio mac anche la pompa dell’impianto solare termico funziona grazie al fotovoltaico. I cappotti ai bagni sono stati fatti (soffrivano di raffreddori frequenti) e il sottotetto è stato insufflato di cellulosa (proveniente dal riciclo di carta). La caldaia nuova è a condensazione, ma funziona ancora a gas. Ci auguriamo di consumarne un po’ meno dell’anno scorso, anche perchè oltre alla coibentazione abbiamo anche sostituito tutti gli infissi (a parte il portone di casa, che un angelo ha riportato all’antico splendore).

    Rimaniano ancora dipendenti dai combustibili fossili, per il riscaldamento e l’illuminazione notturna, ma ora è tutta un’altra storia. Una storia che non sarebbe stata realisticamente possibile senza il conto energia e senza le detrazioni del 55% per i vari interventi di miglioramento dell’efficienza energetica della casa. Guardacaso il nostro Governo ha tagliato il conto energia per i prossimi anni, mentre le detrazioni sono in scadenza il prossimo 31 dicembre.

    Siete forse ancora in tempo, almeno per provare a cambiare le finestre, sicuramente per firmare il nostro appello su cinquantacinquepercento.it.

    Coraggio, il futuro di questo pianeta dipende anche da noi.

  • Catena di blogger per le detrazioni Irpef

    Catena di blogger per le detrazioni Irpef

    Fra le adesioni ferraresi oltre a Leonardo Fiorentini – uno dei promotori- anche Zappaterra, Corridoni e i Verdi

    Se un generatore eolico potesse catturare la forza del vento che soffia a favore del risparmio energetico avrebbe le pale al massimo. Dieci giorni fa un drappello ridotto ma ben agguerrito di blogger ha dato vita al sito cinquantacinquepercento.it per raccogliere adesioni intorno ad un appello rivolto al neo-ministro dello Sviluppo Economico Romani. Al centro della richiesta ci sono proprio le detrazioni introdotte da un altro ministro dello Sviluppo Economico, Bersani, che permettono di “scontarsi” più della metà delle spese sostenute dai cittadini per i lavori volti a migliorare l’efficienza energetica delle proprie case. Il provvedimento ha saputo, negli anni, dare uno stimolo all’economia del settore, ha portato all’emersione di molto lavoro nero e, soprattutto, ha permesso al nostro paese di fare un piccolo passo verso la strada del risparmio energetico che vuol dire meno petrolio bruciato, meno atomo scisso, meno dighe in montagna.

    Tutto ciò potrebbe finire tirato dalla finestra come i piatti vecchi allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre 2010.

    55 blogger ed oltre 350 cittadini (tra cui i ferraresi Leonardo Fiorentini – uno dei promotori-, Marcella Zappaterra, Elisa Corridoni e i Verdi) si sono però proposti di fare da stimolo all’azione di governo chiedendo al ministro competente di agire in tempi brevi per il prolungamento dell’iniziativa.

    Per partecipare all’iniziativa basta andare su www.cinquantacinquepercento.it firmare la lettera ed unire in catena il proprio blog o sito.

    Ecco il testo dell’appello:

    Al Ministro per le Attività Produttive

    Paolo Romani

    e pc Al Presidente del Consiglio dei Ministri

    Silvio Berlusconi

    La detrazione fiscale del 55% per gli interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici italiani è in scadenza il prossimo 31 dicembre.

    Da più parti, e da diverso tempo, si sono susseguiti appelli e inviti al Governo per una proroga di questa agevolazione fiscale: prima le associazioni di categoria del settore, poi i sindaci e le Regioni, infine le commissioni Ambiente e Trasporti della Camera. Anche su internet i si è avviata da tempo una mobilitazione per la conferma del 55%. Più recentemente lo stesso Governo, per bocca del sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Luigi Casero, ha riconosciuto la bontà di questa misura di incentivazione che peraltro – secondo i dati diffusi dalla Federazione Industrie, Prodotti, Impianti e Servizi per le Costruzioni – in 4 anni ha permesso un ritorno complessivo per il Sistema Paese di quasi 4 miliardi di euro superiore alla cifra non incamerata dallo Stato.

    Si tratta di un provvedimento che ha reso possibile ai cittadini italiani di far eseguire interventi, spesso molto onerosi, di riqualificazione energetica delle proprie case contribuendo così non solo a evitare tonnellate su tonnellate di emissioni nocive in atmosfera, ma anche a diminuire la loro bolletta e far risparmiare al nostro Paese complessivamente circa 4500GW di energia. Gli incentivi hanno favorito lo sviluppo in questi anni del settore dell’efficienza energetica: gli interventi su finestre, caldaie, pannelli solari, ma anche soluzioni di isolamento termico delle pareti e dei tetti hanno reso possibile alle aziende più innovative e dinamiche del settore dell’edilizia di continuare a lavorare e crescere anche in questo momento di crisi. Senza la conferma del 55% il prossimo anno, il solo comparto dei serramenti si ridimensionerebbe di circa 1 miliardo di euro (dati UNCSAAL).

    Non solo: le modalità di trasparenza nei pagamenti, e di rendicontazione all’ENEA hanno garantito da un lato l’emersione di migliaia di rapporti economici, in un settore ancora caratterizzato dalla presenza di ampie zone “grigie”, dall’altro la contabilizzazione degli interventi in vista dell’obbiettivo di risparmio energetico fissato dal Piano d’Azione nazionale (42.000gw entro il 2016). Gli obiettivi europei di sostenibilità saranno molto difficilmente raggiungibili senza la conferma e la rimodulazione della detrazione del 55%.

    Per queste ragioni chiediamo che uno dei suoi primi atti da Ministro alle Attività produttive sia la proroga delle agevolazioni del 55%.

    Primi firmatari: Giuseppe Civati, Roberto Codazzi, Eugenio Comincini, Leonardo Fiorentini, Marco Lamperti, Letizia Palmisano, Marcello Saponaro.

    Da estense.com

  • In 55 per le detrazioni del 55%

    Se un generatore eolico potesse catturare la forza del vento che soffia a favore del risparmio energetico avrebbe le pale al massimo. Solo venerdì scorso un drappello ridotto ma ben agguerrito di blogger hanno dato vita al sito cinquantacinquepercento.it per raccogliere adesioni intorno ad un appello rivolto al neo-ministro dello Sviluppo Economico Romani. Al centro della richiesta ci sono proprio le detrazioni introdotte da un altro ministro dello Sviluppo Economico, Bersani, che permettono di “scontarsi” più della metà delle spese sostenute dai cittadini per i lavori volti a migliorare l’efficienza energetica delle proprie case. Il provvedimento ha saputo, negli anni, dare uno stimolo all’economia del settore, ha portato all’emersione di molto lavoro nero e, soprattutto, ha permesso al nostro paese di fare un piccolo passo verso la strada del risparmio energetico che vuol dire meno petrolio bruciato, meno atomo scisso, meno dighe in montagna.

    Tutto ciò potrebbe finire tirato dalla finestra come i piatti vecchi allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre 2010.

    55 prodi blogger ed oltre 350 cittadini si sono però proposti di fare da stimolo all’azione di governo chiedendo al ministro competente di agire in tempi brevi per il prolungamento dell’iniziativa.

    Per partecipare all’iniziativa basta andare su cinquantacinquepercento.it/appello-per-la-proroga-delle-detrazioni-del-55/ firmare la lettera ed unire in catena il proprio blog o sito.

    Il mondo te ne sarà grato!

  • Mobilitazione dei blogger per il 55%

    Articolo che ho scritto per Terra del 10 ottobre 2010

    Ci si è chiesti per molti mesi come si potesse andare avanti senza Ministro per lo Sviluppo Economico. Ora che un Ministro c’è, con alcuni amici blogger si è pensato che forse è meglio cominciare a distoglierlo dagli interessi suoi (Nucleare e TV), e provare mettere in primo piano nell’agenda ministeriale gli interessi di cittadini e imprese.

    Una delle questioni che da tempo abbiamo ritenuto centrali per il futuro del nostro paese è quella della proroga delle agevolazioni fiscali del 55% per gli interventi volti all’efficienza energetica degli edifici.

    La storia del 55% è in fondo la dimostrazione di come non sia necessario cementificare ulteriormente territorio per far crescere il settore edilizio: in questi anni, proprio grazie alle agevolazioni fiscali, le aziende più all’avanguardia e più dinamiche e gli artigiani e installatori più flessibili, hanno saputo costruirsi un intero settore, che ha prodotto, al netto delle agevolazioni, un ritorno al Sistema paese di 4 miliardi di euro.

    Un miracolo se pensiamo alla crisi economica, un doppio miracolo se pensiamo che i circa 600.000 interventi agevolati (dalla sostituzione di finestre, caldaie all’installazione di pannelli solari, ma anche soluzioni di isolamento termico delle pareti e dei tetti) hanno prodotto un risparmio di oltre 4500gw sulla bolletta energetica italiana.

    Significa che moltissimi cittadini italiani, grazie alle agevolazioni, hanno potuto non solo migliorare la qualità edilizia delle proprie case scaricando la spesa sostenuta dalla propria Irpef, ma anche risparmiare sulla bolletta casalinga, evitando tonnellate su tonnellate di emissioni nocive. Ma non solo: le modalità di pagamento previste dalle agevolazioni hanno favorito l’emersione delle transazioni, in un settore spesso tendente, per così dire, al grigio.

    L’obiettivo di risparmio energetico posto dall’Unione Europea e contenuto nel Piano d’Azione nazionale (42.000gw entro il 2016) sarà molto difficilmente raggiungibile senza la conferma della detrazione fiscale. Per questo, dopo i numerosi tentativi di boicottaggio nelle recenti finanziarie, abbiamo promosso un appello al neoministro Romani per chiedere un suo impegno alla proroga del 55%. Un provvedimento più volte sollecitato dal parlamento, richiesto da associazioni di categoria e istituzioni locali. Un provvedimento che è a vantaggio dell’ambiente, delle imprese, dei cittadini contribuenti e del Fisco.

    Come si fa a dire di no?

    Aderite anche voi all’appello su www.cinquantacinquepercento.it

  • Per la proroga del 55%

    Insieme ad alcuni amici abbiamo deciso di continuare la battaglia per la conferma, anche per i prossimi anni, delle detrazioni del 55% per il risparmio enegetico.
    Così è nato cinquantacinquepercento.it, sito che ospita un appello e lancia un’altra catena di blog per ribadire la necessità di mantenere le agevolazioni fiscali che hanno permesso a tanti cittadini italiani di dare il loro contributo a diminuire i gas serra ristrutturando casa e risparmiando sulla bolletta energetica.

    Qui il post dell’appello, a cui potete aderire on line.

    Al Ministro per le Attività Produttive
    Paolo Romani
    e pc Al Presidente del Consiglio dei Ministri
    Silvio Berlusconi

    La detrazione fiscale del 55% per gli interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici italiani è in scadenza il prossimo 31 dicembre.

    Da più parti, e da diverso tempo, si sono susseguiti appelli e inviti al Governo per una proroga di questa agevolazione fiscale: prima le associazioni di categoria del settore, poi i sindaci e le Regioni, infine le commissioni Ambiente e Trasporti della Camera. Anche su internet i si è avviata da tempo una mobilitazione per la conferma del 55%. Più recentemente lo stesso Governo, per bocca del sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Luigi Casero, ha riconosciuto la bontà di questa misura di incentivazione che peraltro – secondo i dati diffusi dalla Federazione Industrie, Prodotti, Impianti e Servizi per le Costruzioni – in 4 anni ha permesso un ritorno complessivo per il Sistema Paese di quasi 4 miliardi di euro superiore alla cifra non incamerata dallo Stato.

    Si tratta di un provvedimento che ha reso possibile ai cittadini italiani di far eseguire interventi, spesso molto onerosi, di riqualificazione energetica delle proprie case contribuendo così non solo a evitare tonnellate su tonnellate di emissioni nocive in atmosfera, ma anche a diminuire la loro bolletta e far risparmiare al nostro Paese complessivamente circa 4500GW di energia. Gli incentivi hanno favorito lo sviluppo in questi anni del settore dell’efficienza energetica: gli interventi su finestre, caldaie, pannelli solari, ma anche soluzioni di isolamento termico delle pareti e dei tetti hanno reso possibile alle aziende più innovative e dinamiche del settore dell’edilizia di continuare a lavorare e crescere anche in questo momento di crisi. Senza la conferma del 55% il prossimo anno, il solo comparto dei serramenti si ridimensionerebbe di circa 1 miliardo di euro (dati UNCSAAL).

    Non solo: le modalità di trasparenza nei pagamenti, e di rendicontazione all’ENEA hanno garantito da un lato l’emersione di migliaia di rapporti economici, in un settore ancora caratterizzato dalla presenza di ampie zone “grigie”, dall’altro la contabilizzazione degli interventi in vista dell’obbiettivo di risparmio energetico fissato dal Piano d’Azione nazionale (42.000gw entro il 2016). Gli obiettivi europei di sostenibilità saranno molto difficilmente raggiungibili senza la conferma e la rimodulazione della detrazione del 55%.

    Per queste ragioni chiediamo che uno dei suoi primi atti da Ministro alle Attività produttive sia la proroga delle agevolazioni del 55%.

    Primi firmatari: Giuseppe Civati, Roberto Codazzi, Eugenio Comincini, Leonardo Fiorentini, Marco Lamperti, Letizia Palmisano, Marcello Saponaro

  • Mobilitazione dei blogger per il 55%

    Articolo che ho scritto per Terra del 10 ottobre 2010

    Mobilitazione dei blogger per il 55%

    Ci si è chiesti per molti mesi come si potesse andare avanti senza Ministro per lo Sviluppo Economico. Ora che un Ministro c’è, con alcuni amici blogger si è pensato che forse è meglio cominciare a distoglierlo dagli interessi suoi (Nucleare e TV), e provare mettere in primo piano nell’agenda ministeriale gli interessi di cittadini e imprese.

    Una delle questioni che da tempo abbiamo ritenuto centrali per il futuro del nostro paese è quella della proroga delle agevolazioni fiscali del 55% per gli interventi volti all’efficienza energetica degli edifici.

    La storia del 55% è in fondo la dimostrazione di come non sia necessario cementificare ulteriormente territorio per far crescere il settore edilizio: in questi anni, proprio grazie alle agevolazioni fiscali, le aziende più all’avanguardia e più dinamiche e gli artigiani e installatori più flessibili, hanno saputo costruirsi un intero settore, che ha prodotto, al netto delle agevolazioni, un ritorno al Sistema paese di 4 miliardi di euro.

    Un miracolo se pensiamo alla crisi economica, un doppio miracolo se pensiamo che i circa 600.000 interventi agevolati (dalla sostituzione di finestre, caldaie all’installazione di pannelli solari, ma anche soluzioni di isolamento termico delle pareti e dei tetti) hanno prodotto un risparmio di oltre 4500gw sulla bolletta energetica italiana.

    Significa che moltissimi cittadini italiani, grazie alle agevolazioni, hanno potuto non solo migliorare la qualità edilizia delle proprie case scaricando la spesa sostenuta dalla propria Irpef, ma anche risparmiare sulla bolletta casalinga, evitando tonnellate su tonnellate di emissioni nocive. Ma non solo: le modalità di pagamento previste dalle agevolazioni hanno favorito l’emersione delle transazioni, in un settore spesso tendente, per così dire, al grigio.

    L’obiettivo di risparmio energetico posto dall’Unione Europea e contenuto nel Piano d’Azione nazionale (42.000gw entro il 2016) sarà molto difficilmente raggiungibile senza la conferma della detrazione fiscale. Per questo, dopo i numerosi tentativi di boicottaggio nelle recenti finanziarie, abbiamo promosso un appello al neoministro Romani per chiedere un suo impegno alla proroga del 55%. Un provvedimento più volte sollecitato dal parlamento, richiesto da associazioni di categoria e istituzioni locali. Un provvedimento che è a vantaggio dell’ambiente, delle imprese, dei cittadini contribuenti e del Fisco.

    Come si fa a dire di no?

    Aderite anche voi all’appello su www.cinquantacinquepercento.it

  • Detrazione fiscale del 55%: più vicina la proroga per il 2011

    Detrazione fiscale del 55%: più vicina la proroga per il 2011

    Il sottosegretario all’Economia Casero disponibile all’estensione oltre il 2010 del beneficio per la riqualificazione energetica

    05/10/2010 – “È possibile prorogare la detrazione fiscale del 55% per gli interventi di risparmio energetico oltre il 2010”. Lo ha dichiarato sabato scorso il sottosegretario all’Economia e Finanze, Luigi Casero, nel corso dell’Assemblea generale dell’Uncsaal.

    Il sottosegretario ha riconosciuto la bontà della misura di incentivazione – in scadenza il 31 dicembre 2010 -, che è servita al settore dell’edilizia, allo sviluppo complessivo del Paese e al recupero di gettito, più di altri benefici fiscali. Lo strumento – ha affermato Casero – si è dimostrato utile e può essere messo in campo nell’ambito di un progetto complessivo di salvaguardia dei conti pubblici.

    Ma alcuni incentivi (non fiscali), in particolare quelli a pioggia – ha ammonito il sottosegretario -, alcuni incentivi sull’occupazione in alcune parti del Paese e in alcuni settori, si sono rivelati inutili o si sono prestati a truffe. Quindi – ha proseguito Casero – occorre ridurre i contributi dati a fondo perduto a imprese che spesso non crescono, e destinare quelle risorse alle imprese che reinvestono gli utili, alla detrazione del 55% o ad altre manovre per il rilancio delle imprese.

    Ricordiamo che qualche giorno fa, Roberto Moneta, funzionario del Dipartimento Energia del Ministero per lo Sviluppo Economico, ha annunciato che gli uffici tecnici del MSE stanno preparando una proposta tecnica, da sottoporre ai Ministri competenti, per la proroga della detrazione fiscale del 55% e per una ricalibratura della misura che privilegi gli interventi più efficaci in termini di risparmio energetico. Le organizzazioni del settore delle costruzioni (ANCE e FINCO) avevano, ancora una volta, chiesto al Governo di prorogare la detrazione del 55%. (leggi tutto).

    Aggiornamento dell’8 ottobre 2010 – Una lettera aperta per chiedere la proroga del 55% è stata rivolta al neo Ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani e al Presidente del Consiglio Berlusconi, da amministratori locali ed esponenti dell’opposizione. Tra i primi firmatari dell’appello vi sono Giuseppe Civati, consigliere regionale del PD in Lombardia, Eugenio Comincini, sindaco di Cernusco sul Naviglio (Mi), Leonardo Fiorentini, esponente dei Verdi a Ferrara. È possibile sottoscrivere l’appello al sito: www.cinquantacinquepercento.it

  • Green economy, che fa Romani?

    Green economy, che fa Romani?

    di Mauro Munafò

    A fine anno scadono le detrazioni fiscali per chi rende ecologico il proprio immobile: pannelli solari, isolamenti termici etc. Una norma che ha creato occupazione e diminuito l’impatto di molti edifici. Parte una campagna perché il nuovo ministro non le lasci scadere

    (L’espresso – 08 ottobre 2010)

    C’è una normativa che in tre anni ha creato occupazione, permesso alle imprese di superare la crisi e, cosa più importante, contribuito al risparmio energetico nazionale. Tra poco più di due mesi però, se il governo non si dà una mossa, le detrazioni fiscali sugli interventi di risparmio energetico scompariranno, provocando danni all’ambiente, all’industria e persino alle casse dello Stato.Nonostante le sollecitazioni arrivate da più parti per un intervento del governo in materia, le agevolazioni fiscali per chi fa interventi per il risparmio di energia sul suo immobile scadranno il 31 dicembre. Si tratta di una norma introdotta dall’allora ministro Bersani (e poi riproposta nelle ultime finanziarie), che permette di detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 55% dei costi sostenuti per questo tipo di lavori: pannelli solari, pompe di calore, isolamenti e molto altro ancora.

    Adesso che anche l’Italia ha un ministro dello Sviluppo, dopo i 150 giorni di interim di Berlusconi, la pressione di società civile e associazioni per la normativa si rafforza. A spingere perché il governo rinnovi le detrazioni c’è anche un gruppo di blogger, già impegnato in passato in campagne a difesa di questi incentivi.

    Sul sito cinquantacinquepercento.it si può leggere e aderire alla richiesta partita dal blogger Kuda” (Roberto Codazzi) e già sottoscritta da utenti, esponenti del Pd lombardo dei Verdi e di Sinistra Ecologia e Libertà. Nel 2008, sempre da Kuda, partì una catena di blogger (oltre un centinaio) per chiedere la semplificazione delle procedure burocratiche per accedere alle detrazioni fiscali. Il successo di quella iniziativa ha spronato i blogger a riprovarci anche questa volta.

    “Le detrazioni sono ancora più importanti del Conto Energia (già rinnovato ndr), perché invece di creare altra energia ne promuovono il risparmio», spiega a a L’espresso Roberto Codazzi, promotore dell’iniziativa. “Parliamo poi di uno strumento efficace che in questi anni ha fatto anche emergere il lavoro sommerso nel settore dell’edilizia e promosso una mappatura della situazione energetica italiana».

    A rendere ancora più paradossale la situazione ci pensano gli interventi dei sottosegretari del ministero che, in più di un’occasione, hanno ribadito l’importanza delle detrazioni e assicurato l’impegno del governo per prorogarle. Parole a cui non sono fino ad ora seguiti i fatti.
    La mobilitazione che parte dai blogger non è poi solitaria. Negli ultimi mesi la lista di istituzioni, associazioni industriali e gruppi che hanno chiesto al Governo di prolungare la durata delle detrazioni si è molto allungata. Solo per citare i nomi più importanti, si sono pronunciate a favore delle detrazioni: la Commissione Ambiente e la Commissione Trasporti della Camera, l’Associazione Comuni della Valle Padana, le associazioni dei produttori di infissi, i produttori di impianti termici e le associazioni dei costruttori.

    Il mancato rinnovo delle detrazioni non si può giustificare neppure con motivazioni economiche. Secondo i dati dell’Enea, in tre anni sono stati investiti 11 miliardi di euro che corrispondono a un mancato gettito fiscale di circa 6 miliardi di euro. Dall’altra parte però, in otto anni, si risparmiano 3 miliardi di euro in bollette energetiche, il patrimonio immobiliare accresce il suo valore di 4 miliardi e lo stato ottiene un gettito aggiuntivo di 3 miliardi attraverso le imprese e l’Iva. A questo si devono poi aggiungere i benefici ambientali, l’occupazione giovanile e la nascita di startup nel settore. Senza contare le oltre 350mila tonnellate di Co2 non emessa ogni anno e gli oltre 1.700 GWh l’anno di energia risparmiata (nel 2008 sono stati quasi duemila.

    “Non è la prima volta che a pochi mesi dalla scadenza si ridiscute del rinnovo – continua Codazzi – Questo però impedisce alle imprese di pianificare i lavori l’anno successivo. Mentre il mondo va in una direzione, qui le energie rinnovabili sono state messe da parte. A quanto pare è meglio promuovere il ritorno al nucleare”.

  • Ecco a cosa servirebbe un Ministro allo Sviluppo Economico

    Gli uffici tecnici del Ministero dello Sviluppo economico proporranno ai Ministri competenti una proroga della detrazione fiscale del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici – in scadenza il 31 dicembre 2010 – e una ricalibratura della misura che, con l’esperienza di questi anni, promuova maggiormente gli interventi più efficaci in termini di risparmio energetico e riduca l’onere per lo Stato.

    Lo ha confermato alla redazione di Edilportale, Roberto Moneta, funzionario del Dipartimento Energia del Ministero per lo Sviluppo Economico, dopo averlo annunciato ad un workshop sulla “sfida energetica”, organizzato la scorsa settimana dall’Ance. Per il momento – ha precisato Moneta alla nostra redazione – si tratta una proposta tecnica da porre all’attenzione dei decisori pubblici.

    Se poi quei “decisori pubblici” sono ad interim e da sempre pensano solo ai propri guai personali, alla proprietà delle case di amici ed ex amici e a raccontare barzellette (e quelli che dovrebbero incalzarli pensano solo a commentare i guai personali, abitativi e le barzellette dei primi) beh, è dietro l’angolo il rischio di mancare clamorosamente l’obiettivo di risparmio energetico fissato dal Piano d’Azione nazionale (42.000 gw al 2016) e nello stesso tempo di mettere in ginocchio un intero settore (un miliardo d’euro il ridimensionamento previsto).

    Ecco a cosa servirebbe un Ministro allo Sviluppo Economico.

  • Il Governo dei balzelli e dei sabotaggi

    Comunicato stampa
    Il Governo dei balzelli e dei sabotaggi
    I Verdi si schierano contro i balzelli per cittadini e imprese e per la conferma del 55%

    Oggi entrano in vigore alcune delle norme contenute nel decreto Tremonti recante le misure della manovra economica del Governo Berlusconi. Oltre al balzello del rincaro, ingiustificato e arbitrario del pedaggio al casello autostradale di Ferrara Sud – che peraltro rischia di convogliare ulteriore traffico di attraversamento nel Centro della città – di cui si è già molto parlato, da oggi un ulteriore balzello è dovuto dalle imprese allo Stato italiano.
    Ma non da tutte. Infatti è prevista l’introduzione di una ritenuta d’acconto del 10% – prelevata direttamente da banche e poste – a carico delle ditte beneficiarie di bonifici a saldo di interventi sul patrimonio edilizio i cui importi risultano detraibili dall’Irpef con l’aliquota del 36% o del 55%. Si tratta, evidentemente, oltre che di un provvedimento molto gravoso per le imprese, come recentemente fatto rilevare dalle associazioni diel settore, dell’ennesimo sabotaggio nei confronti di quegli interventi, in particolare quelli del 55%, volti alla riqualificazione anche energetica del nostro patrimonio edilizio, da sempre vista come un sassolino nella scarpa dal Governo del Nucleare.
    Inoltre si stratta di un provvedimento fiscalmente stupido, che rischia di sottrarre all’economia legale tutta una serie di transazioni che, visti gli obblighi di bonifico e di comunicazione dei dati all’Agenzia delle Entrate, risultano oggi più trasparenti che mai.

    Un Governo che quindi come al solito predica bene e razzola male, impone balzelli ai cittadini e favorisce la reimmersione rapida delle imprese nell’economia fantasma.

    Anche per questo i Verdi nella Circoscrizione 1 hanno presentato nelle settimane scorse un’interpellanza al Sindaco per chiedere un impegno diretto nell’Anci, ripartendo dal documento “I Sindaci contro le polveri sottili” per la conferma delle detrazioni del 55%, a favore dei cittadini ma anche per sostenere un settore che è cresciuto in questi anni soprattutto grazie alla forte innovazione nel campo dell’efficienza energetica.

    L’Ufficio stampa

  • Interpellanza per un intervento del Sindaco presso l’ANCI per la proroga delle detrazioni del 55%

    Ferrara, 3 giugno 2010

    A Girolamo Calò
    Presidente della Circoscrizione 1
    Comune di Ferrara

    E pc
    Tiziano Tagliani
    Sindaco di Ferrara

    Oggetto: interpellanza per un intervento del Sindaco presso l’ANCI per la proroga delle detrazioni del 55%.

    Con la presente sono ad inoltrare la seguente interpellanza:

    premesso che

    le detrazioni irpef del 55% per interventi di qualificazione energetica sul patrimonio edilizio sono in scadenza nell’anno 2010.

    Rilevato che
    Il Governo non pare avere alcuna intenzione di prorogare il provvedimento, come dimostrato dai numerosi tentativi in questi anni di far saltare l’agevolazione, dalle modifiche volte a renderne più difficile la fruizione da parte dei cittadini, e come rilevato anche nella proposta di manovra economica recentemente licenziata dall’esecutivo.

    Ritenendo assolutamente insufficiente

    nell’entità dello stanziamento e nei criteri di fruizione, il sistema di incentivazione all’acquisto di nuove case ad alta efficienza energetica recentemente varato dal Governo con il “Decreto incentivi”.

    Ritenendo altresì indispensabile

    Sia per raggiungere l’obiettivo di contenimento delle emissioni di CO2 in atmosfera, così come previsto dagli accordi internazionali, che per migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città il contenimento del fabbisogno energetico nelle abitazioni.

    Valutando molto positivamente

    l’effetto volano di tali agevolazioni sia per i cittadini – che oltre ad ottenere un risparmio su interventi spesso molto onerosi migliorano il comfort abitativo nelle loro case e diminuiscono i consumi – sia per i settori legati all’edilizia che in questi anni hanno saputo sviluppare conoscenze e tecnologie legate al miglioramento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio esistente e di nuova concezione e costruzione.

    Considerato che

    FederlegnoArredo, Centro di Informazione sul Pvc e Uncsaal, facendo proprio il documento dell’ANCI (Associazione Nazionali Comuni Italiani) “I Sindaci contro le polveri sottili” presentato in occasione del blocco del traffico privato in tutta la pianura padana dello scorso 28 febbraio a cui anche Ferrara ha aderito hanno sottolineato in una lettera aperta l’importanza di mantenere oltre il 2010 le detrazioni del 55% per gli interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico degli edifici, ed invitato gli Enti Locali a promuovere forme di pressione sul Governo al fine del rinnovo della misura fiscale.

    Si interpella l’amministrazione ed il Sindaco per chiedere

    se sia già intervenuta o se intenda intervenire presso l’Anci affinchè, facendo seguito agli impegni presi in febbraio, ponga sul tavolo della Conferenza Stato-città ed autonomie locali anche la questione del rinnovo delle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico.

    Si allega il testo della lettera di FederlegnoArredo, Centro di Informazione sul Pvc e Uncsaal. Si richiede risposta scritta.

    Il Presidente del Gruppo Consiliare
    Leonardo Fiorentini

  • Prese per il culo

    Non so, sarò abituato bene, ma un incentivo di massimo 7000 euro per l’acquisto di una nuova (prima) casa in classe A lanciato in pompa magna dal nostro governo non vi sembra una presa per i fondelli da chi non intende rinnovare il 55% per la riqualificazione energetico del nostro disastroso patrimonio edilizio? E un incentivo di 50 euro per attivare una connessione in “banda larga” non vi pare un bella presa per il culo se a proporla è lo stesso governo che ha affossato il progetto di diffusione della banda larga in Italia (poi potremmo discutere sul concetto di larghezza…).

    Senza contare che il tutto è appaltato a quelli di Poste Italiane (con che costi? ricordate la social card?), che se pensassero a far arrivare i miei postacelere – o i bilanci di mandato di Marcello – puntuali sarebbe meglio.

  • Energia

    Contro il NUCLEARE, per una Regione SOLARE: no a Centrali costose e pericolose, sì allo sviluppo delle fonti rinnovabili e agli incentivi per l’efficienza energetica degli edifici.

    Un secco no al ritorno al nucleare del nostro paese, nessuna disponibilità a ospitare centrali inutili, pericolose e costose che produrranno rifiuti ingestibili per milioni di anni e metteranno a serio rischio l’ecosistema (vedi dossier su verdi.it).

    Sostegno alla riduzione del consumo energetico, con attenzione all’efficienza energetica dell’edilizia in costruzione e alla riqualificazione del patrimonio esistente. Se il governo non vorrà  prorogare le agevolazioni fiscali (detrazione del 55%) sarà necessario un grosso sforzo da parte della regione per incentivare anche economicamente il risparmio di energia.

    Sostegno alle fonti rinnovabili soprattutto fotovoltaico e eolico, con particolare attenzione alla microgenerazione. Attenzione e aiuti alla ricerca, con particolare riferimento al sistema di produzione di energia con il solare a concentrazione sviluppato dal gruppo di ricerca della facoltà di Ingegneria dell’Università di Ferrara.