• Tutte le cartoline di Leonardo Fiorentini

  • Vendola a Ferrara per sostenere Tagliani

    lista-selPerfetta parità uomini-donne (dodici i primi, undici le seconde), età media 44 anni, ampio spazio al mondo lgbt. Sono i ventitré candidati consiglieri comunali di Sinistra ecologia e libertà, la formazione vendoliana che (in coalizione con Partito democratico, Centro democratico e Ferrara concreta) sostiene il bis per Tiziano Tagliani.

    Capolista è Massimiliano De Giovanni, professore di Scrittura Creativa e Narrazione per Immagini nonché presidente di Arcigay Ferrara. Seguono la giornalista Monica Forti, il campione del mondo di spada Riccardo Schiavina, l’istruttrice di nuoto Angela Buono, l’educatore Cristian Fortini, la dipendente Asp Alessandra Tuffanelli, il responsabile dell’Associazione Viale K Raffaele Rinaldi, Chiara Bonora membro dell’associazione ‘Famiglie arcobaleno’ nota per aver tentato di registrare presso il Comune di Ferrara il matrimonio celebrato in Spagna con la sua fidanzata (con cui ha avuto due figlie sempre nel paese iberico), lo studente di Giurisprudenza Luca D’Andria, l’avvocato Monica Mariotti, il consigliere comunale uscente del gruppo Misto Giorgio Scalabrino Sasso (di lavoro tecnico sanitario), la ristoratrice Emanuela Galbiati, l’imprenditore ingegner Giovanni Monini.

    E ancora: il medico neuropsichiatra infantile Dora Suglia, il consigliere circoscrizionale uscente Leonardo Fiorentini (di lavoro webmaster), la pensionata Gabriella Fabbri, l’agente immobiliare Oriano Mascellani (ex Pdci), l’impiegata Antonella Galbiati, il commercialista Angelo Contini, l’impiegata Nadia Benazzi, l’imprenditore Luca Gavagna, il neolaureato in Economia Giacomo Soffiatti e l’operatrice del centro Donna e Giustizia Elisabetta Pavani.

    “Il nostro contributo alla coalizione – rivendica la coordinatrice provinciale Annalisa Felletti – riguarda la chimica verde, visto che chiediamo la riconversione ecologica di un pezzo produttivo importante della città. Riguarda il trinomio cultura-ambiente-turismo, con la richiesta di inserire il Parco Bassani nel Parco del Delta. Riguarda la richiesta di un impegno chiaro sul consumo di suolo, che è stata recepita: le politiche comunali incentiveranno il recupero dell’esistente. Ancora, riguarda il forte impegno sull’acqua come bene comune: sappiamo che l’affidamento del servizio scadrà nel 2024, ma siccome noi crediamo che debba essere appannaggio del settore pubblico chiediamo si apra un confronto sul tema. Nel trattamento dei rifiuti deve aumentare sensibilmente la differenziata, con riduzione della quota avviata a incenerimento, visto l’inquinamento da polveri sottili. E anche nella scuola deve essere protagonista il pubblico: al Comune chiederemo un controllo e un monitoraggio”.

    La decisione di Sel di aderire alla coalizione di centrosinistra non è stata unanime, con la scissione tra gli altri della ex responsabile del circolo ferrarese Valeria Rustici. “Siamo sulla strada giusta, chi ha messo in discussione questo avrà una conferma il 7 maggio, quando Nichi Vendola sarà a Ferrara per sostenere in modo convinto la candidatura di Tagliani” risponde Felletti. E Vincenzo Langella aggiunge: “la linea, sia nazionale sia regionale, è chiara: Sel intende ricostruire un centrosinistra che sia forza di cambiamento. Tutto quello che è stato fatto a Ferrara è stato condiviso dalla Federazione regionale, nel retropalco non c’è niente”. Sanzioni in vista per i ribelli? “Il confronto sarà successivo alla campagna elettorale – risponde la coordinatrice –, in un secondo momento analizzeremo la situazione”. Nessun problema insomma nel partecipare ad una coalizione che include Ferrara Concreta, la civica costruita tra gli altri dall’ex capogruppo Pdl Francesco Levato. “Sfido a trovare un solo elemento di centrodestra nel programma di Tagliani” risponde Langella.

    Il tema Lgbt sarà uno ovviamente uno di quelli su cui la lista si impegnerà. “Ferrara è una città bella e inclusiva, e noi da anni andiamo nelle scuole per contrastare il bullismo omofobico” afferma De Giovanni, mentre Bonora riconosce a Tagliani di aver “sempre aperto le sue porte, e fin dalla prima pagina del suo programma si parla di inclusione. Inclusione di tutte le famiglie”. Rinaldi porterà l’esperienza di Viale K, “dove ho conosciuto da vicino la violenza della povertà contro i disoccupati, gli sfrattati, gli immigrati e i senza fissa dimora. A Ferrara c’è una fetta enorme di esclusi”.

  • Elezioni 2014: perchè mi candido al Consiglio Comunale

    Dopo una lunga riflessione ho deciso di accettare la candidatura come indipendente nella lista di Sinistra Ecologia e Libertà alle prossime elezioni per il consiglio comunale che si terranno il 25 maggio. L’ho fatto perché credo che oggi, con un quadro politico che sembra sempre più spostarsi a destra, sia importantissimo che nel prossimo consiglio vi sia una presenza forte e di sinistra, capace di incidere veramente sulle scelte e sugli obiettivi e che sappia mettere in primo piano i temi dei diritti, dell’ecologia e della partecipazione. Una presenza seria, mai ideologica o velleitaria, che sia di continuo pungolo per la giunta nell’ottica di un’alleanza fatta sui contenuti, leale ma mai scontata.

    Mi candido partendo da una posizione critica nei confronti dell’amministrazione comunale uscente. Credo infatti che la Giunta Tagliani abbia ben governato l’ordinaria amministrazione, in una situazione difficile di continui e impropri tagli alle finanze degli enti locali. Dirò di più: credo abbia fatto benissimo nella tragica straordinarietà del terremoto e della ricostruzione. Credo anche però, e l’ho detto in tempi non sospetti, che l’azione di governo cittadino abbia avuto in questi anni respiro corto. Non ho visto una visione della città del futuro, forse perché incalzati dalle emergenze, di bilancio prima, tragiche poi. Soprattutto ho sentito e visto poca sinistra nelle parole e nelle scelte, in particolare su alcuni temi a me cari.

    Sull’ambiente si è visto davvero poco: la raccolta differenziata è rimasta al palo, ben lontana dagli obiettivi di legge, il Centro del Riuso da progetto finanziato oltre 5 anni fa dalla Regione per oltre 1 milione di euro è diventato prima un miraggio e poi è stato appaltato a Hera, come del resto appare buona parte della politica ambientale del Comune. Del resto il bilancio dell’assessorato è passato in pochi anni da più di mezzo milione di euro a soli centomila. Certo si rivendica che si son fatte le bonifiche (il cui iter si era avviato nella legislatura precedente) ma pare davvero il minimo.

    Sull’urbanistica l’amministrazione è stata troppo timida. In una città dove si è costruito troppo e male, dove ci sono migliaia di alloggi sfitti, il POC ha deciso di continuare a consumare territorio. Era l’occasione per fermarsi, fare il punto e dare una sterzata netta: solo riqualificazione urbana e miglioramento della qualità edilizia dell’ esistente. Sarebbe stato uno stimolo alla conversione del settore dell’edilizia verso la qualità e la sostenibilità, e sarebbe stata l’occasione per trovare soluzione ai grandi vuoti urbanistici che si sono creati in questi decenni, dalle zone ex-industriali sino all’area dell’ex ospedale Sant’Anna. Invece dei 2000 nuovi alloggi del POC la metà saranno costruiti su territorio vergine (oltre agli altri 2000 resi possibili col RUE). Nel programma del candidato Sindaco Tagliani c’è scritto “stop al consumo del territorio”: attenderò i fatti.

    Sui diritti possiamo fare grandi passi in avanti. Il registro delle Unioni Civili deve avere valore per tutte le graduatorie comunali, mentre come successo per via giudiziaria a Grosseto, il Comune deve per via amministrative accettare la trascrizione dei matrimoni avvenuti all’estero anche fra persone dello stesso sesso. Va poi continuato il lavoro fatto per far in modo che i detenuti alla loro uscita trovino cittadinanza: un alloggio e un impiego aiutano ad uscire dal circolo vizioso della recidiva. Poi i giovani, studenti, lavoratori o disoccupati che siano devono vivere in una città accogliente, che non ne sfrutti solo la capacità di pagare affitti e definisca postribolo i luoghi in cui vivono la sera. Su questo ho sentito parole incoraggianti su questo da parte del candidato Sindaco. Dobbiamo (ri)costruire una città che permetta ai più giovani di esprimere la loro identità, le loro passioni ed anche, nel rispetto di tutti, la loro voglia di divertimento. Una città in cui sia piacevole costruirsi un futuro sereno.

    Sulla partecipazione infine la stupida rincorsa all’anticastismo ha portato come prima conseguenza la cancellazione dell’esperienza del decentramento. Cancellate le Circoscrizioni per legge non si è ancora saputo costruire un modello che garantisca la partecipazione reale dei cittadini. Mi spiace molto ma non riesco ancora a vedere qualcosa di concreto nel progetto di superamento delle Circoscrizioni presentato dall’amministrazione a fine legislatura. Ma questo sarà argomento tutto del nuovo Consiglio Comunale, dove mi auguro di poter dire la mia.

     

  • Territorio

    Sulle scelte urbanistiche l’amministrazione è stata troppo timida. In una città dove si è costruito troppo e male, dove ci sono migliaia di alloggi sfitti, il POC ha deciso di continuare a consumare territorio. Era l’occasione per fermarsi, fare il punto e dare una sterzata netta: solo riqualificazione urbana e miglioramento della qualità edilizia dell’ esistente. Sarebbe stato uno stimolo alla conversione del settore dell’edilizia verso la qualità e la sostenibilità, e sarebbe stata l’occasione per trovare soluzione ai grandi vuoti urbanistici che si sono creati in questi decenni, dalle zone ex-industriali sino all’area dell’ex ospedale Sant’Anna.

    Invece dei 2000 nuovi alloggi del POC la metà saranno costruiti su territorio vergine (oltre agli altri 2000 resi possibili col RUE).Per questo ho votato contro la delibera ed ho proposto numerosi emendamenti al RUE.

    Nel programma del candidato Sindaco Tagliani c’è scritto “stop al consumo del territorio”: attenderò i fatti.

    Nel frattempo, ecco alcune proposte:

    • applicare riduzioni sugli oneri di urbanizzazione proporzionali alla qualità energetica degli edifici sia per abbattere nel breve termine il costo finale di tali edifici che al momento, a causa della scarsa diffusione di conoscenza tecnica e dei costi dell’impiantistica risultano “fuori mercato” sia per indirizzare il tessuto imprenditoriale locale nella transizione verso costruzioni e soluzioni oggi innovative ma dopodomani (2021) obbligatorie;
    • creare un sistema di incentivi e strumenti di promozione per la creazione di una filiera locale per la costruzione di case antisismiche e passive utilizzando legname proveniente da coltivazioni rinnovabili locali;
    • impostare un nuovo POC realmente a consumo zero;
    • ecocatasto: lavorare nell’ambito della tanto attesa riforma catastale per inserire nel nuovo Catasto anche i dati di qualità energetica e ambientale degli edifici, in modo da prevedere sconti sulle imposte per gli edifici più virtuosi (e non – ad esempio – colpire con maggiore imposizione chi ha dotato i propri immobili di impianti fotovoltaici sopra i 3kw, come succede oggi secondo le ultime intepretazioni dell’Agenzia delle Entrate).
  • Una porcata al quadrato

    Enrico LettaIl Porcellum rivisto dal governo Letta. Ovvero una porcata al quadrato.

    “Quattro sono le chiavi di volta del provvedimento, che incidono su altrettanti punti critici del Porcellum. Il primo. L’introduzione di una soglia minima di accesso al premio di maggioranza, finora non prevista, e quella allo studio sarebbe del 40 per cento. Il secondo. L’innalzamento della soglia di sbarramento per accadere al Parlamento. Finora alla Camera è pari al 4 per cento, elevando l’asticella per esempio al 5 o al 6 per cento si eviterebbe il rischio che forze minori se non minuscole possano varcare la soglia di Montecitorio e Palazzo Madama. Quindi, la riduzione delle dimensioni delle attuali circoscrizioni elettorali. La conseguenza di quest’ultimo apparente tecnicismo sta nel fatto che si creerebbe un ulteriore sbarramento di fatto: il numero degli eletti per circoscrizione si ridurrebbe, intaccando la quota riservata ai cosiddetti resti, dunque alle forze minori. Un quarto e ultimo “ritocco” riguarda il premio di maggioranza al Senato, che tornerebbe ad essere distribuito su scala nazionale anziché regionale, come per la Camera, archiviando l’handicap che nelle ultime legislature ha reso più inconsistenti le maggioranze a Palazzo Madama.”

    http://www.repubblica.it/politica/2013/07/29/news/legge_elettorale_piano_governo-63899667/

  • Quasi quasi voto Giannino

    Oscar-GianninoOggi ho ricevuto due buone notizie. Una merita ben altro che un post sul blog. L’altra, invece, è una raccomandata dell’Agenzia delle Entrate.

    Alla vista, di fronte alla postina, quella busta proveniente dall’Agenzia delle Entrate mi ha fatto prendere un mezz’infarto. Ma c’è il sole, oggi sono positivo e il cartoncino della ricevuta di ritorno non era verde. Così aperta la busta scopro che avendo “diritto” al rimborso IVA per l’imposta non dovuta della cooperativa chiusa e liquidata, l’agenzia mi chiede di produrre un po’ di documentazione. Valà.

    Non ci ho fatto troppo caso e son tornato su a festeggiare l’altra buona notizia.

    Poi ho letto la lettera.

    L’Agenzia, in forza di chissà quale norma (il riferimento normativo è cancellato con un tratto di penna) per avallare il rimborso di 670 euro di IVA mi chiede di produrre, in copia (la parola originale è cancellata):

    – copia del registro beni ammortizzabili e delle fatture di acquisto dei beni ammortizzabili, per le società copia dei bilanci in cui le operazioni sono state fatte e documentazione sulla destinazione dei cespiti alla cessazione dell’attività.
    – copia fatture di autoconsumo per merci giacenti e beni strumentali
    – bilancio di liquidazione finale per le società regolarmente cessate
    – copia dell’atto di scioglimento

    In più, negli allegati mi chiede di documentare l’esistenza fisica della società (con bollette della luce, contratti di affitto, versamenti inps) e poi copia registri iva e fatture passive anno 2011, l’elenco soci, motivazioni varie, la delega a riscuotere di ciascun socio… etc etc

    In pratica devo scomodare la commercialista, fotocopiare in pratica l’intera documentazione contabile della cooperativa (i beni ammortizzabili, il cui valore totale è ammontato in tutti gli 8 anni di attività in poco più di 18.000 euro, alla chiusura della coop avevano un valore residuo di nemmeno 3000 euro, gran parte di questi per computer rotti o vetusti), autocertificarne l’autenticità, dimostrare che la cooperativa (che è stata oggetto di accertamento per – genetica – non congruità agli studi di settore e mai nessuno allora all’agenzia delle entrate ha avuto dubbi sulla sua esistenza) è realmente esistita. Il tutto per avere indietro 670 euro di IVA non dovuta e versata probabilmente come anticipo su introiti mai avuti.

    Ecco son queste cose che fanno capire che c’è qualcosa che non va nel nostro sistema fiscale. Ci insegnano che chi paga sempre, e tutto (anzi nel nostro caso molto più di quanto dovuto) quasi sempre ci rimette. E che non esistere per il Fisco, di certo, è evitare di perdere un sacco di tempo inutilmente.

    E che Giannino, in fondo, qualche ragione ce l’ha.

    PS: no, tranquilli, non voterò Giannino. Di solito mi serve da riferimento: sono quasi sempre in disaccordo con lui, così mi rassicura di esser nel giusto. Le poche volte che sono d’accordo mi disoriento un po’, ma in fondo è l’eccezione che conferma la regola. Ma la questione fiscale non puo’ essere risolta, a sinistra, con il sequestro preventivo dei beni. Occorre snellire le procedure, semplificare i pagamenti, e spostare imposizione dal lavoro al capitale e al patrimonio. E poi una lotta seria all’evasione. Seria.

  • Il Capo

    “io devo essere il capo politico di un movimento”

    Le elezioni siciliane hanno avuto almeno un lato positivo. Da oggi la tiritera “Grillo non è il nostro leader, il movimento 5 stelle è autonomo” è ufficialmente solo una barzelletta.

  • Fatelo anche per noi, votate Pisapia! (endorsement/2)

    Ecco, dopo Alex Canella, un altro endorsement non richiesto ma molto sentito.

    A Milano si gioca una partita fondamentale per il futuro del nostro paese. Se BatLady Moratti riuscirà nell’impresa di buggerare ancora una volta i milanesi nascondendo sotto il tappeto della sua campagna elettorale milionaria i fallimenti di 5 anni di disastroso governo della ex capitale morale d’Italia, sarà ancora più dura dare una svolta sensata al futuro politico del nostro paese.

    Se invece Giuliano Pisapia riuscirà nel miracolo di strappare a Berlusconi ed alla Lega Milano, beh, si aprirà finalmente un futuro di speranza anche per il nostro paese. Perchè Pisapia è un candidato forte, serio e competente, che ha vinto le primarie contro tutti i pronostici e che puo’ rappresentare il simbolo della riscossa di un paese che non ne può più di vivere all’interno di quel grande reality show che è l’Italia di Berlusconi.

    Insomma se siete residenti a Milano, fatelo anche per noi, votate Pisapia!

  • Messaggio variabile

  • Per i diritti delle persone lesbiche, gay e transessuali.

    In occasione delle prossime elezioni regionali le associazioni LGBT dell’Emilia-Romagna hanno redatto un documento da sottoporre ai candidati a consiglieri.
    Ho aderito a questo documento, riconoscendo come molto importanti le proposte in esso contenuto e ovviamente mi impegno a realizzarle in caso di elezione.
    Il documento lo potete scaricare qui in formato pdf: candidati_ferrara_regionali2010.pdf.

  • Ma chi ci dice che a Roma in Tribunale ci fosse la “prescritta documentazione”?

    Non c’era bisogno dell’inverecondo esempio di venerdì sera per rendere evidente a tutti come il Governo Berlusconi pieghi le leggi alle proprie esigenze. Che siano quelle di mangiarsi un panino, o forse di cambiare le liste (già sottoscritte?) all’ultimo minuto, la maggioranza ieri ha però inferto una ferita insanabile alla correttezza formale, e sostanziale, del processo democratico delle elezioni. Ha infatti deciso di interpretare a sua immagine e somiglianza, ed in modo particolarmente estensivo, norme e disposizioni che altri hanno sempre seguito con rispetto e tanta attenzione. Se già la giurisprudenza dava come forse superabili alcune delle pur rilevanti mancanze nelle autenticazioni delle firme del listino di Formigoni, trovo particolarmente grave l’interpretazione (rigorosamente con il “senno” del poi) che nella volontà del Governo vorrebbe rendere possibile il presentare la lista del PDL a Roma. Nessun verbale ci può infatti dire se la “prescritta documentazione” fosse presente entro le 12 di sabato al Tribunale di Roma. Anzi, qualche dubbio ci viene dalle stesse, contraddittorie, dichiarazioni dei delegati PDL. Mi auguro che almeno la magistratura amministrativa laziale possa trovare il coraggio di decidere nel rispetto di coloro che le norme, simpatiche o antipatiche che siano, le seguono quotidianamente.

  • Verdi e SEL presentano la lista per le elezioni regionali

    La rassegna stampa sulla conferenza stampa di presentazione della lista Verdi – Sinistra Ecologia e Libertà alle prossime elezioni regionali.

    • Verdi e Sel insieme solo per Errani
      Unire le forze per provare ad entrare in Regione e portare voti alla causa di Vasco Errani. Poi, probabilmente, dirsi addio.
      Scarica l’articolo de la Nuova Ferrara in formato pdf: nuovaferrara210210
    • Ecologisti sul ‘biciclino’ elettorale con Sinistra & Libertà: «Un progetto oltre il voto»
      Pietro Comodo, funzionario dell’Agenzia delle Entrate; Morena Gavioli dipendente dell’Università; Leonardo Fiorentini, consigliere ed ex presidente della Circoscrizione Centro
      Scarica l’articolo de il Resto del Carlino in formato pdf: restodelcarlino210210
    • Verdi e Sel si fanno in due per Errani
      Presentati i candidati della lista alle regionali
      Vai all’articolo su Estense.com
  • Ciclismo elettorale

    Dal blog di Saponaro:

    Formigoni per spostarsi a Milano su una Bmw all optional ha speso solo nel 2006-2007 la bellezza di 272.238 euro. Ovvero, 527 milioni delle vecchie lire. Ma quando c’è traficco l’elicottero è più comodo, quindi, recentemente si è dotato del secondo eliporto. E per la base stellare è ancora un po’ indietro… ma ci sta pensando. Altro che bici!

  • Irregolarità irrilevanti

    Dal Corriere della Sera:

    Il Consiglio dei Guardiani ha fatto sapere di non aver riscontrato «irregolarità di rilievo» nelle elezioni. Lo ha detto il portavoce, Abbasi Ali Katkhodai, sottolineando che il Consiglio respinge l’ipotesi avanzata in alcuni ricorsi secondo cui «in 170 città i voti sarebbero risultati essere più degli aventi diritto». Il portavoce ha però ammesso che in 50 distretti (su un totale di 360 nel Paese) hanno votato più persone rispetto a quelle iscritte nelle liste elettorali e che risultano 3 milioni di voti in più (su un totale di 38 milioni): un numero che comunque, secondo i Guardiani, «non può portare a un cambiamento sostanziale dei risultati»

  • Ballottaggi

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  • Votate secondo coscienza

    Valentino Tavolazzi, certificato Grillo, lascia libertà di coscienza ai suoi elettori in vista del ballottaggio. Senza però dimenticarsi di puntualizzare “con soddisfazione” che il solo Giorgio Dragotto (Pdl ed ora anche Lega, UDC e tutti gli altri) ha accettato i suoi 4 punti:

    “non possiamo non prendere atto con soddisfazione che Dragotto, sostenuto in questo dal candidato alla Provincia Mauro Malaguti, ha fatto proprie le priorità del nostro programma e si impegna pubblicamente e formalmente a realizzarle. Chiediamo dunque agli elettori di adempiere al proprio dovere civico, esprimendo un voto personale, eguale, libero e segreto, come sancisce la costituzione. Aggiungiamo noi secondo coscienza”

    Il dibattito è aperto, anche fra i sostenitori dell’ex City Manager anti-casta (che piazza suo figlio primo in due circoscrizioni, giusto per stare sicuri), tanto che si parla di ammutinamento in corso negli elettori di Progetto per Ferrara.

    Del resto ne vale la pena di appoggiare Dragotto: per 15 punti in più di raccolta differenziata, per la cessione di hera (ora che le azioni vanno svendute, non nei tempi giusti), per mantenere al Sant’Anna qualcosina di più di quel che già si manterrà. per fermare l’idrovia (e quindi non bonificare Boicelli e Volano). A chi importa della strada nel Parco Urbano, dell’apertura della Ztl nelle ore serali, dell’eliminare la consulta degli stranieri. Cosine lette qua e là nel programma di Dragotto. E non ci sono ancora le ronde padane (qualcosa sarà pur costato a Dragotto l’apparentamento con la Lega Nord).

    Valga per tutte l’introduzione al capitolo sull’urbanistica, e prego i lettori di tenere conto che il Comune dovrà redigere il Regolamento Urbanistico e il primo Piano Operativo Comunale:

    Fino ad oggi chi ha governato ha stabilito con piani regolatori che scendevano fin nei dettagli gli usi, le superfici, gli assetti micro urbanistici e spesso l’architettura delle costruzioni facendo prevalere i tecnicismi, le filosofie urbanistiche degli urbanisti, e spesso condizionando anche i PRG con veti incrociati di demagogici ambientalisti (non fautori di ecosistema uomo-ambiente), crociati dell’anticemento (non di equilibrio tra consumo del territorio e necessità insediative), tutori di macerie storiche (non già di preesistenze storiche), produttori di degrado nelle zone periferiche (non già progettisti di parti di “città nuove”).

    Cari elettori, votate secondo coscienza. La vostra per cortesia.

    PS: la mia coscienza mi impone di votare per Tiziano Tagliani e Marcella Zappaterra.

  • rivoluzione verde

    persepolisUna telefonata, i militari in una stanza, il risultato cambiato. Questo il racconto del regista Makhmalbaf e della scrittrice Satrapi oggi in conferenza stampa con Daniel Cohn Bendit. Dal Corriere della Sera. La diretta su Repubblica.it. Non è troppo difficile capire con chi stare.

    conferenza stampa al parlamento europeo a bruxelles
    «Colpo di Stato, Ahmadinejad ha il 12%»
    La denuncia del regista Makhmalbaf e della scrittrice Satrapi, che hanno mostrato i presunti risultati veri

    BRUXELLES – In Iran c’è stato un colpo di Stato che ha spodestato Mousavi, vero vincitore delle elezioni presidenziali del 12 giugno. Lo hanno detto due noti intellettuali iraniani, il regista Mohsen Makhmalbaf, che è rappresentante ad honorem di Mousavi, e la scrittrice Marjani Satrapi, autrice del libro a fumetti «Persepolis». Hanno parlato alla stampa nella sede del Parlamento europeo a Bruxelles, nel corso di una conferenza del leader verde Daniel Cohn-Bendit.

    «AD AHMADINEJAD IL 12%» – A sostegno della loro tesi, Makhmalbaf e Satrapi hanno presentato un documento in fotocopia che sarebbe una certificazione del risultato del voto della Commissione elettorale iraniana. A Mousavi risultano assegnati 19.075.423 voti, 13.387.103 a Mehdi Karrubi, ex presidente del Parlamento, e soltanto 5.498.217 a Mahmoud Ahmadinejad. Non vi sono però certezze sull’autenticità del documento. «Ahmadinejad ha avuto solo il 12%, non il 65% dei voti» denuncia Satrapi. E Makhmalbaf: «Alla fine dello spoglio dei voti Mousavi fu chiamato dalla Commissione elettorale che gli comunicava la vittoria e gli diceva di prepararsi per il discorso. Poco dopo alcuni militari sono entrati nel suo ufficio, gli hanno detto che non avrebbero consentito una rivoluzione verde. Poi, la televisione di Stato ha annunciato la vittoria di Ahmadinejad». Makhmalbaf ha esortato «la comunità internazionale a non riconoscere ufficialmente la vittoria di Ahmadinejad. «Se qualcuno si chiedeva se il popolo iraniano è pronto per la democrazia, la risposta è sì, lo abbiamo espresso nel voto, ma siamo stati derubati del voto. Ora abbiamo bisogno del sostegno internazionale».

  • Si vota…

    vota2Oggi e domani si vota. Per le elezioni europee, ma soprattutto per le elezioni amministrative a Ferrara. Dico soprattutto perchè se dal risultato europeo ci aspettiamo (al meglio) una battuta d’arresta dell’ondata qualunquista-berlusconiana, dalle Amministrative occorre ripartire per costruire un centro sinistra presentabile agli elettori.

    Chiedo il vostro voto. Alle liste dei Verdi, e a me se lo riterrete opportuno, perche sono convinto della necessità della presenza ecologista nella politica italiana. Se oggi i temi che per anni ci hanno fatto dipingere come catastrofisti o inguaribili sognatori (a seconda dei casi) sono considerati da larga parte degli osservatori economici e sociali come la chiave di volta per uscire dalla crisi economica (e sociale e culturale), è proprio oggi che il vostro voto può e deve andare ai Verdi.

    Ecologia nella Politica e della Politica: trasparenza e partecipazione, informazione e condivisione, queste le modalità per giungere a costruire insieme una società un poco più giusta, un poco più laica, un poco più felice.

    Dopo 5 anni da Presidente della Circoscrizione Centro Cittadino a questo giro tento la salita sullo “Scalone”, ovvero mi candido alla carica di consigliere comunale per i Verdi. Sosteniamo Tiziano Tagliani Sindaco con un programma che sarebbe di 64 pagine ma che abbiamo condensato in un volantone. Dal programma ho estrapolato sei punti, sui quali  sento di potermi impegnare personalmente:

    SQUADRA CIAPINI una task force di tecnici comunali di vari servizi, coordinati dalle Circoscrizioni, per risolvere velocemente quei problemi (dal buco, alla segnaletica, al cassonetto) che sono piccoli per l’amministrazione ma non certo per i cittadini.
    ABITARE LA CITTÀ maggiori fondi alle Circoscrizioni per proseguire nell’opera di qualificazione delle aree verdi e dei giochi per bambini, per gli interventi di arredo urbano e per la manutenzione.
    MOBILITÀ DOLCE nuovi percorsi casa scuola sicuri; più corsie preferenziali per i bus, alleviando Porta Mare/Porta Po dagli extraurbani e abbonamenti gratuiti per i cittadini in difficoltà economica.
    SPAZIO ALLA CULTURA proseguire nella valorizzazione del Giardino delle Duchesse e nella qualificazione delle Mura come luogo di creazione culturale, mettendo in relazione gli spazi recuperati (Bastione del Barco, Santa Maria degli Angeli, Torrione) e quelli da recuperare (da una cittadella della musica e dell’arte all’ex-Amga, alle Casematte, sino all’arena naturale del Bastione dell’Amore).
    PIÙ SOLE PER TUTTI promuovere anche in centro l’installazione di pannelli solari (termici e fotovoltaici) favorendo la conversione di tetti e tettoie, indire un concorso di idee per l’illuminazione fotovoltaica degli spazi pubblici (a partire da Piazza Trento e Trieste e gli edifici monumentali). Vai al post di approfondimento.
    PACE, COOPERAZIONE, DIRITTI, SALUTE accogliere i migranti, ampliare le politiche per la Pace e la Cooperazione decentrata, affermare i nuovi diritti, da quelli delle coppie di fatto a quelli dell’era digitale, sostegno a politiche di riduzione del danno e informazione sulle sostanze.

    Sono ovviamente candidato anche nella Circoscrizione 1 (Centro Cittadino e Giardino Arianuova Doro) e 3 (Nord-Nord Ovest) e nei collegi Provinciali di Ferrara IV e Cento II, a sostegno di Marcella Zappaterra Presidente della Provincia.

  • Stasera The Bluesmen in concerto per i Verdi

  • Malandrino fu il manifesto

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    Dalla Galleria di Repubblica.it, credo irraggiungibile per coraggio (anche se sappiamo che al peggio non c’è mai fine)
    ps: fra i taroccati per ora vince questo.