Tutte le cartoline di Leonardo Fiorentini
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- Palle di neve
- Coricarsi sui prati
- Nerdperfiorentini
- Due braccia restituite all’agricoltura
- I postriboli sono altrove
- Un consiglio di sinistra
- Cannabis e droghe
- Cultura diffusa

Vendola a Ferrara per sostenere Tagliani
Perfetta parità uomini-donne (dodici i primi, undici le seconde), età media 44 anni, ampio spazio al mondo lgbt. Sono i ventitré candidati consiglieri comunali di Sinistra ecologia e libertà, la formazione vendoliana che (in coalizione con Partito democratico, Centro democratico e Ferrara concreta) sostiene il bis per Tiziano Tagliani.
Capolista è Massimiliano De Giovanni, professore di Scrittura Creativa e Narrazione per Immagini nonché presidente di Arcigay Ferrara. Seguono la giornalista Monica Forti, il campione del mondo di spada Riccardo Schiavina, l’istruttrice di nuoto Angela Buono, l’educatore Cristian Fortini, la dipendente Asp Alessandra Tuffanelli, il responsabile dell’Associazione Viale K Raffaele Rinaldi, Chiara Bonora membro dell’associazione ‘Famiglie arcobaleno’ nota per aver tentato di registrare presso il Comune di Ferrara il matrimonio celebrato in Spagna con la sua fidanzata (con cui ha avuto due figlie sempre nel paese iberico), lo studente di Giurisprudenza Luca D’Andria, l’avvocato Monica Mariotti, il consigliere comunale uscente del gruppo Misto Giorgio Scalabrino Sasso (di lavoro tecnico sanitario), la ristoratrice Emanuela Galbiati, l’imprenditore ingegner Giovanni Monini.
E ancora: il medico neuropsichiatra infantile Dora Suglia, il consigliere circoscrizionale uscente Leonardo Fiorentini (di lavoro webmaster), la pensionata Gabriella Fabbri, l’agente immobiliare Oriano Mascellani (ex Pdci), l’impiegata Antonella Galbiati, il commercialista Angelo Contini, l’impiegata Nadia Benazzi, l’imprenditore Luca Gavagna, il neolaureato in Economia Giacomo Soffiatti e l’operatrice del centro Donna e Giustizia Elisabetta Pavani.
“Il nostro contributo alla coalizione – rivendica la coordinatrice provinciale Annalisa Felletti – riguarda la chimica verde, visto che chiediamo la riconversione ecologica di un pezzo produttivo importante della città. Riguarda il trinomio cultura-ambiente-turismo, con la richiesta di inserire il Parco Bassani nel Parco del Delta. Riguarda la richiesta di un impegno chiaro sul consumo di suolo, che è stata recepita: le politiche comunali incentiveranno il recupero dell’esistente. Ancora, riguarda il forte impegno sull’acqua come bene comune: sappiamo che l’affidamento del servizio scadrà nel 2024, ma siccome noi crediamo che debba essere appannaggio del settore pubblico chiediamo si apra un confronto sul tema. Nel trattamento dei rifiuti deve aumentare sensibilmente la differenziata, con riduzione della quota avviata a incenerimento, visto l’inquinamento da polveri sottili. E anche nella scuola deve essere protagonista il pubblico: al Comune chiederemo un controllo e un monitoraggio”.
La decisione di Sel di aderire alla coalizione di centrosinistra non è stata unanime, con la scissione tra gli altri della ex responsabile del circolo ferrarese Valeria Rustici. “Siamo sulla strada giusta, chi ha messo in discussione questo avrà una conferma il 7 maggio, quando Nichi Vendola sarà a Ferrara per sostenere in modo convinto la candidatura di Tagliani” risponde Felletti. E Vincenzo Langella aggiunge: “la linea, sia nazionale sia regionale, è chiara: Sel intende ricostruire un centrosinistra che sia forza di cambiamento. Tutto quello che è stato fatto a Ferrara è stato condiviso dalla Federazione regionale, nel retropalco non c’è niente”. Sanzioni in vista per i ribelli? “Il confronto sarà successivo alla campagna elettorale – risponde la coordinatrice –, in un secondo momento analizzeremo la situazione”. Nessun problema insomma nel partecipare ad una coalizione che include Ferrara Concreta, la civica costruita tra gli altri dall’ex capogruppo Pdl Francesco Levato. “Sfido a trovare un solo elemento di centrodestra nel programma di Tagliani” risponde Langella.
Il tema Lgbt sarà uno ovviamente uno di quelli su cui la lista si impegnerà. “Ferrara è una città bella e inclusiva, e noi da anni andiamo nelle scuole per contrastare il bullismo omofobico” afferma De Giovanni, mentre Bonora riconosce a Tagliani di aver “sempre aperto le sue porte, e fin dalla prima pagina del suo programma si parla di inclusione. Inclusione di tutte le famiglie”. Rinaldi porterà l’esperienza di Viale K, “dove ho conosciuto da vicino la violenza della povertà contro i disoccupati, gli sfrattati, gli immigrati e i senza fissa dimora. A Ferrara c’è una fetta enorme di esclusi”.

Elezioni 2014: perchè mi candido al Consiglio Comunale
Dopo una lunga riflessione ho deciso di accettare la candidatura come indipendente nella lista di Sinistra Ecologia e Libertà alle prossime elezioni per il consiglio comunale che si terranno il 25 maggio. L’ho fatto perché credo che oggi, con un quadro politico che sembra sempre più spostarsi a destra, sia importantissimo che nel prossimo consiglio vi sia una presenza forte e di sinistra, capace di incidere veramente sulle scelte e sugli obiettivi e che sappia mettere in primo piano i temi dei diritti, dell’ecologia e della partecipazione. Una presenza seria, mai ideologica o velleitaria, che sia di continuo pungolo per la giunta nell’ottica di un’alleanza fatta sui contenuti, leale ma mai scontata.
Mi candido partendo da una posizione critica nei confronti dell’amministrazione comunale uscente. Credo infatti che la Giunta Tagliani abbia ben governato l’ordinaria amministrazione, in una situazione difficile di continui e impropri tagli alle finanze degli enti locali. Dirò di più: credo abbia fatto benissimo nella tragica straordinarietà del terremoto e della ricostruzione. Credo anche però, e l’ho detto in tempi non sospetti, che l’azione di governo cittadino abbia avuto in questi anni respiro corto. Non ho visto una visione della città del futuro, forse perché incalzati dalle emergenze, di bilancio prima, tragiche poi. Soprattutto ho sentito e visto poca sinistra nelle parole e nelle scelte, in particolare su alcuni temi a me cari.
Sull’ambiente si è visto davvero poco: la raccolta differenziata è rimasta al palo, ben lontana dagli obiettivi di legge, il Centro del Riuso da progetto finanziato oltre 5 anni fa dalla Regione per oltre 1 milione di euro è diventato prima un miraggio e poi è stato appaltato a Hera, come del resto appare buona parte della politica ambientale del Comune. Del resto il bilancio dell’assessorato è passato in pochi anni da più di mezzo milione di euro a soli centomila. Certo si rivendica che si son fatte le bonifiche (il cui iter si era avviato nella legislatura precedente) ma pare davvero il minimo.
Sull’urbanistica l’amministrazione è stata troppo timida. In una città dove si è costruito troppo e male, dove ci sono migliaia di alloggi sfitti, il POC ha deciso di continuare a consumare territorio. Era l’occasione per fermarsi, fare il punto e dare una sterzata netta: solo riqualificazione urbana e miglioramento della qualità edilizia dell’ esistente. Sarebbe stato uno stimolo alla conversione del settore dell’edilizia verso la qualità e la sostenibilità, e sarebbe stata l’occasione per trovare soluzione ai grandi vuoti urbanistici che si sono creati in questi decenni, dalle zone ex-industriali sino all’area dell’ex ospedale Sant’Anna. Invece dei 2000 nuovi alloggi del POC la metà saranno costruiti su territorio vergine (oltre agli altri 2000 resi possibili col RUE). Nel programma del candidato Sindaco Tagliani c’è scritto “stop al consumo del territorio”: attenderò i fatti.
Sui diritti possiamo fare grandi passi in avanti. Il registro delle Unioni Civili deve avere valore per tutte le graduatorie comunali, mentre come successo per via giudiziaria a Grosseto, il Comune deve per via amministrative accettare la trascrizione dei matrimoni avvenuti all’estero anche fra persone dello stesso sesso. Va poi continuato il lavoro fatto per far in modo che i detenuti alla loro uscita trovino cittadinanza: un alloggio e un impiego aiutano ad uscire dal circolo vizioso della recidiva. Poi i giovani, studenti, lavoratori o disoccupati che siano devono vivere in una città accogliente, che non ne sfrutti solo la capacità di pagare affitti e definisca postribolo i luoghi in cui vivono la sera. Su questo ho sentito parole incoraggianti su questo da parte del candidato Sindaco. Dobbiamo (ri)costruire una città che permetta ai più giovani di esprimere la loro identità, le loro passioni ed anche, nel rispetto di tutti, la loro voglia di divertimento. Una città in cui sia piacevole costruirsi un futuro sereno.
Sulla partecipazione infine la stupida rincorsa all’anticastismo ha portato come prima conseguenza la cancellazione dell’esperienza del decentramento. Cancellate le Circoscrizioni per legge non si è ancora saputo costruire un modello che garantisca la partecipazione reale dei cittadini. Mi spiace molto ma non riesco ancora a vedere qualcosa di concreto nel progetto di superamento delle Circoscrizioni presentato dall’amministrazione a fine legislatura. Ma questo sarà argomento tutto del nuovo Consiglio Comunale, dove mi auguro di poter dire la mia.

Territorio
Sulle scelte urbanistiche l’amministrazione è stata troppo timida. In una città dove si è costruito troppo e male, dove ci sono migliaia di alloggi sfitti, il POC ha deciso di continuare a consumare territorio. Era l’occasione per fermarsi, fare il punto e dare una sterzata netta: solo riqualificazione urbana e miglioramento della qualità edilizia dell’ esistente. Sarebbe stato uno stimolo alla conversione del settore dell’edilizia verso la qualità e la sostenibilità, e sarebbe stata l’occasione per trovare soluzione ai grandi vuoti urbanistici che si sono creati in questi decenni, dalle zone ex-industriali sino all’area dell’ex ospedale Sant’Anna.
Invece dei 2000 nuovi alloggi del POC la metà saranno costruiti su territorio vergine (oltre agli altri 2000 resi possibili col RUE).Per questo ho votato contro la delibera ed ho proposto numerosi emendamenti al RUE.
Nel programma del candidato Sindaco Tagliani c’è scritto “stop al consumo del territorio”: attenderò i fatti.
Nel frattempo, ecco alcune proposte:
- applicare riduzioni sugli oneri di urbanizzazione proporzionali alla qualità energetica degli edifici sia per abbattere nel breve termine il costo finale di tali edifici che al momento, a causa della scarsa diffusione di conoscenza tecnica e dei costi dell’impiantistica risultano “fuori mercato” sia per indirizzare il tessuto imprenditoriale locale nella transizione verso costruzioni e soluzioni oggi innovative ma dopodomani (2021) obbligatorie;
- creare un sistema di incentivi e strumenti di promozione per la creazione di una filiera locale per la costruzione di case antisismiche e passive utilizzando legname proveniente da coltivazioni rinnovabili locali;
- impostare un nuovo POC realmente a consumo zero;
- ecocatasto: lavorare nell’ambito della tanto attesa riforma catastale per inserire nel nuovo Catasto anche i dati di qualità energetica e ambientale degli edifici, in modo da prevedere sconti sulle imposte per gli edifici più virtuosi (e non – ad esempio – colpire con maggiore imposizione chi ha dotato i propri immobili di impianti fotovoltaici sopra i 3kw, come succede oggi secondo le ultime intepretazioni dell’Agenzia delle Entrate).
Una porcata al quadrato
Il Porcellum rivisto dal governo Letta. Ovvero una porcata al quadrato.
“Quattro sono le chiavi di volta del provvedimento, che incidono su altrettanti punti critici del Porcellum. Il primo. L’introduzione di una soglia minima di accesso al premio di maggioranza, finora non prevista, e quella allo studio sarebbe del 40 per cento. Il secondo. L’innalzamento della soglia di sbarramento per accadere al Parlamento. Finora alla Camera è pari al 4 per cento, elevando l’asticella per esempio al 5 o al 6 per cento si eviterebbe il rischio che forze minori se non minuscole possano varcare la soglia di Montecitorio e Palazzo Madama. Quindi, la riduzione delle dimensioni delle attuali circoscrizioni elettorali. La conseguenza di quest’ultimo apparente tecnicismo sta nel fatto che si creerebbe un ulteriore sbarramento di fatto: il numero degli eletti per circoscrizione si ridurrebbe, intaccando la quota riservata ai cosiddetti resti, dunque alle forze minori. Un quarto e ultimo “ritocco” riguarda il premio di maggioranza al Senato, che tornerebbe ad essere distribuito su scala nazionale anziché regionale, come per la Camera, archiviando l’handicap che nelle ultime legislature ha reso più inconsistenti le maggioranze a Palazzo Madama.”
http://www.repubblica.it/politica/2013/07/29/news/legge_elettorale_piano_governo-63899667/
Quasi quasi voto Giannino
Oggi ho ricevuto due buone notizie. Una merita ben altro che un post sul blog. L’altra, invece, è una raccomandata dell’Agenzia delle Entrate.
Alla vista, di fronte alla postina, quella busta proveniente dall’Agenzia delle Entrate mi ha fatto prendere un mezz’infarto. Ma c’è il sole, oggi sono positivo e il cartoncino della ricevuta di ritorno non era verde. Così aperta la busta scopro che avendo “diritto” al rimborso IVA per l’imposta non dovuta della cooperativa chiusa e liquidata, l’agenzia mi chiede di produrre un po’ di documentazione. Valà.
Non ci ho fatto troppo caso e son tornato su a festeggiare l’altra buona notizia.
Poi ho letto la lettera.
L’Agenzia, in forza di chissà quale norma (il riferimento normativo è cancellato con un tratto di penna) per avallare il rimborso di 670 euro di IVA mi chiede di produrre, in copia (la parola originale è cancellata):
– copia del registro beni ammortizzabili e delle fatture di acquisto dei beni ammortizzabili, per le società copia dei bilanci in cui le operazioni sono state fatte e documentazione sulla destinazione dei cespiti alla cessazione dell’attività.
– copia fatture di autoconsumo per merci giacenti e beni strumentali
– bilancio di liquidazione finale per le società regolarmente cessate
– copia dell’atto di scioglimento
In più, negli allegati mi chiede di documentare l’esistenza fisica della società (con bollette della luce, contratti di affitto, versamenti inps) e poi copia registri iva e fatture passive anno 2011, l’elenco soci, motivazioni varie, la delega a riscuotere di ciascun socio… etc etc
In pratica devo scomodare la commercialista, fotocopiare in pratica l’intera documentazione contabile della cooperativa (i beni ammortizzabili, il cui valore totale è ammontato in tutti gli 8 anni di attività in poco più di 18.000 euro, alla chiusura della coop avevano un valore residuo di nemmeno 3000 euro, gran parte di questi per computer rotti o vetusti), autocertificarne l’autenticità, dimostrare che la cooperativa (che è stata oggetto di accertamento per – genetica – non congruità agli studi di settore e mai nessuno allora all’agenzia delle entrate ha avuto dubbi sulla sua esistenza) è realmente esistita. Il tutto per avere indietro 670 euro di IVA non dovuta e versata probabilmente come anticipo su introiti mai avuti.
Ecco son queste cose che fanno capire che c’è qualcosa che non va nel nostro sistema fiscale. Ci insegnano che chi paga sempre, e tutto (anzi nel nostro caso molto più di quanto dovuto) quasi sempre ci rimette. E che non esistere per il Fisco, di certo, è evitare di perdere un sacco di tempo inutilmente.
E che Giannino, in fondo, qualche ragione ce l’ha.
PS: no, tranquilli, non voterò Giannino. Di solito mi serve da riferimento: sono quasi sempre in disaccordo con lui, così mi rassicura di esser nel giusto. Le poche volte che sono d’accordo mi disoriento un po’, ma in fondo è l’eccezione che conferma la regola. Ma la questione fiscale non puo’ essere risolta, a sinistra, con il sequestro preventivo dei beni. Occorre snellire le procedure, semplificare i pagamenti, e spostare imposizione dal lavoro al capitale e al patrimonio. E poi una lotta seria all’evasione. Seria.
Il Capo
“io devo essere il capo politico di un movimento”
Le elezioni siciliane hanno avuto almeno un lato positivo. Da oggi la tiritera “Grillo non è il nostro leader, il movimento 5 stelle è autonomo” è ufficialmente solo una barzelletta.
Fatelo anche per noi, votate Pisapia! (endorsement/2)
Ecco, dopo Alex Canella, un altro endorsement non richiesto ma molto sentito.
A Milano si gioca una partita fondamentale per il futuro del nostro paese. Se BatLady Moratti riuscirà nell’impresa di buggerare ancora una volta i milanesi nascondendo sotto il tappeto della sua campagna elettorale milionaria i fallimenti di 5 anni di disastroso governo della ex capitale morale d’Italia, sarà ancora più dura dare una svolta sensata al futuro politico del nostro paese.
Se invece Giuliano Pisapia riuscirà nel miracolo di strappare a Berlusconi ed alla Lega Milano, beh, si aprirà finalmente un futuro di speranza anche per il nostro paese. Perchè Pisapia è un candidato forte, serio e competente, che ha vinto le primarie contro tutti i pronostici e che puo’ rappresentare il simbolo della riscossa di un paese che non ne può più di vivere all’interno di quel grande reality show che è l’Italia di Berlusconi.
Insomma se siete residenti a Milano, fatelo anche per noi, votate Pisapia!
Messaggio variabile
Da soWWWersiva_Mente, via Giornalettismo.
Per i diritti delle persone lesbiche, gay e transessuali.
In occasione delle prossime elezioni regionali le associazioni LGBT dell’Emilia-Romagna hanno redatto un documento da sottoporre ai candidati a consiglieri.
Ho aderito a questo documento, riconoscendo come molto importanti le proposte in esso contenuto e ovviamente mi impegno a realizzarle in caso di elezione.
Il documento lo potete scaricare qui in formato pdf: candidati_ferrara_regionali2010.pdf.
Ma chi ci dice che a Roma in Tribunale ci fosse la “prescritta documentazione”?
Non c’era bisogno dell’inverecondo esempio di venerdì sera per rendere evidente a tutti come il Governo Berlusconi pieghi le leggi alle proprie esigenze. Che siano quelle di mangiarsi un panino, o forse di cambiare le liste (già sottoscritte?) all’ultimo minuto, la maggioranza ieri ha però inferto una ferita insanabile alla correttezza formale, e sostanziale, del processo democratico delle elezioni. Ha infatti deciso di interpretare a sua immagine e somiglianza, ed in modo particolarmente estensivo, norme e disposizioni che altri hanno sempre seguito con rispetto e tanta attenzione. Se già la giurisprudenza dava come forse superabili alcune delle pur rilevanti mancanze nelle autenticazioni delle firme del listino di Formigoni, trovo particolarmente grave l’interpretazione (rigorosamente con il “senno” del poi) che nella volontà del Governo vorrebbe rendere possibile il presentare la lista del PDL a Roma. Nessun verbale ci può infatti dire se la “prescritta documentazione” fosse presente entro le 12 di sabato al Tribunale di Roma. Anzi, qualche dubbio ci viene dalle stesse, contraddittorie, dichiarazioni dei delegati PDL. Mi auguro che almeno la magistratura amministrativa laziale possa trovare il coraggio di decidere nel rispetto di coloro che le norme, simpatiche o antipatiche che siano, le seguono quotidianamente.
Verdi e SEL presentano la lista per le elezioni regionali
La rassegna stampa sulla conferenza stampa di presentazione della lista Verdi – Sinistra Ecologia e Libertà alle prossime elezioni regionali.
- Verdi e Sel insieme solo per Errani
Unire le forze per provare ad entrare in Regione e portare voti alla causa di Vasco Errani. Poi, probabilmente, dirsi addio.
Scarica l’articolo de la Nuova Ferrara in formato pdf: nuovaferrara210210 - Ecologisti sul ‘biciclino’ elettorale con Sinistra & Libertà: «Un progetto oltre il voto»
Pietro Comodo, funzionario dell’Agenzia delle Entrate; Morena Gavioli dipendente dell’Università; Leonardo Fiorentini, consigliere ed ex presidente della Circoscrizione Centro
Scarica l’articolo de il Resto del Carlino in formato pdf: restodelcarlino210210 - Verdi e Sel si fanno in due per Errani
Presentati i candidati della lista alle regionali
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