• Se l’ENEA (e l’agenzia delle entrate) cancella gli aiuti

    Articolo su Notizie Verdi dello scorso 13 marzo

    Disservizi
    L’Enea cancella gli aiuti
    Per la riqualificazione energetica delle abitazioni era previsto un rimborso. Esclusivamente in Rete.  Ma il portale a cui inviare la domanda non è mai stato attivato

    Rossella Anitori

    Per ottenere il rimborso consultare il sito. Peccato che la pagina in questione non esista. Una legge voluta dal governo di centrosinistra prevede, per la riqualificazione energetica degli edifici, detrazioni fiscali fino al 55 per cento della spesa. Chi sceglie di installare un pannello solare, un impianto di climatizzazione ecoefficiente o di realizzare interventi di coibentazione ha diritto a scaricare parte dei costi. Per beneficiare della riduzione, però, è necessario trasmettere la relativa documentazione all’Ufficio delle entrate seguendo procedure di per sé complesse. La comunicazione deve avvenire per via telematica entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Ma diventa impossibile farlo se la pagina internet non è stata attivata. «Dovevo cambiare gli infissi – spiega Leonardo Fiorentini, dei Verdi di Ferrara – e mi sono reso conto che il sito per richiedere il rimborso spese non era online». Sulla pagina web dell’Enea, l’ente abilitato a trasmettere la domanda, oggi c’è solo un avviso: «Questa applicazione è destinata solo ed esclusivamente alla raccolta della documentazione di interventi terminati nel 2008. Per gli interventi del 2009 occorre attendere la pubblicazione di un nuovo sito che sarà disponibile al più presto» e però «la documentazione deve essere inviata entro il termine perentorio di 90 giorni dal termine dei lavori, pena l’esclusione dal diritto del contribuente a usufruire delle detrazioni fiscali». Un buco tecnico che rischia di vanificare l’applicazione di una norma per tutti quelli che hanno terminato i lavori all’inizio dell’anno. «Il governo Berlusconi dopo aver provato a cancellare le agevolazioni per i cittadini – continua Fiorentini – rende oggi sempre più difficile accedervi, tentando quindi di abrogarle di fatto». L’unico strumento previsto dalla legge per la detrazione delle spese sostenute è infatti quello telematico. Nonostante sia trascorso il termine legale dalla pubblicazione della legge di conversione 2/2009, il direttore dell’Agenzia delle entrate, a cui spetta il compito di chiarire i termini e le modalità di invio della domanda, non ha emesso alcun provvedimento. Mentre i contribuenti vagano preoccupati da un sito all’altro nei meandri della web-burocrazia, Verdi e associazioni studiano strumenti legali per tutelare i propri diritti e difendere una buona legge.

  • Termine perentorio, ma manca il sito (sempre sulle agevolazioni del 55%)

    immagine-9Per indiretto interesse familiare (sostituzione di un infisso) sono andato a vedermi il sito dell’ENEA per vedere la procedura da seguire.

    Gongolante per il link alla compilazione on line della documentazione ho cliccato e mi è apparso questo:

    Questa applicazione è destinata solo ed esclusivamente alla raccolta della documentazione di interventi terminati nel 2008.
    Per gli interventi del 2009 occorre attendere la pubblicazione di un nuovo sito che sarà disponibile al più presto.

    ATTENZIONE: si ricorda che la documentazione, relativa al decreto edifici, deve essere inviata entro il termine perentorio di 90 giorni dal termine dei lavori.

    Preso dal panico ho telefonato al numero verde, dove un gentilissimo operatore, pur non potendomi rispondere sui tempi di messa on line del nuovo sito, mi ha guidato alle FAQ (in cui viene annunciato entro febbraio) e alla guida sull’adeguamento degli infissi.

    Mentre immagino l’ansia di chi ha fato un intervento il 2 di gennaio e vede avvicinarsi sempre più il termine perentorio, comincio a chiedermi se non sia più sicuro (il che è tutto dire) accedere alle detrazioni 36%. Notare che, ovviamente, le due agevolazioni non sono cumulabili, ed oltre ad essere in alternativa, mentre il 36% prevede la dichiarazione prima dell’inizio dei lavori, il 55% prevede una dichiarazione a posteriori.

    Entro il termine perentorio di 90 giorni dalla fine dei lavori. On line. Sul sito dell’ENEA. Che non c’è ancora. Ed oggi è il 10 marzo.

    Manca anche il modello dell’Agenzia delle Entrate, nonostante gli annunci.

    Io la chiamerei omissione d’atti d’ufficio.

    Ci incateniamo di nuovo o andiamo direttamente in Procura?