• Regolamento street bar, le associazioni contro la Marescotti Palmieri (Ascom): «Opposizione ferma e totale»

    LA BOZZA di regolamento sugli street bar fa imbufalire le associazioni di categoria. Che, principalmente, puntano il dito contro la scelta del Comune di far terminare la movida anzitempo, leggi a mezzanotte, con deroghe eventuali attorno ai trenta minuti. E oggi era in programma un incontro proprio tra l’assessore e le associazioni di categoria ma, a meno di incredibili colpi di scena della mattinata, i commercianti e gli imprenditori della notte diserteranno. «La bozza presentata è non accettabile – tuona Mario Palmieri (Fipe e Ascom-Confcommercio) -. Non è stato recepito alcun tipo di meccanismo premiale per i locali virtuosi e, anzi, si tende a punire tutte le attività esistenti. La situazione, in particolare sugli orari, davvero non ha senso. Ci chiediamo tra l’altro il perché di questa modalità di far ricevere la bozza di regolamento alle associazioni: non abbiamo avuto il tempo materiale di convocare la base associativa per discuterne insieme. Inoltre appare anomale la tempistica della presentazione e delle discussioni anche nelle sedi istituzionali. Il nostro intento comunque è quello di chiedere un incontro al sindaco». E, aggiungiamo, sul delicato fronte degli orari la guerra sarà totale: «La nostra opposizione sarà ferma e decisa, totale, agiremo in tutte le sedi competenti», dice Palmieri. La base di partenza, secondo l’Ascom, deve essere il regolamento che, in bozza, è stato proposto dalla circoscrizione, con l’una come orario di chiusura e meccanismi premiali ad hoc. «ANDREMO in consiglio non più tardi del 12 luglio», aveva detto ieri al Carlino l’assessore Deanna Marescotti. Il Comune ha inviato giovedì scorso alle parti in causa la bozza di regolamento per le eventuali osservazioni e, da quel momento in poi, ci sono dieci giorni per inviare richieste di chiarimento o critiche al Comune. «Lunedì vedremo quanto arriverà – aveva spiegato Marescotti – nel frattempo proseguirà il lavoro di commissioni e organi istituzionali. Io sono disponibile a dare qualsiasi chiarimento e il testo non è blindato. Anzi, ascolteremo ogni consigliere, le modifiche potranno essere apportate e il percorso è apertissimo. Ma è chiaro che, dopo anni di attesa, bisogna iniziare a produrre fatti concreti»

    Il Resto del Carlino del 17/06/2010 ed. Ferrara p. 7