• Fiorentini pianta un albero per compensare la CO2

    Fiorentini pianta un albero per compensare la CO2
    Il consigliere comunale eletto come indipendente nelle liste di Sel lo aveva promesso in campagna elettorale

    Si era preso l’impegno durante la scorsa campagna elettorale per le comunali: Leonardo Fiorentini, consigliere comunale eletto come indipendente nelle liste di Sinistra Ecologia e Libertà, pianterà oggi sabato 21 marzo alle 17 presso il parchetto “Zaccagnini” di viale Orlando Furioso (vicino alla bocciofila) un esemplare di Prunus Cerasifera Pissardi a compensazione delle emissioni di anidride carbonica prodotte durante la scorsa campagna elettorale.

    “Non si tratta solo di adempiere ad un impegno che avevo preso un anno fa – commenta il consigliere – si tratta soprattutto di un atto politico che vuole ricordare a tutti che l’impronta dell’uomo sul pianeta è ormai insostenibile e che è necessario invertire bruscamente rotta. Quelli del 2014 sono stati i 12 mesi più caldi da oltre 120 anni, mentre i nostri figli vivranno in un mondo il cui clima si riscalderà, se non faremo nulla, di almeno 0,17 gradi ogni decennio. Mi fa molto piacere trasformare questo atto simbolico in una piccola festa: lo avrei fatto anche in caso di mancata elezioni ma ovviamente così fa molto più piacere. Per un pomeriggio – continua Fiorentini – restituirò due braccia rubate all’agricoltura e festeggeremo l’arrivo della primavera con un piccolo brindisi di speranza.”

    “Mi fa ancor più piacere – conclude il consigliere comunale – poter piantare l’albero nel parchetto che è stato realizzato dal nulla negli anni 90 dalla Circoscrizione Giardino Arianuova Doro, proprio quando io ero alla mia prima esperienza istituzionale, e che oggi è diventato punto di riferimento per decine e decine di famiglie del mio quartiere.”

  • Altri casi Aldrovandi prima di Federico?

    Altri casi Aldrovandi prima di Federico?
    Interpellanza di Fiorentini (Sel) sulle parole dell’ispettore della questura

    Da Estense.com

    Il caso Aldrovandi ha avuto dei precedenti proprio a Ferrara? Dopo le dichiarazioni dell’ispettore Alessandro Chiarelli pubblicate da Estense.com, il consigliere comunale di Sel Leonardo Fiorentini scrive al sindaco affinché chieda, “quale rappresentante dei cittadini, siede all’interno del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica”, alle autorità competenti “chiarimenti formali rispetto a tali affermazioni e l’eventuale promozione delle attività di indagine necessarie a fare chiarezza nei confronti della città sulle vicende evocate dal funzionario di polizia”.

    Il caso nasce da una frase detta da Chiarelli, responsabile dell’ufficio minori e segretario provinciale del Siap (Sindacato italiano appartenenti alla Polizia), nel corso della presentazione del suo libro “Il caso Aldrovandi 2005-2015”.

    Nel corso del dibattito in sala Agnelli, biblioteca Ariostea, l’autore riflette in maniera molto critica sul comportamento della questura nelle ore immediatamente successive alla morte di Federico: “era sbagliato già il mattinale nel quale nemmeno si parlava dello scontro, un tentativo riduzionista per risolvere la situazione come se ne sono visti tanti nel corso dei decenni in Italia. Anche a Ferrara ci sono state altre situazioni molto dubbie risolte in modo abbastanza ‘in carrozza’”.

    Proprio su quest’ultima frase si incentra l’interpellanza di Fiorentini, secondo il quale “tale affermazione, se confermata nella sua veridicità, pone ulteriori gravissime ombre sulla gestione dell’ordine pubblico nella nostra città, che ha già visto incrinarsi la fiducia da parte dei cittadini nei confronti delle forze dell’ordine a seguito dell’uccisione del diciottenne Federico Aldrovandi, avvenuta nel settembre 2005, e delle successive mistificazioni mediatiche e attività di depistaggio di cui si è occupata la magistratura”.

  • Verdi ed ecologisti sfogliano i temi ambientali

    Verdi ed ecologisti sfogliano i temi ambientali
    “Ecoleggo”, cena a tema in cui scambiarsi le letture e confrontarsi
    http://www.estense.com/?p=255932
    di Ruggero Veronese

    L’idea è quella di “ricominciare a parlare di ambiente non solo di fronte alle catastrofi o alle emergenze, ma anche tra di noi, nella nostra quotidianità”. Per questo motivo Marzia Marchi e Leonardo Fiorentini, entrambi portavoce del movimento “Ecologisti e Reti Civiche – Verdi Europei” hanno organizzato per giovedì 15 novembre al Cafè de la Paix la cena “Ecoleggo”, in cui ogni partecipante porterà con se un libro contenente un passaggio sull’ambiente che leggerà al resto dei commensali.

    “E’ un iniziativa con cui vogliamo farci conoscere a Ferrara, – spiega la Marchi – e anche fare, con la massima trasparenza, un po’ di autofinanziamento. Siamo una forza politica nuova nata dall’unione dei Verdi con vari movimenti e liste civiche, e il nostro obiettivo è di formare un vero partito dei Verdi come quelli che già esistono in Europa. Mi piace recuperare la parola partito nel senso originario del termine, ovvero come strumento per rappresentare una parte della società, in questo caso quella più legata ai temi ambientali”. Una nuova forza politica che si candida ad essere operativa soprattutto nelle amministrazioni locali: “Non possiamo dire cosa verrà deciso per le prossime elezioni politiche, e a dicembre ci sarà l’assemblea programmatica nazionale, ma di certo ci ritroverete per le amministrative”.

    Il programma della serata è semplice: l’iscrizione (30 euro, di cui una parte come finanziamento al partito) può essere fatta contattando l’indirizzo ferrara@ecologistiecivici.ferrara.it, e informando gli organizzatori su quale sarà la lettura scelta, in modo da evitare ripetizioni. La cena sarà a menu fisso con bevande incluse, e la lettura finale sarà riservata a Fabio Mangolini, attore e responsabile progetti speciali del Teatro Comunale, che improvviserà una piccola performance. “L’abbiamo definita una mezza maratona, in modo da non scoraggiare i partecipanti. – raccontano i due portavoce – Ma sarà una serata piacevole e divertente e contiamo di finire non troppo tardi, verso mezzanotte. I testi dovranno parlare di ambiente in qualunque modo, sia che trattino di natura vera e propria che di antropizzazione del territorio. Sarà un ottimo scambio culturale”.

    Potrebbe essere un modo anche per parlare di Ferrara e dei suoi problemi ambientali che, sottolinea Fiorentini, “Di certo qua non mancano. In questo momento ci sono alcune questioni come il rallentamento della raccolta differenziata, che ha anche una gestione un po’ pasticciata da quartiere a quartiere. Ma il problema vero è che manca una visione a lungo termine dei temi ambientali, e nonostante la presenza di piani per l’aria pulita si continuano a vedere dei semplici provvedimenti tampone. Ora siamo preoccupati per la centrale geotermica in progetto a Pontegradella: al di là delle trivellazioni, si parla anche di una centrale elettrica a metano di supporto, per la quale abbiamo chiesto al Comune che venga messa a disposizione di tutti una precisa valutazione di impatto ambientale”.

    Altro punto critico che si prospetta è il nuovo piano regolatore generale (PRG), “che è importantissimo perché deciderà come e dove si può costruire nei prossimi anni. Con i 7000 alloggi sfitti presenti a Ferrara bisogna evitare nuove lottizzazioni che rischierebbero di creare altre “cattedrali nel deserto”: non ha senso costruire se non utilizziamo quello che già abbiamo. E l’amministrazione dovrebbe proporre alle aziende nuovi modelli di edilizia innovativa, su cui le queste possano investire e rinnovarsi. Fotovoltaico, solare termico, coibentazioni e così via: c’è tutta una nuova filiera produttiva che ha bisogno di personale formato, e che potrebbe dare una grossa mano all’economia”.

  • La pericolosità delle palle di neve

    La pericolosità delle palle di neve
    L’amministrazione spiega i nuovi divieti: “Vanno contestualizzati”

    Divieti sì, ma ci si può ancora divertire. Il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani interviene sul caso sollevato dal consigliere di circoscrizione Leonardo Fiorentini, che in una lettera metteva alla berlina alcuni provvedimenti definiti “fuori dalla storia”, contenuti nella bozza del nuovo regolamento di polizia urbana. Primi tra tutti il divieto di lanciare palle di neve e di distendersi sull’erba in parchi pubblici.

    “Certamente a Ferrara non è vietato giocare – premette la nota della portavoce Anna Rosa Fava -, non è vietato divertirsi, non è vietato gioire o rilassarsi negli spazi aperti della città, ma ciò deve avvenire evitando comportamenti pericolosi o violenti”. Questo per dire che “il tema sollevato da alcuni consiglieri in merito al divieto di lanciare palle di neve deve essere contestualizzato all’interno di tutto l’articolo che vuole vietare giochi pericolosi che possono ‘costituire molestia o pericolo alle persone’”.

    Detto questo, non è possibile non aggrottare le sopracciglia leggendo alcuni divieti che sembrano precludere comportamenti normalissimi e innocui. Altrettanto difficile è immaginare la pericolosità, salvo casi eccezionali, di bambini che giocano con i primi fiocchi invernali.

    Eppure sembra che quelle prescrizioni possano servire a “rispondere – recita sempre la nota – alle numerose esigenze espresse dai cittadini e dalle associazioni della città”. Di qui la stesura di “un regolamento semplificato e più adeguato ai nostri tempi e alle attuali esigenze, in linea con le riforme legislative che si sono succedute nel tempo, e nel rispetto di altri regolamenti comunali in essere (es. igiene, occupazione suolo, animali) intervenendo su un documento che risale, ormai, a 26 anni or sono (1985)”.

    Il primo cittadino ricorda che in questi giorni è stata avviata una prima fase di consultazione presso le Circoscrizioni le quali dovranno, entro novembre, inviare le loro osservazioni, che potranno essere recepite per le necessarie modifiche al testo. Si procederà quindi in dicembre alla discussione in commissione consiliare per poi presentare il documento in consiglio per la definitiva approvazione del testo.

    “L’esigenza – precisa Tagliani – è quella di offrire alla città un importante strumento che individui con chiarezza quali sono i comportamenti corretti cui i cittadini devono attenersi nel rispetto degli spazi pubblici e della collettività. Il nuovo documento in particolare vuole stabilire regole che rispettino la quiete pubblica, il decoro degli spazi, l’uso dei parchi, l’incolumità e la sicurezza della persone”.

    Un modo, insomma, nelle intenzioni dell’amministrazione, per mettere d’accordo tutti. O quantomeno la maggior parte dei “cittadini irritati” che si rivolgono spesso al sindaco “per la scarsa attenzione che altri cittadini, purtroppo, dimostrano nei riguardi degli spazi e della quiete comune”. Ecco allora l’esigenza di barcamenarsi tra mille domande e contrapposte esigenze. Ossia in quali orari possono essere svolte attività rumorose? Chi si deve occupare di togliere la neve dai marciapiedi? Come evitare il volantinaggio selvaggio che sporca la città? Come evitare l’imbrattamento dei muri o il deturpamento dei monumenti? Quali sanzioni sono previste per sporca i marciapiedi e le strade?.

    “Sono queste solo alcune delle mille domande – conclude la nota – a cui il sindaco vuole rispondere attraverso un regolamento che ha l’obiettivo di aiutare i cittadini a muoversi con più sicurezza e senso civico nelle situazioni della vita di tutti i giorni”.

    Ricordando che le consultazioni in atto (con le Circoscrizioni, le Commissioni e le Associazioni) hanno lo scopo di raccogliere osservazioni utili a migliorare la bozza del Regolamento di Polizia Urbana, l’amministrazione comunale “coglie l’occasione per ringraziare i presidenti di circoscrizione che stanno inviando utili emendamenti per migliorare il testo definitivo. Percorso di coinvolgimento e di attenzione che ben è stato presentato anche al Consigliere Fiorentini durante l’incontro organizzato nella Circoscrizione 1”.

  • A Ferrara vietato tirare le palle di neve

    Il divieto nel nuovo Regolamento di Polizia Urbana. Proibito anche a distendersi sui prati

    A Ferrara è vietato fare a palle di neve; e anche distendersi sull’erba nei parchi pubblici. E’ questa la denuncia di Leonardo Fiorentini, consigliere ecologista della Circoscrizione 1, che in sede di discussione del nuovo Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Ferrara ha deciso di presentare una serie di emendamenti poi approvati all’unanimità dal nella seduta di ieri.

    Ci sono un po’ di sorprese nel nuovo Regolamento di Polizia Urbana che ha avviato il suo iter istituzionale nei consigli di Circoscrizione. Fra queste il divieto di fare a palle di neve e quello di coricarsi nei parchi pubblici. Sono state vere e proprie scoperte per Leonardo Fiorentini, consigliere ecologista nella Circoscrizione 1, che mai si sarebbe “immaginato di aver rischiato una sanzione ogni qual volta si è steso al parco urbano”. Per il consigliere quindi alcune norme già presenti nel regolamento in vigore, e probabilmente ereditate dai precedenti, sono da ritenersi “superate, a volte antistoriche o addirittura insensate”. E’ quanto scrive in una lettera aperta al sindaco di Ferrara pubblicata oggi sul suo sito (https://www.leonardofiorentini.it/consiglio/2011/11/23/la-disfida-delle-palle-di-neve/), in cui invita Tagliani e il consiglio comunale a “rivedere con attenzione il regolamento prossimamente al vaglio del consesso cittadino”.

    Il precetto è contenuto nell’art. 7, comma 2, che vieta il lancio di pietre, palle di neve, frutta o qualunque altro oggetto o cosa che possa risultare di pregiudizio alle persone ed alle proprietà altrui”.

    “Si potrà dire che l’articolo non è mai stato applicato – scrive l’esponente ferrarese dei Verdi -, che il buon senso dei nostri vigili non porterà mai a multare i bambini che si tirano le palle di neve all’uscita da scuola, ma tanto è, il regolamento è chiaro: a Ferrara è vietato fare a palle di neve”. E ancora: “la seconda previsione che trovo oggi fuori dalla storia è il divieto, previsto dall’articolo 31, comma 1, punto b di coricarsi nei luoghi erbosi dei giardini e parchi pubblici. Anche qui, non so quante multe siano state fatte in questi anni, ma resta la sorpresa di ritrovare vietato un comportamento che fa ormai parte dell’uso quotidiano dei nostri giardini (si pensi solo al Parco Urbano da aprile in poi), comportamento in astratto punito con una sanzione pecuniaria dal nostro Regolamento. Converrà anche lei che una tale norma, probabilmente concepita in tempi in cui le signore giravano con l’ombrellino per il sole e gli uomini con i pantaloni alla zuava, non sia attuale e attuabile nella società in cui viviamo e per come concepiamo oggi l’uso comunitario del verde pubblico”.

    Spiega poi il consigliere: “possono sembrare questioni stupide – probabilmente lo sono di fronte ad altri ben più gravi problemi – ma a me paiono molto rilevanti, perché hanno a che fare con l’idea che abbiamo della nostra comunità locale. Io non credo che una comunità che vieta la battaglia con le palle di neve, o l’oziare distesi su un prato sia una comunità che possa dirsi felice, o almeno che voglia puntare ad esserlo”.

    Ma non è finita. “Ho presentato una serie di emendamenti .- precisa Fiorentini – con lo spirito di adeguare il regolamento alla città che abbiamo costruito in questi anni: come è possibile che la città dei Buskers impedisca ai suonatori di strada di fermarsi per più di 15 minuti in un luogo, o che la città delle biciclette vieti giustamente una serie di consuetudini di parcheggio delle bici, ma senza spiegare al cittadino dove e come parcheggiare correttamente?”. Così il consigliere ha presentato una serie di “sobri e moderati” emendamenti , “in ossequio – ammicca – al nuovo clima politico nel paese”, che sono stati approvati all’unanimità insieme ad altri presentati dall’opposizione e che ora chiede vengano discussi anche in consiglio comunale: “sarebbe bello che il Comune aprisse un dibattito con la città, perché questo regolamento pone alcune basi del comune vivere civile che è importante vengano condivisi dai nostri concittadini”.

  • Ferrara in Regione con le tre “M”

    Ferrara in Regione con le tre “M”

    I voti ai candidati ferraresi. La spuntano Montanari, Montani e Malaguti

    Da Estense.com

    Ferrara conquista tre consiglieri con Roberto Montanari del Pd, eletto con 8.956 voti, Daniele Montani sempre del Pd (che entra attraverso il listino del presidente) e Mauro Malaguti del Pdl, che con le sue 6.203 preferenze supera il rivale interno Giorgio Dragotto, fermo a quota 5.412.

    Ma andiamo con ordine. L’ex segretario regionale dei Ds, consigliere uscente, precede in lista Anna Chiappini, che raccoglie un ottimo risultato per un’esordiente con 4.579 voti, e Sergio Alberti, segretario provinciale del Ps con 1.558.

    Rimanendo nel centrosinistra, la Federazione di Prc, Pdci e Sinistra europea vede al primo posto il candidato di Rifondazione Fernando Gelli con 345 voti, seguito da Fausto Facchini dei comunisti italiani con 312 e da Rita Lodi di Socialismo 2000 con 103.

    L’Italia dei Valori vede assegnate 417 preferenze a Graziella Ferretti, 112 ad Alessandro Rorato e 109 a Roberto Groppi.

    Nella lista che vedeva correre insieme Sinistra ecologia libertà e i Verdi, si distingue Leonardo Fiorentini con 248 voti. Dietro di lui si piazzano Pietro Comodo a 238 e Morena Gavioli a 107.

    Nel Pdl risalta l’exploit di Malaguti che, con 6.203 voti, batte Dragotto (5.412) e Luca Pancaldi (107).

    La Lega Nord vede assegnare un discreto numero di voti a Fabio Bergamini, che con i suoi 1.189 supera il consigliere comunale Giovanni Cavicchi (per lui comunque i 1,127 voti conquistati sono un ottimo risultato) e Mauro Possanza (383).

    Nella lista del Movimento 5 Stelle troviamo Tommaso Mantovani a 352 preferenze, seguito da Angelo Storari con 165 e Massimo Zeri con 87.

    Fuori dai due poli c’è anche l’Udc con i suoi alfieri presi dal mondo delle civiche. In questa gara interna ha la meglio Neda Barbieri con 583 voti. Dietro di lei c’è Gabriella Azzalli con 421 e infine Davide Verri con 315.

    Viene poi il Partito dei Pensionati, che distribuisce 6 voti ad Alice Camellini e 1 a Cristina Cherubini.

  • Girotondo per l’acqua pubblica

    Girotondo per l’acqua pubblica
    A Ferrara 1500 famiglie non riescono più a pagare le bollette

    Articolo di Marco Zavagli da Estense.com

    Tutti per mano per un “abbraccio difensivo” attorno alla fontanella di piazza Trento Trieste, assunta per una mattina a simbolo dell’acqua pubblica. Una cinquantina di persone del Comitato per l’acqua pubblica di Ferrara ha scelto di manifestare così per sensibilizzare l’opinione pubblica e lanciare la manifestazione dei movimenti per l’acqua, che vedrà i vari comitati riunirsi nella capitale per un forum nazionale in piazza della Repubblica (a partire dalle 14).

    In attesa di sabato prossimo gli slogan riecheggiano già di fianco al Duomo. A partire da quelli mutuati dal padre comboniano Alex Zanotelli, tra i protagonisti a livello nazionale dei movimenti per l’acqua. Sono le sue parole che cita al megafono Marzia Marchi di Legambiente: “non avrei mai immaginato che il paese di Francesco d’ Assisi (patrono d’Italia) che ha cantato nelle sue laudi la bellezza di “sorella acqua” diventasse la prima nazione in Europa a privatizzare l’acqua”.

    Padre Zanotelli si riferiva al Consiglio dei Ministri che aveva approvato il 9/09/2009 delle “Modifiche” all’articolo 23 bis della Legge 133/2008 . “Una prima parte di queste modifiche – spiega Marchi – riguardano gli affidamenti dei servizi pubblici locali, come gas, trasporti pubblici e rifiuti. La via ordinaria di gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica è l’affidamento degli stessi, attraverso gara, a società miste, il cui socio privato deve essere scelto attraverso gara, deve possedere non meno del 40% ed essere socio “industriale”. In poche parole questo vuol dire la fine delle gestioni attraverso spa in house e della partecipazione maggioritaria degli enti locali nelle spa quotate in borsa. E’ la vittoria del mercato, della merce, del profitto”.

    Una scelta politica “gravissima – accusa l’attivista di Legambiente – che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli. Basti pensare che solo a Ferrara ci sono 1500 famiglie che non hanno più accesso all’acqua, perché non riescono a pagare le bollette. Chiediamo che siano garantiti almeno 50 litri di acqua al giorno per tutti”.

    Viene poi il problema dei profitti delle spa, spesso distanti dai costi da sostenere per garantire la qualità del prodotto. “Con l’onda nera dei giorni scorsi – aggiunge Marchi – ci siamo accorti di quanto sia a rischio questo bene primario. Presto attorno a questa fontanella troveremo i poveri che non si potranno più permettere l’acqua in casa”.

    Una fontanella quasi simbolica quella di piazza Trento Trieste. “Un impianto che appena 3 o 4 anni fa – ricorda Leonardo Fiorentini, allora presidente della Circoscrizione Centro – sprecava un milione e 200mila litri all’anno; abbiamo sostituito quella vecchia con sette nuove con rubinetto sparse per la città e in grado di consumare tutte insieme moltissimi litri in meno. Fu un buon esempio di gestione efficiente dell’acqua pubblica”.

    Un esempio dal quale dovrebbe prendere spunto anche l’amministrazione comunale, secondo Davide Scaglianti, portavoce del comitato provinciale, che torna a chiedere la modifica dello statuto comunale nella direzione “di un riconoscimento dell’acqua come bene primario scevro da interessi economici. E su questo fronte è chiaro come la chiusura del laboratorio Hera di Pontelagoscuro abbia portato a una carenza notevole di possibilità di controllo; l’emergenza Po è finita ma le incertezze permangono nel lungo periodo”.

    “Tutti gli scienziati che abbiamo interpellato – gli fa eco Marchi – sono concordi nel dire che lo sversamento di idrocarburi ha compromesso l’ecosistema del fiume. Non dimentichiamolo e manteniamo alta l’attenzione”.

    Per prenotare il pullman è possibile telefonare ai numeri 0532/783154-783275.

  • Blocco del traffico nell’area Padana, Ferrara aderisce?

    Interrogazione dei Verdi sullo stato della qualità dell’aria

    Leonardo Fiorentini, Presidente del Gruppo dei Verdi nella Circoscrizione 1, ha presentato ieri un’interrogazione in merito allo stato della qualità dell’aria e alla posizione del Comune di Ferrara nei confronti della proposta dei sindaci di Milano e Torino di un blocco del traffico in tutta l’area padana il prossimo 28 febbraio.

    “Si tratta di una presa di coscienza importante – commenta il consigliere ecologista – del problema della qualità dell’aria in tutta l’area padana e di come le soluzioni non possano che essere prese colletivamente ed in modo coordinato. E’ stato necessario che i consiglieri comunali d’opposione occupassero, mascherine al naso, la sala consiliare di Palazzo Marino, ma finalmente anche il Centro Destra milanese e il sindaco Moratti hanno capito come nascondere la testa nella sabbia non serva a nessuno e soprattutto non serva ai cittadini che respirano ogni giorno l’aria inquinata.”

    “In previsione dell’incontro con gli amministratori dei comuni della Pianura Padana di venerdì prossimo a Milano – si legge quindi nell’interrogazione – in cui saranno discusse varie proposte per individuare un programma di interventi strutturali sull’intera area per combattere l’inquinamento atmosferico in tutta la Pianura Padana, sarà proposto il blocco del traffico per la giornata di domenica 28 febbraio in tutti i Comuni dell’area”. Il consigliere dei Verdi, rilevato come “lo stato della qualità dell’aria nell’area padana in questo inizio d’anno risulta essere particolarmente preoccupante” e che in particolare a Ferrara “risultano essere 24 le giornate di sforamento rilevate nella centralina di Corso Isonzo” dall’inizio dell’anno, chiede “se vi sia intenzione di da parte dell’amministrazione di aderire alla proposta del blocco del traffico il 28 febbraio”.

    L’interrogazione del consigliere Fiorentini continua chiedendo “se i dati dei primi mesi del 2010 siano o meno in controtendenza rispetto al progressivo miglioramento della qualità dell’aria registrato negli ultimi anni” e “se oltre alla chiusura di domenica 21 in occasione della Maratona vi sia intenzione di replicare ulteriormente le Domeniche senz’auto, iniziative che hanno sempre avuto un buon riscontro da parte della cittadinanza” ed in conclusione domanda quali “interventi strutturali abbia intenzione di attuare l’amministrazione al fine del miglioramento della qualità dell’aria”.

    Da Estense.com del 18 febbraio 2010.