• Certezza della pena

    Premesso che Savi è uno dei detenuti attuali delle carceri italiane che meno raccoglie le mie simpatie, che c’entra “la certezza della pena” con il luogo in cui questa viene eseguita?

    Franco Corleone sul suo blog:

    Il rispetto per le vittime dei reati è un dovere umano e civile e la condivisione per il dolore dei parenti è un caposaldo della convivenza civile.
    Ma questi principi da tempo stanno lasciando il posto a una retorica che si esprime con toni inaccettabili.
    L’ultimo episodio si ricava da Repubblica del 5 gennaio: la notizia è dedicata al trasferimento di uno dei killer della Uno Bianca da un carcere a un altro istituto e viene messa in evidenza nel titolo la “rivolta” dei parenti delle vittime.
    Fabio Savi è stato condannato all’ergastolo e da Voghera è stato inviato a Spoleto. La protesta si appella alla certezza della pena e a un preteso privilegio in modo assolutamente pretestuoso. Il carcere di Spoleto è un carcere destinato proprio agli ergastolani in una sua sezione. Certo è un po’ più vicino a Firenze dove risiede la moglie rispetto al carcere pavese. Ma dove sta lo scandalo?
    La territorializzazione della pena è uno dei principi dell’Ordinamento penitenziario troppo spesso disatteso.
    Mi preoccupa lo spirito di una giustizia fai da te. Le buone cause non hanno bisogno di eccessi e di furori giustizialisti!