• La contromanovra

    Mentre loro continuano a mettere le mani in tasca a noi beoti italiani,  sbilanciamoci l’altro giorno ha presentato la finanziaria alternativa:

    Il 23 novembre, presso la Sala Stampa del Senato, è stato presentato l’11° Rapporto della campagna Sbilanciamoci! che – come ogni anno – presenta il punto di vista e le controproposte della società civile in occasione della discussione del Bilancio dello Stato e della Legge di Stabilità.

    La manovra di Sbilanciamoci! prevede entrate dalla tassa patrimoniale (10 miliardi e 500 milioni), dalla riduzione delle spese militari (oltre 5 miliardi), dalla cancellazione dei finanziamenti al Ponte sullo stretto e alle grandi opere (più di 1 miliardo e 500 milioni) e da un’altra serie di interventi (abolizione dei sussidi alle scuole private, introduzione dell’open source nella Pubblica Amministrazione, ecc.). Nel contempo la proposta di Sbilanciamoci! è di investire le risorse recuperate nella difesa del potere d’acquisto dei redditi, nelle politiche sociali, nella scuola e nell’università, nelle “piccole opere” (mobilità sostenibile, riassetto idrogeologico, messa in sicurezza nelle scuole) di cui il paese ha drammaticamente bisogno. Inoltre servono investimenti nelle energie rinnovabili e nelle produzioni e consumi della “green economy”.

    Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti gli esponenti delle organizzazioni aderenti alla campagna: Massimo Paolicelli (Associazione Obiettori Nonviolenti); Stefano Lenzi (WWF); Grazia Naletto (Lunaria); Vittorio Ferla (Cittadinanzattiva); Licio Palazzini (Arci Servizio Civile); Andrea Baranes (CRBM). Presenti anche Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace e Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Disarmo. Presenti i senatori: Francesco Ferrante, Roberto Digiovanpaolo e Paolo Nerozzi.

    La mattinata si è conclusa con l’analisi della situazione dell’Italia alla luce dell’Open Budget Index – indagine sulla trasparenza e sulla facilità di accesso ai documenti pubblici – presentata da Elena Mondo e Paolo De Renzio, dove il nostro paese risulta essere al 58° posto nella classifica, fanalino di coda tra tutti i paesi europei.

    Scarica il rapporto 2011

  • Dimissioni, subito

    Tra le misure che invece non entreranno nel maxiemendamento del Governo alla finanziaria, secondo quanto riferito da Giuseppe Vargas, non trovano posto il bonus energia del 55% per le ristrutturazioni edilizie.

    Questo governo deve smettere di danneggiare questo paese e andare a casa. Subito.

    Aderite alla campagna per il rinnovo delle detrazioni del 55% qui.

  • Il Governo dei balzelli e dei sabotaggi

    Sta facendo molto parlare l’aumento del pedaggio autostradale al casello di Ferrara Sud. E giustamente.

    Ma non c’è solo quello in questa finanziaria. C’è purtroppo tanto altro, a partire dai tagli insostenibili agli enti locali. E c’è anche la norma cervellotica sui bonifici per ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche di cui abbiamo già parlato qui insieme a Marcello, Letizia e Roberto.

    Ecco la posizione mia e dei Verdi di Ferrara:

    Il Governo dei balzelli e dei sabotaggi
    I Verdi si schierano contro i balzelli per cittadini e imprese e per la conferma del 55%
    Oggi entrano in vigore alcune delle norme contenute nel decreto Tremonti recante le misure della manovra economica del Governo Berlusconi. Oltre al balzello del rincaro, ingiustificato e arbitrario del pedaggio al casello autostradale di Ferrara Sud – che peraltro rischia di convogliare ulteriore traffico di attraversamento nel Centro della città – di cui si è già molto parlato, da oggi un ulteriore balzello è dovuto dalle imprese allo Stato italiano.
    Ma non da tutte. Infatti è prevista l’introduzione di una ritenuta d’acconto del 10% – prelevata direttamente da banche e poste – a carico delle ditte beneficiarie di bonifici a saldo di interventi sul patrimonio edilizio i cui importi risultano detraibili dall’Irpef con l’aliquota del 36% o del 55%. Si tratta, evidentemente, oltre che di un provvedimento molto gravoso per le imprese, come recentemente fatto rilevare dalle associazioni del settore, dell’ennesimo sabotaggio nei confronti di quegli interventi, in particolare quelli del 55%, volti alla riqualificazione anche energetica del nostro patrimonio edilizio, da sempre vista come un sassolino nella scarpa dal Governo del Nucleare.
    Inoltre si stratta di un provvedimento fiscalmente stupido, che rischia di sottrarre all’economia legale tutta una serie di transazioni che, visti gli obblighi di bonifico e di comunicazione dei dati all’Agenzia delle Entrate, risultano oggi più trasparenti che mai.

    Un Governo che quindi come al solito predica bene e razzola male, impone balzelli ai cittadini e favorisce la reimmersione rapida delle imprese nell’economia fantasma.

    Anche per questo i Verdi nella Circoscrizione 1 hanno presentato nelle settimane scorse un’interpellanza al Sindaco per chiedere un impegno diretto nell’Anci, ripartendo dal documento “I Sindaci contro le polveri sottili” per la conferma delle detrazioni del 55%, a favore dei cittadini ma anche per sostenere un settore che è cresciuto in questi anni soprattutto grazie alla forte innovazione nel campo dell’efficienza energetica.

    L’Ufficio stampa

  • Caccia al Caccia

    Campagna di pressione lanciata da Sbilanciamoci! e da Rete Italiana per il Disarmo affinché il Governo italiano rinunci all’acquisto dei cacciabombardieri JSF-F35 e usi in maniera migliore per la popolazione gli oltre 16 miliardi di spesa previsti. In questa mobilitazione è confluita la raccolta di firme della “Campagna di indignazione nazionale” promossa da GrilloNEWS che ha raccolto da aprile a luglio 2009 oltre 8700 adesioni di cittadini. La campagna è sostenuta da Unimondo. Oltre alle adesioni online la campagna ha già raccolto 12.000 firme cartacee di sostegno.

    Aderite qui alla campagna

  • Una manovra improvvisata

    Eh sì, è questo il giudizio di Tito Boeri e Massimo Bordignon nell’articolo pubblicato su Lavoce.info sulla manovra di Tremonti. Del resto se si sono accorti giusto l’altro ieri che la crisi c’era, non potevamo aspettarci molto di più. A farne le spese ovviamente i giovani e gli enti locali.

    Da ieri è finalmente disponibile il testo della manovra. Abbiamo così scoperto che un provvedimento presentato come quasi interamente di riduzioni alle spese è composto in realtà al 40 per cento di maggiori entrate, che molti tagli sono di carta, di dubbia praticabilità. Serve più che altro a dare un segnale ai mercati. Non è detto che sia credibile perché rinvia ai posteri gli aggiustamenti strutturali di spesa ed entrate. Ben poco rimarrà in vigore dopo il 2012. E chi paga davvero sono, una volta di più, i giovani.

  • Come reperire 30 miliardi e vivere più felici

    La crisi arriva in Italia, pure Tremonti se ne è accorto, Silvio ancora non ci crede.

    E’ tempo di lacrime e sangue? E’ venuto il tempo di condoni? Volendo no!

    In tre paginette ecco come reperire 30 miliardi e vivere più felici: la contromanovra finanziaria di Sbilanciamoci.

    30 MILIARDI CONTRO LA CRISI – La contromanovra di Sbilanciamoci! per il 2011-2012
    La manovra del governo è iniqua e sbagliata.

    I tagli massicci agli enti locali, alle regioni, alle prestazioni sociali e ai servizi delineano un quadro di ricadute gravi sul paese: colpiscono i cittadini, i lavoratori, la parte più debole del paese. La speculazione, la ricchezza, i privilegi, le rendite, i patrimoni non vengono toccati. E’ una manovra solo di tagli (sbagliati) e non di misure per fronteggiare la crisi, arginare l’emergenza sociale e rilanciare l’economia.

    La manovra del governo non taglia la spesa pubblica inutile e sbagliata come le spese militari, gli stanziamenti per il Ponte sullo Stretto e le grandi opere, i sussidi corporativi e clientelari.

    La campagna Sbilanciamoci! lancia oggi la sua “contromanovra” alternativa a quella del governo.

    30 miliardi di risorse che Sbilanciamoci! propone di reperire grazie alla riduzione delle spese militari e alla cancellazione degli stanziamenti delle grandi opere, alla tassazione delle rendite e dei patrimoni e alla re-introduzione della carbon tax.

    30 miliardi che Sbilanciamoci! propone di usare, oltre che per la riduzione del debito (10 miliardi), anche per gli ammortizzatori sociali ed il lavoro (4,5 miliardi), per la difesa dei redditi e delle pensioni (5 miliardi di euro) per il rilancio dell’economia (economia verde, piccole opere e innovazione per 6,5 miliardi di euro), per il welfare (scuola e università, servizi sociali, immigrazione, asili nido, per oltre 4 miliardi di euro).

    Il documento di Sbilanciamoci! si trova sul sito www.sbilanciamoci.org

    Aderiscono alla campagna Sbilanciamoci! Aiab, Altreconomia, Antigone, Arci, Arci Cultura e Sviluppo, Arci Servizio Civile, Associazione Obiettori Nonviolenti, Associazione per la Pace, Beati i Costruttori di Pace, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Carta, CIPSI, Cittadinanzattiva, CNCA, COCIS, Comunità delle Piagge Firenze, Comitato italiano contratto mondiale sull’acqua, Coop. ROBA dell’Altro Mondo, CTM Altromercato, Crocevia, Donne in nero, Emergency, Emmaus Italia, Fair, Finansol, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, GESCO, Gruppo O.Romero SICSAL Italia, ICS, Icea, Legambiente, LILA, Lunaria, Mani Tese, Microfinanza srl, Movimento Consumatori, Nigrizia, Pax Christi, Rete Lilliput, Rete degli Studenti, Terre des Hommes, UISP, Unione degli Studenti, Unione degli Universitari, Un Ponte per…, WWF

  • Altro che tesoretto…

    Sempre che siano veri:

    Duecentoquarantanove bond della Federal Reserve statunitense, del valore nominale di 500 mln di dollari ciascuno, piu’ 10 bond Kennedy da 1 mld di dollari ciascuno, occultati nel doppio fondo di una valigia, per un totale di ben 134 mld di dollari, pari a oltre 96 mld di euro.

    E’ quanto hanno sequestrato alla stazione ferroviaria internazionale di Chiasso, al confine tra Svizzera e Italia, funzionari della Sezione Operativa Territoriale di Chiasso, in collaborazione con i militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Ponte Chiasso, nel corso dei controlli volti al contrasto del traffico illecito di capitali.

    I valori erano posseduti da due cinquantenni giapponesi scesi alla stazione ferroviaria di Chiasso da un treno proveniente dall’Italia che, al momento del controllo doganale, hanno sostenuto di non avere nulla da dichiarare.

    Un’accurata verifica dei bagagli ha consentito invece di trovare i titoli Usa, occultati sul fondo di una valigia, in uno scomparto chiuso e separato da quello contenente gli indumenti personali.

    Oltre ai titoli, i due giapponesi trasportavano una cospicua documentazione bancaria in originale.

    Per i bond e la documentazione che li accompagnava, anch’essa  sottoposta a sequestro, sono in corso indagini volte a stabilirne autenticita’ e provenienza. Qualora i titoli risultassero autentici, in base alla vigente normativa, la sanzione amministrativa applicabile ai possessori potrebbe raggiungere i 38 miliardi di euro, pari al 40% della somma eccedente la franchigia ammessa di 10mila euro.

    Dal sito della Guardia di Finanza, via Marcello.

  • Chi ruberà la marmellata?

    Ieri, grazie a Di Pietro giornata pesante al Senato, oggi Dini preannuncia mani libere sulla finanziaria. Insomma, proviamoci almeno con la scaramanzia di un inutile sondaggio. Chi farà cadere il Governo? Nel frattempo io tocco ferro…

    {democracy:3}
  • la chiesa, l’8 per mille e il senato della repubblica

    Simpatico (?) siparietto oggi al senato. Proprio il giorno in cui il cardinal Bertone se la prende con Repubblica per l’inchiesta di Maltese sui costi della chiesa cattolica non si è potuto discutere al Senato, perchè dichiarato inammissibile dalla presidenza (in quel momento Calderoli) un emendamento al collegato alla finanziaria che prevedeva il non riparto della quota di 8 per mille degli italiani che non compiono alcuna scelta in dichiarazione dei redditi. Un giochino questo che permette alla Chiesa Cattolica di passare da circa il 40% del riparto che sarebbe determinato dalle sole scelte espresse ad addirittura al 90% dell’intero ammontare dell’8 per mille. Ma la cosa “curiosa” è che sull’emendamento, già dichiarato inammissibile, hanno parlato praticamente tutti (nel merito, nonostante gli “inviti” di Calderoli) ed ovviamente a difesa dell’importante ruolo della Chiesa nel nostro paese (e chi ha mai pensato di metterlo in dubbio??!?!), ma quando la povera senatrice Boccia ha provato a motivare le ragioni per cui l’emendamento stesso andava ammesso il Presidente le ha semplicemente tolto la parola. Unico caso probabilmente in tutta la seduta fiume… La motivazione della non ammissione è che si tratterebbe di una modifica di una norma attuativa del Concordato, e quindi modificabile solo previo accordo delle parti o con legge Costituzionale. Volendo è anche una motivazione che ha un suo senso, pare ci siano precedenti, ma la rudezza della Presidenza, preceduta dal teatrino a salvaguardia della Chiesa Cattolica vittima del complotto, vista dalla tv è stata davvero sconcertante…

    ps: le sparate di Bertone fanno pure paura ai Presidi. A Trento, per “paura” di violare un regio decreto del 1924, un Preside ha ordinato 70 nuovi crocifissi.