Droga, una diffida al Governo. Ora basta
Antigone, Forum Droghe, Lila, l’Associazione Luca Coscioni e la Società della Ragione hanno inviato lo scorso 31 luglio una diffida al Governo per contestare la violazione della norma fondamentale dell’articolo 1 della legge Iervolino-Vassalli sulla convocazione della Conferenza nazionale sulle droghe.
Il Testo unico sulle droghe (Dpr 309/90) prevede infatti che “ogni tre anni, il Presidente del Consiglio dei Ministri convochi una conferenza nazionale sui problemi connessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope, alla quale invita soggetti pubblici e privati che esplicano la loro attività nel campo della prevenzione e della cura della tossicodipendenza. Le conclusioni di tali conferenze sono comunicate al Parlamento anche al fine di individuare eventuali correzioni alla legislazione antidroga dettate dall’esperienza applicativa”.
La diffida ricorda che l’ultima conferenza nazionale sui problemi connessi con la diffusione delle sostanze stupefacenti si è tenuta a Trieste dal 12 al 14 marzo 2009; da 8 anni manca quindi un momento di condivisione dei dati e di riflessione sugli effetti della legislazione sulle droghe rispetto alla salute e i diritti umani e civili dei consumatori, alla sicurezza sociale e alla giustizia e questo a fronte di ripetute sollecitazioni nonché e incontri istituzionali promossi dalle associazioni che hanno presentato la diffida.
Va ricordato che quell’appuntamento organizzato dalla coppia Giovanardi-Serpelloni si caratterizzò per la netta chiusura al confronto con le organizzazioni che contestavano la scelta proibizionista e punitiva della legge 49 del 2006 approvata con un colpo di mano e finalmente bocciata dalla Corte Costituzionale nel febbraio del 2014.
I firmatari della diffida sottolineano di fronte ai cambiamenti legislativi parziali e non coerenti e rispetto agli sviluppi internazionali che comprendono forme diffuse di legalizzazione della cannabis e al dibattito che si è sviluppato all’Assemblea generale dell’Onu a New York nell’aprile 2016, sia sempre più necessario convocare con urgenza una nuova conferenza nazionale sui problemi connessi con la diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope per porre fine alla inadempienza all’obbligo di legge che dura da troppi anni.
La conclusione è chiara con la comunicazione che, ”decorso inutilmente il termine di cui all’art. 3 comma 1 D.Lgs n. 198/2009, si procederà alla tutela dei diritti e degli interessi dei propri associati dinanzi alle competenti autorità giudiziarie”.
A febbraio di quest’anno molte Associazioni avevano lanciato un appello al Governo con precise richieste, dalla nomina di un responsabile politico per dare un indirizzo alla politica delle droghe alla convocazione della Conferenza nazionale sulle droghe, dalla riorganizzazione dei Servizi pubblici nella prospettiva del rilancio della riduzione del danno prevista dai LEA con la previsione di interventi per la prevenzione dei rischi connessi all’abuso e alla clandestinità dei consumi, alla analisi delle sostanze e verso la sperimentazione delle stanze del consumo e dei trattamenti con eroina, alla convocazione di un seminario per discutere il documento conclusivo di Ungass.
Il silenzio è stato la eloquente risposta.
il 26 giugno, assieme agli altri gruppi che compongono il Cartello di Genova, è stato presentato l’ottavo libro bianco sulle droghe che ha confermato i gravi effetti collaterali della legislazione antidroga sulla giustizia e sul carcere.
Il rispetto della legge è un principio che non può essere violato dalle istituzioni. La diffida ha un valore formale, ma la contestazione al Governo è tutta politica. Ora la parola è al Presidente Gentiloni.
Caro Renzi, sulle droghe ora bisogna decidere
Il Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (CNCA), insieme a Antigone, Forum Droghe e La Società della ragione, ha inviato oggi una lettera aperta al presidente del Consiglio Matteo Renzi in occasione della Giornata mondiale sulle droghe.
Nella lettera vengono poste al governo alcune questioni rilevanti e urgenti:
– non è più possibile continuare a non avere un organismo di coordinamento delle politiche antidroga in Italia. Il Dipartimento nazionale politiche antidroga non ha più un direttore. I firmatari della lettera – che hanno più volte denunciato la gestione monocratica, ideologica e tutt’altro che proficua esercitata dall’ultimo direttore del Dipartimento – ritengono che questa funzione di coordinamento possa essere esercitata assai più efficacemente attraverso l’istituzione, presso la presidenza del Consiglio, di un organismo a cui partecipino i principali rappresentanti dei servizi pubblici e del terzo settore in un rapporto continuo con i ministeri competenti e le Regioni. Questo passaggio è ancora più urgente per il fatto che l’Italia assumerà, a giorni, la presidenza dell’Unione europea e, dunque, acquisirà un ruolo guida che dovrebbe esercitare anche in questo settore;
– vanno congelati tutti i fondi assegnati dal Dipartimento nazionale politiche antidroga a fine 2013, circa 15 milioni di euro, al momento sotto esame presso la Corte dei Conti, finché non verrà ridefinita la sede di coordinamento delle politiche antidroga, come richiamato nel punto precedente. Questo per evitare che vadano dispersi o sprecati fondi che dovrebbero essere messi a disposizione della ridefinizione del sistema di intervento sulla base di criteri nuovi e condivisi;
– a tal proposito, si chiede la soppressione di un progetto finanziato dal Dipartimento nazionale politiche antidroga proprio con i fondi residui del 2013, con il quale si vorrebbero sostituire, illegittimamente, le conferenze nazionali sulle droghe, aperte a tutti gli operatori e che il governo dovrebbe organizzare per legge ogni tre anni, con la creazione di una piattaforma on line. L’11 luglio prossimo è previsto il primo incontro aperto – un audit – di tale iniziativa. Se questo appuntamento non verrà annullato, il CNCA e altri soggetti del settore solleciteranno un’iscrizione in massa dei propri operatori a tale evento per farlo fallire.
Per queste e altre questioni relative a una vera e propria ricostruzione del sistema di intervento, i firmatari chiedono al presidente Renzi un incontro nei tempi più brevi possibili.
Illegali le carceri, incostituzionale la legge
Forum Droghe, La Società della Ragione, Antigone e CNCA
Con l’adesione di Magistratura Democratica, Unione Camere Penali Italiane
Conferenza Stampa.
Illegali le carceri, incostituzionale la legge
Il 25 giugno a Roma presentazione del 4° Libro Bianco sui danni collaterali della Legge sulle droghe “Fini-Giovanardi”
Martedì 25 giugno 2013 alle ore 11,30 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati (Via della Missione) alla vigilia della giornata mondiale dell’Onu sull’abuso di sostanze stupefacenti si terrà la presentazione alla stampa del 4° Libro Bianco sugli effetti della Legge Fini Giovanardi.
Saranno illustrati i dei dati relativi al 2012 sugli ingressi in carcere e sulle presenze in carcere di consumatori di sostanze stupefacenti, sulle misure alternative per i tossicodipendenti, sulle sanzioni amministrative irrogate e sulle operazioni di polizia e i sequestri di sostanze.
Introducono:
Franco Corleone, Riccardo De Facci, Alessandro De Federicis, Patrizio Gonnella, Giuseppe Cascini.
Saranno presenti i Deputati:
Daniele Farina, Fausto Raciti.
Parteciperanno i rappresentanti delle associazioni e dei movimenti del Cartello delle tre leggi d’iniziativa popolare su droghe, carcere e diritti umani.
Il libro bianco sugli effetti della Legge sulle droghe Fini-Giovanardi, giunto alla terza edizione, è a cura di Antigone, CNCA, Forum Droghe e Società della Ragione, con l’adesione di Magistratura Democratica, Unione Camere Penali.
Per partecipare alla conferenza stampa è necessaria comunicare la presenza tramite e-mail al seguente indirizzo: stampa@fuoriluogo.it.
Gli uomini devono indossare la giacca.
Roma, 20 giugno 2013.
L’Ufficio Stampa
Sprigioniamo le droghe
Lunedì 25 giugno alle ore 12,00 presso la Sala Stampa del Senato (Corso Rinascimento) alla vigilia della giornata mondiale dell’Onu sull’abuso di sostanze stupefacenti si terrà la presentazione alla stampa del terzo Libro Bianco sugli effetti della Legge Fini Giovanardi.
Saranno illustrati i dei dati relativi al 2011 sugli ingressi in carcere e sulle presenze in carcere di consumatori di sostanze stupefacenti, sulle misure alternative per i tossicodipendenti, sulle sanzioni amministrative irrogate e sulle operazioni di polizia e i sequestri di sostanze.
Introducono:
Franco Corleone, Stefano Anastasia, Riccardo De Facci.
Saranno presenti i Senatori:
Roberto Della Seta, Francesco Ferrante, Roberto Di Giovan Paolo, Marco Perduca
e l’onorevole Mario Cavallaro.
Il libro bianco sugli effetti della Legge sulle droghe Fini-Giovanardi, giunto alla terza edizione, è a cura di Antigone, CNCA, Forum Droghe e Società della Ragione., con l’adesione di Magistratura Democratica, Unione Camere Penali.
Per partecipare alla conferenza stampa, è necessaria comunicare la presenza tramite e-mail al seguente indirizzo: stampa@fuoriluogo.it
Gli uomini devono indossare giacca e cravatta.
(via fuoriluogo.it)
La politica delle città e la riduzione del danno
Forum Droghe e CNCA organizzano per venerdì 13 aprile, a Milano, un seminario dal titolo La politica delle città e la riduzione del danno.
Discutono:
- Matteo Ferrari, delegato per le tossicomanie del Cantone Ticino
- Riccardo De Facci, vice presidente CNCA
- Leopoldo Grosso, vice presidente Gruppo Abele
- Corrado Mandreoli, segretario Camera del Lavoro di Milano
Introduce:
- Grazia Zuffa
Parteciperanno:
- Nick Crofts, Law Enforcement and Harm Reduction Network
- Pierfrancesco Maiorino, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano
Il seminario si terrà presso la Sala Buozzi della Camera del Lavoro, Corso Porta Vittoria, 43 a Milano con inizio alle ore 15.
(via fuoriluogo.it)
Dopo la guerra alla droga domani a Bologna
Lab57 & Forum Droghe presentano
Transform Drug Policy Foundation
Dopo la guerra alla droga
Un piano per la regolamentazione legale delle droghe
Martedì 24 gennaio 2012
presso la Libreria modo infoshop in via Mascarella, 24/b a Bologna
Con questo appuntamento ci poniamo l’obiettivo di iniziare un percorso pubblico per sollevare in città un confronto laico con gli operatori che lavorano nei servizi, coi consumatori e gli amministratori locali per trovare soluzioni pratiche e realistiche per la cittadinanza fuori dai pregiudizi e le falsità che affollano le pagine dei giornali quando si affronta il tema DROGA, auspicando lo sviluppo di nuove politiche di prossimità e inclusione sociale attivando servizi sociali dove si rivelano necessari, invece di delegare tutto alla repressione indicriminata delle forze dell’ordine.
Attraverso diversi altri incontri, presentazioni e interventi informativi proseguiremo il percorso iniziato il 10 dicembre, giornata mondiale per i diritti umani, con la parata Canna-bicycle Human Motor 2011, all’ interno della mobilitazione nazionale della rete Vienna 2012: verso la fine del mondo proibizionista, che dal 10 al 16 marzo si è data appuntamento a Vienna con tutti gli altri antiproibizionisti Europei, per OCCUPARE L’ UNODC (Ufficio Droghe e Crimine delle Nazioni Unite).
(Da Lab57 via Fuoriluogo.it)

GIOVANARDI ADDIO! (e anche Serpelloni)
Forum Droghe e CNCA mentre si profile la fine del Governo Berlusconi lancianoun appello per chiedere discontinuità anche nelle politiche sulle droghe nel nostro paese. E’ il momento dell’addio per la coppia Giovanardi&Serpelloni?
Speriamo di sì, comunque val la pena di firmare quest’appello:
GIOVANARDI ADDIO! (e anche Serpelloni)
Le dimissioni prossime del Governo Berlusconi nella condizione drammatica dell’Italia impongono una discontinuità di contenuti, di stile, di cultura.
Da questo punto di vista si deve porre immediatamente fine anche all’esperienza catastrofica della politica sulle droghe.
La legge che porta il nome di Carlo Giovanardi ha riempito le carceri di consumatori e di tossicodipendenti.
Non solo: la retorica proibizionista ha finanziato campagne di pseudo informazione terroristiche e antiscientifiche e ha cancellato la scelta della politica di riduzione del danno con una rottura del rapporto con le Regioni e il mondo delle Comunità e delle associazioni di impegno civile e sociale e del Volontariato.
L’Italia ha contrastato addirittura la Strategia sulle droghe dell’Unione Europea 2005-2012 portando avanti un’assurda battaglia di retroguardia contro la riduzione del danno, addirittura pretendendo di dettare agli altri paesi europei l’elenco degli interventi “accettabili” e quelli “inaccettabili”.
Un’imposizione ovviamente respinta dagli altri paesi europei.
Ancora di recente, al meeting di Alto livello dell’Onu sull’Aids, la delegazione italiana ha cercato di nuovo di far cancellare il termine “riduzione del danno”. Anche questa battaglia è stata perduta con la conseguenza però di aumentare il discredito dell’Italia in sede internazionale, mettendo il nostro paese in una condizione di isolamento provinciale.
Tutto questo è avvenuto non solo per la determinazione dello zar antidroga, ma con la collaborazione politica del Dipartimento Nazionale Politiche Antidroga e del suo capo Giovanni Serpelloni.
Nell’ipotesi di un governo “tecnico”, ossia non determinato dagli equilibri e dalle logiche di partito, chiediamo lo smantellamento di una struttura di potere, di interessi particolari, che ha fatto della faziosità la propria regola.Primi firmatari:
don Armando Zappolini
don Andrea Gallo
Franco Corleone
Riccardo De Facci
Fabio Scaltritti
Grazia Zuffa
Alberto Barni
Beppe Battaglia
Cecco Bellosi
Tiziana Ciliberto
Maria Stagnitta
Giovanardi addio (speriamo)
Forum Droghe e CNCA mentre si profile la fine del Governo Berlusconi lanciano un appello per chiedere discontinuità anche nelle politiche sulle droghe nel nostro paese. E’ il momento dell’addio per la coppia Giovanardi&Serpelloni?
Speriamo di sì, comunque val la pena di firmare quest’appello:
GIOVANARDI ADDIO! (e anche Serpelloni)
Le dimissioni prossime del Governo Berlusconi nella condizione drammatica dell’Italia impongono una discontinuità di contenuti, di stile, di cultura.
Da questo punto di vista si deve porre immediatamente fine anche all’esperienza catastrofica della politica sulle droghe.
La legge che porta il nome di Carlo Giovanardi ha riempito le carceri di consumatori e di tossicodipendenti.
Non solo: la retorica proibizionista ha finanziato campagne di pseudo informazione terroristiche e antiscientifiche e ha cancellato la scelta della politica di riduzione del danno con una rottura del rapporto con le Regioni e il mondo delle Comunità e delle associazioni di impegno civile e sociale e del Volontariato.
L’Italia ha contrastato addirittura la Strategia sulle droghe dell’Unione Europea 2005-2012 portando avanti un’assurda battaglia di retroguardia contro la riduzione del danno, addirittura pretendendo di dettare agli altri paesi europei l’elenco degli interventi “accettabili” e quelli “inaccettabili”.
Un’imposizione ovviamente respinta dagli altri paesi europei.
Ancora di recente, al meeting di Alto livello dell’Onu sull’Aids, la delegazione italiana ha cercato di nuovo di far cancellare il termine “riduzione del danno”. Anche questa battaglia è stata perduta con la conseguenza però di aumentare il discredito dell’Italia in sede internazionale, mettendo il nostro paese in una condizione di isolamento provinciale.
Tutto questo è avvenuto non solo per la determinazione dello zar antidroga, ma con la collaborazione politica del Dipartimento Nazionale Politiche Antidroga e del suo capo Giovanni Serpelloni.
Nell’ipotesi di un governo “tecnico”, ossia non determinato dagli equilibri e dalle logiche di partito, chiediamo lo smantellamento di una struttura di potere, di interessi particolari, che ha fatto della faziosità la propria regola.Primi firmatari:
don Armando Zappolini
don Andrea Gallo
Franco Corleone
Riccardo De Facci
Fabio Scaltritti
Grazia Zuffa
Alberto Barni
Beppe Battaglia
Cecco Bellosi
Tiziana Ciliberto
Maria Stagnitta
Facciamo i conti al proibizionismo
In occasione del 50esimo anniversario della convenzione ONU sulle droghe, un gruppo di organizzazioni mondiali impegnate sulle politiche sulle sostanze, sui diritti umani, salute, sviluppo, crimine e giustizia ha lanciato la campagna Count the cost.
Il primo obbiettivo è raccogliere in un unico “contenitore” i costi del proibizionismo, che siano questi sociali, ambientali, economici o per la salute delle persone, in modo che Governi e Nazioni Unite siano messi di fronte all’evidenza del fallimento della War on Drugs. Il secondo obbiettivo è quello di promuovereil dibattito sulle alternative possibile e documentare le strategie di uscite dal proibizionismo. Il tutto raccolto in modo differenziato per le grandi aree continentali e sotto sette grandi tematiche: sicurezza internazionale, svilluppo e conflitti energetici, diritti umani, salute pubblica e disagio, discriminazione, deforestazione e inquinamento, crimine, costi economici.
L’iniziativa è coordinata da Transform ed ha avuto il supporto di numerose sigle mondiali, fra cui IDPC, Drug Policy Alliance, TNI, WOLA . Per l’Italia ha aderito anche Forum Droghe.
Per quanto ancora dovremmo seguire politiche che minano lo svilluppo e la sicurezza internazionale, minacciano la salute pubblica e causano morti, minano i diritti umani, promuovono stigma e discriminazione costi, causano deforestazione e inquinamento, creano criminalità e la arrichiscono, sprecano miliardi in politiche repressive inefficaci? Aiutaci a cambiare rotta, firma anche tu on line!
Qui si può firmare:
http://www.countthecosts.org/take-action/sign-our-statement
I promotori
http://www.countthecosts.org/supporters
(da fuoriluogo.it)
Ecco (quasi) tutti i danni della legge sulle droghe
Dopo 5 anni di applicazione della legge 49/2006 Antigone, CNCA, Forum Droghe e La Società della Ragione hanno pubblicato il SECONDO LIBRO BIANCO SULLA LEGGE FINI-GIOVANARDI che contiene l’illustrazione e il commento dei dati sulle conseguenze penali e sulle sanzioni amministrative e i riflessi sull’amministrazione della giustizia e sul carcere delle politiche proibizioniste italiane sulle sostanze.
Scarica il Dossier dal sito di Fuoriluogo.it: Secondo Libro Bianco sulla legge Fini-Giovanardi. (formato pdf, 1,1 mb)
Legalizzare non è più un’utopia
Arci di Ferrara
CGIL
Forum Droghe
La Società della Ragione
con il Patrocinio del Comune di Ferrara
Mercoledì 6 luglio – ore 18
Mel Book Store
Piazza Trento e Trieste
Palazzo San Crispino
Sala dell’Oratorio
Legalizzare non è più un’utopia
Presentazione del volume della Transform Drug Policy Foundation
Dopo la guerra alla droga
Un piano per la regolamentazione legale delle droghe
Saranno presenti:
Franco Corleone, segretario di Forum Droghe, già sottosegretario alla Giustizia
Giuseppe Bortone, responsabile nazionale del Settore Tossicodipendenze della CGIL
Quale può essere in concreto un percorso per superare l’ultracentenario regime mondiale di proibizione delle droghe definito dalle Convenzioni delle Nazioni Unite?
Quali sono le opzioni possibili per la regolamentazione legale della produzione, dell’offerta e del consumo di tutte le droghe, illegali e legali? Attraverso quali tappe si deve procedere? Come distinguere fra le varie sostanze?
Il volume di Transform, la fondazione britannica impegnata da anni sul terreno della riforma della politica sulle droghe, ha l’ambizione di rispondere a questi quesiti, offrendo per la prima volta una impalcatura normativa per tutte le sostanze psicoattive ad uso non medico. Con pragmatismo tipicamente anglosassone, gli autori scelgono i mattoni e presentano i plastici di costruzione del nuovo edificio legale che potrebbe sorgere dall’auspicabile «cambio di paradigma». Una riforma ormai inevitabile perché sono molti i segni di crisi della «guerra alla droga»: nonostante l’insistente retorica, imponenti evidenze ne documentano ormai la bancarotta politica, scientifica, etica. Non si tratta di uno scritto di mera testimonianza e neppure, come gli autori amano ribadire, di un testo «radicale ». Al contrario, l’estremismo ideologico è appannaggio dei proibizionisti.
Forum Droghe con la condivisione della CGIL ha ritenuto utile presentare ai lettori italiani questa guida pratica ad una nuova politica delle droghe, radicata in «scienza e coscienza». La legalizzazione è un orizzonte possibile, a patto di discuterne con documentazione, discernimento e senza pregiudizi. Questo libro è un contributo in tal senso.
Transform Drug Policy Foundation ha sede a Bristol, nel Regno Unito, ed è diretta da Steve Rolles.
5 anni di Fini-Giovanardi
Oggi è partito il convegno “Droghe e tossicodipendenza. Il proibizionismo alla prova dei fatti” promosso a Roma da Magistratura Democratica, Forum Droghe, Gruppo Abele, NarcoMafie con il patrocinio della Provincia di Roma.
Qui potete guardarvi la Conferenza stampa di presentazione del convegno in cui sono stati svelati, in anteprima ed esclusiva, i dati 2010 sugli effetti penali della legge sulle droghe. Da Radioradicale.
(via fuoriluogo.it)
Il proibizionismo alla prova dei fatti
Magistratura Democratica|Forum Droghe|Gruppo Abele|NarcoMafie
con il patrocinio della Provincia di Roma
Droghe e tossicodipendenza
Il proibizionismo alla prova dei fatti
Roma, 10-11 giugno 2011
Sala della Pace “Giorgio La Pira” – Palazzo della Provincia – Via IV Novembre, 119/A – Roma
Programma
VENERDÌ 10 GIUGNO 2011
ore 9.00: Saluto e introduzione ai lavori
Cecilia D’Elia, Vicepresidente della Provincia di Roma
Luigi Marini, presidente di Magistratura democratica.
prima sessione
Le droghe nel mondo
ore 9.30: Le convenzioni internazionali e le politiche globali.
Grazia Zuffa, Fuoriluogo
Alessandro Donati, consulente WADA (agenzia sulle sostanze dopanti)
ore 10.10: Produzione e traffico in America Latina ed Europa. Le false piste del crimine organizzato.
Giovanni Melillo, procuratore aggiunto presso il Tribunale di Napoli.
Mónica Cuñarro, Fiscal e professora all’università de Buenos Aires.
ore 10.50: Indirizzi alternativi alla war on drugs: il caso della Commissione latino americana su Droghe e Democrazia.
Amira Armenta, Transnational Institute di Amsterdam.
Ore 11.20: La questione delle droghe illecite: strategie di contrasto della povertà in Brasile.
Rubens Roberto Casara, magistrato – Brasile
ore 12.30: Dibattito
seconda sessione
La risposta tradizionale alle dipendenze: repressione penale, carcere. Esperienze a confronto
ore 15.00: – La legislazione in materia di stupefacenti, l’abuso della risposta giudiziaria e gli effetti sul carcere.
Giuseppe Cascini, magistratura democratica.
Martin Vazquez Acuna, giudice del Tribunale Orale penale Nº1 della città Autonoma Nº 1.
ore 15.45: – La pena per i tossicodipendenti nell’esperienza italiana e latino-americana. L’impatto delle politiche di controllo della “narcocriminalità” nei confronti delle donne. Tensioni con il diritto antidiscriminatorio.
Graciela Julia Angriman, Juzgado en lo Correccional No. 5 Departamento Judicial de Moron, Provincia de Buenos Aires. Argentina.
Emilio Santoro, sociologo del diritto, Università di Firenze
ore 16.30: – Le misure alternative per i tossicodipendenti nell’esperienza italiana.
Claudio Sarzotti, Antigone
ore 17.15: – Il caso Italia a cinque anni dalla nuova legge.
Carlo Renoldi, magistratura democratica.
ore 17.30: dibattito
SABATO 11 GIUGNO 2011
terza sessione
Appunti per una risposta alternativa al panpenalismo.
ore 9.00:- Politiche penali, politiche sanitarie, controllo sociale. Le politiche nei confronti dei consumatori: sicurezza vs prevenzione.
Riccardo De Facci, responsabile del settore dipendenze del Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza.
Mónica Cuñarro, Fiscal e professora all’università de Buenos Aires.
ore 9.45: – Le nuove frontiere di riduzione del danno in carcere e la tutela della salute dei consumatori detenuti.
Alessandra Cerioli, presidente della Lila
Martin Vazquez Acuna, giudice del Tribunale Orale penale Nº1 della città Autonoma Nº 1.
ore 10.30: – Città, politiche delle droghe e politiche securitarie.
Grazia Zuffa, Fuoriluogo
ore 11.15: – Presentazione del documento finale dei lavori.
coordina:
Francesco Maisto, presidente del Tribunale di sorveglianza di Bologna.
Ne discutono
Franco Corleone, Forum droghe.
Leopoldo Grosso, Gruppo Abele
Stefano Anastasia, Antigone
Rubens Roberto Casara, magistrato – Brasile
Martin Vazquez Acuna, giudice del tribunal oral – Argentina.
ore 12.15: -Conclusioni
Piergiorgio Morosini, Segretario generale di magistratura democratica.
Aderiscono all’iniziativa:
Antigone; CNCA (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza); Il coordinamento dei Garanti dei diritti dei detenuti; La Società della Ragione; Fondazione Michelucci
Note organizzative:
La sera del 10 giugno: elaborazione e discussione di un documento tra i magistrati
Con la collaborazione di Apdes; Fondazione Basso; Provincia di Roma
per informazioni:
Tiziana Coccoluto – tiziana.coccoluto@giustizia.it (tel 3474929619)
Carlo Renoldi – carlo.renoldi@giustizia.it (tel. 3804699075)
(via fuoriluogo.it)
Dopo la guerra alla droga
Siete antiproibizionisti ma al di là delle dichiarazioni di principio non siete mai riusciti a inquadrare in modo organico come potrebbe funzionare una riforma che tolga le droghe dal mercato illegale? Siete un amministratore pubblico e di fronte a risorse economiche che diminuiscono sempre più, servizi che arrancano e sempre più cittadini che diventano detenuti, vi state finalmente ponendo il problema se sia sostenibile andare avanti così ancora per molto?
Beh, Forum Droghe ed Ediesse hanno avuto il merito di tradurre e pubblicare il “Blueprint for regulation” realizzato da Transform. Si tratta di un volume che partendo dal fallimento della war on drugs mondiale si pone il problema di proporre per il post-guerra un piano per una regolamentazione legale delle sostanze.
“Dopo la guerra alla droga – Un piano per la regolamentazione legale delle droghe” costa davvero poco, 12 euro, e lo trovate on line sul sito dell’editore, presto in libreria, e addirittura in regalo se vi iscriverete a Forum Droghe per il 2011.
In esclusiva per Fuoriluogo.it potete già leggere la prefazione di Franco Corleone e Grazia Zuffa al volume.
La pena e lo spazio
Società della Ragione
Antigone
Fondazione Michelucci
Forum Droghe
Architettura versus Edilizia
QUALI SPAZI PER LA PENA SECONDO LA COSTITUZIONE?
“Il carcere, magari nuove carceri, che eufemisticamente verranno chiamate in altro modo, si delinea come risposta prevalente ai problemi della nostra società. Non so se il carcere faccia più paura come oggetto o come concetto. Io li rifiuto in tutte e due le forme, come risposta sbagliata persino ai ‘terrori’ dell’opinione pubblica più sprovveduta che chiede ordine e tranquillità. Non ci potrà essere né ordine né tranquillità nei nuovi contenitori, magari rivestiti in marmo, che cominciano a farsi notare nelle nostre periferie, come non ci sarà mai sicurezza sufficiente per chi ha perduto qualsiasi rapporto con il proprio territorio”
Giovanni Michelucci
Roma, 2 e 3 dicembre 2010
Senato della Repubblica – Sala ex Hotel Bologna
Il Seminario intende concentrarsi sul senso della pena e i principi della Costituzione attraverso una analisi della corrispondenza tra forma e funzione.
La struttura architettonica, la qualità edilizia e la collocazione urbanistica del penitenziario hanno una stretta relazione col modo di interpretare la pena privativa della libertà in diversi contesti culturali sociali ed economici. Chi si propone di riformare la pena non può rinunciare a ripensare la forma penitenziaria, almeno fino a quando il carcere resterà dominante nelle nostre culture e nelle nostre pratiche punitive. La tendenza dominante è “più carceri” rispetto all’ipotesi “meno carcere”. Così la rinnovata emergenza del sovraffollamento penitenziario ha spinto il Governo ad assumere la questione edilizia come strumento principe per farvi fronte, attraverso la predisposizione di un “Piano Carceri” finalizzato all’ampliamento della capacità ricettiva. La Società della Ragione che ha già organizzato l’anno scorso un incontro su
questi temi, propone invece la necessità di una grande riforma del carcere, proprio a partire dalla situazione di crisi individuando nuovi modelli di struttura, di vita e di inserimento sociale.
Troppo spesso il carcere si trasforma in un deposito di corpi con un conseguente trattamento inumano e degradante che sfiora la tortura: occorre far rivivere i principi della Riforma del 1975 e attuare il Regolamento del 2000.
Partecipano
Stefano Anastasia
Garante dei detenuti di Antigone e Ricercatore Università di Perugia
Sebastiano Ardita
Direttore generale Ufficio detenuti e trattamento DAP
Vittorio Borraccetti
già Procuratore della Repubblica di Venezia, membro del CSM
Cesare Burdese
Architetto
Guido Calvi
Avvocato, membro del Consiglio Superiore della Magistratura
Lucia Castellano
Direttore della Casa Circondariale di Milano Bollate
Franco Corleone
Presidente Società della Ragione, Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze
Anna Finocchiaro
Presidente del Gruppo parlamentare del Partito Democratico al Senato
Patrizio Gonnella
Presidente dell’Associazione Antigone
Corrado Marcetti
Architetto, Direttore della Fondazione Michelucci
Sandro Margara
Presidente della Fondazione Michelucci
Francesco Maisto
Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Bologna
Mauro Palma
Presidente del Comitato Prevenzione Tortura del Consiglio d’Europa
Sonia Paone
Sociologa urbana, Università di Pisa
Eligio Resta
Professore di Filosofia e Diritto Università Roma 3
Leonardo Scarcella
Architetto, Responsabile Tecnico del Ministero della Giustizia
Adriano Sofri
Scrittore
Maria Stagnitta
Associazione Insieme, Vice Presidente di Forum Droghe
Luca Zevi
Architetto
Grazia Zuffa
Psicologa, direttrice di Fuoriluogo
Scarica l’invito in formato pdf dal sito de La Società della Ragione, via fuoriluogo.it.
Danni collaterali
Forum Droghe Fondazione Michelucci Regione Toscana
LOTTA ALLA DROGA
I DANNI COLLATERALI
L’impatto sul carcere e sulla giustizia della legge contro gli stupefacenti in Toscana
volume a cura di: Franco Corleone, Alessandro Margara
Testi di: Grazia Zuffa, Alessio Scandurra, Massimo Urzi, Patrizia Meringolo
martedì 13 luglio 2010 – ore 17:00
presso la libreria LIBRILIBERI
via San Gallo 25/27r, Firenze
Salvatore Allocca – Assessore al Welfare
Patrizio Nocentini – Regione Toscana
Michele Passione – Avvocato
Giuseppe Soresina – Procuratore Aggiunto, Firenze
discuteranno con gli autori
Al termine del dibattito festeggeremo il 14 luglio con un aperitivo e con la musica di Ricky Gianco e il suo disco “La battaglia di canne”
Il libro presenta una ricerca, sostenuta dalla Regione Toscana – Assessorato per il Diritto alla Salute, che Forum Droghe ha svolto con la collaborazione della Fondazione Michelucci. Si propone come una valutazione dell’impatto della recente normativa penale antidroga sull’insieme delle attività delle forze dell’ordine, degli apparati giudiziari e sul carcere.
È un compito non semplice, perché nella politica della lotta alle droghe la valutazione ha finora trovato poco spazio, specie per ciò che riguarda l’aspetto penale.
I tossicodipenti non dovevano entrare in carcere? Beh, ora facciamoli uscire.
I tossicodipendenti non entreranno in carcere. Questo dicevano Fini e Giovanardi al tempo dell’approvazione della loro legge sulle droge. Gli effetti, come testimonia il libro bianco di Antigone, Forum Droghe e Società della Ragione, dice l’esatto contrario.
Così il cartello di associazioni e comunita’ terapeutiche, che da tempo hanno promosso l’appello “Le carceri scoppiano. Liberiamo i tossicodipendenti” ha inviato ieri a Giovanardi una serie di proposte di modifica alla legge 309 e alla ex Cirielli, per “contenere il drammatico sovraffollamento delle strutture penitenziarie, agendo sulle persone tossicodipendenti autrici di reati”: 10.000 detenuti tossicodipendenti potrebbero essere avviati a programmi terapeutici e misure alternative.
Vai all’appello “Le carceri scoppiano“.
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La storia di Aldo Bianzino
Aldo Bianzino e la sua compagna Roberta il 12 ottobre 2007 vengono arrestati con l’accusa di possedere e coltivare alcune piante di marijuana. Trasferiti il giorno dopo al carcere di Capanne, Roberta viene condotta in cella con altre donne, Aldo in isolamento. Da quel momento Roberta non vedrà più il suo compagno lasciato in buone condizioni di salute. La mattina seguente, domenica 14 ottobre alle 8,15 la polizia penitenziaria trova Aldo agonizzante che poco dopo muore. Di infarto secondo le prime “indiscrezioni”. Nonostante l’autopsia riveli una frattura alle costole, gravi lesioni al fegato, alla milza e al cervello l’inchiesta sulla morte di Aldo è stata archiviata. “Cause naturali in seguito ad aneurisma” viene scritto nella sentenza. Aldo Bianzino è morto da più di due anni, Roberta si è spenta pochi mesi dopo.
In vista dell’udienza per la riapertura del caso Bianzino, che si terrà a Perugia il 28 giugno 2010 Arci e Forum Droghe di Ferrara organizzano un incontro pubblico insieme ai figli di Aldo Bianzino per mantenere alta l’attenzione su questa tragica vicenda.
Arci Ferrara | Forum Droghe Ferrara
Giovedì 22 aprile 2010 | ore 18
Cafè de la Paix | P.tta Corelli 24 | Ferrara
La storia di Aldo Bianzino
Che cosa succede nelle carceri italiane?
Incontro pubblico con:
Elia e Rudra Bianzino
Franco Corleone Forum Droghe
Fabio Anselmo Avvocato
presenta Marco Zavagli Giornalista
in collaborazione con fuoriluogo.it e Cafè de la Paix.
Scarica la cartolina: bianzino.pdf (in formato pdf)
info: veritaperaldo.noblogs.org
(via fioreblog)
I diritti alzano la voce
Vai al sito de i Diritti alzano la voce
(via fuoriluogo.it)
Forum Droghe: l’assemblea è on line
Per chi si fosse perso, come me, l’assemblea di Forum Droghe di sabato scorso a Firenze, grazie a Radioradicale può ascoltarla on line.