• We Don’t Know Yet

    Fantastica intervista a Frattini della BBC. (da Manteblog)

    http://www.youtube.com/watch?v=J1a0DJvkG_o

    I momenti topici selezionati da tuttofamedia:

    Momenti preferiti:
    minuto 00:31: Ehhhhh We don’t know yet n.1
    minuto 00:46: Ehhhhh We don’t know yet n.2
    (voglio un remix creativo di questa roba, si portano ancora i remix? O ora si chiamano mash-up? Whatever: fateli!)
    minuto 1:36: I thinkkkk (occhietti a fessuretta, pausa, vuoti da colmare, il giornalista lo incalza), AI TINK IESS
    minuto 2:23: Well n.1
    minuto 3:03: Well n.2 (stavolta la pronuncia cambia, Frattini non si sente a suo agio, e il suono emesso è più o meno un: UOL)
    minuto 3:46: Well n.3 (Frattini si calma)
    minuto 3:53: MY PRIME MINISTER (my?)
    minuto 4:10: Maybe (il gelo)
    minuto 4:15: Well n.4 (Frattini si agita di nuovo tantissimo, infatti torna: UOL)

     

  • Contra legem (fisica)

    “Il comandante libico ha ordinato di sparare in aria, anche se poi purtroppo i colpi sono arrivati sulla barca italiana”

    Così il Ministro Frattini, che la storia della mela di newton la deve aver presa un po’ troppo alla lettera, avrebbe spiegato gli spari della motovedetta italo-libica sul peschereccio italiano.

    Come giustamente sottolinea giornalettismo questa giustificazione fa il paio con il poliziotto scivolato, o il sasso che colpisce il proiettile che evidentemente ha fatto scuola.
    Insomma, questo governo si dimostra ormai quotidianamente contra legem: che siano quelle della giurisdizione, quelle dell’etica, o quelle della fisica.

  • Il significato delle parole

    “Sono i miei diritti umani ad essere a rischio”

    Il ministro degli esteri italiano Franco Frattini sul sacrificio di due giorni di ferie per andare all’inaugurazione dei Giochi di Pechino

    Diritti Umani è un concetto composto da due parole. Che insieme assumono un certo significato, per me importante, al di là delle citazioni morettiane.

    Significato che non può essere certo sminuito da una battuta di un Ministro. Ma questa battuta fa fare l’ennesima figura da cioccolatai a questo sinistro governo.

    Nel frattempo sono confermate le censure su internet anche per i giornalisti stranieri in Cina: tra i siti vietati dovrebbero esserci il sito di Amnesty International, Deutsche Welle. una radio tedesca, i giornali Apple Daily di Hong-Kong e Liberty Times Taiwan.

    Le cheerleader che si preparano per il giochi di Pechino in foto sono tratte da La Stampa.