• 3 domande per non mandare tutto in vacca

    Prima di dirvi “contenti” dello scatto di “orgoglio” del governo e dei nostri parlamentari sul ddl anticorruzione, provate a rispondere a queste domande

    1. Ma siete sicuri che l’incandidabilità per i condannati a pene superiori ai tre anni (compreso ad esempio la detenzione di più di 500mg di THC) sia una conquista di civiltà?
    2. Una persona che ha scontato la sua pena ed è stato recuperato alla vita sociale perchè non dovrebbe potersi candidare a rappresentare i cittadini?
    3. Non esiste già la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici?

    Io continuo ad essere convinto che l’art. 27 della nostra costituzione abbia un senso, e se troppo spesso nella nostra storia il carcere sia stato utilizzato per zittire gli avversari politici, oggi basterebbe una condanna passata in giudicato (anche se pienamente scontata) per aver posseduto 6 canne per impedire ad una persona di esprimere i propri pieni diritti politici.

    Non è ipergarantismo: semplicemente vorrei evitare di mandare questo paese completamente in vacca…