• Lo vedi bene, tu amministratore locale italiano?!?

  • Trenitalia Arriva in Germania? Speriamo proprio di no

    Eh no, morire per colpa dei ritardi o delle toilette fuori servizio dei treni di Trenitalia, no!
    Perchè se poi i tedeschi si incacchiano e ci dichiarano guerra a causa delle gestione Trenitalia delle ferrovie locali germaniche, beh, io non ci sto.
    Per cui affidiamoci a Bruxelles, speriamo bocci l’operazione.

    Da La Stampa:

    Trenitalia fa tappa in Germania: via libera all’operazione “Arriva”
    Battuti i francesi della “Veolia”, ora manca solo il sì di Bruxelles. Matteoli: «E’ una svolta storica»
    MILANO Trenitalia fa un passo decisivo per lo sviluppo delle attività in Germania e conquista la Arriva Deutschland, il secondo operatore ferroviario privato di trasporto regionale nel Paese, battendo la concorrenza della francese Veolia.Il via libera all’operazione è arrivato nel pomeriggio dal consiglio di sorveglianza delle ferrovie tedesche, Deutsche Bahn (Db), proprietarie dall’agosto scorso della britannica Arriva, di cui fa parte Arriva Deutschland. L’acquisizione rappresenta «una svolta storica per il sistema trasportistico italiano e un rilevante successo delle nostre ferrovie», ha commentato il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, esprimendo «anche a nome del governo, grande compiacimento e le più vive congratulazioni al management del gruppo Fs per l’eccellente risultato raggiunto».

    I termini dell’operazione non sono stati resi noti, ma secondo indiscrezioni di stampa dovrebbe valere oltre 370 milioni di euro, tra prezzo di acquisto (170 milioni, sempre secondo le voci), indebitamento e rischi legati all’attività. Si tratterebbe nel complesso, scrive l’agenzia stampa tedesca Dpa, di oltre 100 milioni di euro in più rispetto all’offerta del consorzio Veolia-Antin. Certo è, che «per noi, il prezzo d’acquisto offerto è stato determinante», ha commentato in un comunicato l’ad di Deutsche Bahn, Ruediger Grube. Le Fs, alleate in questa operazione al fondo franco-lussemburghese Cube, rilevano così un gruppo di oltre 3.100 dipendenti e decine di società, che ha chiuso il 2009 con 460 milioni di euro di fatturato, il 3% in più rispetto a 2008.

    Il consorzio guidato da Trenitalia «conquista una importante quota di mercato, pari al 5%, e si pone l’obiettivo di sviluppare ulteriormente la propria presenza nel mercato del trasporto pubblico tedesco, particolarmente dinamico», hanno commentato le Fs e Cube in un comunicato congiunto. Arriva, spiega ancora Fs, «ha tutte le potenzialità per crescere ulteriormente in un mercato dinamico come quello del trasporto pubblico tedesco: l’alta qualità dei servizi, il know-how dei dipendenti, le competenze del management potranno assicurarle risultati di successo nelle prossime gare pubbliche». La Deutsche Bahn ha rilevato il gruppo Arriva per 2,8 miliardi di euro ed è stata costretta dall’Autorità antitrust a mettere sul mercato le attività tedesche della multinazionale britannica, racchiuse appunto nella Arriva Deutschland.

    ps: e investire quei 370 milioni di euro in una dozzina di nuove linee ferroviarie in Italia no, vero?

  • Ecco un partito serio, non stupitevi poi se emigro…

    Il manuale

    Il manuale

    L’altra settimana, girovagando per il web in cerca di spunti per una serie di manifesti, mi sono imbattuto in questo.

    Cos’è? Nonostante il mio tedesco inesistente, posso con una certa tranquillità affermare che si tratta di un manuale per il “perfetto impaginatore ecologista germanico“: un testo redatto dai grunen tedeschi che fornisce indicazioni su loghi, colori e caratteri per una campagna coordinata dal livello centrale a quello locale. Ma non solo: dimensioni, layout e schemi grafici dal biglietto da visita al flyer, dalla carta intestata al manifesto.

    Insomma, per i nostri canoni abituali – quanti di noi qualche anno fa hanno salutato con sorpresa e sollievo la messa a disposizione dei simboli di partito in versione vettoriale sui vari siti ufficiali? – una rivoluzione.

    Quello sì che è un partito serio. Come lo sono i Verdi del Trentino e dell’Alto Adige, che (per ora) reggono nonostante l’assenza di un partito nazionale (in effetti forse per loro ora è anche più facile 😉 perdendo un consigliere ma garantendo la rappresentanza a Bolzano.

    Invece, a casa dei verdi italiani, ci troviamo di fronte a cose come quelle citate da Letizia e Marcello, o all’elemosinare un’intervista al Corriere per le quote rosa nella toponomastica fiorentina…

  • Sondaggi

    campoCuriosando e sfogliando il sito del Corriere della Sera, ho trovato la pagina di riassunto dei sondaggi in corso. Curiosamente ho votato e verificato che ero praticamente sempre con la maggioranza (cosa che mi ha alquanto destabilizzato), a parte che in uno.
    E’ giusto aprire campi di rieducazione per i giovani teppisti stranieri?

    Controllato che l’indirizzo web non fosse libero.it/.., ho provato a cercare una notizia correlata e l’ho in effetti trovata: una proposta di un land  tedesco appoggiata dalla Merkel (con l’avversione, almeno questa, dei Socialdemocratici). In soldoni la proposta è di “introdurre arresti d’avvertimento e campi di rieducazione per giovani (soprattutto di origine non tedesca) che commettono atti di violenza. In un’intervista che uscirà domenica, la cancelliera ha detto di essere d’accordo con alcuni membri del suo partito, la Cdu, quando chiedono misure più restrittive per combattere la violenza perpetrata da teenager, a loro avviso trattati con troppa generosità dalla magistratura.

     

    Link immediatamente successivo nella pagina dei risultati della ricerca di “teppisti” su corriere.it: Vandali in azione: doppio raid a Bagnoli, devastata scuola modello e nell’occhiello: Scritta sgrammaticata in dialetto: «cia fa fa». Saranno italiani o stranieri?

  • La biga e l’autogestione

    stike-bikeE’ quasi un peccato che non sia possibile più fare ordini sul sito di strike-bike, l’iniziativa degli operai di una fabbrica tedesca di Nordhausen (in Turingia) che di fronte alla proposta di messa in liquidazione, da parte della multinazionale di turno, hanno deciso prima di occupare e quindi di autogestire la fabbrica per continuare a lavorare. Insomma un’iniziativa idealmente ispirata alle esperienze, ormai consolidate, di autogestione argentine. 1800 ordini era l’obbiettivo dei lavoratori appoggiati dal sindacato anarchico FAU (Freie Arbeiterinnen und Arbeiter-Union, “sindacato libero delle lavoratrici e dei lavoratori”). Gli ordini sono stati raggiunti, e si spera che i lavoratori possano continuare a costruire biciclette. Perchè le bici sono decisamente belle e neanche troppo costose (275 euro) se si pensa al valore sociale e politico dell’iniziativa. Grazie a ciclistica.it per aver postato l’iniziativa.