• Il credo non è un optional.

    binettiEh, sì ha ragione la Binetti. Il credo non è un optional. Ma quale? Il suo, ovviamente! E, senza andar troppo lontano, quello Valdese? Oppure quello Buddhista? Inseriti d’ufficio negli optional non più in catalogo.

    Ma non si limita qui, la nostra. Ribalta il ragionamento, a difesa degli insegnanti di Religione: “il non ammetterli agli scrutini sia un criterio discriminatorio nei confronti dei docenti, che crea dei docenti di serie A e di serie B”. Del resto sennò chi la vota più?

    Per una volta nella mia vita sto con un TAR. addirittura quello del Lazio (evento davvero raro), ecco alcuni stralci della senteza, da Repubblica.it:

    “l’attribuzione di un credito formativo ad una scelta di carattere religioso degli studenti e dei loro genitori, quale quella di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, dà luogo ad una precisa forma di discriminazione, dato che lo Stato italiano non assicura la possibilità per tutti i cittadini di conseguire un credito formativo nelle proprie confessioni o per chi dichiara di non professare alcuna religione, in Etica morale pubblica”.  Nella sentenza, emessa il 18 luglio e resa nota in questi giorni, i giudici fanno menzione anche del principio della laicità dello stato, enunciato dalla corte costituzionale (sentenza n.203/89), ritenuto garanzia dello stato per la salvaguardia della libertà religiosa, in regime di pluralismo confessionale e culturale: “sul piano giuridico, un insegnamento di carattere etico e religioso, strettamente attinente alla fede individuale, non può assolutamente – sottolinea il Tar- essere oggetto di una valutazione sul piano del profitto scolastico”. Quindi, ha precisato ancora la sentenza, “lo Stato, dopo aver sancito il postulato costituzionale dell’assoluta, inviolabile libertà di coscienza nelle questioni religiose, di professione e di pratica di qualsiasi culto, non può conferire ad una determinata confessione una posizione dominante”.

    Qui il commento dell’UAAR.

    PS: oggi la CEI da i compiti per le vacanze alla Ministra dell’Istruzione (Pubblica si è persa da un po’)