• in fondo gli è andata bene, in Iran c’è la forca…

    I giudici dell’ottava sezione penale del tribunale di Milano hanno condannato nel pomeriggio di oggi il comandante del Ros, generale Giampaolo Ganzer, a 14 anni di reclusione, a 65mila euro di multa e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il tribunale ha poi condannato Mauro Obinu, ex colonnello del Ros ora all’Aise, a sette anni e dieci mesi con analoga interdizione.

    I giudici di Milano hanno pero’ assolto tutti gli imputati dall’accusa che era stata mossa dalla Procura, di associazione a delinquere. Il pm Luisa Zanetti aveva chiesto 18 condanne tra i 5 e i 27 anni di reclusione. La pena più alta era stata chiesta proprio per il generale Ganzer e per Obinu. La tesi dell’accusa sosteneva che “all’interno del raggruppamento operativo speciale dei carabinieri c’era un insieme di ufficiali e sottoufficiali che, in combutta con alcuni malavitosi, aveva costituito una associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, al peculato, al falso e ad altri reati, al fine di fare una carriera rapida”.

    La vicenda giudiziaria che vede imputato l’attuale capo del Ros fa riferimento a fatti avvenuti tra il 1990 e il 1997, ed era iniziata a Brescia, poi era stata trasferita a Milano per la presenza tra gli indagati del magistrato Mario Conte (processato da solo e a parte), quindi andata a Bologna e infine riassegnata dalla Cassazione al capoluogo lombardo quando erano scaduti tutti i termini per gli accertamenti.

    Ganzer ha dichiarato al Corriere della Sera:

    “le sentenze non si possono che rispettare. Aspettiamo le motivazioni”. Uno dei legali, l’avvocato Fabio Belloni, difensore anche di Gilberto Lovato e Rodolfo Arpa (due ex sottoufficiali condannati rispettivamente a 13 anni e 6 mesi e a 10 anni), ha espresso soddisfazione perché i giudici hanno “cancellato” il reato associativo contestato agli imputati. «La condanna per i singoli fatti e non per il reato associativo – ha spiegato il legale – può voler dire che i giudici hanno riconosciuto la legittimità dell’impianto delle operazioni antidroga, ma contestato l’illegittimità di singole operazioni e singoli fatti». Il modo in cui, secondo l’avvocato, «i giudici hanno cesellato i reati «satellitari” rispetto all’associazione porta a dire che questa è una sentenza eccezionalmente complessa».

    In attesa delle motivazioni dei Giudici milanesi, e dei prossimi gradi di giudizio, si può in fondo comprendere il sollievo del Generale e dei suoi avvocati. Ganzer proprio recentemente, nel corso un approfondimento del rapporto Onu sulla globalizzazione del crimine presso la sede della Dna, aveva elogiato la politica repressiva dell’Iran. L’Iran esegue centinaia di esecuzioni capitali di persone accusate di spaccio di droghe ogni anno. In fondo gli è andata bene.

    Da Fuoriluogo.it.

  • Irregolarità irrilevanti

    Dal Corriere della Sera:

    Il Consiglio dei Guardiani ha fatto sapere di non aver riscontrato «irregolarità di rilievo» nelle elezioni. Lo ha detto il portavoce, Abbasi Ali Katkhodai, sottolineando che il Consiglio respinge l’ipotesi avanzata in alcuni ricorsi secondo cui «in 170 città i voti sarebbero risultati essere più degli aventi diritto». Il portavoce ha però ammesso che in 50 distretti (su un totale di 360 nel Paese) hanno votato più persone rispetto a quelle iscritte nelle liste elettorali e che risultano 3 milioni di voti in più (su un totale di 38 milioni): un numero che comunque, secondo i Guardiani, «non può portare a un cambiamento sostanziale dei risultati»

  • L’Ambasciata apra le porte

    iran

    Ciò che sta succedendo in Iran, al riparo da occhi indiscreti, necessita un intervento diplomatico e umanitario che forse è al di fuori della portata dei nostri Ministri.

    Passare dalla politica dei respingimenti in alto mare ad aprire le porte dell’Ambasciata italiana a Teheran è forse chiedere troppo.

    Però sono d’accordo con Marcello, per cui aderisco al suo appello:

    Non leggo il nome dell’Italia tra quello degli Stati che accolgono i manifestanti iraniani feriti nelle proprie ambasciate a Teheran.

    L’Italia spalanchi le porte! Accolga i feriti! Scriviamo numerosi all’ambasciatore Alberto Bradanini:

    Embassy of Italy in Tehran

    81, Neauphle Le Chateau Ave
    Tehran – Iran

    Tel    +98 21 66726955/6/7
    Fax   +98 21 66726961

    segreteria.teheran@esteri.it

    Update 21 giugno:

    1. Il Ministro Frattini nega che ci siano state richieste di accoglienza da parte di manifestanti feriti alle ambasciate europee in Iran (leggere il 4° aggiornamento)
    2. Ciò nonostante l’Iran protesta, soprattutto con l’Ambasciata britannica per le interferenze (leggere la bella risposta del Ministro UK)
    3. Il Ministro Frattini ha comunque precisato che “l’Italia non si sottrarrà agli sforzi internazionali di assistenza umanitaria”
    4. La Svezia, paese che dal 1° luglio presiederà per sei mesi l’UE, convocherà una riunione per valutare le richieste di aiuto (l’ambasciata svedese ha confermato di aver ricevuto email in tal senso)
  • rivoluzione verde

    persepolisUna telefonata, i militari in una stanza, il risultato cambiato. Questo il racconto del regista Makhmalbaf e della scrittrice Satrapi oggi in conferenza stampa con Daniel Cohn Bendit. Dal Corriere della Sera. La diretta su Repubblica.it. Non è troppo difficile capire con chi stare.

    conferenza stampa al parlamento europeo a bruxelles
    «Colpo di Stato, Ahmadinejad ha il 12%»
    La denuncia del regista Makhmalbaf e della scrittrice Satrapi, che hanno mostrato i presunti risultati veri

    BRUXELLES – In Iran c’è stato un colpo di Stato che ha spodestato Mousavi, vero vincitore delle elezioni presidenziali del 12 giugno. Lo hanno detto due noti intellettuali iraniani, il regista Mohsen Makhmalbaf, che è rappresentante ad honorem di Mousavi, e la scrittrice Marjani Satrapi, autrice del libro a fumetti «Persepolis». Hanno parlato alla stampa nella sede del Parlamento europeo a Bruxelles, nel corso di una conferenza del leader verde Daniel Cohn-Bendit.

    «AD AHMADINEJAD IL 12%» – A sostegno della loro tesi, Makhmalbaf e Satrapi hanno presentato un documento in fotocopia che sarebbe una certificazione del risultato del voto della Commissione elettorale iraniana. A Mousavi risultano assegnati 19.075.423 voti, 13.387.103 a Mehdi Karrubi, ex presidente del Parlamento, e soltanto 5.498.217 a Mahmoud Ahmadinejad. Non vi sono però certezze sull’autenticità del documento. «Ahmadinejad ha avuto solo il 12%, non il 65% dei voti» denuncia Satrapi. E Makhmalbaf: «Alla fine dello spoglio dei voti Mousavi fu chiamato dalla Commissione elettorale che gli comunicava la vittoria e gli diceva di prepararsi per il discorso. Poco dopo alcuni militari sono entrati nel suo ufficio, gli hanno detto che non avrebbero consentito una rivoluzione verde. Poi, la televisione di Stato ha annunciato la vittoria di Ahmadinejad». Makhmalbaf ha esortato «la comunità internazionale a non riconoscere ufficialmente la vittoria di Ahmadinejad. «Se qualcuno si chiedeva se il popolo iraniano è pronto per la democrazia, la risposta è sì, lo abbiamo espresso nel voto, ma siamo stati derubati del voto. Ora abbiamo bisogno del sostegno internazionale».

  • Lo ha detto…

    Noi avremo pure Berlusconi sempre pronto a spararle grosse, ma questo qui non solo non ha remore a spararle, ma potrebbe anche avere fra pochi mesi i mezzi per sparare sul serio.

    Usa-Iran. McCain: bene esportazioni sigarette, uccideranno gli iraniani. Teheran: immorale battuta

    “Una battuta immorale, soprattutto se si pensa che arriva da chi si candida a guidare un paese che si proclama civilizzato”. Cosi’ il portavoce del ministero degli Esteri iraniano stigmatizza la battuta sulle sigarette pronunciata qualche giorno fa da John McCain, quando il candidato repubblicano, rispondendo ad una domanda sull’esportazione di sigarette americane in Iran aumentata durante l’amministrazione Bush, aveva detto: “e’ un modo per ucciderli”.  Mentre le persone dello staff del senatore ridevano imbarazzati all’infelice battuta, e la moglie di McCain gli dava una leggera pacca sulle spalle per rimetterlo in riga, il repubblicano ha subito aggiunto: “ovviamente e’ una battuta, di una persona che non fuma una sigaretta da 28 anni”. Non e’ la prima volta che il 71enne candidato repubblicano ‘scherza’ su un eventuale attacco all’Iran, come quando ha canticchiato “bombing Iran’ sul motivo della canzone dei Beach Boys “Barbara Ann”.

    Dal Notiziario Aduc.

  • Internazionale a Frara

    internazionaleDal 5 al 7 ottobre 2007 Ferrara ospita la prima edizione di “Internazionale a Ferrara”. Tre giorni in cui il pubblico potrà “sfogliare dal vivo” un numero di Internazionale il settimanale che raccoglie e traduce le migliori penne (o tastiere?) della stampa mondiale. Il programma lo trovate qui, ed è difficile segnalare qualcosa di particolarmente interessante, visto che mi pare che tutto il festival sia di ottimo livello. Comunque l’anteprima di “Persepolis” di Marjane Satrapi (sabato sera) e  i due incontri del venerdì pomeriggio alla Sala Estense meriterebbero da soli il prezzo del biglietto (del treno, visto che sono tutti appuntamenti a ingresso gratuito). E poi c’è Ferrara, i cappelletti, la salamina e la tenerina…