• Fusione Hera-Iride-Enia: l’acqua rimanga pubblica!

    acuqIl comitato per l’acqua pubblica di Ferrara nell’ambito del percorso individuato per escludere la gestione dell’acqua dalla fusione Hera Iride Enia, ha chiesto un incontro con il Sindaco. Ecco la lettera con la quale si richiede l’incontro.

    Ferrara, 10 giugno 2008

    Alla cortese attenzione del Sindaco di Ferrara,

    dott. Gaetano Sateriale

    Oggetto: RICHIESTA INCONTRO URGENTE IN RELAZIONE ALL’IPOTESI FUSIONE HERA E ALLA POSSIBILITA’ DI ESCLUDERNE LA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

    Gentile Signor Sindaco,

    Le chiediamo un incontro urgente al fine di illustrarLe la nostra proposta.

    L’ACQUA è un bene comune ed è un bene finito indispensabile all’esistenza di tutti gli esseri viventi. La disponibilità e l’accesso all’acqua potabile sono diritti umani inalienabili e inviolabili di ciascuno. Per questo è necessario sottrarre l’acqua alle leggi del mercato e della concorrenza ed è urgente delineare politiche pubbliche che garantiscano una quantità minima vitale di acqua, gratuita, a tutti gli esseri umani del mondo assieme al diritto delle persone a partecipare attivamente alla gestione di questo bene comune.

    Erano questi gli obiettivi di fondo della proposta di legge di iniziativa popolare sulla quale un anno fa sono state raccolte in tutta Italia oltre 400.000 firme di cittadine e cittadini, tremila dei quali ferraresi.

    Abbiamo deciso di riprendere quei contenuti e declinarli a livello locale per chiedere una diversa gestione dell’acqua anche nella nostra città e nel territorio provinciale.

    Come Lei sa bener, nel Comune di Ferrara l’intero servizio del ciclo idrico integrato è gestito dall’azienda HERA S.p.a., società multiutility a maggioranza pubblica, partecipata dai privati e quotata in Borsa. Acosea Impianti S.p.a., società interamente pubblica (72% Comune di Ferrara 28% diviso tra altri Comuni del territorio), è invece proprietaria delle reti idriche e degli acquedotti, come prevede la legge in vigore (D.lgs 267/2000).

    Il fatto che sia HERA a gestire l’acqua non ha portato a nostro avviso alcun vantaggio alla nostra comunità locale: la legge Galli del 1994 prevede che le tariffe debbano coprire i costi degli investimenti e garantire al gestore, chiunque esso sia, almeno un 7% di utili aggiuntivi. Anche per questo avrebbe oggettivamente più senso che il servizio idrico integrato venisse gestito da un Ente di diritto pubblico.

    Gli svantaggi derivanti dalla gestione Hera sono inoltre evidenti: aumento delle tariffe e una riorganizzazione interna che ha portato al depotenziamento del Laboratorio Analisi Acqua di Pontelagoscuro, struttura all’avanguardia ed indispensabile per garantire la qualità dell’acqua utilizzata nel territorio.

    Hera risponde principalmente a logiche di mercato, come qualunque società quotata in Borsa. Riteniamo sia illusorio pensare o sperare che essendo a maggioranza pubblica sia più preoccupata della gestione democratica dell’acqua anziché di produrre utili.

    Negli ultimi mesi la stampa ha dato notizia di iniziative finalizzate alla fusione di Hera con altre Società multiutility italiane per dare vita ad una megasocietà in grado di stare sui mercati nazionale e internazionale. Enia e Iride sono le altre società con le quali Hera sta definendo il piano di fusione che verrà poi portato al voto dei Consigli Comunali, Ferrara compresa.

    Siamo molto preoccupati e abbiamo elaborato una proposta che vorremmo appunto illustrarLe e che, in sintesi, si articola in alcune richieste a Lei e ai consiglieri comunali di Ferrara (e ai sindaci e ai consiglieri degli altri 10 Comuni la cui gestione dell’acqua è affidata a Hera):

    1. operare affinché l’Agenzia di Ambito (ATO 6) definisca un nuovo sistema tariffario che penalizzi chi spreca l’acqua e garantisca 50 litri gratuiti al giorno ad ogni persona

    2. agire per una trasformazione di Acosea da s.p.a. in Ente di diritto pubblico

    3. avviare un percorso per riportare la gestione dell’acqua da Hera ad Acosea trasformata.

    E’ un percorso che potrebbe, per altro, coinvolgere non solo il nostro territorio, ma tutti gli Enti locali soci di Hera; ed è un percorso che potrebbe coinvolgere anche il CADF.

    Certi della Sua attenzione e consapevoli della sensibilità che in più occasioni Lei ha dimostrato sul tema dell’Acqua intesa come bene comune, restiamo in attesa di un riscontro e La salutiamo cordialmente.

    Davide Scaglianti Referente Comitato Locale Acqua Pubblica