• Le priorità di Irene Bregola: «Abroghiamo la Bossi-Fini Stop alle discriminazioni»

    Le priorità di Irene Bregola: «Abroghiamo la Bossi-Fini Stop alle discriminazioni»

  • Siete come i minions (ius soli)

    Sembrate i minions [Sì allo Ius Soli]

    Ringrazio chi ha redatto il testo dell’Ordine del Giorno sullo Ius Soli, che ho firmato convintamente e che mi appresto a votare con ancor più convinzione dopo questo dibattito in aula consigliare.

    A voi dell’opposizione, che oggi avete addirittura manifestato contro questo odg, rispondo semplicemente che mi sembrate i minions, quegli esserini gialli che, incuranti di ciò che gli succede intorno cercano il cattivo (anzi il cattivissimo) e si accodano a lui.

    Una pura manifestazione di cattivismo. Non ve ne rendete conto, ma siete cattivi proprio con i cittadini ferraresi: più ferraresi di me probabilmente. E di molti consiglieri presenti in questa sala. Stiamo parlando infatti di bambini e bambine, ragazzi e ragazze che frequentano le nostre scuole, parlano dialetto ferrarese e tifano spal.

    Oggi avete manifestato per non garantire loro i diritti elementari di reale cittadinanza.

    Sono nostri concittadini che a 18 anni scoprono improvvisamente di non essere italiani. Quello che prima soprattutto le norme internazionali sui minorenni gli avevano garantito, improvvisamente non esiste più. Già prima magari succede che non possano giocare a basket con gli amici, ma poi permesso di soggiorno, studio, lavoro, persino la gita scolastica con la propria classe prima della maturità possono diventare un problema insormontabile.

    lo ius soli è una semplice conquista civiltà.

    Poi è vero che abbiamo riferimenti diversi per il concetto di civiltà: voi guardate al medioevo, coltivate la paura, vi piacciono le guerre di religione mentre la scienza, diciamolo, vi fa un po’ schifo. Non a caso avete Trump come riferimento, e il vostro attuale leader più cattivo è andato in visita in Corea del Nord lodandone lo “splendido senso di comunità”. Quando va bene, da portavoce dei cittadini, diventate portavoci di Di Maio.

    Io invece, pur facendo fatica a individuare veri riferimenti, trovo speranze in persone come Justin Trudeau o Pepè Muijica, mentre domani sarei felice degli accordi di Khitomer. Perchè credo che la civiltà debba conoscere il passato per costruire un futuro migliore: la mia città, il mio paese devono essere luoghi accoglienti e felici. Accoglienti nei confronti di chi vive qui, studia qui, lavora qui, contribuisce con la propria intelligenza, la propria cultura o il proprio retaggio (perché spesso è poco più di un retaggio il legame con il paese d’origine familiare) alla crescita e alla felicità della nostra comunità. Ma voi odiate la felicità, perché in una società felice non avreste senso ad esistere.

    Per queste ragioni voterò a favore dell’ordine del giorno.

  • 18 IUS SOLI a Ferrara per la campagna L’Italia sono anch’io

    lunedì 28 novembre alle ore 21.00
    Circolo Arci Bolognesi (Piazzetta San Nicolo’, Ferrarar)

    Proiezione del film
    18 IUS SOLI di Fred Kuwornu
    http://www.18-ius-soli.com/
    18 storie di ragazze e ragazzi di origini asiatiche, sudamericane, africane residenti in diverse aeree geografiche italiane. Sono ragazzi nati in Italia, figli di immigrati: studiano nel nostro Paese, parlano la nostra lingua e i nostri dialetti, molto probabilmente non sono nemmeno mai stati nel paese d’origine dei loro genitori né spesso ne parlano la lingua. Eppure non sono riconosciuti cittadini italiani come tutti gli altri. Per ottenere la Cittadinanza italiana, al compimento del 18° anno di età, devono infatti sottoporsi a un iter burocratico lungo e complesso, che non sempre termina con esiti positivi per il richiedente, con conseguenti e inevitabili gravi problemi di inserimento sociale e d’identità.

    Presentazione dei video realizzati dal Comitato Occhio ai media di Ferrara (www.occhioaimedia.org)

    Al termine della proiezione il regista Fred Kuwornu incontrerà il pubblico. Modera il dibattito Alexandra Boeru – Telestense

    La campagna L’ITALIA SONO ANCH’IO – promossa da 19 associazioni della società civile – propone una riforma del diritto di cittadinanza che preveda che anche i bambini nati in Italia da genitori stranieri regolari possano essere cittadini italiani e una nuova norma che permetta il diritto elettorale amministrativo ai lavoratori regolarmente presenti in Italia da cinque anni.

    INGRESSO LIBERO, RISERVATO AI SOCI ARCI