• Quasi quasi voto Giannino

    Oscar-GianninoOggi ho ricevuto due buone notizie. Una merita ben altro che un post sul blog. L’altra, invece, è una raccomandata dell’Agenzia delle Entrate.

    Alla vista, di fronte alla postina, quella busta proveniente dall’Agenzia delle Entrate mi ha fatto prendere un mezz’infarto. Ma c’è il sole, oggi sono positivo e il cartoncino della ricevuta di ritorno non era verde. Così aperta la busta scopro che avendo “diritto” al rimborso IVA per l’imposta non dovuta della cooperativa chiusa e liquidata, l’agenzia mi chiede di produrre un po’ di documentazione. Valà.

    Non ci ho fatto troppo caso e son tornato su a festeggiare l’altra buona notizia.

    Poi ho letto la lettera.

    L’Agenzia, in forza di chissà quale norma (il riferimento normativo è cancellato con un tratto di penna) per avallare il rimborso di 670 euro di IVA mi chiede di produrre, in copia (la parola originale è cancellata):

    – copia del registro beni ammortizzabili e delle fatture di acquisto dei beni ammortizzabili, per le società copia dei bilanci in cui le operazioni sono state fatte e documentazione sulla destinazione dei cespiti alla cessazione dell’attività.
    – copia fatture di autoconsumo per merci giacenti e beni strumentali
    – bilancio di liquidazione finale per le società regolarmente cessate
    – copia dell’atto di scioglimento

    In più, negli allegati mi chiede di documentare l’esistenza fisica della società (con bollette della luce, contratti di affitto, versamenti inps) e poi copia registri iva e fatture passive anno 2011, l’elenco soci, motivazioni varie, la delega a riscuotere di ciascun socio… etc etc

    In pratica devo scomodare la commercialista, fotocopiare in pratica l’intera documentazione contabile della cooperativa (i beni ammortizzabili, il cui valore totale è ammontato in tutti gli 8 anni di attività in poco più di 18.000 euro, alla chiusura della coop avevano un valore residuo di nemmeno 3000 euro, gran parte di questi per computer rotti o vetusti), autocertificarne l’autenticità, dimostrare che la cooperativa (che è stata oggetto di accertamento per – genetica – non congruità agli studi di settore e mai nessuno allora all’agenzia delle entrate ha avuto dubbi sulla sua esistenza) è realmente esistita. Il tutto per avere indietro 670 euro di IVA non dovuta e versata probabilmente come anticipo su introiti mai avuti.

    Ecco son queste cose che fanno capire che c’è qualcosa che non va nel nostro sistema fiscale. Ci insegnano che chi paga sempre, e tutto (anzi nel nostro caso molto più di quanto dovuto) quasi sempre ci rimette. E che non esistere per il Fisco, di certo, è evitare di perdere un sacco di tempo inutilmente.

    E che Giannino, in fondo, qualche ragione ce l’ha.

    PS: no, tranquilli, non voterò Giannino. Di solito mi serve da riferimento: sono quasi sempre in disaccordo con lui, così mi rassicura di esser nel giusto. Le poche volte che sono d’accordo mi disoriento un po’, ma in fondo è l’eccezione che conferma la regola. Ma la questione fiscale non puo’ essere risolta, a sinistra, con il sequestro preventivo dei beni. Occorre snellire le procedure, semplificare i pagamenti, e spostare imposizione dal lavoro al capitale e al patrimonio. E poi una lotta seria all’evasione. Seria.

  • Leggi ad personam

    Stendendo un velo pietoso sul resto dell’ennesima manovra Monti, segnalo questo:

    Sconti fisco per fondo taglio debito – Arriva la possibilità di fare erogazioni liberali al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato e usufruire di uno sconto fiscale pari al 19% dell’imposta lorda.

    Che è, Passera voleva fare una donazione?

  • Del Dito e della Luna

    Capisco che la vicenda Sky faccia gioco a tutti i teorici del conflitto d’interessi come miglior arma odierna per colpire il Silvio nazionale, anche con effetti retroattivi.

    Capisco che di fronte agli appelli dell’Ilaria nazionale molti si siano sentiti in dovere di intervenire.

    Capisco, da abbonato sky, che un aumento del 10% sull’abbonamento possa far arrabbiare, soprattutto in tempi in cui ci si aspetterebbe una diminuzione e non un aumento dell’iva.

    Ma detto questo a me poco importa dei 6 euro in più che pagherò sul superfluo e a volte dannoso (basti pensare alle partite del bologna…) abbonamento alla tv satellitare.

    Come già detto mi importa molto di più invece – nonostante non abbia fatto recentemente investimenti di questo tipo – dell’assurdo, illogico, antistorico, antieconomico, antiambientale, idiota e ignorante (scusatemi, proseguirei per altre 10 righe e mi censuro un poco) provvedimento che toglie finanziamenti e rende più difficile l’iter per le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni volte al risparmio energetico.

    Per fortuna non sono l’unico a pensarla così.

    La battaglia in corso sull’IVA a sky ha il solo pregio di rappresentare in modo paradigmatico lo stato pietoso della nostra opposizione, che crea un caso Villari, si scandalizza e si mobilita sul Lodo Alfano e poi viene presa puntualmente in contropiede prima su scuola e università, ed ora sul clima. Certo anche l’informazione nostrana non ci fa una bella figura…

    Per cortesia, nel frattempo, l’opposizione, parlamentare e non, smetta di guardare il dito e batta un colpo. Anzi meglio due o tre, grazie. Prima che la Luna ci caschi in testa.

    PS: iniziativa dei Verdi di Ferrara giusto giusto sul tema, il prossimo 19 dicembre.

    PS2: certo che Ilaria fa proprio paura…