“Che gli devo dire? Questo è il problema…”
Diventerà un classico…
Lukashenko, chi era costui?
Da tempo non seguo i programmi di politica, in particolare su RAI e Mediaset. L’unico che sopporto ormai è Lerner, ma anche lì a piccole dosi.
Certo capita a volte di perdersi cose come queste…
Il tempo rende giustizia
Ritaglio di giornale che sta circolando su FB…
omissione di soccorso
La stessa maggioranza che ieri ha condannato migliaia di persone a non potersi curare, oggi “non vuole sulla coscienza” la morte di Eluana Englaro.
E per non incorrere in “omissione di soccorso” uccide il diritto e la Costituzione, oltre che compiere un atto di violenza inaudita anche nei confronti del padre di Eluana.
E qualcuno, di cognome fa La Russa, osa pure giustificarsi così:
Anche chi aveva dubbi come me si è convinto a votare a favore perché così il governo non solo ha la possibilità di esprimere la sua capacità di decisione ma offre anche un modo al Parlamento di decidere
Presidente, lei non firmi.
Del resto, se proprio vogliono, portino il decreto a chi gliel’ha commissionato, di là dal Tevere…
E se lo dice lui… (3)
“Le prigioni sono piene di stranieri liberiamocene senza altri indulti”
Dice il Ministro Alfano in una intervista su Repubblica.it. Non senza generare polemiche dai suoi colleghi, con il buon La Russa che non sapendo più che farne di tante caserme (riutilizzarle per aiutare a risolvere i tanti problemi urbanistici delle città che le ospitano no, vero?), cerca di piazzarle a chiunque passi di lì, prima come CPT, ora come prigioni wireless per detenuti con braccialetto…
Detto, d’accordo con Corleone, che quella del Braccialetto elettronico è una misura inutile e costosa (da Repubblica.it), la domanda successiva è quella che pone D’Avanzo:
Domanda: il ministro di Giustizia, Angelino Alfano, e il suo scudiero Franco Ionta, direttore dell’amministrazione penitenziaria, sono due ingenui dilettanti allo sbaraglio o due ambiziosi furbacchioni che credono di poter raggirare tutti in tutte le occasioni?
Se invento nuovi reati e nuove aggravanti; se inasprisco le pene; se faccio di ogni erba un fascio e cancello ogni ragionevole confine tra inciviltà, micro-devianza e criminalità (e anche tra i diversi tipi di criminalità).
Se non punisco più il fatto, ma castigo l’identità, l’appartenenza ad alcune categorie di “umani” che giudico, di per se stesse, pericolose; se – in soldoni – penso di risolvere ogni problema sociale (dalla tossicodipendenza a quello – epocale – dell’immigrazione) con il diritto penale e la galera, non posso poi stupirmi se le carceri scoppiano.
Meditate, gente, meditate…
Dell’esercito sulle strade…
Le forze di polizia, per bocca dei loro sindacati, hanno già fatto sapere che avrebbero gradito, piuttosto che aggiungere ai loro tanti doveri quello di dover scortare i giovani militari, inesperti di ordine pubblico, qualche taglio in meno ai loro bilanci dissestati. Un pieno di benzina in più, quando la guardie devono inseguire i ladri, farebbe più comodo di un bersagliere a piedi, per quanto forte corra e suoni la tromba. Si rischia, per giunta, che la già delicata ripartizione dei compiti tra le nostre molte polizie (carabinieri, poliziotti, finanzieri, forestali) si complichi ulteriormente: già si sorride della composizione – come dire – multiculturale dei drappelli in allestimento, due soldati e un carabiniere, oppure due soldati e un poliziotto. Familiarizzeranno? O confrontando stipendi e dotazione di armi e bagagli nasceranno nuove gelosie, nuovi malintesi, nuove rivalità di carriera?
Michele Serra oggi su Repubblica.
Ma siamo diventati scemi?
emendamento al disegno di legge
La Russa: 2.500 soldati nelle metropoli
Possono essere utilizzati per azioni di pattugliamento e perlustrazione insieme a polizia e carabinieriBRUXELLES – Il ‘pacchetto sicurezza’ si arricchisce di un nuovo emendamento, frutto di un accordo tra il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il collega dell’Interno Roberto Maroni. Il testo, che verrà presentata nei prossimi giorni, prevede l’utilizzo, per sei mesi rinnovabili, di 2.500 soldati per «azioni di pattugliamento e perlustrazione nelle città metropolitane». Ne ha dato notizia lo stesso La Russa in un incontro stampa a Bruxelles.
PUBBLICA SICUREZZA – «Abbiamo discusso molto – ha detto il ministro – e ora abbiamo preparato un emendamento a mani mani, io e Maroni, annunciato al Consiglio dei ministri. Il ministro dell’Interno, se lo vorrà, potrà avere a disposizione 2.500 militari». I soldati, ha spiegato La Russa, avranno qualifica di agenti di pubblica sicurezza, operando insieme a polizia e carabinieri. E ipotizza soprattutto un utilizzo dei militari che hanno avuto esperienze nelle missioni di pace. Ciò, ha sottolineato il ministro, «rendendo possibile che si realizzi quell’obiettivo che avevo prefigurato, e cioè di passare dal poliziotto di quartiere di giorno a una pattuglia mista nelle ore prevalentemente serali, quando maggiori saranno le esigenze di sicurezza». Comunque, ha sottolineato, «le modalità saranno decise dal ministro dell’Interno» e i prefetti avranno un ruolo di coordinamento.
Dal Corriere della Sera.
E il coprifuoco quando?