• carcere emilia romagna

    10 dicembre: si parla di Carcere, a Ferrara e non solo

    carcere ferraraSi terrà domani, martedì 10 dicembre 2019 alle ore 18 presso la Sala Convitto del Consorzio Factory Grisù la presentazione del Primo Rapporto sulle condizioni di detenzione in Emilia Romagna realizzato dalla sede regionale dell’Associazione Antigone.

    L’iniziativa, promossa da la Società della Ragione e da Antigone, proprio il 10 dicembre Giornata mondiale dei Diritti dell’Uomo, vuole ricordare che solo con il rispetto di questi è possibile rendere effettivo il dettato costituzionale che vede la pena come mezzo per il reinserimento nella società del reo. L’incontro inizierà con i saluti del Garante delle persone private della libertà della Regione Emilia Romagna, il ferrarese Marcello Marighelli e di Alvise Sbraccia, Coordinatore del comitato scientifico di Antigone. Interverrano la Prof.ssa Stefania Carnevale, Garante dei Diritti dei detenuti del Comune di Ferrara, Giulia Fabini di fra le curatrici del rapporto per Antigone Emilia Romagna e il Prof. Andrea Pugiotto, Ordinario di Diritto Costituzionale Università di Ferrara. Coordinerà i lavori Leonardo Fiorentini, La Società della Ragione ONLUS.

    Da alcuni anni gli osservatori e le osservatrici di Antigone presenti in regione garantiscono che ciascun carcere sia visitato almeno una volta all’anno, assicurando continuità nell’attività di monitoraggio e scambio con gli operatori e le operatrici del settore. Altrettanti\e militanti dell’associazione si occupano di raccogliere informazioni sugli istituti provenienti da altre fonti, cercando, archiviando e analizzando contributi giornalistici, comunicati sindacali, report provenienti da altre associazioni e dagli uffici dei garanti (regionale e comunali) e realizzando talvolta colloqui e interviste con testimoni privilegiati all’esterno del carcere. L’integrazione di questi strumenti ha spinto Antigone a lavorare al primo rapporto regionale sulle condizioni di detenzione con l’intento di comporre un quadro regionale sulla base del confronto dei materiali raccolti con riferimento alle singole strutture: le case circondariali di Bologna, Ferrara, Forlì, Modena, Ravenna, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini; la casa di reclusione di Parma, la casa di lavoro di Castelfranco Emilia. Il rapporto regionale, suddiviso in otto capitoli, traccia un quadro di tutti gli istituti di pena presenti nel territorio regionale procedendo per area tematica, dopo una panoramica di sintesi sui dati statistici disponibili a partire da fonti istituzionali, ma soprattutto dai dati raccolti direttamente dagli osservatori nel corso delle visite e dai e dalle militanti prima e dopo di queste, offre una descrizione delle attività dell’Osservatorio parallelo. Il capitolo 4 è dedicato alla dimensione architettonico-strutturale delle prigioni collocate in regione. I capitoli 5 e 6 affrontano le specificità regionali della detenzione minorile e femminile. Nel capitolo 7 è analizzata la delicatissima questione dell’organizzazione delle modalità di sorveglianza, nel tentativo di tracciare un primo bilancio regionale degli effetti prodotti dalle circolari ministeriali che hanno ridefinito, in particolare, gli assetti normativi e gestionali del lavoro di polizia nelle sezioni detentive (sorveglianza dinamica e regime a celle aperte) nell’ultimo quinquennio. Il capitolo di chiusura è interamente dedicato all’area della sanità penitenziaria. Le osservazioni proposte afferiscono peraltro anche alle dimensioni gestionali, rendendo conto delle differenze di carattere organizzativo che si possono riscontrare in Emilia-Romagna nelle aree sanitarie delle prigioni.

    Ecco il programma:

    Sala Convitto
    Consorzio Factory Grisù
    Via Poledrelli 21 – Ferrara
    Ore 18.00 – 20.00

    Presentazione del
    PRIMO RAPPORTO SULLE CONDIZIONI DI DETENZIONE
    IN EMILIA ROMAGNA
    ANNO 2018
    A cura di Antigone Emilia-Romagna

    Saluti iniziali
    Marcello Marighelli
    Garante delle persone private della libertà della Regione Emilia Romagna

    Alvise Sbraccia
    Coordinatore del comitato scientifico di Antigone

    Intervengono
    Stefania Carnevale
    Garante dei Diritti dei detenuti del Comune di Ferrara
    Giulia Fabini
    Antigone Emilia Romagna
    Andrea Pugiotto
    Ordinario di Diritto Costituzionale Università di Ferrara

    Coordina
    Leonardo Fiorentini
    La Società della Ragione ONLUS

  • Droga, una diffida al Governo. Ora basta

    Antigone, Forum Droghe, Lila, l’Associazione Luca Coscioni e la Società della Ragione hanno inviato lo scorso 31 luglio una diffida al Governo per contestare la violazione della norma fondamentale dell’articolo 1 della legge Iervolino-Vassalli sulla convocazione della Conferenza nazionale sulle droghe.

    Il Testo unico sulle droghe (Dpr 309/90) prevede infatti che “ogni tre anni, il Presidente del Consiglio dei Ministri convochi una conferenza nazionale sui problemi connessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope, alla quale invita soggetti pubblici e privati che esplicano la loro attività nel campo della prevenzione e della cura della tossicodipendenza. Le conclusioni di tali conferenze sono comunicate al Parlamento anche al fine di individuare eventuali correzioni alla legislazione antidroga dettate dall’esperienza applicativa”.

    La diffida ricorda che l’ultima conferenza nazionale sui problemi connessi con la diffusione delle sostanze stupefacenti si è tenuta a Trieste dal 12 al 14 marzo 2009; da 8 anni manca quindi un momento di condivisione dei dati e di riflessione sugli effetti della legislazione sulle droghe rispetto alla salute e i diritti umani e civili dei consumatori, alla sicurezza sociale e alla giustizia e questo a fronte di ripetute sollecitazioni nonché e incontri istituzionali promossi dalle associazioni che hanno presentato la diffida.

    Va ricordato che quell’appuntamento organizzato dalla coppia Giovanardi-Serpelloni si caratterizzò per la netta chiusura al confronto con le organizzazioni che contestavano la scelta proibizionista e punitiva della legge 49 del 2006 approvata con un colpo di mano e finalmente bocciata dalla Corte Costituzionale nel febbraio del 2014.

    I firmatari della diffida sottolineano di fronte ai cambiamenti legislativi parziali e non coerenti e rispetto agli sviluppi internazionali che comprendono forme diffuse di legalizzazione della cannabis e al dibattito che si è sviluppato all’Assemblea generale dell’Onu a New York nell’aprile 2016, sia sempre più necessario convocare con urgenza una nuova conferenza nazionale sui problemi connessi con la diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope per porre fine alla inadempienza all’obbligo di legge che dura da troppi anni.

    La conclusione è chiara con la comunicazione che, ”decorso inutilmente il termine di cui all’art. 3 comma 1 D.Lgs n. 198/2009, si procederà alla tutela dei diritti e degli interessi dei propri associati dinanzi alle competenti autorità giudiziarie”.

    A febbraio di quest’anno molte Associazioni avevano lanciato un appello al Governo con precise richieste, dalla nomina di un responsabile politico per dare un indirizzo alla politica delle droghe alla convocazione della Conferenza nazionale sulle droghe, dalla riorganizzazione dei Servizi pubblici nella prospettiva del rilancio della riduzione del danno prevista dai LEA con la previsione di interventi per la prevenzione dei rischi connessi all’abuso e alla clandestinità dei consumi, alla analisi delle sostanze e verso la sperimentazione delle stanze del consumo e dei trattamenti con eroina, alla convocazione di un seminario per discutere il documento conclusivo di Ungass.

    Il silenzio è stato la eloquente risposta.

    il 26 giugno, assieme agli altri gruppi che compongono il Cartello di Genova, è stato presentato l’ottavo libro bianco sulle droghe che ha confermato i gravi effetti collaterali della legislazione antidroga sulla giustizia e sul carcere.

    Il rispetto della legge è un principio che non può essere violato dalle istituzioni. La diffida ha un valore formale, ma la contestazione al Governo è tutta politica. Ora la parola è al Presidente Gentiloni.

  • opg ferrara

    Mai più OPG

    opg ferraraMai più OPG

    Conferenza Stampa a Ferrara

    26 aprile 2017 ore 10,30 – Sala dell’Arengo

    C’è grande preoccupazione nella società civile a proposito del testo di un comma del Disegno di Legge “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario” art. 1 comma 16 lettera d AC 4368, approvato al Senato e ora in discussione alla Camera AC 4368, che, se confermato, rischia di riaprire la stagione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg). Viene infatti ripristinata la vecchia normativa disponendo il ricovero di detenuti nelle Residenze per le Misure di Sicurezza (Rems) come se fossero i vecchi OPG.

    A pochi giorni dalla chiusura dei manicomi giudiziari, le Rems rischiano quindi di diventare a tutti gli effetti i nuovi Opg, travolgendone e stravolgendone la funzione. Vanificando lo straordinario lavoro degli operatori che ha portato in questi mesi ad oltre 500 dimissioni. E smentendo la grande riforma che ha chiuso gli OPG, la legge 81/2014, che vede nelle misure alternative alla detenzione, costruite sulla base di un progetto terapeutico riabilitavo individuale, la risposta prevalente da offrire. Non abbiamo chiuso gli OPG per vederli riaprire sotto mentite spoglie.

    La Società della Ragione ONLUS raccoglie l’appello di StopOPG che ha proposto una staffetta del digiuno, durante la discussione del DdL alla Camera, per ottenere lo stralcio della norma in questione.

    Per presentare la piattaforma della mobilitazione è convocata una conferenza stampa a Ferrara il 26 aprile 2017 alle ore 10,30 presso la Sala dell’Arengo a cui parteciperanno:

    Franco Corleone, ex commissario straordinario per la chiusura degli OPG e Garante dei Detenuti della Toscana
    Marcello Marighelli, Garante dei Detenuti della Regione Emilia Romagna
    Leonardo Fiorentini, consigliere comunale, Società della Ragione
    Ilaria Baraldi, consigliera comunale, Società della Ragione

    In attesa di incontrarvi siamo a porgervi cordiali saluti.

    L’ufficio Stampa

    Ferrara, 10 aprile 2017

  • Assemblea annuale de la Società della Ragione

    Care amiche, cari amici,
    nel corso del 2015 abbiamo continuato il lavoro sulla riforma delle leggi sulle droghe nel nostro paese e nel mondo, a partire dal seminario internazionale del febbraio 2015 a Firenze e poi dal convegno di Udine del luglio scorso. Insieme ad altre associazioni abbiamo dato vita ad una campagna di sensibilizzazione verso l’importante appuntamento di New York con UNGASS 2016, che ci ha permesso di partecipare a pieno titolo al seminario di consultazione delle ONG sull’appuntamento ONU organizzato dal Dipartimento Antidroga, e continuato l’impegno all’interno del cartello di Genova con l’organizzazione dell’appuntamento di Milano del novembre 2015. Senza dimenticare il consueto lavoro di redazione del 6° libro bianco sulla legge sulle droghe e la presentazione in Parlamento delle nostre due proposte di legge sulla riforma del Testo Unico sugli stupefacenti e di regolamentazione legale dei derivati della cannabis firmate dagli onorevoli Nicchi e Fossati e dal Senatore Manconi.

    Il 2015 è stato anche l’anno della chiusura degli OPG, campagna alla quale abbiamo dato un contributo anche con la mostra di disegni di Roberto Sambonet sulla pazzia che ha girato l’Italia in questi mesi. Un percorso che non è ancora finito, e che ci vedrà attenti controllori delle Regioni chiamate ad attuare la legge. Abbiamo aperto il 2016 con la nomina, finalmente, del Garante nazionale dei Diritti dei detenuti che ci auguriamo possa essere di stimolo ad una vera riforma del sistema penitenziario italiano anche a seguito degli Stati Generali dell’esecuzione penale che si avviano alla loro chiusura.

    Infine un ultima buona notizia: finalmente, dopo infinite lotte burocratiche, il Ministero ci ha erogato poco prima di Natale 2015 il 5per1000 arretrato per gli anni sino al 2013: si tratta di oltre 8.000 euro che ora vorremmo decidere insieme a voi su quale campagna investire.

    Per fare un bilancio dell’anno trascorso e per programmare le prossime iniziative siete quindi caldamente invitati a partecipare all’assemblea dell’associazione convocata in prima convocazione il giorno Venerdì 29 alle ore 7.00 ed in seconda convocazione

    alle ore 10 di sabato 30 aprile 2016
    presso la Sala Rossa della Camera del Lavoro di Ferrara
    Piazzetta Verdi 5 a Ferrara

    con il seguente Ordine del Giorno:

    Ore 10/13 insieme al Cartello di Genova sulle orme di Don Gallo

    1. Riunione del laboratorio sulle leggi del Cartello di Genova

    Ore 15/18 Assemblea statutaria de la Società della Ragione

    1. Comunicazioni del Presidente
    2. Resoconto dell’attività svolta e programmazione prossime iniziative
    3. Approvazione bilancio 2015 dell’Associazione
    4. Elezione organi statutari

    Vi ricordiamo che la nostra Associazione ha bisogno del vostro aiuto: potete sostenere e partecipare alla vita dell’associazione aderendo (Quota sociale 50 euro, in regalo il libro La giustizia e il senso di umanità Antologia di scritti su carcere, opg, droghe e magistratura di sorveglianza di Alessandro Margara) od inviando un contributo (detraibile dalle imposte) con un bonifico sul conto corrente de la Società della Ragione presso Banca Prossima – FILIALE DI MILANO – 20121 – PIAZZA PAOLO FERRARI 10 – IBAN  IT 84 J 03359 01600 1000 0010 6293.

    Potete anche, ancor più semplicemente, sostenerci con il 5×1000 indicando nella vostra dichiarazione dei redditi, nella casella “sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale”, il codice fiscale della Società della ragione 94159130486 e apponendo la propria firma.

    Aspettiamo il vostro contributo di idee ed il vostro sostegno.

    Il Presidente
    Stefano Anastasia

    Il Tesoriere
    Leonardo Fiorentini

    Come arrivare


    Treno: dalla Stazione di Ferrara sono disponibili taxi (corsa di 10 minuti scarsi) oppure Bus:
    Dal piazzale antistante la Stazione – Linea 2 direzione Viale Olanda (fermata Carlo Mayr-Piazzetta Verdi, corse ogni 30 min.)
    Dal Piazzale di fronte Stazione – Linea 11/A e 11/B direzione Chiesuol del Fosso/Ospedale San Giorgio (fermata Corso Porta Reno poi 450m a piedi, corse ogni 15 min.)
    Scarica gli orari dei Bus urbani Tper del Bacino di Ferrara.
    A piedi dalla Stazione in circa 25 minuti.

    In auto: parcheggi a pagamento in Piazza Travaglio, ex Mercato Cavalli, Via dei Baluardi e Parcheggio Centro Storico (consigliato per sosta lunga). Quest’ultimo, il più lontano, si trova a 500 metri dalla Camera del Lavoro.

    In aereo: navetta aeroportuale Fly&Bus dall’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. Vedi gli orari.

  • Caro Renzi, sulle droghe ora bisogna decidere

    matteo-renzi_adessoRoma, 26 giugno 2014

    Il Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (CNCA), insieme a Antigone, Forum Droghe e La Società della ragione, ha inviato oggi una lettera aperta al presidente del Consiglio Matteo Renzi in occasione della Giornata mondiale sulle droghe.

    Nella lettera vengono poste al governo alcune questioni rilevanti e urgenti:

    – non è più possibile continuare a non avere un organismo di coordinamento delle politiche antidroga in Italia. Il Dipartimento nazionale politiche antidroga non ha più un direttore. I firmatari della lettera – che hanno più volte denunciato la gestione monocratica, ideologica e tutt’altro che proficua esercitata dall’ultimo direttore del Dipartimento – ritengono che questa funzione di coordinamento possa essere esercitata assai più efficacemente attraverso l’istituzione, presso la presidenza del Consiglio, di un organismo a cui partecipino i principali rappresentanti dei servizi pubblici e del terzo settore in un rapporto continuo con i ministeri competenti e le Regioni. Questo passaggio è ancora più urgente per il fatto che l’Italia assumerà, a giorni, la presidenza dell’Unione europea e, dunque, acquisirà un ruolo guida che dovrebbe esercitare anche in questo settore;

    – vanno congelati tutti i fondi assegnati dal Dipartimento nazionale politiche antidroga a fine 2013, circa 15 milioni di euro, al momento sotto esame presso la Corte dei Conti, finché non verrà ridefinita la sede di coordinamento delle politiche antidroga, come richiamato nel punto precedente. Questo per evitare che vadano dispersi o sprecati fondi che dovrebbero essere messi a disposizione della ridefinizione del sistema di intervento sulla base di criteri nuovi e condivisi;

    – a tal proposito, si chiede la soppressione di un progetto finanziato dal Dipartimento nazionale politiche antidroga proprio con i fondi residui del 2013, con il quale si vorrebbero sostituire, illegittimamente, le conferenze nazionali sulle droghe, aperte a tutti gli operatori e che il governo dovrebbe organizzare per legge ogni tre anni, con la creazione di una piattaforma on line. L’11 luglio prossimo è previsto il primo incontro aperto – un audit – di tale iniziativa. Se questo appuntamento non verrà annullato, il CNCA e altri soggetti del settore solleciteranno un’iscrizione in massa dei propri operatori a tale evento per farlo fallire.

    Per queste e altre questioni relative a una vera e propria ricostruzione del sistema di intervento, i firmatari chiedono al presidente Renzi un incontro nei tempi più brevi possibili.

  • Fini-Giovanardi a giudizio

    locandina-webContinua la campagna di sensibilizzazione per vedere affermata l’incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi sulle droghe lanciata dalla Società della Ragione nei mesi scorsi.

    La Corte Costituzionale deciderà il 12 febbraio. Dopo sette anni di repressione e di effetti terribili sulla giustizia e sul carcere si potrà voltare pagina.

    Il 21 gennaio 2014 a Roma presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati organizzeremo un seminario di approfondimento giuridico e politico sulla legge sulle droghe. A breve maggiori dettagli ed il programma completo.

    La Società della Ragione ONLUS
    in collaborazione con Antigone, CNCA, Forum Droghe, Magistratura Democratica, Unione Camere Penali Italiane

    Fini-Giovanardi a giudizio

    Seminario sulla legge sulle droghe e sui suoi profili di costituzionalità

    Roma, martedì 21 gennaio 2014, ore 9,30-13,30
    Camera dei deputati, Sala delle colonne, Via Poli 19

    Presiede
    Stefano Anastasia

    Introduce
    Luigi Saraceni

    Interventi programmati:
    Antonella Calcaterra, Giuseppe Cascini, Sandro Gamberini, Michele Passione, Michela Porcile, Andrea Pugiotto, Carlo Renoldi, Marco Ruotolo, Valerio Spigarelli, Fabio Valcanover

    A seguire tavola rotonda
    Quale legge dopo la  Fini-Giovanardi?

    Intervengono:
    Benedetto Della Vedova, Daniele Farina, Donatella Ferranti, Vittorio Ferraresi, Luigi Manconi, Ivan Scalfarotto

    Coordina
    Franco Corleone

    E’ obbligatoria l’iscrizione a info@societadellaragione.it entro il 17 gennaio 2013.
    Gli uomini, per accedere alla sala, devono indossare la giacca.
    Il seminario è in fase di accreditamento per 4 crediti formativi per gli avvocati.

    fascicolo-costituzionalita-fini-giovanardiDossier “Droghe e Carcere: voltiamo pagina”
    Vi ricordiamo che potete scaricare l’ultimo dossier sull’incostituzionalità della legge sulle droghe dal sito de La Società della Ragione, sezione “Ricerche e Studi”
    http://www.societadellaragione.it/2013/12/31/droghe-e-carcere-voltiamo-pagina-2/

  • Metamorfosi penitenziarie

    cop-metamorfosiLa Società della Ragione ONLUS
    Arci Ferrara
    in collaborazione con IBS Bookshop Ferrara
    con il Patrocinio del Comune di Ferrara

    Presentazione del libro di Stefano Anastasia

    Metamorfosi penitenziarie
    Carcere, pena e mutamento sociale

    Dialoga con l’autore
    Andrea Pugiotto
    ordinario di Diritto Costituzionale dell’Università di Ferrara

    è previsto il saluto di Massimo Maisto Vice Sindaco di Ferrara

    Ferrara
    Giovedì 4 aprile
    ore 17:30
    Libreria IBS
    Palazzo San Crispino
    (Piazza Trento e Trieste)

    La fine del «secolo breve» ha portato con sé la riscoperta del carcere e della privazione della libertà, di cui il sovraffollamento penitenziario italiano è solo un episodio. Questo è stato l’esito di un trasferimento di risorse economiche e simboliche dal welfare state a quello che è stato chiamato il prisonfare.

    Determinante, in questo mutamento, il modo in cui l’ideologia neo-liberista ha accompagnato il processo di globalizzazione, in nome di una flessibilità che si è risolta in precarietà sociale ed esistenziale, alimentando così una domanda di controllo penale della marginalità sociale. Al termine di un lungo ciclo durato più di trent’anni, le democrazie occidentali sono chiamate a fare i conti – anche in questo campo – con le loro promesse non mantenute, a partire dalla garanzia dei diritti fondamentali delle persone private della libertà.

    La mass incarceration è finita sotto processo e i nostri regimi politici sono di fronte a un bivio: continuare a perseguire politiche di sicurezza fondate sulla privazione della libertà o invertire la rotta e riscoprire politiche di sicurezza sociale compatibili con il rispetto dei diritti fondamentali di tutti i loro abitanti?

    Stefano Anastasia, Presidente onorario di Antigone, è ricercatore di filosofia e sociologia del diritto nell’Università di Perugia. Ha pubblicato Patrie galere. Viaggio nell’Italia dietro le sbarre (con P. Gonnella, Carocci 2005) e L’appello ai diritti. Diritti e ordinamenti nella modernità e dopo (Giappichelli 2008). Recentemente ha curato Contro l’ergastolo. Il carcere a vita, la rieducazione, la dignità della persona (con F. Corleone, Ediesse 2009), Il corpo e lo spazio della pena. Architettura, urbanistica e politiche penitenziarie (con F. Corleone e L. Zevi, Ediesse 2011) e Diritto e democrazia nel pensiero di Luigi Ferrajoli (Giappichelli 2011).

    Scarica la cartolina in formato pdf: anastasia.pdf.

  • L’architettura, il carcere, un libro

    Esce oggi per le edizioni EDIESSE in collaborazione con la Società della Ragione il volume curato da Stefano Anastasia, Franco Corleone, Luca Zevi dal titolo “Il corpo e lo spazio della pena. Architettura, urbanistica e politiche penitenziarie.” Presto si organizzerà una presentazione a Ferrara, nel frattempo potete leggere sul sito de la Società della Ragione le prime recensioni e magari acquistarlo in tutte le librerie.

    Il corpo e lo spazio della pena
    Architettura, urbanistica e politiche penitenziarie
    a cura di Stefano Anastasia, Franco Corleone, Luca Zevi

    2011
    EDIESSE
    13,00 Euro
    ISBN 978-88-230-1601-9

    La vertiginosa crescita delle incarcerazioni nell’ultimo ventennio ha fatto esplodere il problema del sovraffollamento penitenziario, e con esso quello della qualità della pena nel rispetto della dignità della persona detenuta. Tra timide riforme e occasionali provvedimenti deflattivi, la costruzione di nuove carceri e la saturazione di quelle esistenti continuano a dominare l’agenda politica.

    La struttura architettonica, la qualità edilizia e la collocazione urbanistica del penitenziario corrispondono alla sua funzione e al modo di interpretare la pena privativa della libertà. Chi si propone di riformare la pena non può rinunciare, quindi, a ripensare lo spazio penitenziario, almeno fino a quando il carcere resterà dominante nelle nostre culture e nelle nostre pratiche punitive.

    Testi di Sebastiano Ardita, Vittorio Borraccetti, Cesare Burdese, Alessandro De Federicis, Patrizio Gonnella, Francesco Maisto, Corrado Marcetti, Alessandro Margara, Mauro Palma, Sonia Paone, Eligio Resta, Leonardo Scarcella, Adriano Sofri, Maria Stagnitta, Grazia Zuffa.

    Stefano Anastasia, ricercatore in Filosofia e Sociologia del diritto nell’Università di Perugia, è stato presidente dell’associazione Antigone e della Conferenza nazionale del volontariato della giustizia.
    Franco Corleone, sottosegretario alla Giustizia dal 1996 al 2001, è Garante dei detenuti nel Comune di Firenze e presidente della Società della Ragione. Vai al blog.
    Luca Zevi, architetto e urbanista, direttore del «Manuale del Restauro Architettonico» e del «Nuovissimo Manuale dell’Architetto », ha insegnato nelle Università di Roma e Reggio Calabria.

  • Chiudiamo l’OPG di Reggio Emilia

    La Società della Ragione

    Sabato 16 luglio
    dalle 11,30 alle 13
    Sala Rossa del Municipio di Reggio Emilia
    piazza Prampolini

    CHIUDIAMO L’OPG DI REGGIO EMILIA

    Partecipano:
    Gianluca Borghi Società della Ragione
    Franco Corleone Coordinatore dei Garanti territoriali per i diritti dei detenuti
    Matteo Sassi Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Emilia
    Stefano Cecconi CGIL nazionale – Stop OPG

    www.stopopg.it

    (via Franco Corleone)

  • Gli spazi della pena e l’architettura del Carcere

    immagine-2Sabato 13 giugno 2009 al “Giardino degli Incontri” del Carcere di Sollicciano – Firenze. Il Seminario promosso dalla Società della Ragione in collaborazione con Antigone e Fondazione Michelucci si propone di raccogliere idee e tematizzazioni per un convegno internazionale già in programma per il prossimo autunno. Il punto di partenza è la corrispondenza di forma e funzione nella pena. La struttura architettonica, la qualità edilizia e la collocazione urbanistica del penitenziario corrispondono alla sua funzione, al modo di interpretare la pena privativa della libertà in diversi contesti culturali, sociali ed economici. Chi si propone di riformare la pena, non può rinunciare a ripensare la forma penitenziaria, almeno fino a quando il carcere resterà dominante nelle nostre culture e nelle nostre pratiche punitive. D’altro canto, la rinnovata emergenza del sovraffollamento penitenziario ha spinto il Governo ad assumere la questione edilizia come strumento principe per farvi fronte, attraverso la nomina di un Commissario ad hoc e la predisposizione di un ‘piano carceri’ finalizzato all’ampliamento della capacità ricettiva del sistema penitenziario. Merita dunque confrontarsi sul progetto governativo, per valutarne non solo le scelte di fondo (quale carcere? Per quale pena?), ma anche la fattibilità e i costi (non solo economici) che esso porta con sé.
    Scarica l’invito.

    Da La Società della Ragione, via Fuoriluogo e Franco Corleone.