• Salvare la Gozzini

    Il solo fatto che ci sia di mezzo il senator Balboni merita attenzione. Se poi si vuole smantellare una delle poche leggi in Italia che permette il reinserimento sociale dei detenuti, beh forse è meglio stare all’erta.

    Bastino due dati.

    Tra 100 persone che si fanno la galera fino alla fine, in 69 tornano a commettere reati negli anni successivi, mentre tra chi invece esce prima, ma gradualmente con le misure alternative, la recidiva è del 19%. E ancora: mentre si fa sempre un gran rumore quando un detenuto in semilibertà commette un reato, e sono davvero eventi rari (lo 0,24 %), mai si parla delle centinaia di persone che ritrovano una propria strada nella vita grazie alle misure alternative.

    Insomma aderite all’appello di Ristretti Orizzonti.

    Il ddl Berselli-Balboni (A.S. 623), “Modifiche alla legge 26 luglio 1975, n. 354, e al codice di procedura penale, in materia di permessi premio e di misure alternative alla detenzione”, è stato assegnato alla Commissione Giustizia del Senato, in sede referente.

    L’iter parlamentare del disegno di legge che si propone di “smantellare” la legge Gozzini entra nel vivo: la Commissione Giustizia può apportare delle modifiche, anche importanti, al testo originario (prima di “consegnarlo” all’Aula), e in questa fase “tecnica” solitamente la discussione è aperta al contributo di tutti i Membri della Commissione, che rappresentano le diverse forze politiche presenti in Parlamento.

    Per dare voce alla campagna “Salviamo la legge Gozzini” vi proponiamo, quindi, di manifestare civilmente le nostre ragioni, scrivendo ai Componenti della Commissione Giustizia del Senato: qui trovate i nomi dei Senatori e le rispettive mail istituzionali. (Se lo ritenete, mandate copia delle vostre lettere anche a redazione@ristretti.it). Grazie a tutti.

  • Strabismo democratico

    sanjustSarà, ma continuo a non capire perchè vivo in un paese in cui la leggina costituzionale fatta “ad personam” dal nostro Presidente del Consiglio, o l’ennesima scappatella del nostro (seppur finanziata dallo Stato), creano scandalo e indignazione (tanto da far raccogliere a repubblica.it 150.000 firme e Di Pietro/Grillo radunare migliaia di persone a Piazza Navona), mentre si sorvola bellamente sulle cose ben peggiori che il governo ed il parlamento stanno facendo nel frattempo.

    Ne cito 3, giusto per esemplificare: il disegno di legge Berselli per togliere significato alla Legge Gozzini (solo 500 purtroppo le adesioni all’appello di Ristretti Orizzonti per salvarla, fra cui la mia), il decreto Tremonti che sulle malattie dei dipendenti pubblici trasforma lo Stato in un ducato e i dipendenti in servi della gleba (50 anni di lotte sindacali buttate nel cesso in nome della lotta ai fannulloni) e, dulcis in fundo, l’eliminazione dal DPEF di ogni impegno per il rispetto del Protocollo di Kyoto. Ma ci sono anche le norme sui Rom, sui migranti, sulla sicurezza e tanto altro ancora.

    Insomma, quand’è che l’opposizione in questo paese la smetterà di farsi abbagliare dallo specchietto lasciato lì per le allodole di turno e comincerà a ragionare seriamente su come opporsi alla deriva “inculturale” che sta divorando il paese (e la sinistra stessa)?