Dei proibizionismi
Estense.com ci va giù duro con il titolo sull’ordinanza del Comune di Ferrara che limita orari e modalità di somministrazione in una piccola fetta del Centro Storico. Mi pare un po’ eccessivo il titolo, paragonato al contenuto dell’ordinanza.
Il Comune infatti ha intrapreso questa strada, che non proibisce, bensì limita le attività di sommistrazione di bevande (soprattutto negli orari), dopo una serie di rilevazioni che hanno evidenziato come il rumore notturno, in particolare in Via Carlo Mayr, fosse ben oltre i limiti ammissibili per legge. Qui potete scaricare il report della ricerca.
Si tratta dunque di un intervento ben poco ideologico e molto più pragmatico, volto semplicemente alla riduzione del danno laddove esso è più evidente in attesa di un piano di risanamento acustico per la zona da una parte e del regolamento comunale sugli orari dall’altro.
Conciliare la quiete (e la salute) dei residenti, con le esigenze di una città viva e dei suoi giovani non è facile. Per governare fenomeni sociali come questi ci vuole la collaborazione di tutti. Dei residenti, degli esercenti, ma anche e soprattutto di chi la città la vive anche di notte (e che potrebbe evitare di fare di ogni via nascosta una latrina, ad esempio).
Senza proibire ciò che non si puo’ proibire (la volontà di divertirsi) e senza ledere il diritto a vivere una vita tranquilla in una città a misura d’uomo. E’ una grande sfida che mi auguro Ferrara sappia vincere.