• La nuova leadership inesperta del PD

    Luca Sofri commenta così la vittoria di Vendola in Puglia (e la sonora sconfitta del PD):

    Il problema del PD non è tanto averle buscate da Vendola alle primarie, che ci può stare. E aveva senso anche presentare in alternativa un proprio candidato e provare a investirci, ovviamente. Il problema del PD è che – con una sciocca sventatezza che investe quotidianamente le scelte di questo partito a ogni livello – ha pensato a suo tempo di poter ignorare Vendola e di avere il coltello dalla parte del manico, cosa che non era. E così il risultato di una cosa che se ben costruita avrebbe avuto senso e non sarebbe stata un problema – le primarie e la sconfitta del candidato del PD – è diventato la solita conferma dell’inadeguatezza e scarsa intelligenza di chi prende le decisioni in questo partito. Una figura da fessi che chiunque altro aveva visto arrivare da lontano e che ci si poteva risparmiare.
    Ma a una nuova leadership inesperta questi primi errori si devono perdonare.

  • Sforzo di fantasia

    A legger qui e qui, Franceschini non si è sforzato molto per il nuovo coordinamento del PD…

  • Un appello: occupate i Verdi

    listaverdeHo visto l’intervento di Franceschini sabato, ho letto un po’ di cronaca qua e là, ma soprattutto alcuni commenti, qui e .

    Non vorrei entrare negli affari interni di un altro partito (che suona molto da statista), anche perchè chi ha come Presidente Grazia Francescato ha il dovere di starsene zitto e pensare ai mali suoi, che sono tanti.

    Ma proprio pensando ai miei mali, la citazione di Alex Langer che si candida a segretario del PDS su Cuore, fatta da Luca Sofri sul suo blog mi costringe a una provocazione.

    Caro Luca, mi permetto, ribaltiamo la situazione. Lancio un appello a coloro che non hanno trovato nel PD in questi mesi il partito del futuro (non necessariamente del LORO futuro), e che sognano un partito che sappia interpretare i bisogni di questo mondo in questo millennio: occupate i Verdi.

    Ne abbiamo bisogno noi, di una nuova classe dirigente che si affianchi a chi da anni tenta di sopravvivere ai suoi portavoce, ne avete bisogno voi, di un partito che vi ascolti e che vi dia respiro. Negli anni i Verdi hanno perso la loro identità, nascosta da mille biciclette elettorali, ma rimangono l’unica forza politica che ha saputo costruire una propria visione del mondo, ecologista nonviolenta e libertaria, capace di affrontare le sfide del terzo millennio senza rimanere ancorati alle ideologie dell’ottocento e morirne soffocati.

    Non so se i Verdi saranno mai il partito a vocazione maggioritaria. In questo paese lo dubito. Ma è il luogo ideale dove le generazioni che al posto della seconda guerra mondiale hanno vissuto il crollo del muro di Berlino si possono incontrare e costruire un’alternativa credibile al disastro sociale, culturale ed economico che stiamo vivendo.

    E’ un partito che merita, anche nel ricordo di Alex Langer, che le persone migliori vi dedichino un po’ del loro tempo.

    Pensateci.

  • dichiarazione di voto dal listone

    Ho riflettuto molto se pubblicare sul web la mia preferenza per le elezioni presidenziali USA, peraltro credo abbastanza scontata.

    Il mio candidato ideale, anche solo per il look, sarebbe stato Lucky Lasagna: purtroppo non viviamo nel migliore dei mondi possibili. Così ho votato  anche per Barack Obama alle recenti elezioni in California.

    Oggi poi mi son imbattuto in questo post di Luca Sofri che mi ha fatto scattare qualcosa:

    Obama è andato a MTV, dove lo aspettavano col consueto pacco di domande da parte degli spettatori. Un Eric gli ha chiesto un parere sulle leggi locali che censurano alcuni costumi delle culture giovanili: tatuaggi, piercing, cose così (l’intervistatore Sway ha fatto una battuta sui suoi dreadlocks). E Obama ha detto di essere molto tollerante ma ha preso una posizione netta e definitiva sulle braghe calate e le mutande che sbucano dai calzoni: “vietare le braghe calate sarebbe una sciocchezza, abbiamo cose più importanti di cui occuparci, ha risposto Obama. “Detto questo, ragazzi: tiratevi su i calzoni. State camminando al fianco di vostra madre, di vostra nonna, e vi si vedono le mutande. Voi dite, che c’è di male? Dai, per favore. Ci sono questioni che non si regolano per legge, ma c’è anche una questione di rispetto per quelli che non vogliono vedere le vostre mutande. E io sono uno di quelli”.

    Scherzando sulla mia recente predisposizione al ragionamento da anziano pensionato sul listone, potrei dire che basta questo per farmi sperare in una vittoria di Obama. Ma oltre al buon senso, in politica, vale anche la speranza.

    Obama, con tutti i suoi difetti, rappresenta per gli Stati Uniti e per tutto il mondo la speranza in un mondo un poco migliore. Forse. Ma io preferisco una futura delusione alla certezza di altri 4 anni con gli Stati Uniti a guida repubblicana. A rinvagare velocemente gli errori del passato mi sovviene che ho pure fatto (ahinoi) campagna elettorale per Rutelli Premier italiano, per cui posso permettermi di sbilanciarmi anche questa volta.

    Insomma, fossi cittadino americano, voterei per la speranza.

    PS: se potessi busserei anche alla porta di Marcello, portandomi ovviamente il cibo da casa 😉

  • Caro Signor Sky…

    patataAnche Luca Sofri se n’è accorto. La nuova rivista programmi di Sky costa (0,90 euro a numero secondo la letterina di gennaio, ma secondo questo 1,10 euro). E per non riceverla devi fare qualcosa: telefonare al numero verde, o cliccare su skylife.it, ma soprattutto accorgerti di quel che sta succedendo. Insomma un affaretto potenziale da 45 milioni di euro, secondo l’articolo di Federico Ferrazza sull’Espresso domani in edicola anticipato da Alessandro Giglioli.

    Ecco, puntuale, la lettera aperta:

    Caro signor Sky, mi rivolgo direttamente a lei sperando di non disturbarla. Le volevo scrivere da tempo, da quando quel trillo di telefono tanto simile a quello di casa, nel bel mezzo di una partita di calcio, puntualmente avvicina le mie coronarie all’infarto. Pensandoci meglio ancor da prima, quando ha scaricato la serie B al suo destino, insieme agli abbonati che volevano vedere la serie cadetta (e non, ad esempio, un doppione della formula 1).

    Però ora avete passato il limite. Pensi, addirittura da quei “comunisti” della Coop, fai l’abbonamento al giornalino solo se lo richiedi espressamente (e poi ti regalano anche la pasta). Io la rivista non la leggevo prima – sa, sono pigro – si figuri se mi metto pure a pagarla. E poi ho sempre preferito perdermi da solo i programmi interessanti.

    Insomma, se volete fare un investimento editoriale, fatelo. Però fatelo a vostre spese e con i vostri rischi, e non contando sin dall’inizio di una platea di 4 milioni di abbonamenti automatici…

    spotPS: non le sembra che gli spot sulla home di skylife siano un poco invadenti?

    NB: i tifosi del Palermo discutono della disdetta di massa sul sito di sky.

  • Pubblicità

    pubblicitàA differenza di Luca Sofri la pubblicità di google a me diverte molto. Soprattutto quando mi capita di vedere lo spot del libro del papa che sponsorizza il mio blog… Cliccate, gente, cliccate…