• E’ la globalizzazione, Baby

    Proprio come succede per il maiale, anche della war on drugs non si butta via niente. Così l’allarme “sballo digitale”, dopo esser stato spunto in Italia qualche anno fa per una campagna mediatico-terroristica durata pochi giorni, ha varcato le alpi ed è approdato qualche giorno fa in Francia.

    E’ la globalizzazione, Baby.

    Dal Notiziario Aduc:

    Lo ‘sballo’ diventa digitale, si puo’ scaricare da Internet e non lascia tracce nel sangue o sui capelli perche’ a far ‘partire il cervello’ sono suoni che, ‘assunti’ in un modo particolare, fanno entrare in trance. E’ l’I-dosing, la ‘droga in cuffia’, somministrata attraverso file musicali ‘spacciati’ in rete. Una novita’ che arriva dagli Usa, resa nota dopo gli allarmi lanciati da una catena televisiva, e di cui cominciano ad interessarsi anche le agenzie europee per il controllo delle tossicodipendenze, a partire dall’ente interministeriale francese di lotta alla droga (Mildt) che considera il fenomeno ‘sorvegliato speciale’, anche se non ci sono divieti in vista.
    Non tutti gli esperti, infatti, concordano nel definire l’I-dosing realmente ‘efficace’: alcuni specialisti lo considerano una semplice illusione sonora e non e’ stata dimostrata la capacita’ di indurre dipendenza. La droga digitale, di cui numerosi video su YouTube mostrano i presunti effetti, ha cominciato ad allarmare gli americani in primavera dopo il caso di alcuni studenti scoperti in stato di evidente alterazione durante le lezioni, nonostante non avessero assunto ne’ stupefacenti ne’ alcol.
    A provocare lo ‘sballo’ dei ragazzi l’ascolto di file musicali, che contengono sequenze ‘binaurali’ con frequenze diverse tra un orecchio e l’altro. Si tratta di una tecnica basata su un principio gia’ conosciuto nell’800 che e’ in grado di produrre un effetto ipnotico sul cervello, attraverso l’alterazione delle onde celebrali.
    Negli Usa alcuni media riferiscono di un uso sempre piu’ frequente della ‘droga in cuffia’ che, secondo esperti statunitensi, potrebbe rivelarsi particolarmente pericolosa, soprattutto perche’ attualmente non e’ prevista alcuna forma di controllo e nessuno impedisce ai ragazzi che la usano di fare attivita’ che, in stato di alterazione, possono diventare pericolose, come ad esempio guidare.

    (post per il blog di fuoriluogo.it)

  • Come il maiale

    maialeCome del maiale, anche del nostro Salvini non si butta via niente.

    Anche se poi sembra davvero di essere in pakistan

    ”Se lo stato spendesse soldi per convertire gli islamici ai valori cristiani sarebbero soldi sicuramente ben spesi. L’Italia parte tardi, il mio timore e’ che ad oggi non servirebbero comunque molto…”.Lo sottolinea l’europarlamentare leghista, Matteo Salvini, rispondendo alle domande di Klaus David durante la trasmissione KlausCondicio.

    Da Marcello, e prego tutti i rappresentanti suini di scusarmi per l’infelice accostamento.

  • Pasta all’Amatriciana

    amatricianaOggi va così. Lo ammetto, non ho il guanciale, ma pancetta, e il pecorino lo sostituirò con parmigiano. Insomma un piccolo (grande) insulto per la vera amatriciana (in foto la versione con spaghetti). Per cui scarico i sensi di colpa pubblicando la ricetta, da Wikipedia Italia:

    “La preparazione necessita (dosi per 6 persone) dei seguenti ingredienti:

    Tagliate a dadini il guanciale e mettete a soffriggere con olio a fiamma bassa facendo sfumare col vino (c’è chi preferisce usare il rosso); se preferite il guanciale più croccante mettete poco olio e non fate sfumare col vino. Aggiungete il peperoncino e i pomodori spellati e tagliati a filetti. Salate (non troppo perché il guanciale è già salato) e fate cuocere a fuoco vivo per almeno 10 minuti. Nel frattempo mettete a cottura i bucatini; scolateli bene, (cottura al dente) e conditeli con la salsa preparata. Rimescolate, aggiungendo il pecorino. Servite in tavola accompagnandoli con un buon bicchiere di vino rosso.”

    Fatemi sapere e buon appetito!