Largo che passa Formigoni
Un altro grande esempio dell’efficienza virtuale delle ferrovie italiane…
I sindacati svelano a repubblica come ha fatto il treno Malpenso Express ad arrivare in anticipo in occasione dell’inaugurazione del tunnel di Castellanza: il convoglio è partito con cinque minuti di anticipo, ha viaggiato seguito da un treno gemello pronto a intervenire in caso di guasto e ha fatto cancellare 25 corse di pendolari.
Complimenti!
Corse soppresse per il record scoppia il caso Malpensa Express
Taglio del nastro del tunnel di Castellanza con Formigoni: il convoglio è partito con cinque minuti di anticipo, ha viaggiato seguito da un treno gemello pronto a intervenire in caso di guasto e ha fatto cancellare le corse dei pendolariInaugurazione con polemiche del nuovo tunnel di Castellanza che consentirà da ora in poi di percorrere la distanza tra la stazione nord di Piazzale Cadorna e l’aeroporto di Malpensa in meno di mezzora. Esattamente ventinove minuti, dieci in meno del passato, che consente la possibilità di aumentare la frequenza a tre corse l’ora.
Sabato, pur di battere il record il Malpensa-Express, con autorità a bordo, tra cui il governatore, ne ha impiegati addirittura 24. Un vero record. «Ormai — spiega Formigoni — è come prendere un qualsiasi metrò». Un record, però, reso possibile da un “aiuto” non da poco. Ben 25 corse cancellate per lasciare che il treno con destinazione l’ex hub varesino sfrecciasse sui binari praticamente senza ostacoli. Lo ha denunciato il Coordinamento Interaziendale Rsu del gruppo Ferrovie Nord, che «ha espresso solidarietà a tutti i pendolari strapazzati da una inaugurazione in pompa magna».
Tra le venticinque corse soppresse, l’intera tratta Milano-Saronno, sei corse sia di andata che di ritorno del Malpensa Express (dalla 335 alla 347 e dalla 340 alla 350). Più altre quattro da Busto Arsizio a Malpensa in entrambe le direzioni e tre sul percorso Milano-Vanzaghello e viceversa. Per non correre rischi, le Ferrovie Nord ieri hanno anticipato di cinque minuti la partenza del treno inaugurale, che era seguito da un convoglio gemello pronto a intervenire in caso di guasti. «Le corse sono state soppresse per motivi di sicurezza — si difendono le Ferrovie Nord — nella notte una interruzione è stata necessaria per collegare i binari alla nuova galleria. I viaggiatori erano stati avvisati».
Ma i sindacati non ci stanno. E per smascherare quello che definiscono «un inganno» hanno reso noto che mercoledì 26 e giovedì 27, quanto tutti i treni erano in funzione, «nella tratta interessata la percentuale dei convogli giunti a destinazione con un ritardo fino a cinque minuti ha oscillato dal 57 all’82 per cento».
Alitalia, Malpensa e le valigie smarrite…
Credo che Marcello sintetizzi bene la vicenda Alitalia.
I debiti agli italiani, i crediti ai francesi, gli utili agli amici. Scommettiamo per le perdite?
Per quella di Malpensa vi lascio invece al commento di Lia Celi:
La Lega ha ragione! La Lombardia non può rinunciare all?unico scalo italiano dove funziona il teletrasporto: non ti sei ancora mosso dall?’Italia e ti senti già nel Terzo Mondo. Colaninno rassicura i lavoratori dell?’aeroporto lombardo: «Air France ci ha garantito che non chiuderà l?’aeroporto finché non salteranno fuori le valigie smarrite dai passeggeri del volo Parigi-Milano del 13 agosto 2002». Letizia Moratti insiste: «Malpensa è necessaria al benessere dei milanesi: vi immaginate cosa potrebbero fare centinaia di addetti allo smistamento bagagli a piede libero nelle strade di Milano?» Già pronto un piano per rilanciare l?aerostazione: per convincere gli aerei a scendere a Malpensa, sulle piste circoleranno attraenti aeree femmine disposte all?accoppiamento.
donna letizia e gli esuberanti di alitalia
Massimo Moruzzi, su Macchianera, ci informa della trovata di Letizia Moratti:
La Moratti ha detto che si potrebbero assumere 1.500 persone fra gli esuberanti per ogni milione di passeggeri in più che la nuova Alitalia dovesse riuscire a portare a Malpensa.
Facendo un po’ di conti, il costo per Milano (la Lombardia?) sarebbe fra i 60 ed i 90 milioni di euro (l’anno).
Lombardi, preparatevi a pagare il conto, del resto la bicicletta l’hanno voluta i vostri governanti…
questioni di metodo
Da quando l’ultimatum per i sindacati è un “buon metodo”?
Sulla vicenda Alitalia ho sempre meno parole.
Marcello un po’ di più.
Quando la fenice rinasce senz’ali…
LA SOLUZIONE dell'”affaire” Alitalia (che è stata formalizzata ieri) non è una bufala. Si chiama con questo termine figurato la vendita di una patacca, una truffa in piena regola. Invece la soluzione Alitalia è un’altra cosa: un imbroglio politico che cerca di far passare con una diversa apparenza e in condizioni peggiori la stessa sostanza che era stata già concordata nello scorso mese di marzo con Air France.
Eugenio Scalfari su Repubblica di oggi, commenta la soluzione del nostro sinistro governo per Alitalia e i suoi “hub“.
Come volevasi dimostrare…
Anche su Makia, Manteblog, Precariopoli, Marcello Saponaro….
Politiche di sinistra…. (4)
Il piano di AirFrance/KLM prevedeva 2100 esuberi. Apprendiamo oggi dal sinistro Presidente del Consiglio che quello della cordata da lui tanto voluta ne prevede 5000. Come prevedeva il precedente governo.
Ma salva l’Hub colabrodo di Malpensa per far contento Bossi, che nel frattempo è testimonial involontario di Ryan Air.
Saranno meno contenti i sindacati, che dopo aver contribuito a far saltare l’accordo con Air France, ora vengono ammoniti dal nostro sinistro Presidente del Consiglio: “sindacati non devono mettere il bastone tra le ruote, altrimenti salta tutto”.
Voli lombardi
La vicenda Alitalia è piuttosto esemplare. Una compagnia aerea storica, anzi di bandiera, e quindi di proprietà statale, che perde soldi ogni volo che fa. Non si sa se per colpa del management, per colpa dei dipendenti o per colpa della politica. Per quanto mi riguarda ho qualche sospetto (sulle principali responsabilità), che mi è confermato dalla questione, molto in voga in lombardia, dell’hub a Malpensa. Alitalia, ha infatti dovuto gestire due “hub”, uno storico a Roma Fiumicino, l’altro una volta costruito Malpensa, nell’aeroporto piemontese-lombardo… Molti giudicano questa una delle causa della velocissima discesa nel baratro della compagnia negli ultimi anni, e così chiedono che non continui nell’errore. Fra questi il nostro consigliere regionale lombardo. Sono d’accordo con lui, anche perchè mi pare che ogni tanto i beni di Stato si possano anche non svendere…