• Prestigiacomo, ci fai o ci sei?

    Stefania Prestigiacomo è riuscita in 3 anni a distruggere il Ministero dell’Ambiente, un Ministero che era riuscito a sopravvivere persino a Pecoraro Scanio.

    Insomma a parere di chi scrive qua sopra, Stefania Prestigiacomo la deve fare finita con il suo atteggiamento da principessa sul pisello e svelarci finalmente se ci fa o ci è. Perchè è ridicolo, direi offensivo, che il Ministro dell’Ambiente dopo essere stato complice silente della dissoluzione del suo Ministero – e aver sostenuto l’opzione nucleare, val la pena di ricordarlo – ora tenti di farsi una verginità annunciando voto contrario alla legge di stabilità. Abbia un po’ di coraggio, si dimetta oggi e domani usi il suo ditino per votare contro la fiducia, per il bene dell’Ambiente e di queso paese.

    Ambiente, 90% di tagli. Incredibile l’ammontare delle decurtazioni per il ministero dell’Ambiente, in vista della definizione degli ulteriori interventi che verranno decisi dal Consiglio dei Ministri. In quattro anni tagli per ben il 90% del budget: dal 1,3 miliardi di euro del 2008 a 120 milioni di euro nel 2012.
    Considerando che le spese fisse, insopprimibili, per il ministero sono pari a 320 milioni, il bilancio, che per il 2008 era di un miliardo e 620 milioni, passerebbe a 440 milioni di euro nel 2012.
    Il rischio è quello di eliminare sostanzialmente il piano bonifiche per i 57 siti inquinati di interesse nazionale, azzerare la gestione dei 60 parchi nazionali e riserve marine, eliminare gli interventi per il dissesto idrogeologico, i fondi per la mobilità sostenibile e quelli della lotta alla Co2.

    (da Repubblica.it)

    PS: siccome sappiamo che non si dimetterà, e nemmeno voterà contro la fiducia, è aperto il dibattito sull’uso migliore che il Ministro al Nulla puo’ fare del suo ditino.

  • Caro Alfonso

    Apprendo, e mi fa piacere nonostante non ami particolarmente la sua musica, che Luciano Ligabue ha donato una sua canzone al Ministero per l’Ambiente. Bene, ma sempre nel tuo blog, leggo della richiesta di introdurre la preferenze o di andare alle primarie per fare le liste. La preferenza non ce l’abbiamo, che facciamo? Andiamo almeno alle primarie della cosa rossa (anche se non previste per legge)? Consultiamo i livelli locali prima di fare i capilista (e quindi gli eletti)? Decidete tutto a Roma (ops)?