• La Patata Bollente. Intervista a Leonardo Fiorentini su Radio Dolce Vita

  • «Mobilità dolce, il Comune non perda il treno del bando»

    Fiorentini (sinistra italiana)
    «Mobilità dolce, il Comune non perda il treno del bando»
    Da La Nuova Ferrara del 18 agosto 2016

    Nei giorni scorsi è stato firmato il Decreto sulla mobilità sostenibile che assegnerà 35 milioni di euro (derivanti dal collegato ambientale alla finanziaria 2014) agli enti locali per promuovere forme di spostamento dolce, in particolare nelle città sopra i 100.000 abitanti che hanno sforato i limiti di legge di micropolveri e ossidi di azoto. Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente (Sinistra Italiana) ha presentato un’interpellanza per conoscere quale siano le intenzioni dell’amministrazione comunale rispetto al bando che sarà pubblicato nelle prossime settimane: «non sappiamo ancora – commenta Fiorentini – i contenuti precisi del bando, nè quando sarà effettivamente pubblicato, ma i soli 90 giorni a disposizione per presentare progetti rendono necessario che il Comune si attivi immediatamente per selezionare un progetto da candidare». «Il nostro Comune – continua il consigliere comunale – purtroppo è fra quelli che hanno segnato numerosi sforamenti dei limiti di legge rispetto alla qualità dell’aria, non solo per la propria posizione geografica, e la situazione climatica derivante. Occorre prendere di slancio l’opportunità derivante dal Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) che è in via di redazione per fare scelte avanzate in tema di mobilità privata e pubblica». Per Fiorentini «l’occasione di questo bando è ghiotta proprio perché concede al nostro Comune la possibilità di anticipare e accompagnare la fase di redazione e discussione del Pums con azioni, sperimentali e non, di miglioramento della qualità della mobilità cittadina cofinanziate dallo Stato che, una volta inserite in un contesto partecipativo, possono far toccare con mano il miglioramento della qualità della vita dovuto a scelte coraggiose sulla mobilità». «La nostra città è graziata dal fatto che quasi il 30% dei suoi cittadini usa la bicicletta per i propri spostamenti, ma purtroppo il servizio di Trasporto Pubblico Locale è inadeguato e ce ne accorgiamo con la prima pioggia. Va ripensato tutto a partire dall’ottimo lavoro fatto con il quadro conoscitivo collegato alle linee di indirizzo del Pums da poco approvate dalla Giunta comunale. Gli esempi coraggiosi in giro per il mondo (molti in Europa) ormai sono tantissimi. Mi piacerebbe – conclude Fiorentini – che Ferrara fosse presa ad esempio come riferimento nazionale in tema di politiche sulla mobilità».

  • Bando per la mobilità sostenibile

    Oggetto: interpellanza sulla partecipazione del Comune di Ferrara al bando per la mobilità sostenibile.

    Il sottoscritto consigliere comunale

    PREMESSO

    • che è stato firmato il Decreto sulla mobilità sostenibile che assegnerà 35 milioni di euro agli enti locali per promuovere forme di spostamento dolce;
    • che il bando per l’assegnazione dei fondi uscirà probabilmente nel mese di settembre;
    • che verranno favoriti i Comuni che hanno sforato i limiti di legge di PM10 e NOx.

    SOTTOLINEATO

    come l’Amministrazione comunale sia impegnata nella redazione del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) che dovrà contenere azioni volte al contenimento delle emissioni cittadine e al miglioramento della qualità degli spostamenti urbani.

    CONSIDERATO

    • come il nostro Comune purtroppo sia fra quelli che hanno segnato numerosi sforamenti dei limiti di legge;
    • che risulta allo scrivente molto interessante la possibilità di anticipare e accompagnare la fase di redazione e discussione del PUMS con azioni, sperimentali e non, di miglioramento della qualità della mobilità cittadina cofinanziate dallo Stato e magari inserite in un contesto partecipativo.

    INTERPELLA

    il Sindaco e l’Assessore competente al fine di conoscere quali siano le intenzioni rispetto alla partecipazione al Bando sopracitato, ed in particolare in caso di partecipazione quali progetti si pensa di selezionare per la candidatura al finanziamento.

    Si richiede risposta scritta.

    Ferrara, 17 agosto 2016

    Il Presidente del Gruppo Consiliare

    Leonardo Fiorentini

  • interpellanza sul blocco dell’A13 causa nebbia e su come garantire la mobilità dei pendolari verso Bologna

    Ferrara, 17 dicembre 2015

    Al Sindaco di Ferrara

    Oggetto: interpellanza sul blocco dell’A13 causa nebbia e su come garantire la mobilità dei pendolari verso Bologna.

    Il sottoscritto consigliere comunale

    Premesso

    che martedì 15 dicembre una serie di incidenti sull’Autostrada A13 hanno causato purtroppo numerosi feriti ed una vittima, nonchè la chiusura del tratto ferrarese.

    Considerato

    che mercoledì 16 dicembre in via preventiva è stato deciso, a causa delle condizioni di scarsa visibilità dovute alla fitta nebbia, di chiudere le entrate dell’autostrada A13 di Occhiobello, Ferrara Nord, Ferrara Sud e Altedo.

    Tenuto conto

    che tale decisione ha riversato l’intero traffico pendolare e non solo sulla viabilità statale e provinciale causando serie difficoltà per i numerosi cittadini ferraresi che per lavoro si devono recare quotidianamente a Bologna, ma anche alla stessa mobilità cittadina.

    Considerato

    che l’alternativa all’uso dell’auto per i pendolari ferraresi verso Bologna potrebbe essere un servizio pubblico, in particolare su rotaia, realmente efficiente.

    Rilevato

    che da tempo i comitati dei pendolari lamentano la scarsa attenzione di Trenitalia nei loro confronti, sia per quel che riguarda la qualità del materiale rotabile, che per gli orari e la puntualità dei treni

    Chiede

    • da chi è stata presa la decisione di chiudere le entrate autostradali e se tale decisione è stata in qualche modo concordata con le autorità locali;
    • quale sia stato l’impatto sul sistema della mobilità cittadina e comunale di tale chiusura nelle due giornate citate;
    • per quale motivo non siano state utilizzate altre soluzioni come l’utilizzo di “safety car” per garantire il transito a velocità di sicurezza in luogo della chiusura;
    • se, prevedendo che una situazione come quella legata alla nebbia si possa ripetere, sia realizzabile un piano di emergenza che preveda la messa a disposizione di corse straordinarie di treni verso Bologna;
    • quale siano le prospettive rispetto all’ipotesi della realizzazione della terza corsia sulla A13 nel tratto fra Ferrara Sud e Bologna Arcoveggio;
    • se, in un’ottica di migliore efficienza della mobilità cittadina verso il capoluogo di Regione questa amministrazione abbia intenzione di intervenire con Regione e Trenitalia affinchè sia rafforzato il servizio di treni regionali verso Bologna, sia con un incremento della frequenza – laddove tecnicamente ed economicamente possibile – che con una revisione degli orari che vadano incontro alle esigenze degli utenti, nonchè con investimenti sia nel rinnovamento del materiale rotabile che nelle infrastrutture di collegamento.

    Cordiali saluti.

    Il Presidente del Gruppo Consiliare

    Leonardo Fiorentini

  • Incontro sulla Mobilità

    Giovedì 14 maggio alle 17,45 presso la sede del Gruppo consiliare di Sinistra Ecologia e Libertà in Piazzetta Municipale 2 continuano i consueti incontri periodici aperti sull’attività in consiglio comunale. Il secondo incontro sarà incentrato sulla mobilità nel nostro comune, Aree pedonali, ZTL, ciclabili, TPL e sistema delle tangenziali. Vi aspetto.

  • FerraravsFerrara: un contributo

    Schermata 2015-01-20 alle 07.11.50Messaggio inviato all’iniziativa FerraravsFerrara proposta da FerraraItalia.

    Care amiche e cari amici di FerraraItalia,

    purtroppo la concomitanza con il Consiglio Comunale mi impedisce di essere alla vostra interessante iniziativa. Interessante perché permette finalmente di guardare alla nostra città con gli occhi rivolti verso il futuro, e perché mette al centro alcune questioni che mi stanno particolarmente a cuore. Mi scuso, ma il poco tempo a disposizione nel scrivervi queste righe prima di andare in consiglio mi costringono ad andare per punti (a me più cari) e a tagliare con l’accetta i ragionamenti, ma spero ci sarà modo di ragionarci insieme anche in altre occasioni.

    Pensare in grande: riscopriamo il canale Panfilio per cambiare faccia al centro storico

    E’ una suggestione affascinante ed interessante, sia per l’aspetto paessaggistico e storico, che per i risvolti indiretti su uno degli assi di attraversamento della città (vedi sotto). Vedo solo una grande criticità, anche una volta riusciti a reperire i fondi per un’opera che non mi appare cmq di semplice realizzazione: le nostre acque non sono più quelle del ‘400 o del ‘700. Già il fossato del Castello è stato oggetto di interventi per garantire una qualità delle acque decente d’estate, mi preoccupa molto un canale con acqua di fatto ferma che attraversa la città che preleva l’acqua da un canale, il volano, piuttosto fermo di suo.

    Sculture, arredi floreali e caffetteria per il Giardino delle duchesse

    Essendo stato di fatto il primo custode del Giardino riaperto, quando come circoscrizione cocciutamente realizzammo la prima apertura estiva il tema mi sta ovviamente a cuore. Continuo a vedere quell’angolo di città come una riserva verde dentro la città costruita. Una riserva che fa da polmone e ristoro di giorno, e vive di cultura la sera. Per questo non vedo male, una volta finiti i cantieri di risistemazione del Palazzo municipale, un ragionamento che introduca la possibilità di apertura di attività all’interno del giardino (o anche solo la collocazione di tavolini delle attività che già esistono nel perimetro), mantenendone la caratteristica di luogo privilegiato delle attività culturali cittadine dalla primavera all’autunno.

    Un disegno unitario per rivitalizzare piazza Castello e piazza Repubblica, Un nuovo volto per piazza Cortevecchia e nuove ‘vasche’ in città, Strapaesana, Da mercatone a mercatini, ieri e oggi tutto un altro volto

    Le metto tutte insieme perché devono far parte di un ragionamento unitario. Credo sia venuto il tempo di porre fine alla cesura fra la città medioevale e quella rinascimentale. La zona pedonale deve poter varcare largo castello/giovecca e riunire le grandi ztl interrompendo, oggi che la tangenziale ovest è realizzata, un asse di attraversamento (Cavour-Giovecca) che deve rimanere permeabile ai soli mezzi pubblici. Il resto deve essere ricompreso in una zona pedonale progressivamente allargata. Come si è già sperimentato le scorse festività, la chiusura dell’asse principale è realizzabile (da S. Stefano a Palestro). Si può continuare nella sperimentazione, magari spostando il mercato del venerdì fra cavour, largo castello e giovecca, per verificarne l’impatto nei giorni feriali, ma è imprescindibile un ragionamento complessivo che coinvolge la mobilità pubblica (con linee bus che si attestano ai bordi della zona pedonale) e quella privata (spostando i parcheggi persi in cortevecchia sull’ultimo tratto di un viale cavour “chiuso”), un ragionamento sugli altri due assi (porta po/portamare e di riflesso arianuova), e finalmente un ragionamento complessivo sull’utilizzo razionale e condiviso delle piazze sia per le attività “mercatali” che per gli eventi.

  • Senso unico eccetto bici ma solo se vuole il Comune

  • tangenziale ovest ferrara

    Apertura Tangenziale OVEST: Fiorentini (SEL): bene, era ora.

    Comunicato Stampa
    Apertura Tangenziale OVEST: Fiorentini (SEL): bene, era ora.
    Ora cominciamo a pensare a come ridisegnare
    la mobilità in città

    Dichiarazione di Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente eletto nelle liste di SEL, in occasione dell’apertura del primo tratto della Tangenziale Ovest:

    “Da oggi pomeriggio apre, finalmente, la tangenziale ovest. E’ un’apertura attesa per troppi anni dalla città di Ferrara. Attendiamo con curiosità i dati sul traffico che saranno predisposti dall’assessorato alla mobilità di Aldo Modonesi, ma intanto possiamo finalmente cominciare a ragionare di cosa si potrebbe fare grazie all’alleggerimento (sperato) del traffico sul nodo di Viale Po/Costituzione e, perchè no, sugli assi di attraversamento Cavour-Giovecca e Po-Porta Mare.

    Dalla semplificazione del sistema di accesso alla città, dall’incrocio Via Modena/Padova/Lavoro sino al semaforo di Viale PO/Costituzione con particolare attenzione su quest’ultimo alla mobilità debole (pedoni e cicli) ora in secondo piano. Fino a suggestioni più ardite che dovranno essere confortate dai dati del traffico. Tipo: perchè finalmente non proviamo a spostare il mercato del Venerdì su Largo Castello/Giovecca sperimentando finalmente con continuità il ricongiungimento della ZTL verso Palazzo dei Diamanti spingendo il traffico di puro attraversamento sul sistema tangenziale a sud della città?”

  • Traporto pubblico, nuove proposte per il nuovo consiglio

    Traporto pubblico, nuove proposte per il nuovo consiglio

    da Ami 20 proposte per la prossima consigliatura, mentre Fiorentini chiede di ‘regalare’ un anno di abbonamenti ai 18enni

    da Estense.com

    Riprendono i lavori nella commissione trasporto pubblico del Comune di Ferrara con il primo incontro del nuovo consiglio con i vertici delle agenzie per la mobilità. Ieri i consiglieri che compongono la commissione, presieduta da Leonardo Fiorentini di Sel, hanno incontrato l’amministratore unico di Ami Giuseppe Ruzziconi e Paolo Paolillo e Maurizio Buriani, direttore e consigliere di Tper. Ruzziconi ha presentato ai politici in consiglio 20 proposte per il trasporto pubblico realizzabili nel prossimo quinquennio e rivolte a tutti i settori della mobilità pubblica: dagli autobus ai treni, passando per il bike-sharing e per il servizio di trasporto in corriera all’aeroporto di Bologna. Particolarmente attento ai conti l’assessore Modonesi, che ha ricordato i numerosi tagli che hanno preso il via dal 2011, anno in cui lo Stato centrale cominciò a chiudere i rubinetti dei finanziamenti agli enti locali, mentre tra le proposte messe in campo dai consiglieri vale la pena rticordare quella di Fiorentini, che propone un anno di abbonamento gratis ai diciottenni per favorire la cultura del trasporto sui mezzi pubblici.

    Idee che comunque dovranno fare i conti con la situazione economica complessiva delineata da Ruzziconi: “Dobbiamo sperare che nei prossimi mesi il governo riesca a trovare coperture sufficienti per gli enti locali”. Al momento infatti è attivo un fondo di 4,9 miliardi destinato al trasporto pubblico, ma secondo Ami la quota da raggiungere è pari a 6,3 miliardi, “in modo da assicurare gli investimenti programmati alle imprese operanti nel settore”. Investimenti che si dividono in due categorie: rinnovo del parco mezzi e ampliamento (o mantenimento) dell’attuale copertura dei servizi. Ruzziconi si concentra soprattutto sul primo elemento: “I nostri mezzi in media superano i dieci anni di anzianità, ma in altre realtà alcuni autobus sono quasi ‘maggiorenni’”.

    Nel complesso consiglieri comunali e amministratori delle aziende si dichiarano piuttosto soddisfatti del servizio reso negli ultimi anni, soprattutto in relazione ai tagli statali che hanno fatto calare i finanziamenti di 260mila euro nel 2011 e di 350mila euro nel 2012 e nel 2013, per un totale di 960mila euro in tre anni. È ovvio però che in un contesto simile le lamentele non manchino, soprattutto da parte degli abitanti delle frazioni secondarie che hanno visto i servizi ridursi e i passaggi di alcune linee diventare meno frequenti: “Le risorse sono quelle che sono e bisogna cercare di ottimizzare – dichiara Buriani di Tper -. Bisogna considerare che ogni chilometro di servizio costa due euro, che bisogna moltiplicare per ogni passaggio che l’autobus farà durante l’anno. Non esistono ‘mezze corriere’ o ‘mezzi autisti’: il costo è sempre quello e bisogna riuscire a coprirlo”.

    E in un momento di simili ristrettezze economiche, è la stessa Ami ad avanzare venti proposte da realizzare per il prossimo quinquennio, divise in cinque diverse categorie: interventi di breve periodo (fare transitare autobus piccoli per il centro storico e mantenere il potenziamento della linea 6 per l’ospedale di Cona, con possibile estensione al centro abitato), di medio periodo (riqualificazione del parco mezzi con autobus a metano, riequilibrare il trasporto extraurbano-urbano, sviluppare il progetto Gim sul monitoraggio in tempo reale della posizione dei mezzi), mobilità pubblica (conservare il servizio di trasporto all’aeroporto di Bologna e metterlo in connessione con la costa, introdurre un ticket di accesso in città per i bus turistici, riqualificare la linea ferroviaria Ferrara-Codigoro, facilitare il trasporto biciclette sui mezzi pubblici) e mobilità ciclabile (creare un percorso per l’ospedale di Cona, realizzare un parcheggio pubblico davanti alla stazione ferroviaria, ridiscutere il sistema di bike sharing con l’università). Ultima proposta – per ora solo nel campo delle ipotesi – è quella di valutare i costi e i benefici di una possible sviluppo societario o di una integrazione di Ami con altre aziende.

    Meno tecnica e certamente ben accetta dai ragazzi e dai genitori è la proposta di Fiorentini, che ipotizza un ‘regalo di compleanno’ da parte del Comune a tutti i ragazzi e le ragazze che compiono 18 anni. Un modo – secondo Fiorentini – di abituare i giovani all’utilizzo dei mezzi pubblici al posto delle automobili, anche se Modonesi mette subito in guardia sui costi da sostenere per il Comune: “Sono tutti fondi che vanno trovati”.

  • bici contromano

    A quando le bici contromano per legge?

    bici contromano«A quando le bici contromano per legge?»
    Interpellanza di Fiorentini (sel)
    La Nuova Ferrara del 14/08/2014 ed. Nazionale p. 12

    La recente bocciatura da parte del Parlamento della proposta di introdurre nel Codice della Strada “il controsenso ciclabile” detto anche “senso unico eccetto bici” ha trovato tra gli oppositori gli assessori comunal alla Mobilità di grandi città come Milano, Torino e Bologna, per i quali sarebbe importante che l’Italia si adeguasse al resto dell’Europa consentendo in alcune strade urbane alle biciclette di andare “contromano”. È una posizione che Leonardo Fiorentini, consigliere comunale di Sel, condivide e che riporta in un’interpellanza rivolta al sindaco Tagliani e all’assessore alla Mobilità Modonesi per sapere se intendono «unirsi all’appello delle città» citate e conoscere se nelle intenzioni dell’amministrazione comunale c’è quella di ragionare su «una regolamentazione dei controsensi ciclabili almeno nell’entromura, tale da favorire l’uso della bici e nello stesso tempo garantire la sicurezza di pedoni, ciclisti e automobilisti». Fiorentini aggiunge una riflessione: «Andare in bici contromano per i ferraresi è quasi naturale. Ci sono strade (poche) in cui questo è espressamente consentito, altre in cui è considerata consuetudine nonostante il divieto e il controsenso viene praticato in quasi sicurezza, altre in cui il buon senso impedirebbe di farlo ma qualcuno lo fa lo stesso. I vigili non possono controllare tutto, e poi se fan multa ad una bici finiscono sul giornale». La soluzione per Fiorentini c’è: una norma del codice della strada che detti norme chiare a favore della mobilità ciclabile». (m.p.)

    Scarica in formato pdf: nuovafe_1408214-bici.pdf.

  • Interpellanza sul senso unico eccetto bici

    Al Sindaco di Ferrara
    Tiziano Tagliani

    All’Assessore alla Mobilità
    Aldo Modonesi

     

    Oggetto: interpellanza sulle bici contromano

     

    Premesso

    che il parlamento italiano ha nei giorni scorsi bocciato la proposta di introdurre in Italia nel Codice della Strada il “controsenso ciclabile”, anche detto “senso unico eccetto bici”.

    Considerato

    – che tuttora esistono in città alcune vie della ZTL in cui è permesso, tramite apposita segnaletica, l’accesso alle biciclette in “controsenso”;

    – che esistono numerose vie, non solo nella ZTL, in cui il controsenso in bicicletta è di uso comune, nonostante i pericoli ed i rischi legati a situazioni non esplicitamente normate;

    Considerato altresì

    – che nell’intera ZTL è stato recentemente introdotto il limite di velocità dei 30 km/h.

    – che esistono ulteriori situazioni in cui le corsie preferenziali per i mezzi del TPL potrebbero essere utilizzate, in sicurezza, dai mezzi ciclabili;

    Tenuto conto

    – che si apprende dalla stampa che alcuni assessori alla Mobilità di grandi città come Milano, Torino e Bologna hanno scritto al Ministro dei Trasporti, sottolineando l’importanza per il nostro paese di adeguarsi al resto dell’Europa e favorire azioni a favore della mobilità ciclabile, per chiedere un riesame della norma che era stata peraltro già introdotta nel dibattito parlamentare a fine della scorsa legislatura.

    Interpella l’amministrazione per chiedere:

    – se sia intenzione dell’amministrazione comunale, unirsi all’appello delle città citate;

    – se sia nei programmi dell’amministrazione avviare una riflessione su una regolamentazione dei controsensi ciclabili almeno nell’entromura tale da favorire l’uso delle bici e nello stesso tempo garantire la sicurezza di pedoni, ciclisti e automobilisti;

    Ferrara, 13 agosto 2014

    Il Presidente del Gruppo Consiliare
    Leonardo Fiorentini

  • Dalla parte del bufalo - intervento sulle linee programmatiche del Sindaco Tagliani

    Dalla parte del bufalo

    Come saprete mi sono candidato con una posizione piuttosto critica rispetto alla scorsa amministrazione, in particolare per alcune scelte che oggi non ho il tempo di ripercorrere ma che credo risulteranno sullo sfondo di questo intervento.

    Ringrazio il Sindaco per la sua relazione, che mi permette di interloquire nel merito di quello che dovremo fare da qui in avanti. Siccome questo è un dibattito, e non un panegirico, vorrei brevemente fare alcune sottolineature, anche per rilanciare alcune questioni, su cui credo ci sia bisogno di confronto.

    Urbanistica

    Il Sindaco sembra avermi tolto le parole di bocca quando in materia di urbanistica, analizzando il mercato (che non c’è più) dell’edilizia dice che “il nostro tessuto delle costruzioni è chiamato ad un rapido adeguamento”. Per quanto mi riguarda è da quando, 15 anni fa, proponevo di far pagare al Comune corsi di aggiornamento per la ristrutturazione edilizia ed energetica per i dipendenti della coopcostruttori che ritengo ineludibile necessità che il settore edilizio ferrarese si confronti con il futuro. Insomma l’adeguamento poteva essere più lento e dolce, ma ormai non c’è più tempo: rilanciando le parole del sindaco, credo che questo Consiglio dovrà porsi presto l’obiettivo di rivedere l’entità degli oneri immaginando premialità economicamente forti da qui al 2021 per chi costruisce case di alta qualità edilizia e sismica a consumo zero. L’obbligo della direttiva UE per le nuove costruzioni energeticamente passive scatterà tra 7 anni, noi oggi abbiamo il compito di indirizzare il tessuto produttivo e dobbiamo fare in modo che oggi una casa passiva sia competitiva anche nei costi con una “tradizionale”. Per farlo dobbiamo azzerare i costi di costruzioni e gli oneri per le case a consumo zero e antisismiche, prevedendo sconti a scalare sino al 2021. Solo così incentiveremo realmente le imprese locali ad acquisire il know how e le tecnologie per tornare ad essere competitive sul piano locale.
    L’altra grande questione è il consumo di territorio: togliamo subito aree edificabili inutili dal RUE, bene ha fatto il Sindaco a porre la questione, ma pensiamo anche avanti e riflettiamo se il prossimo POC debba essere un Piano che finalmente non consuma più territorio ma mette in gioco esclusivamente aree che è necessario per la Città che vengano riqualificate o rigenerate perché oggi scheletri senza vita dentro o alle porte della città.
    Sempre guardando al futuro, mentre tutti si riempiono la bocca di Banda Larga e poi nessuno fa nulla, la pianificazione urbanistica deve prevedere fra le infrastrutture da implementare anche quelle telematiche, siano reti a fibre ottiche o reti WIFI.

    Turismo e territorio

    Dobbiamo mettere al centro dell’idea di crescita della nostra città il nostro grande patrimonio culturale, storico e ambientale. Centralità non significa certamente esclusività, ma è fuori di dubbio che il settore turistico e culturale è quello che può dare, con investimenti limitati, più opportunità all’imprenditoria, in particolare quella giovanile. Dobbiamo creare un nuovo modello di governance che sappia rendere la cultura diffusa sul territorio fulcro della crescita culturale, sociale ed economica della città. Servono pensieri lunghi e orizzonti ampi per dare uno slancio europeo al tessuto culturale ferrarese.
    Ferrara come settima stazione del Parco del Delta del Po che è stata giustamente richiamata dal Sindaco può essere il punto di partenza per ricostruire il rapporto fra la città e il suo territorio dopo il venire meno delle politiche provinciali. Significherà creare un rapporto sinergico con la provincia, con la città che si propone finalmente come porta di accesso alle innumerevoli risorse ambientali e culturali del territorio per rendere effettivo il riconoscimento UNESCO a Ferrara, Città del Rinascimento e il suo Delta del Po.

    Agricoltura, periurbana in primis

    L’amministrazione già ha fatto molto per promuovere l’agricoltura di qualità, i prodotti locali e quindi la filiera corta. La sfida che vedrà impegnato il Comune in un settore fin qui gestito dalla Provincia è tutta da scoprire. Nel frattempo possiamo però fare altro: ad esempio possiamo costruire percorsi per l’affidamento a cooperative di lavoratori (di giovani, disoccupati e altri soggetti svantaggiati) dei terreni che il POC prevede siano ceduti all’amministrazione sia per il mantenimento della fascia agricola periurbana che per il rimboschimento (naturalistico o produttivo) per creare nel lungo termine una filiera cortissima che garantiscagestione ecologicamente ed economica sostenibile delle aree agricole e boschive periurbane.

    Acqua pubblica

    Ringrazio il Sindaco per aver aperto la strada ad una discussione “serena, concreta e senza pregiudizi” sul sistema di gestione del Servizio Idrico. Per quanto mi riguardo credo che l’Acqua debba essere pubblica, ed anche la sua gestione, non per ideologia ma perché essa è bene primario per l’esistenza della vita. Più di un’aula scolastica e più di un presidio sanitario, per intenderci. Da parte nostra formalizzeremo nei prossimi mesi una proposta di commissione speciale che si ponga l’obiettivo di conoscere, studiare, analizzare, ed elaborare una proposta concreta di gestione da consegnare al prossimo mandato amministrativo (o da attuare prima, chissà).

    Le aziende

    Sempre in termini di aziende e servizi pubblici, le proposte del Sindaco ci offrono alcuni spunti di riflessione. Se la fusione AMSEFC – Ferrara TUA può essere una proposta che migliora la capacità di intervento municipale sui servizi locali, altro va detto su altre aziende. Comprendo che vi sia, anche in Giunta, chi non aspetta altro un provvedimento governativo di obbligo per attuare scelte, queste sì profondamente ideologiche, di dismissione del patrimonio pubblico, ma io continuo a ritenere che l’esperienza di intervento pubblico in campo socio-sanitario rappresentato dalle Farmacie comunali sia non solo da tutelare ma da valorizzare ulteriormente. Una esperienza che al contempo ha saputo mantenere presidi importanti laddove il privato mai avrebbe investito, e tenuto testa al mercato introducendo pratiche innovative di servizio alla cittadinanza alle quali i privati hanno dovuto adeguarsi. Una esperienza che, ricordiamolo, conferisce alle casse comunali ogni anno più di 600.000 euro fra utili e contratto di servizio, anche in questi anni di crisi.
    Altro discorso si potrebbe fare su Hera, ma vedo che finalmente anche altri cominciano a porsi dei dubbi sulla reale capacità del Comune/socio di poter incidere sulle politiche aziendali. A dire la verità si era abbastanza soli ai tempi della fusione per incorporazione Agea-Hera a porli i dubbi, questa forse potrebbe essere il mandato giusto per tirare le fila di questa esperienza.

    La scuola

    Le mutevoli necessità del sistema scolastico rispetto ai bisogni della popolazione ci lasciano un sistema ormai ampiamente integrato fra risposta pubblica e privata. La rigidità dell’organizzazione pubblica, e le normative di vincolo in alcuni casi superate, hanno reso necessarie esternalizzazioni che seppur non hanno avuto evidenti incidenze sulla qualità del servizio hanno scaricato le diseconomie sui lavoratori “esternalizzati” e sul loro reddito. Non solo andranno valutate con grande attenzione ulteriori proposte di processi di esternalizzazione, proponibili solo in cambio di una stabilizzazione del rapporto di lavoro e comunque mantenendosi ampiamente al di sotto dei termini dell’accordo con i sindacati.

    Una città gioiosa viva e accogliente

    Quella che noi dobbiamo costruire è una città gioiosa, viva e accogliente: gioiosa per i bambini, viva per i giovani e accogliente per tutte le famiglie, comunque siano composte. Dobbiamo mettere al centro della nostra visione le nuove generazioni, garantendo loro opportunità per costruirsi un futuro lavorativo e serenità per costruirsi una famiglia. Anche per questo dobbiamo salvaguardare i servizi a tutela di minori e donne, perché rimangono soggetti sostanzialmente dimenticati dai fondi per la non autosufficienza: se nuove soluzioni, affido familiare a parte, devono trovarsi per l’assistenza ai minori queste non dovranno mai mettere in secondo piano la qualità dell’intervento mentre vanno assolutamente salvaguardate, in tempi di incomprensibili tagli governativi, le realtà a sostegno delle donne vittime di violenza, a partire dal Centro antiviolenza cittadino.
    Nonostante il Vescovo i giovani, studenti, lavoratori o disoccupati che siano devono vivere in una città che non ne sfrutti solo la capacità di pagare affitti e definisca postribolo i luoghi in cui vivono la sera. Dobbiamo (ri)costruire una città che permetta ai più giovani di esprimere la loro identità, le loro passioni ed anche, nel rispetto di tutti, la loro voglia di divertimento. Dobbiamo creare spazi e opportunità per la creatività giovanile con un bando pubblico per l’affidamento, anche temporaneo, degli immobili comunali in disuso a realtà associative, culturali e imprenditoriali innovative costituite da giovani.
    Dobbiamo, nonostante Vescovo e Sentinelle, far valere il registro delle Unione Civili in tutte le graduatorie comunali, e nonostante Sentinelle e Vescovo dobbiamo riconoscere i matrimoni e le adozioni, anche fra persone dello stesso sesso: come successo per via giudiziaria a Grosseto, il Comune deve per via amministrativa accettare la trascrizione nei registri degli atti di Stato Civile avvenuti all’interno dell’Unione Europea.
    Dobbiamo moltiplicare le social street, la gestione condivisa delle aree verdi, dei campi sportivi, ridare insomma slancio a quella solidarietà urbana che è l’unico antidoto al degrado e alla marginalità. 10/100/1000 vie Pitteri, più strade chiuse al traffico e più bambini che giocano in strada, più orti urbani e più giovani che fanno sport, a partire da quelli semplici e di base in impianti sportivi finalmente adeguati, a partire dal campo scuola (ma su questo mi pare ci sia sensibilità in consiglio)

    Cispadana Vs treni

    Alla nostra città, al nostro territorio, non serve nuovo asfalto. L’autostradalizzazione della Cispadana e della Ferrara Mare, come del resto la Orte Mestre, sono solo regali fuori tempo massimo ad una idea di strada=sviluppo che ormai ha segnato il passo.
    A Ferrara serve che i Frecciargento fermino 8, 12, 16 volte e non solo le 4 di oggi ad orari peraltro improbabili, non solo perché i ferraresi possano ritornare ad usarle ma anche perché i turisti possano apprezzare della nostra città oltre alle emergenze culturali, anche la posizione strategica, ad un’ora da Firenze e Venezia e centro di un’ipotetica (e siamo solo nel 2014) connessione ferroviaria diretta fra Ravenna e Mantova.
    A Ferrara servirebbe anche poter arrivare al suo mare in treno. Mancano pochi chilometri per renderlo possibile. Serve la volontà politica di scegliere quale tipo di mobilità vogliamo, quella intelligente o quella che ci fa star in coda per ore, consumando combustibili fossili, inquinando l’aria e purtroppo, troppo spesso, rischiando anche la vita.
    A Ferrara serve che i pendolari possano viaggiare su treni che non partano anch’essi ad orari improbabili oltre che a temperature improbabili, perdendo così, in malo modo, tempi di vita in qualunque modo meglio spesi, mentre i nuovi treni ad alta capacità appaiono incredibilmente in tarda serata, quasi volessero tenerli da conto e non darli in pasto agli “affamati” di posti a sedere.
    A Ferrara, infine, serve un sistema di Trasporto Pubblico Locale che sappia finalmente integrarsi con una città che si muove talmente bene in bicicletta e a piedi che alla prima pioggia va in tilt. Mezzi più piccoli, linee più corte, più coincidenze ma più frequenze sono solo spunti di riflessione: bisogna aprire come giustamente proposto dal Sindaco da subito un confronto con AMI e Tper per cercare soluzioni innovative. E nel frattempo, possibilmente, terminare la metropolitana per l’Ospedale.

    Rifiuti

    Ne parleremo dopo per cui non vi annoierò sulla questione rifiuti: dobbiamo semplicemente passare dalla “sperimentazione” (ormai ultradecennale) della raccolta porta a porta implementando un sistema misto integrato compatibile con le caratteristiche urbanistiche e sociali dei diversi quartieri della città. Dobbiamo porre come obiettivo delle politiche sui rifiuti l’azzeramento del residuo “a smaltimento” con l’obiettivo a breve termine di raggiungere almeno l’obiettivo del 75% di raccolta differenziata.

    VIA per la geotermia

    Sulla Geotermia, sulla quale non sono/siamo certo aprioristicamente contrari, esprimeremo un parere compiuto una volta depositato il progetto, ma due cose sono certe: la prima è che un impianto di tali dimensioni ed importanza per la città, che nella sua ultima ipotesi prevede anche una importante opera di bonifica, situata giusto ai margini del perimetro UNESCO e all’interno di quella che dovrebbe essere una nuova stazione del Parco del Delta, richiede un procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale. Dovrebbe chiederlo direttamente Hera, per trasparenza del procedimento, per garanzia del rispetto del luogo in cui viene realizzato e di chi ci vive intorno ma anche per garanzia del proprio investimento e dei propri stessi soci. Nel caso non lo facesse dovrebbe chiederlo il Comune. Sennò lo chiederemo noi.
    La seconda è che va rivisto il contratto di servizio, in particolar modo rispetto alle tariffe, che devono essere parametrate ai costi effettivi e non ad un costo di un mercato, quello del metano, volatile come un gas sempre più raro e che garantisce quindi extraprofitti immotivati dallo sfruttamento di un bene pubblico.

    La prateria a sinistra del PD

    Mi si permetta di chiudere con una nota squisitamente politica. A sinistra del Partito Democratico si è aperta una prateria. Una prateria piuttosto disabitata direte voi, del resto già il solo fatto che sia io a rappresentare l’estrema sinistra in questo consiglio la dice lunga sul suo stato di salute. Ma è una prateria piena di valori, idee e sogni che attende solo di essere ripopolata delle persone che deluse se ne sono allontanate. Nel mio piccolo, come eletto indipendente nelle liste di SEL, sono a disposizione di tutti coloro vorranno interloquire, confrontarsi, costruire proposte e partecipare alla vita anche amministrativa della nostra città. Un confronto aperto anche con coloro che non hanno votato SEL e il suo candidato Sindaco e che oggi non sono rappresentati in consiglio. Un confronto che credo sarà utile a tutta la coalizione che governerà per i prossimi 5 anni, perché ci sia sempre chiaro che al di fuori di questo consiglio, alla nostra sinistra ci sono istanze, idee e passioni che meritano di essere considerate.

    A proposito di praterie, mi viene in mente per chiudere un verso a me particolarmente caro di Francesco De Gregori:

    “Tra bufalo e locomotiva la differenza salta agli occhi:
    la locomotiva ha la strada segnata,
    il bufalo può scartare di lato e cadere.”

    Sarà, ma io sono sempre stato dalla parte del bufalo.

    [Intervento in occasione della discussione del documento programmatico del Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani.]

    ‘Ferrara nel suo territorio’: le linee programmatiche di mandato 2014/2019: ecco il testo relativo alle ‘Linee programmatiche di mandato 2014/2019’ che il sindaco Tiziano Tagliani ha presentato durante la seduta del 7 luglio 2014 del Consiglio comunale di Ferrara. Scarica in pdf: linee-programmatiche-di-mandato-2014_2019.pdf.

  • Interpellanza sulla “riorganizzazione del Piano Sosta del Comune di Ferrara”

    Ferrara, 3 gennaio 2011

    A Girolamo Calò
    Presidente della Circoscrizione 1
    Comune di Ferrara

    Oggetto: interpellanza sulla “riorganizzazione del Piano Sosta del Comune di Ferrara”.

    Con la presente sono ad inoltrare la seguente interpellanza:

    premesso che

    la Holding Ferrara Servizi ha recentemente annunciato sulla stampa l’intenzione di una riorganizzazione del piano della sosta.”

    Rilevato che
    la gran parte delle aree di sosta interessa il territorio della Circoscrizione 1.

    Considerato che

    in passato sia le due Circoscrizioni Centro e GAD che la Circoscrizione 1 hanno espresso pareri, idee e valutazioni sull’attuale assetto della sosta e approvato proposte per la rimodulazione di spazi, destinazioni e tariffe dei diversi parcheggi a servizio della Città.

    Si interpella il Presidente della Circoscrizione e l’Amministrazione comunale per conoscere

    –       se sia intenzione della presidenza della Circoscrizone dedicare una seduta di commissione e/o consiglio all’incontro con i vertici di Ferrara Tua e l’Assessore competente per conoscerne le intenzioni ed esprimere come Circoscrizione proposte e contributi utili ad una migliore gestione della sosta in città;

    –       se sia intenzione dell’amministrazione acquisire il parere obbligatorio ma non vincolante della Circoscrizione, come previsto dal Regolamento del decentramento, art. 41, lettera f;

    Si richiede risposta scritta (è sufficiente in formato elettronico).

    Il Presidente del Gruppo Consiliare
    Leonardo Fiorentini

  • Energia: il disastro degli incentivi governativi

    Com’è andata? Così così. All’incirca 176 milioni di euro sono andati via come il pane, e in particolare si sono velocemente esauriti i soldi a favore delle macchine agricole, della nautica (1.300 tra motori fuoribordo e stampi per scafi), dei motorini (quasi 25 mila venduti con questa formula) e della banda larga. Il mercato ha risposto bene anche all’acquisto di cucine componibili (è stato utilizzato l’83% dei fondi disponibili, a beneficio di 71 mila acquirenti) e di altri elettrodomestici (il 62% dei fondi stanziati, e qui in particolare si segnalano 150 mila lavastoviglie vendute con lo sconto fiscale). Però alcune voci, a distanza di tanti mesi, segnalano una quota di utilizzo davvero bassa. Per esempio le gru a torre, ferme al 14% del potenziale, probabilmente perché se l’edilizia ristagna non può bastare uno sconto fiscale a stimolare l’acquisto delle gru; e davvero trascurabile è risultato l’utilizzo dei fondi per stimolare l’efficienza energetica industriale.

    Su su, perchè non c’è il dato degli incentivi per l’acquisto di case in classe A?

    Che è, va peggio delle gru o dei fondi per l’efficienza energetica industriale?

    Così adesso, mentre il 55% va in scadenza a fine anno, quei soldi serviranno per i motorini.

    Vergognatevi

  • Lassismo commissariale

    Qualcuno poi un giorno mi spiegherà come puo’ un Commissario Prefettizio prendere decisioni come quella di  restringere i tempi di tutela della ZTL di Bologna. Una decisione che oltre a incidere negativamente sulla salute dei cittadini, dovrebbe essere conseguente ad un preciso mandato politico che non mi risulta gli elettori della mia città natale abbiano attribuito al Commissario dello Stato. Anche per questo aderisco alla petizione dei Verdi di Bologna:

    In questi giorni la Commissaria prefettizia di Bologna Anna Maria Cancellieri ha deciso di restringere i tempi di tutela della zona a traffico limitato (ZTL) del capoluogo emiliano romagnolo, decidendo unilateralmente lo spegnimento di SIRIO (il sistema di telecontrollo) alle 18 anzichè alle 20.

    Come Verdi di Bologna abbiamo deciso di iniziare una raccolta firme contro questo provvedimento e abbiamo deciso di appoggiarci al sito regionale perchè pensiamo che sia importante raccogliere adesioni da Bologna, ma anche da altre città per evitare che questa malsana idea possa superare i confini della nostra sempre più irrespirabile città.

    Il testo della petizione è molto semplice:

    ‘No all’apertura anticipata della zona a traffico limitato (ZTL) nel centro di Bologna, chiediamo invece una istruttoria pubblica sul problema dell’inquinamento dell’aria visti i continui e numerosi sforamenti relativi ai livelli di polveri sottili ed ozono’.

    Federazione dei Verdi di Bologna

  • In difesa dei più deboli

    “Ma che casta e casta! Spesso è il politico a chiedere all’autista di accelerare, magari perché l’aereo è arrivato in ritardo e c’è un appuntamento importante. Non è giusto che la fretta del datore di lavoro ricada sull’autista”.

    Così il senatore del PDL Cosimo Gallo difende il suo emendamento al Codice della Strada volto all’esenzione dal ritiro dei punti della patente per gli autisti di auto blu. Da Repubblica.it.

    PS: per la cronaca l’emendamento è stato approvato. Senza parole.

  • Ponte di Messina o un Piano Nazionale di Mobilità Sostenibile?

    In Emilia Romagna, se vuoi votare per una politica della mobilità intelligente basta una croce su questo simbolo:

  • Il 28 febbraio si fa il bis con il blocco padano

    Ferrara aderisce alla proposta lanciata dai sindaci metropolitani. Fiorentini, presidente del gruppo dei Verdi nella Circoscrizione 1, ha presentato ieri un’interrogazione in merito allo stato della qualità dell’aria e alla posizione del Comune di Ferrara nei confronti della proposta dei Sindaci di Milano e Torino di un blocco del traffico in tutta l’area padana il prossimo 28 febbraio. «Si tratta di una presa di coscienza importante – commenta il consigliere ecologista – del problema della qualità dell’aria in tutta l’area padana e di come le soluzioni non possano che essere prese collettivamente ed in modo coordinato». Fiorentini chiede anche all’amministrazione comunale quali interventi intenda compiere per salvaguardare maggiormente la qualità dell’aria.
    Scarica l’articolo de La Nuova Ferrara del 19 febbraio 2010: scarica in formato pdf.

  • Blocco del traffico nell’area Padana, Ferrara aderisce?

    Interrogazione dei Verdi sullo stato della qualità dell’aria

    Leonardo Fiorentini, Presidente del Gruppo dei Verdi nella Circoscrizione 1, ha presentato ieri un’interrogazione in merito allo stato della qualità dell’aria e alla posizione del Comune di Ferrara nei confronti della proposta dei sindaci di Milano e Torino di un blocco del traffico in tutta l’area padana il prossimo 28 febbraio.

    “Si tratta di una presa di coscienza importante – commenta il consigliere ecologista – del problema della qualità dell’aria in tutta l’area padana e di come le soluzioni non possano che essere prese colletivamente ed in modo coordinato. E’ stato necessario che i consiglieri comunali d’opposione occupassero, mascherine al naso, la sala consiliare di Palazzo Marino, ma finalmente anche il Centro Destra milanese e il sindaco Moratti hanno capito come nascondere la testa nella sabbia non serva a nessuno e soprattutto non serva ai cittadini che respirano ogni giorno l’aria inquinata.”

    “In previsione dell’incontro con gli amministratori dei comuni della Pianura Padana di venerdì prossimo a Milano – si legge quindi nell’interrogazione – in cui saranno discusse varie proposte per individuare un programma di interventi strutturali sull’intera area per combattere l’inquinamento atmosferico in tutta la Pianura Padana, sarà proposto il blocco del traffico per la giornata di domenica 28 febbraio in tutti i Comuni dell’area”. Il consigliere dei Verdi, rilevato come “lo stato della qualità dell’aria nell’area padana in questo inizio d’anno risulta essere particolarmente preoccupante” e che in particolare a Ferrara “risultano essere 24 le giornate di sforamento rilevate nella centralina di Corso Isonzo” dall’inizio dell’anno, chiede “se vi sia intenzione di da parte dell’amministrazione di aderire alla proposta del blocco del traffico il 28 febbraio”.

    L’interrogazione del consigliere Fiorentini continua chiedendo “se i dati dei primi mesi del 2010 siano o meno in controtendenza rispetto al progressivo miglioramento della qualità dell’aria registrato negli ultimi anni” e “se oltre alla chiusura di domenica 21 in occasione della Maratona vi sia intenzione di replicare ulteriormente le Domeniche senz’auto, iniziative che hanno sempre avuto un buon riscontro da parte della cittadinanza” ed in conclusione domanda quali “interventi strutturali abbia intenzione di attuare l’amministrazione al fine del miglioramento della qualità dell’aria”.

    Da Estense.com del 18 febbraio 2010.

  • 28 febbraio. Blocco del traffico nell’area Padana, Ferrara aderisce?

    Ho presentato oggi un’interrogazione in merito allo stato della qualità dell’aria e alla posizione del Comune di Ferrara nei confronti della proposta dei Sindaci di Milano e Torino di un blocco del traffico in tutta l’area padana il prossimo 28 febbraio.

    Si tratta infatti di una presa di coscienza importante del problema della qualità dell’aria in tutta l’area padana e di come le soluzioni non possano che essere prese collettivamente ed in modo coordinato. E’ stato necessario che i consiglieri comunali d’opposizione occupassero, mascherine al naso, la sala consiliare di Palazzo Marino, ma finalmente anche il Centro Destra milanese e il sindaco Moratti hanno capito come nascondere la testa nella sabbia non serva a nessuno e soprattutto non serva ai cittadini che respirano ogni giorno l’aria inquinata.

    Proprio “in previsione dell’incontro con gli amministratori dei comuni della Pianura Padana di venerdì prossimo a Milano (in cui saranno discusse anche proposte per individuare un programma di interventi strutturali per combattere l’inquinamento atmosferico in tutta la Pianura Padana), rilevato come “lo stato della qualità dell’aria nell’area padana in questo inizio d’anno risulti essere particolarmente preoccupante” e che in particolare a Ferrara “risultano essere 24 le giornate di sforamento rilevate nella centralina di Corso Isonzo” dall’inizio dell’anno, chiedo se vi sia intenzione di da parte dell’amministrazione di aderire alla proposta del blocco del traffico il 28 febbraio.

    Il testo che ho presentato continua chiedendo “se i dati dei primi mesi del 2010 siano o meno in controtendenza rispetto al progressivo miglioramento della qualità dell’aria registrato negli ultimi anni” e “se oltre alla chiusura di domenica 21 in occasione della Maratona vi sia intenzione di replicare ulteriormente le Domeniche senz’auto, iniziative che hanno sempre avuto un buon riscontro da parte della cittadinanza”. In conclusione domando all’amministrazione quali “interventi strutturali abbia intenzione di attuare l’amministrazione al fine del miglioramento della qualità dell’aria”.

    Leonardo Fiorentini
    Presidente Gruppo Verdi Circoscrizione 1