Morgan, Canossa e il neuroscienziato della domenica
Ad ognuno la propria Canossa. Per Morgan il rito si è celebrato ieri: il nostro si è cosparso le ceneri e da novello ex imperatore del vizio si è umiliato di fronte al Sindaco Tosi, al quale ha assicurato:
“L’impegno futuro di noi tutti è quello di costruire per i nostri figli un futuro veramente libero da tutte le droghe perché le attività artistiche sono più belle se realizzate e vissute senza l’effetto degli stupefacenti”.
Non sappiamo se abbia aspettato tre giorni e tre notti in ginocchio davanti all’ufficio della segretaria del Sindaco veronese, di certo Morgan si è guadagnato il ritiro della scomunica sindacale ed addirittura il plauso del vicezar antidroga italiota, Giovanni Serpelloni:
L’artista si è ravveduto ha iniziato un nuovo percorso di vita. Credo che abbia avuto una grande lezione ma contestualmente una grande opportunità da cui mi sembra che abbia imparato l’importanza di essere un esempio positivo per il pubblico giovanile e di non utilizzare più ammiccamenti verso l’uso di droghe come trasgressivo e di moda. Ora è necessario che le sue dichiarazioni vengano mantenute e che le sue azioni future si dimostrino coerenti, pena la perdita totale della sua credibilità
Serpelloni che, giusto per la cronaca, si è guadagnato da Fuoriluogo il titolo di neuroscienziato della domenica, dopo il suo recente intervento sul Manifesto nel quale, pur di giustificare i test antidroga ai lavoratori, è riuscito a dire:
L’uso di sostanze può portare ad alterazione del normale metabolismo del lobo prefrontale, sede del controllo volontario dei comportamenti, delle funzioni cognitive superiori, della personalità, in altre parole di tutto ciò che ci distingue fondamentalmente dagli animali e che ci permette di stimare correttamente il pericolo.
Insomma, d’ora in poi se vi fumate una canna rischiate di finire in un canile.
Questo culo può far cambiare idea?
“Non accetto di associare alla mia città qualcuno che non abbia una moralità certa e se Belen ha fatto uso di droga, a questo punto non mi fa piacere vederla sul palco dell’Ariston. Non cambio idea se una ha un sedere particolarmente bello rispetto a Morgan che aveva i capelli strani”.
Sentenziò ieri il Sindaco di Sanremo alla notizia che Belen avesse confessato di aver consumato cocaina nei locali bene di Milano.
“Dopo la conferenza stampa ho letto i giornali che stamattina non avevo avuto tempo di guardare e ho potuto accertare che la situazione di Belen è molto differente da quella di Morgan. Reputo Belen una grande artista e spero quindi che possa chiarire, prima di tutto per lei, il suo coinvolgimento”.
Disse poi lo stesso sindaco poche ore dopo.
Ora a parte esprimere la solidarietà a Belen, che per il solo fatto di stare con Corona non la meriterebbe, perchè invischiata in una caccia alle streghe tutta italiota, mi chiedo prima che la legge ammazzablog mi impedisca di farlo: ma è il culo di Belen che l’ha convinto o una qualche foto nell’archivio del citato fidanzato della showgirl argentina?
Dimenticavo, è un Sindaco del PDL…
L’unica pista da seguire
Siamo buoni. La trasmissione dedicata al caso Morgan è stata davvero un’occasione sprecata. La scelta degli invitati e il taglio generale sulla politica delle droghe era davvero il segno della subalternità culturale ai miti e alle falsità scientifiche spacciate per verità. Il confronto, si fa per dire, si sarebbe potuto intitolare: Avanti Pupo o avanti savoia!
Far passare idee inventate di sana pianta secondo le quali lo spinello di oggi sarebbe diverso da quello del mitico sessantotto, in quanto conterrebbe una concentrazione di Thc (il principio attivo più caratterizzante) superiore di 27 volte, è una colpa grave, una sorta di reato quale è la diffusione di notizie false e tendenziose.
Riproporre la tesi del passaggio dallo spinello all’eroina e alla cocaina è davvero esilarante se non fosse un errore diseducativo che annulla le possibilità di prevenzione, di educazione e di informazione critica destinate ai giovani.
Sono solo due perle (trascuriamo le affermazioni di Barbara Palombelli per carità di patria!) somministrate nella lunga serata.
Per fortuna Adriano Celentano ha riportato a una giusta dimensione surreale una serata nata male e che rischiava di precipitare nella demagogia e nell’elogio della galera, nella santificazione della punizione e delle catene contro i consumatori di sostanze ritenuti incapaci di intendere e volere. Come dice Giovanardi i tossicodipendenti non sono persone ma zombie!
E’ un peccato che Rapporti internazionali densi di studi, dati e ricerche siano buttati nel cesso proprio nel momento si comincia a discutere della war on drugs che ha mietuto vittime nel nord e nel sud del mondo. Noi stiamo con Evo Morales che rivendica una cultura millenaria delle popolazioni e dei contadini boliviani rispetto alla violenza delle Convenzioni internazionali fondate sulla retorica salvifica e sulla ideologia moralista.
Ma non tutto è stato inutile e dannoso. E’ stato restituito l’onore a Morgan, come musicista e come individuo libero e che ha praticamente chiuso la trasmissione con la condanna esplicita del proibizionismo e degli interessi criminali che lo sostengono.
E’ davvero l’unica pista da seguire!
Dal blog di Franco Corleone, via fuoriluogo. Commenti anche su wittgenstein.
Il re è nudo
Vittorio Zucconi su Repubblica pone l’interrogativo sull’efficacia della guerra alla droga in Italia e nel mondo. Gli obiettivi dei guerrieri di cancellazione delle sostanze, della produzione e del consumo si sono rivelati non solo impossibili ma dannosi. Le conseguenze sulla giustizia, sulle carceri, sulla salute e sull’economia e sulla corruzione, anche delle forze dell’ordine è ormai evidente.
Forse non siamo più voci nel deserto accusate di essere portatori di istanze ideologiche e di estrema minoranza. Chi coltiva l’ideologia salvifica e moralista appartiene al campo del proibizionismo. Per resistere sono ridotti a mettere al bando da Sanremo il povero Morgan. Le cifre, i dati cominciano a fare giustizia.
Il re è nudo! Non bisogna avere paura di urlarlo.
Franco Corleone sul suo blog (via fuoriluogo.it).