• Il Capo

    “io devo essere il capo politico di un movimento”

    Le elezioni siciliane hanno avuto almeno un lato positivo. Da oggi la tiritera “Grillo non è il nostro leader, il movimento 5 stelle è autonomo” è ufficialmente solo una barzelletta.

  • Le 5 stelle, le consulenze, e lo stipendio della casta che diventa “misero”

    Bisogna ammettere che questi 5 stelle, dopo aver saputo interpretare quella voglia di novità che proveniva direttamente dalla pancia della gente, ci danno grandi soddisfazioni ora che cominciano finalmente a razzolare fra le mura delle istituzioni.

    Non entrerò nel merito della vicenda Tavolazzi-Parma. Se non per dire che secondo me farebbe un errore il Sindaco a prendere l’ex city manager ferrarese come dirigente in comune, ma che il diktat di Casaleggio-Grillo è lo specchio di come è stato concepito il movimento 5 stelle, ovvero un ectoplasma fluido fatto per raccattare i voti in libertà e che dipende da un solo uomo, che vive a Milano. Anche per questo va la mia solidarietà al povero Tavolazzi, reo di aver provato ad inserire nell’ectoplasma del non statuto quei procedimenti democratici interni tipici di qualsiasi partito/associazione/movimento sano. Anche se lui non lo ammetterebbe mai.

    Ma la cosa che mi diverte di più è vedere come improvvisamente, prese le poltrone del potere della casta, i giovani grillini si confrontino improvvisamente con la realtà. E mandino in frantumi molti dei loro dogmi costitutivi.

    Così i rifiuti che non si inceneranno più a Parma probabilmente finiranno inceneriti in Olanda (non si capisce bene con quale vantaggio per il nostro pianeta), su un sito privato di un comico si pubblicano bandi di ricerca personale per posti da Direttore Generale di un Comune che non prevede più tale figura in pianta organica (leggasi consulente esterno), e a Sarego forse si alzeranno le tasse  perchè “sono cambiate le regole sui trasferimenti statali… l’Imu non copre le entrate attuali… ” ma senza diminuire i gettoni di presenza degli eletti perchè il Sindaco ha improvvisamente scoperto che la “casta” è altrove e “con quei soldi non ci pago nemmeno la benzina per andare in Comune”.

    Ultima chicca l’uscita del neo Sindaco di Comacchio, che non sembra sorpreso che alla sua richiesta di curricula per il ruolo di assessore, “in tanti si sono presentati e, saputo del “misero” stipendio da assessore di circa mille euro, hanno detto “no grazie”.”

    Insomma, cari Sindaci a 5 stelle, benvenuti nel mondo reale.

    E, sinceri, auguri di buon lavoro.

  • Opportunismi e dimenticanze

    Succede a Ferrara che il Vate dei grillini locale, pur di uscire sui giornali, non trovi di meglio da fare che accusare il PD (e i suoi alleati) di opportunismo per il sostengo ai referendum sull’acqua. Ora a parte che i referendum dovremmo esser impegnati a vincerli tutti insieme, anche con chi ci ha ripensato (Lega e PDL compresi come ho scritto meglio qui), mi chiedo come nessuno abbia ancora fatto notare al nostro che oltre a non aver attaccato un solo manifesto a sostegno dei referendum (si saranno dimenticati di far domanda), e senza che si sia visto un solo volantino in città, sul suo sito internet non vi sia alcun accenno ai referendum del 12 e 13 giugno se non un’iniziativa di un mese fa a Lagosanto e forse (vado a memoria) un’iniziativa a Codigoro di campagna elettorale (opportunismo, dove sei?) di oltre due mesi fa.

    Un bannerino in fondo costa poco, coraggio: il webmaster li puo’ trovare qui e qui.

     

  • Grillo, la libertà e i comizi: se non paghi, ti boicottano le riprese

    articolo per Giornalettismo.com

    Grillo, la libertà e i comizi: se non paghi, ti boicottano le riprese

    A Codigoro arriva il comico del MoVimento 5 Stelle. Ed è subito manicomio!

    Il fattaccio è accaduto ieri in quel Codigoro, nel basso ferrarese, dove siamo in piena campagna elettorale e dove domenica prossima si eleggerà il nuovo sindaco senza ballottaggio.

    La situazione è complicata: il sindaco uscente del centrosinistra, Rita Cinti Luciani, sconta infatti una diaspora interna, con la vice sindaco Annalisa Felletti dimessasi a pochi mesi dalle elezioni per formare una propria lista, e deve anche affrontare la sfida di un giovane candidato del movimento 5 stelle, Andrea Castagnoli, e dell’ex Segretario provinciale UDC sostenuto da PDL e Lega, Paolo Menegatti .

    Ieri, per il paese di 13.000 anime in pieno Parco del Delta del Po era probabilmente la giornata clou della campagna elettorale: infatti toccava addirittura a Beppe Grillo salire sul palco in piazza per un comizio pubblico a sostegno del suo candidato a 5 stelle. A seguirlo qualche centinaio di persone, e ovviamente anche la televisione locale, Telestense. Ecco il racconto di quel che è successo, raccontato dal giornalista di Estense.com:

    Alla troupe televisiva giunta da Ferrara per documentare l’evento, seguito in piazza da circa 400 persone, è stato fatto presente che le telecamere del service dovevano avere la precedenza, e che quindi nessun altro operatore video avrebbe potuto frapporsi fra Grillo e i loro obiettivi (“dobbiamo avere immagini pulite”, la motivazione); non solo, perché all’arrivo di Grillo ai bordi della piazza, al tentativo della troupe di Telestense di effettuare una breve intervista al comico, due individui si sono parati davanti alla videocamera della tv cercando di impedire le riprese, e questo per qualche minuto anche in seguito, quando Grillo era già salito sul piccolo palco allestito proprio di fronte alla sede del Municipio di Codigoro. Un episodio quantomeno spiacevole e scorretto, che arriva dopo il rifiuto dell’emittente all’acquisto delle immagini che sarebbero state prodotte dal service stesso.

    Questo invece il commento dell’emittente televisiva, che solo grazie all’intervento dei simpatizzanti del candidato sindaco ha potuto esercitare il diritto di cronaca:

    Non è stato facile oggi per la troupe di Telestense riprendere il comizio di Beppe Grillo giunto a Codigoro per sostenere i candidati del Movimento a 5 Stelle nei Comuni ferraresi che andranno al voto domenica e lunedì. Inutle chiedere interviste, il comico genovese arrivato in bicicletta, ha glissato alla nostra richiesta, poi è salito sul palco. Ma un vero e proprio sbarramento è arrivato dal suo staff e in modo particolare da un service televisivo, che rivendicava l’esclusiva del comizio.

    Un assurdo, visto che il comizio era pubblico, e che nulla di più pubblico dovrebbe esserci della politica. A sostenere la nostra tesi sul diritto di cronaca, sono intervenuti a onor del vero i supporter del candidato di Codigoro del Movimento Cinque Stelle, che hanno dissuaso i due individui che si sono messi davanti alla giornalista e al cameraman per fare da muro umano.

    Sapevamo che Grillo da tempo parla solo su internet e ai giornalisti di Anno Zero e Sky, ma perché impedire alla tv locale di fare cronaca sul suo comizio? Forse un equivoco? Ce lo auguriamo, perché anche dal modo di interagire con la stampa si misura il grado di vera democrazia di un movimento politico.

    In questi giorni si parla abbastanza delle modalità grilline di approccio alla politica. Della fuga dal confronto si è già detto tanto. Certo che se la richiesta di soldi da parte del service venisse confermata, parrebbe proprio che qualcuno abbia scambiato il processo democratico delle elezioni (di cui i comizi fanno parte) per un’occasione di profitto sulla propria immagine. Sarebbe un certo salto di qualità anche rispetto a Silvio Berlusconi, che in fondo ha solo fatto dell’immagine la sua unica politica, ma almeno non chiede soldi per farsi riprendere.

  • Favia si raddoppia lo stipendio!*

    Pare avesse promesso di tenersi al massimo 1300 euro dall’indennità di consigliere, salvo correggere un po’ il tiro poi, quindi aveva detto che gli bastavano 1400 euro al mese (però con “volontari” a disposizione per le questioni domestiche).
    Alla fine si terrà 2500 euro al mese con tanto di tredicesima, dando il resto al partito
    Come è del resto consuetudine più o meno diffusa della “casta” che lui combatte…

    *rispetto alle promesse elettorali (calcolando anche la tredicesima mensilità)