
Overdose. Prevenire le morti con “self test” e naloxone
Overdose a Ferrara. Fiorentini si appella alle autorità: rendete pubblici i risultati e diramate un’allerta. Diffondere naloxone e “self test” sulle sostanze.
Dichiarazione di Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente per Sinistra Italiana:
“Come le associazioni che si occupano di politiche sulle droghe hanno denunciato nell’ultimo Libro bianco sulle droghe sono cambiate non solo le sostanze, ma anche le modalità ed i contesti di assunzione, ma i servizi sono fermi al modello di consumo degli anni 80. Mentre si fanno campagne allarmistiche su sostanze senza effetti psicotropi (come la cosiddetta cannabis light) si ignorano pericolosi mutamenti dell’uso di sostanze molto pericolose, come l’eroina, in contesti individuali e occasionali e quindi dove è più difficile l’intervento in caso di overdose.“
“La morte per sospetta overdose di questa settimana è una tragedia che ripone all’attenzione delle Istituzioni quali politiche pubbliche attuare per prevenire le morti per overdose che pur con numeri assolutamente incomparabili con le emergenze overdose in altri paesi, stanno ricominciando a crescere nel nostro paese. Una di queste è la diffusione del naloxone, il farmaco che usato in caso di sospetta overdose, permette di salvare vite umane. Questo salvavita, e le modalità di somministrazione, devono diventare patrimonio comune non solo delle persone che usano sostanze “più esperte”, ma anche dei consumatori occasionali e di amici e familiari di questi. Stessa cosa per il kit di “self testing” introdotto recentemente dalla Regione Emilia Romagna, che però non può rimanere limitato alla distribuzione nei SERD. In questa campagna di informazione e distribuzione può essere fondamentale il contributo del Comune con le sue Farmacie“.
Il consigliere che ricorda una precedente interpellanza presentata il 4 ottobre 2017 e la relativa “insufficiente ed evasiva risposta” ha presentato ieri un question time per conoscere quali siano le modalità di distribuzione del naloxone in città.
Fiorentini rivolge poi un appello alle autorità, sanitarie e di pubblica sicurezza: “rendano pubblici immediatamente i risultati dei test sulla sostanza rinvenuta, rivelando il grado di purezza e le presenze anomale, come fentanili (oppioidi sintetici che nel nord america sono complici di una epidemia di overdose che negli ultimi anni ha ucciso più che l’intera guerra del Vietnam) o altro. Così si salvano vite umane. Non certo diramando comunicati ad un anno di distanza come fatto dal “Sistema di Allerta Rapida” del Dipartimento nazionale antidroga, o parlando genericamente di “eroina gialla” – che significa solo identificare il luogo di provenienza (distretto di Helmand, in Afghanistan) e non certo il grado di purezza o la presenza di tagli pericolosi.“
Poi il consigliere comunale conclude con una piccola nota “è sicuramente positivo che il consigliere Balboni si preoccupi dell’abbandono di siringhe usate proponendo nuove macchine scambiasiringhe (una posizione davvero lungimirante, viste le posizioni storiche del suo partito su questi strumenti), che ovviamente mi vedono d’accordo. Aiuterà sicuramente da un lato la pulizia della città e dall’altro la prevenzione di HIV e HCV e altre malattie trasmissibili fra le persone che usano sostanze. Ma purtroppo nulla servono a prevenire le overdose. Mi piacerebbe ad esempio che a fianco a queste vi fossero anche distributori di naloxone gratuito e di “self test” delle sostanze.“

Morte per overdose, question time
Al Presidente del Consiglio Comunale di Ferrara
Oggetto: question time sulle politiche di riduzione del danno e di prevenzione delle morti da overdose.
Il sottoscritto consigliere comunale
RICHIAMATA
l’interpellanza presentata dallo scrivente il 4 ottobre 2017 e la relativa, insufficiente ed evasiva, risposta.
TENUTO CONTO
che purtroppo nella nostra città anche negli scorsi giorni è avvenuta una morte per sospetta overdose.
CONSIDERATO
che la diffusione nella popolazione delle informazioni e degli strumenti rispetto agli interventi di soccorso in caso di overdose, in particolare da oppiacei, può salvare vite umane.
INTERROGA URGENTEMENTE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
al fine di chiedere nuovamente:
• quale sia l’attività, di alta e bassa soglia anche tramite unità di strada, messa in campo dal SerD di Ferrara, con quale frequenza e in quali contesti, e se e con quali modalità venga distribuito il naloxone e se questo è disponibile presso tutte le Farmacie Comunali; .
Ferrara, 29 marzo 2019
Il consigliere comunale
Leonardo Fiorentini (SI)

Morti da overdose e riduzione del danno
Al Presidente del Consiglio Comunale di Ferrara
Oggetto: interpellanza sulle morti da overdose.
Il sottoscritto consigliere comunale
PREMESSO
che purtroppo nel corso degli ultimi anni nella nostra città si sono verificati numerosi casi di overdose da oppioidi, alcuni terminati tragicamente con la morte di alcuni giovani consumatori.
RILEVATO
che come dimostrano le relazioni sulle tossicodipendenze il consumo di eroina non è mai scomparso, anche se sono cambiati negli anni modalità e luoghi di assunzione.
TENUTO CONTO
- che il nostro paese è per fortuna fra quelli con la minore incidenza di overdose da oppioidi in Europa, grazie soprattutto alle politiche di riduzione del danno implementate a partire dagli anni 90, in particolare grazie alla libera vendita del naloxone come farmaco salvavita nelle farmacie e alla possibilità di distribuirlo direttamente ai consumatori e alle loro famiglie ad opera dei servizi pubblici e degli interventi di riduzione del danno;
- che il consumo di sostanze inserite nelle tabelle del DPR 309/0 è legale e che la prevenzione e la lotta ai danni e ai rischi correlati al loro uso è questione sanitaria e sociale, e non penale o di ordine pubblico.
RILEVATO INOLTRE
- che l’escalation di uso di oppioidi in altri paesi, come gli Stati Uniti, è causata anche dalla diffusione di oppioidi sintetici quali il fentanyl, alcuni particolarmente pericolosi se usati come taglio dell’eroina;
- che in molti paesi europei le politiche di riduzione del danno hanno ampliato il loro spettro di intervento, prevedendo oltre che il controllo delle sostanze in possesso dei consumatori (drug checking) anche l’apertura di luoghi per il consumo sicuro di sostanze da iniezione, con supervisione medico-infermieristica, che hanno fatto abbassare fortemente il tasso di overdose. Recentemente anche la città di Parigi ha aperto una stanza del consumo, mentre queste sono attive da decenni in Canada, Svizzera, Germania, Grecia, Spagna, Lussemburgo, Norvegia, Danimarca e Olanda. Negli ultimi anni anche negli USA si sta valutando da parte delle municipalità l’apertura di Drug Consumption Room, a seguito del picco di morti da overdose da oppiodi degli ultimi anni.
- che esiste uno studio sulla città di Baltimora (USA) che dimostra come l’apertura di safe injecting room prevenga non solo le morti da overdose, ma sia una fonte di risparmio per il sistema sanitario;
INTERPELLA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
al fine di chiedere:
- quali siano gli interventi di prevenzione degli abusi e sensibilizzazione sulle problematiche legate all’uso di sostanze illegali e legali nel territorio comunale;
- se e con quali modalità viene distribuito il naloxone dai servizi per le dipendenze cittadini e se questo è disponibile presso tutte le Farmacie Comunali;
- quale sia l’attività di bassa soglia anche tramite unità di strada messa in campo dal SerD di Ferrara, con quale frequenza e in quali contesti, e con che modalità venga distribuito il naloxone;
- se nel corso delle analisi seguite ai ricoveri e alle morti da overdose siano stati riscontrate presenza di oppioidi sintetici o altre sostanze di taglio;
- se sia intenzione del Comune avviare un confronto con i servizi preposti al fine di valutare la possibilità di implementare gli interventi di prevenzione e sensibilizzazione e sperimentare azioni e politiche di riduzione del danno innovative, quali il drug Checking e le Drug Consumption Room.
Ferrara, 4 ottobre 2017
Il consigliere comunale
Leonardo Fiorentini (SI)