• Le menzogne della war on drugs

    Produzione cocaina: la verità non può attendere

    (articolo per fuoriluogo.it)

    Record di cocaina sequestrata nel 2011: Narcoleaks ha diffuso oggi i dati sulla quantità di cocaina sequestrata dalle forze di polizia di tutto il mondo durante il 2011. Si tratta di quasi 775 tonnellate di cocaina di alta qualità. Il che smentisce clamorosamente le stime sulla produzione mondiale del Dipartimento di Stato USA, ferme a sole 700 tonnellate, e riporta di attualità le domande di Narcoleaks al Presidente americano Barack Obama rimaste ancora inevase.

    Il 2011 è stato un anno record per quel che riguarda i sequestri di cocaina nel mondo: 774,707 tonnellata di cocaina ad alta purezza sono stati intercettati dalle polizie di tutto il mondo secondo i calcoli di Narcoleks, il progetto italiano che si cura di monitorare sugli organi di informazione e sulle veline ufficiali le notizie sugli oltre 5000 sequestri di cocaina di quest’anno.

    Oltre ai sequestri Narcoleaks ha tenuto traccia anche della cocaina persa in mare o distrutta dai trafficanti per eliminare l’oggetto del reato per circa 20,921 tonnellate, mentre sono circa 25 o 30 le tonnellate di cocaina potenzialmente estraibili dalle foglie di coca distrutte dalla polizia nei laboratori clandestini di Colombia, Perù e Bolivia. Ben di più, 404,834, sono le tonnellate di sostanza in circolazione stimate dagli investigatori durante le operazioni anticrimine ascrivibili al 2011.

    Anche non sommando questi dati, c’è la prova definitiva della inesattezza delle stime del Dipartimento di Stato USA, solo 700 tonnellate di produzione mondiale di cocaina, stime oggetto di una richiesta di chiarimento di Narcoleaks nello scorso dicembre, di cui vi abbiamo dato conto qui.

    Le 5 domande riproposte oggi al Presidente USA da Nacoleaks sono le seguenti:

    1. Come è possibile che la quantità di cocaina sequestrata sia superiore a quella prodotta secondo i vostri dati ufficiali?
    2. Come è possibile che il Dipartimento di Stato affermi che nel mondo si producono 700 tonnellate di cocaina, quando la U.S. Guard Coast afferma che il solo traffico di cocaina dal Sud America agli Usa è di ben 771 tonnellate mentre il Generale Douglas Fraser, Comandante dell’U.S. Southern Command, ha stimato il flusso tra 1.200 e 1.400 tonnellate?
    3. Come è possibile che diverse autorità americane siano in netta contraddizione tra di loro?
    4. Perché si continua ad affermare che la produzione di cocaina colombiana è calata quando tutti i dati disponibili dicono il contrario?
    5. Alla luce di queste contraddizioni, sono giustificati i miliardi di dollari spesi per finanziare il Plan Colombia?

    La sottostima della produzione, da parte del Dipartimento USA è ovviamente strumentale al tentativo di dimostrare l’efficacia delle politiche proibizioniste, in particolare delle costosissime operazioni militari del Plan Colombia. Politiche nei fatti inefficaci, e che vengono ormai sostenute solo grazie alle bugie.

  • in fondo gli è andata bene, in Iran c’è la forca…

    I giudici dell’ottava sezione penale del tribunale di Milano hanno condannato nel pomeriggio di oggi il comandante del Ros, generale Giampaolo Ganzer, a 14 anni di reclusione, a 65mila euro di multa e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il tribunale ha poi condannato Mauro Obinu, ex colonnello del Ros ora all’Aise, a sette anni e dieci mesi con analoga interdizione.

    I giudici di Milano hanno pero’ assolto tutti gli imputati dall’accusa che era stata mossa dalla Procura, di associazione a delinquere. Il pm Luisa Zanetti aveva chiesto 18 condanne tra i 5 e i 27 anni di reclusione. La pena più alta era stata chiesta proprio per il generale Ganzer e per Obinu. La tesi dell’accusa sosteneva che “all’interno del raggruppamento operativo speciale dei carabinieri c’era un insieme di ufficiali e sottoufficiali che, in combutta con alcuni malavitosi, aveva costituito una associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, al peculato, al falso e ad altri reati, al fine di fare una carriera rapida”.

    La vicenda giudiziaria che vede imputato l’attuale capo del Ros fa riferimento a fatti avvenuti tra il 1990 e il 1997, ed era iniziata a Brescia, poi era stata trasferita a Milano per la presenza tra gli indagati del magistrato Mario Conte (processato da solo e a parte), quindi andata a Bologna e infine riassegnata dalla Cassazione al capoluogo lombardo quando erano scaduti tutti i termini per gli accertamenti.

    Ganzer ha dichiarato al Corriere della Sera:

    “le sentenze non si possono che rispettare. Aspettiamo le motivazioni”. Uno dei legali, l’avvocato Fabio Belloni, difensore anche di Gilberto Lovato e Rodolfo Arpa (due ex sottoufficiali condannati rispettivamente a 13 anni e 6 mesi e a 10 anni), ha espresso soddisfazione perché i giudici hanno “cancellato” il reato associativo contestato agli imputati. «La condanna per i singoli fatti e non per il reato associativo – ha spiegato il legale – può voler dire che i giudici hanno riconosciuto la legittimità dell’impianto delle operazioni antidroga, ma contestato l’illegittimità di singole operazioni e singoli fatti». Il modo in cui, secondo l’avvocato, «i giudici hanno cesellato i reati «satellitari” rispetto all’associazione porta a dire che questa è una sentenza eccezionalmente complessa».

    In attesa delle motivazioni dei Giudici milanesi, e dei prossimi gradi di giudizio, si può in fondo comprendere il sollievo del Generale e dei suoi avvocati. Ganzer proprio recentemente, nel corso un approfondimento del rapporto Onu sulla globalizzazione del crimine presso la sede della Dna, aveva elogiato la politica repressiva dell’Iran. L’Iran esegue centinaia di esecuzioni capitali di persone accusate di spaccio di droghe ogni anno. In fondo gli è andata bene.

    Da Fuoriluogo.it.