
Mozione per l’istituzione dell’Albo degli spalatori (di neve)
Mozione presentata dal consigliere Leonardo Fiorentini che andrà in discussione il 22 dicembre 2014.
Il Consiglio comunale di Ferrara riunito in data ________________________
Premesso
che il Comune ogni anno predispone il Piano Neve da parte del Settore Opere pubbliche e Mobilità che ne gestisce le operazioni tramite una Centrale Operativa in servizio 24 ore su 24 in caso di precipitazioni nevose;
Tenuto conto
– che l’articolo 12 del Regolamento di Polizia Urbana obbliga “i conduttori, i proprietari residenti, e gli amministratori di qualsiasi stabile, i titolari di attività commerciali, artigianali e di pubblici esercizi, sono chiamati reciprocamente a collaborare alla spazzatura della neve dai marciapiedi e dai sottoportici, lungo tutto il fronte prospiciente alle relative attività o pertinenze”;
– che nonostante l’obbligo regolamentare sono frequenti i casi di marciapiedi che non sono liberati dalla neve, vuoi per ignoranza delle norme, vuoi per impossibilità fisica (come può accadere ad esempio gli anziani soli) o per “indeterminatezza pratica” della responsabilità (si pensi ai condomini);
– che spesso bastano piccoli sforzi aggiuntivi e volontari rispetto agli obblighi regolamentari per liberare prontamente interi marciapiedi, passaggi pedonali, piste ciclabili e percorsi prioritari per l’accesso ai servizi essenziali (Scuole, Farmacie, Uffici Postali etc) che in alcuni casi, vista l’estensione della rete stradale comunale, rimangono anche per giorni innevati;
– che non sempre i cittadini hanno la possibilità di immagazzinare in casa strumenti e prodotti (pale e sale, ad esempio) utili a liberare dalla neve.
Considerato
- utile e necessario, in un’ottica di gestione partecipata e solidale dei beni comuni, provvedere a censire le disponibilità da parte dei cittadini rispetto a garantire un “pronto intervento” volontario e gratuito per la pulizia dalla neve e dal ghiaccio dei marciapiedi, delle piazze e dei percorsi pedonali e ciclabili anche al di là dei propri obblighi;
- che tali disponibilità, potrebbero rappresentare una sorta di rete di protezione civile “morbida” diffusa e solidale, permettendo all’amministrazione di individuare eventualmente anche riferimenti certi per determinate vie o determinate strutture (pubbliche o private);
- che l’amministrazione potrebbe utilizzare tale censimento per costituire un albo i cui iscritti potrebbero essere avvertiti celermente rispetto alle allerte metereologiche, messi in contatto con i volontari più prossimi, e quindi intervenire con maggiore efficacia in caso di nevicate;
Impegna il Sindaco e la Giunta
- a presentare una proposta al Consiglio per l’istituzione di un “Albo degli spalatori” che raccolga i soggetti disponibili a offrire la propria opera volontaria e gratuita in caso di nevicate;
- a verificare la possibilità di garantire loro, nell’espletamento degli interventi volontari a favore della città, una minima copertura assicurativa a carico dell’amministrazione;
- a mettere a disposizione dei volontari, laddove possibile e necessario, tramita la Centrale Operativa informazioni e mezzi per intervenire in modo coordinato, veloce ed efficace.
level 3, rescue the old lady
Questione di stile
A Ferrara:
(da qui)
Nel mondo:
(da qui)
Dare il buon esempio
In queste ore di proteste contro l’inefficienza dei piani neve comunali sto probabilmente per scrivere qualcosa di impopolare. Chi scrive non è stato certamente tenero con il Regolamento di Polizia Urbana, ma al suo interno c’è una norma (già in vigore, la trovate qui sotto) che ritengo sacrosanta: quella che prevede l’obbligo per i residenti di spazzare i marciapiedi di fronte alle loro case.
Chi pensa che “no ci deve pensare il Comune” fa discendere il suo convincimento da una visione privatistica del bene pubblico: essendo il marciapiede di proprietà comunale, ci deve pensare il Comune.
Sono due le principali obiezioni a questa teoria.
Una semplicemente pratica: qualsiasi Comune di medie/grandi dimensioni mai riuscirebbe a liberare tutti i marciapiedi in tempo utile, e anche se ipotizzasse di farlo, i costi sarebbero talmente alti da ripercuotersi inevitabilmente sulle tasse locali.
Una di principio: il marciapiede, sebbene catastalmente di proprietà comunale, è un bene comune che tutti i cittadini devono sentire come proprio e la cui pulizia, in casi eccezionali come puo’ essere una nevicata invernale, puo’ essere demandata ai residenti “prospicienti” in virtù della tutela della salute pubblica. Ma anche per semplice senso civico.
Insomma, come si vede qui a fianco, bastano due vicini volenterosi, due pale e un po’ di sale per sistemare mezzo marciapiede e sentirsi non solo utili ma anche un po’ più cittadini del proprio quartiere.
Basta provare a dare il buon esempio, magari poi qualcuno, al posto di commentare post su internet, lo segue.
Art. 26
– SGOMBERO DELLA NEVE DAI MARCIAPIEDI –
I conduttori, i proprietari residenti, e gli amministratori di qualsiasi stabile, i titolari di attività commerciali, artigianali e di pubblici esercizi, sono tenuti anche solidalmente a spazzare la neve dai marciapiedi e dai sottoportici, lungo tutto il fronte prospiciente le relative attività o pertinenze. In mancanza del marciapiede da ambo i lati della strada, l’obbligo si limita allo sgombero di un solo metro dal fronte delle case.
La spazzatura della neve si eseguirà appena ha cessato di cadere, tanto in giorno feriale che festivo. Se avesse cessato di cadere nella notte, dovrà essere spazzata prima delle ore 9 del mattino seguente.
I titolari di licenze municipali che usufruiscono del suolo pubblico con banchi, baracche, chioschi, edicole e simili, e tutti coloro che, in qualsiasi altra forma, siano concessionari del suolo
stesso, hanno l’obbligo di far spazzare dalla neve il posto occupato e quel tratto attorno al posto per almeno un metro all’ingiro.
eh, sì ci sono posti peggiori…
…dove rimanere bloccati dalla neve. Di certo essere isolati nel Pub più alto dello Yorkshire non dev’essere stata una vera e propria tragedia per i 60 avventori liberati solo domenica dai 2 metri di neve che avevano sommerso il locale.
Potete immaginare tutta la mia invidia nel leggere le parole dell’oste Tracy Daly:
“A prescindere dal fatto che nessuno voleva andare a casa, l’atmosfera nel locale era fantastica. Penso che ci siano posti peggiori dove si è costretti a rimanere per colpa della troppa neve. Di solito in questo periodo non siamo mai pieni. I clienti però sono stati straordinari: ogni tanto ci facevano fare delle brevi pause, cosicché non ci stancassimo troppo”
Milano meglio di Marsiglia
Gianni Mura, nei suoi 7 giorni di cattivi pensieri su Repubblica di oggi, torna sull’emergenza neve a Milano:
Ma la miglior uscita umoristica è del sindaco di Milano, Letizia Moratti (3). Criticata (mai abbastanza) non solo dall´opposizione (mi dicono esista ma non ci giurerei) ha detto che Milano è uscita bene dalla grande neve, reggendo il confronto con altre città e (udite) “facendo meglio di Marsiglia”. Anche di Marrakesh, Massaua e Malindi, perché dimenticare altre città dove nevica spesso?
Fermo o spalo!
Pensavo che fosse uno scherzo, ero stanco ieri sera e credevo di essermelo quasi sognato.
Poi no, leggendo stamattina quotidianità del libertario – dal quale prendo a prestito il geniale titolo – ho avuto conferma dell’ultima geniale trovata della Sindaca Moratti, l’esercito antineve:
Dopo aver fatto la guardia ai cestini, ora dovrebbero sgombrare le strade dalla neve.
A me si è rotto lo scarico del cesso. Che faccio, do uno squillo ai lagunari?
Il mio scarico è a posto, ma il Comune di Ferrara credo che abbia dovuto spendere più di 100.000 euro per l’ultima nevicata. Che facciamo scarichiamo anche noi i costi sul contribuente italiano o il fatto che intorno al Po d’inverno possa nevicare la consideriamo un’eventualità che un’amministrazione, e i suoi cittadini, devono prevedere?
Sì anche i cittadini. Perchè sono d’accordo con chi dice che una nevicata a Milano o Torino (o Ferrara) non è niente di drammatico: ci si bagna i piedi e si sta attenti a non scivolare. Il problema è che abbiamo perso il rapporto con il vivere su un Pianeta che ha i suoi climi per ogni stagioni (sempre più vari…), e che ogni clima ha i suoi tempi. Con la neve bisogna sapere che è difficile circolare, qualsiasi sia la quantità di sale sparsa per le strade, che ci si metterà più tempo a spostarsi ed è possibile che non si riesca a fare tutto quello che ci si era prefissi di fare. Magari si chiudono anche le Scuole.
Ma noi ormai abbiamo rimosso tutto questo, fra telefonini che ci trovano ovunque e SUV che vanno dappertutto (soprattutto sui marciapiedi), così telefoniamo alla direttaTV per l’emergenza neve….