Finchè siamo in tempo
Anch’io ieri ero insieme al Comitato Acqua Pubblica in Piazzale San Giovanni per prendermi la mia bottiglia di acqua pubblica, finchè siamo in tempo…
Da Estense.com:
“Fare la fila per riempire le taniche di acqua potabile potrebbe diventare parte della routine quotidiana delle persone indigenti”. Lo sostiene Marzia Marchi, referente del comitato “Ferrara acqua pubblica”. Alla fontanella di Porta Mare tanti cittadini ieri mattina si sono messi in coda muniti di bottiglie, taniche e barilotti, per dare il via alla campagna nazionale “Salva l’Acqua” del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.
“Lo scorso 19 novembre – spiega l’organizzatore Davide Scaglianti – la Camera ha approvato la fiducia sulla legge volta alla privatizzazione della gestione dell’acqua. Un provvedimento – evidenzia il referente – che porterà ad un aumento vertiginoso delle tariffe, nonché a servizi peggiori”.
Scaglianti cita un elenco di casi di privatizzazione, tutti puntualmente falliti: dalla Francia alla Germania si torna infatti a rendere pubblica la gestione dell’erogazione dell’acqua – a Parigi, dallo scorso 1° gennaio -, poiché la privatizzazione aveva portato a bollette molto più alte, di pari passo con scarsi investimenti sul servizio. “Ma esistono – ricorda Scaglianti – già vari esempi nel nostro Paese”. Ad Aprilia (Latina), il servizio idrico è affidato ad una multinazionale, la Veolia che ha deciso di aumentare le bollette del 300%. A Ceccano, in provincia di Frosinone, l’acqua è privatizzata da 5 anni: le bollette sono schizzate alle stelle, i cittadini si sono auto-organizzati presentando 1500 reclami alla magistratura – sostenuti anche dalla denuncia della GdF -, per contestare l’aumento spropositato delle bollette, addirittura con validità retroattiva, mentre le tubazioni perdevano e le fontane pubbliche venivano chiuse.
“L’Italia – aggiunge Scaglianti – sembra non imparare dall’esperienza: entro due anni il servizio idrico dovrà essere messo in gara, ed entro il 2015, la quota pubblica delle SpA non potrà superare il 30%. Da diritto umano universale – sancisce il referente del comitato ferrarese -, l’acqua diventerà quindi una merce”. Sarà però salvaguardato, come disposto dalla legge, l’affidamento diretto per le società, ex municipalizzate, quotate in borsa al 1° ottobre 2003, come Hera. L’acqua è un diritto universale, ma anche un affare da 6 miliardi di euro. Non sembra allora tanto lontano un aumento anche del prezzo delle acque minerali, di cui gli italiani sono i primi consumatori al mondo. “Complice la crisi – continua il referente -, è alto il rischio di morosità da parte dei cittadini: la situazione degenererebbe a quel punto nella piombatura dei contatori dell’acqua”.
Questo provvedimento non sembra quindi sostenere la gestione del bilancio familiare, già messo a dura prova dalla crisi economica. Continua allora la mobilitazione del Comitato Ferrara Acqua Pubblica, che si ritroverà con innumerevoli altri enti e istituzioni il prossimo 20 marzo a Roma, per la manifestazione nazionale per la ripubblicizzazione dell’acqua indetta dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, in occasione della giornata mondiale dell’acqua. L’appello per chiedere il referendum abrogativo della legge di conversione del 20 novembre 2009, n. 166, partirà in quella sede: “Contiamo su una grande mobilitazione” auspica Scaglianti, e Marzia Marchi si dice intanto “soddisfatta per il successo del tam tam di questa prima azione diretta non violenta”.
Nel frattempo, a livello locale, il Comitato Ferrara Acqua Pubblica chiede che sia modificato lo statuto comunale, in sede di commissione, affinché il Consiglio possa deliberare che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica.
Acqua pubblica, finchè siamo in tempo…
Andiamo a prendere l’acqua pubblica prima che sia troppo tardi….
Così un gruppo di cittadini e cittadine si autorganizza per contrastare la sottrazione dell’acqua, bene comune e fondamentale alla vita, messa in atto dalla legge di privatizzazione dei servizi pubblici. A Ferrara Hera, società alla quale è affidato il servizio idrico integrato, perderà l’attuale carattere di società mista a maggioranza pubblica e potrà imporre le proprie condizioni di erogazione, qualità e prezzo dell’acqua.
APPUNTAMENTO
DOMENICA 14 FEBBRAIO ALLE ORE 11.00
PRESSO LA FONTANELLA DI PORTA MARE
VICINO AL TORRIONE DI SAN GIOVANNI
MUNITI DI TANICHE E OGNI ALTRO GENERE DI CONTENITORE PER L’ACQUA.
Partecipa anche tu e passa parola!
Comitato Acqua pubblica Ferrara