del piccione spacciatore
Succede in Bosnia, ce lo racconta il Notiziario Aduc.
Bosnia. Arrestato il piccione spacciatoreLa polizia bosniaca ha arrestato un ‘piccione spacciatore’ che trasportava droga nel carcere di massima sicurezza della citta’ di Zenica, vicino Sarajevo. “Le guardie sospettavano che l’animale fosse coinvolto in un traffico di stupefacenti: avevanoo notato quattro prigionieri in evidente stato confusionale dopo l’arrivo del piccione nella loro cella” ha dichiarato Josip Pojavnik, funzionario della prigione di Zenica. I quattro detenuti, risultati positivi a un test sull’assunzione di eroina, dovranno ora subire dei procedimenti disciplinari. Pojavnik ha spiegato che la droga era nascosta in una piccola bustina attaccata alla zampa del piccione-corriere che uno dei detenuti teneva come animale da compagnia.
“Sospettiamo che il piccione trasportasse la droga dalla citta’ di Tuzla” a 70 chilometri dal carcere di Zenica. L’uccello e’ ora sotto la custodia della polizia che indaga per scoprire chi lo riforniva. “Del piccione non sappiamo che farne, per adesso rimarra’ dietro le sbarre” della sua gabbia. Dopo la scoperta del piccione spacciatore la direzione del carcere sta pensando di interrompere un proggetto rieducativo per i detenuti basato proprio sull’allevamento di piccioni. Tuttavia Pojavnik sostiene che il piccione in questione non faceva parte di quel progetto. Quest’anno un’altro caso di piccione-pusher era stato scoperto in un carecere brasiliano, ma in quel caso i piccioni oltre alla droga traspotavano anche telefoni cellulari.
Sempre per la cronaca
Ogni tanto sentirete certo dire in tv “ma non è più la marijuana di una volta“, con relativa snocciolatura di inesistenti studi sull’aumento (di almeno 25 volte) del contenuto di THC nella canapa di oggi rispetto a quella in voga negli anni 60.
Falso, come dimostra NORML nel suo blog, o come è facilmente verificabile confrontando i dati sui sequestri di sostanze delle varie Relazioni sulle Tossicodipendenze in italia del nostro Governo.
Se non avete voglia di fare il confronto, potrete forse accontentarvi della parola dell’European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction di Lisbona. Infatti anche l’EMCDDA ci viene in aiuto nello smascherare il mito con un articolo scritto nel 2004:
Le affermazioni comparse sui mass media, secondo le quali la potenza della cannabis sarebbe aumentata di 10 volte o più negli ultimi decenni (oggi siamo a 25, ndr), non sono supportate da alcun dato, né negli USA, né in Europa. Sembra che i cambiamenti maggiori della potenza siano intervenuti negli USA, ma va ricordato che prima del 1980 la potenza della cannabis negli USA era bassa rispetto agli standard europei.